All language subtitles for Le Indagini Di Lolita Lobosco S03E04 Un Brutto Affare

Lolita ?

Sono io, sono Domenico.

Lolita... Sono Domenico.

Lolita.

Sono io.

Sono io... Sono io...

Aaah...

[SINGHIOZZI]

No ! No... No...

- Lolita... - No !
- Lolita, calmati. - No...

Calmati.

[SINGHIOZZI]
No...

Calma, calma.
E' solo un brutto sogno.

Sì, è solo un brutto sogno, calma.

Grazie.

Ci sono qua io.

Resto pure abbracciato a te
tutto il giorno...

ma ho messo a fare il caffè e non
vorrei che esplodesse la moka, eh ?

Va tutto bene.

Ci sono io, Loli'.

[GORGOGLI'O DELLA MOKA]

Anto'...

Mi porti una tazzina di caffè ?

Subito.

- Anto', ci vediamo in questura.
- Sì, ehm...

Passo...
Passo un attimo da casa e arrivo.

Mi raccomando con Porzia.

- Mamma dove sta ?
- Ha portato i bambini al parco.

- Finito.
- Bello !

Ci ho messo venti minuti. Ci hanno
fatto un bel regalo i tuoi genitori.

- Sai che dovrebbero essere qua
a momenti ? - Ma dài ! - Sì.

-Non vedono l'ora di conoscere
Jacaranda e Giovanni Umberto. -Oh...

E' una grande notizia, così
mentre loro conoscono i nipotini

noi ci prendiamo un po' di tempo
per noi. - Non vedo l'ora !

- C'è un nuovo centro di parapendio
vicino Monopoli. - Ma dài ! - Sì.

Vogliono farsi la nuova clientela,
quindi ci fanno lo sconto famiglia.

- Vabbè, stupendo ! Ti ricordi ?
- Sì. - Bellissimo

però una cosa più tranquilla ?
Non so, una gita ad Alberobello

a vedere i trulli.
- Sì, sono belli

però io ho fatto nove mesi di pit
stop. Ho il deficit di adrenalina.

- Se hai il deficit, non...
- Poi là vicino ci sono i go-kart.

- Tornando potremmo fermarci
a fare un giro. - Ma pure due !

Parapendio e go-kart, un sogno !

- Bello, no ?
- Bellissimo.

(sottovoce) Qua la molla è andata.

Non lo so,
facciamo la radiografia alle mutande

così vediamo se sono in salute ?
- Ho fatto, va bene ?

- Oh.
- Avevo finito la biancheria pulita

e sono tornato a casa a prenderla.
-Lolita non ha la lavatrice a casa ?

Sì, ce l'ha

ma non ha la centrifuga a 1600 giri.

- Ah, la centrifuga a 1600 giri.
- Papà !

- Amore.
- Papà, sei tornato !

Papà è tornato a prendere
delle cose.

No, ma allora quando torni ?

E... Chiedi alla mamma.

Quando è il momento.

Ma...

- Non è che vi state separando
voi due ? - Ehi !

Siamo impazziti ?

- Non siamo impazziti, vero ? - Ale,
queste sono cose tra mamma e papà.

Ma... se voi vi separate,
noi con chi stiamo ?

Amore, qualunque cosa accada, noi
saremo per sempre i vostri genitori.

- Sì.
- Voi dovete pensare solo questo.

- Dài, andiamo a scuola che è tardi.
- Va bene.

Oh, mi raccomando,
tu sei il più grande.

- Tieni strette le redini di questa
famiglia, eh ? - Sì, sì, tranquillo.

- Ciao, pa'.
- Ciao a papà.

Mi sono portato quattro boxer,
due camicie...

Direi basta.

Antonio vagabondo.

Tu capisci ? Lei ha detto
"qualunque cosa accada".

- Ti ha detto così ? - Sì,
cito testualmente, ma, ma...

- Perché, è grave ?
- Beh, non è incoraggiante.

Loli', io ti giuro,
non so più che fare.

Da giorni vivo esiliato
per questa storia di Alessio.

Non ti sembra esagerato ?

- Secondo me devi cambiare
prospettiva. - In che senso ?

Tua moglie è intelligente, non ti
tiene il muso per così tanto tempo.

-C'è qualcos'altro.
-Si può sapere che cosa ci sarebbe ?

Beh, devi scoprirlo tu.
Non vale se te lo dice lei, no ?

- Ah, funziona così ?
- Sì.

Signor questore.

- Buongiorno.
- Buongiorno.

- Ho una piccola buona notizia.
- Bene.

- Forse c'è un testimone oculare
dell'incendio al cantiere. - Buono.

Abbiamo incrociato gli orari
con un bancomat lì vicino.

-Allo scoppio dell'incendio qualcuno
prelevava. -Abbiamo il nome ? -No.

Il nome no, però abbiamo chiesto
alla filiale di darci le generalità.

- Mi raccomando, mi tenga informata.
- Come sempre.

Stai tranquilla, ho messo
gli uomini migliori su questo caso.

Lo so, ma per me è difficile non
far nulla, specie su questo caso.

Lo so bene.

- Dottoressa. - Eh ?
- Abbiamo una segnalazione. - Dimmi.

- Un cadavere sul lago di Sassano.
- Inizio di giornata scoppiettante.

Prepara una macchina.

Andiamo, va'.

- Anto'.
- Comandi.

Ero acquattata su quel cespuglio
dall'alba.

Speravo di vedere
un "accipiter nisus"

volgarmente detto "sparviero" e...

Perlustravo il pelo dell'acqua
con il binocolo

e ho visto una massa che emergeva.

Probabilmente il corpo
era legato sul fondo

e quando si sono sciolte le corde,
lo hanno liberato.

Ha visto o notato qualcos'altro ?

No.

- Se le viene in mente qualsiasi
cosa, ci chiami. - Certo. - Grazie.

- Aveva documenti addosso ?
- Niente, dottore'.

Il signor nessuno. Cominciamo bene !

- Il corpo che ci dice ?
- Non molto.

Capelli scuri,
presumibilmente tra i 40 e i 50

però di più non posso dire.

Il corpo è stato a lungo in acqua
e non era messo bene.

- A lungo quanto ? - Dal progresso
della decomposizione direi...

tra i 15 e i 20 giorni.

Mhm. Non è un granché,
ma abbiamo qualcosa per cominciare.

# Uno monta la luna, due monta
il bue, tre la figlia del re. #

-Brave, siete cresciute bene. Le mie
cime di rapa. -Ciao, Trifo'. -Ah...

- Carme'. Allora ? Tutto bene ?
- Il solito. E tu ?

Il solito.

- Ho le zucchine che sono una
meraviglia. Dammi la lista. - Tieni.

-Dài, a Nunzia piacciono tanto. -Io
proprio di questo volevo parlarti.

- Delle zucchine ? - Io ti parlo
delle zucchine ? Di mamma, no ?

- Mhm. - Volevo dirti
di non perdere la fiducia.

- L'altro giorno guardava una
tua foto. - Ah, veramente ? - Sì.

Poi è andata a controllare come
crescevano i cetrioli e gli parlava

come fai tu.
- I cetrioli vogliono cure.

- Vogliono tanta acqua,
ricordaglielo. - Lo ricorda, fidati.

Che è questo profumo ?

- Buongiorno. - Buongiorno.
- Signora Amanda.

- Ciao, Trifone. Come stai ?
- Mmmm... Vi conoscete ?

-E... Carmela, la figlia piccola di
Nunzia. -La figlia di Nunzia ? -Eh.

- Non le somiglia proprio.
- Non mi sembra di conoscerla.

- No, non ci conosciamo.
Io sono Amanda. - Carmela.

- Sono una vecchia amica di Trifone.
- Beh...

Ehi, Trifo'. Le zucchine che mi hai
dato l'altro giorno, spettacolari.

- Si scioglievano in bocca.
- Eh... Io che ti ho detto ?

- Me lo ha detto. - Buonissime.
Mi chiedo e devi dirmelo

come fai a farle crescere così.

Sono lunghe così e belle sode.

- Devi spiegarmi il segreto. - Che
segreto ? Non ci sono segreti qua.

- Quella fa tutto lei,
la... la zucchina. - Sì, sì, sì.

Io conosco le facce dei chierichetti
come la tua che sotto sotto...

- Quale "sotto sotto" ? - Dài !
- Vabbè, vi lascio soli.

- Torno in un altro momento.
- No, no, no.

- Siete qui già da prima.
- La lista. I limoni.

Ecco. Permesso.

> (in barese)
# Quanto è bello il primo amore.

> # Il secondo è più bello ancora.

# Abbasso alla marina
si vende il pesce

# e tu, ragazzo, con me
non la vuoi finire.

# Quanto è bello il primo amore... #
- Siamo tornati alle origini.

Sto preparando per una performance
a casa di vostra sorella.

-Sì ? -Sì, Carmela mi ha invitato...
a una piccola festa in masseria.

Non sapevo che saresti stato
dei nostri. Oh, ma stai attento.

- Mia sorella non fa niente per
niente. - Infatti a questo proposito

se posso avanzare una curiosità,
vostra sorella...

sentimentalmente...

- E' impegnata ?
- Scivi'. - C'è dell'interesse.

-No, a titolo informativo. -A titolo
informativo mia sorella è separata.

Ah, bene !
Cioè, mi dispiace, però...

- Ma tra te e mia sorella...
- Mai senza il vostro consenso.

Consenso accordato, procedi pure.

- Che cosa le canti ? Carmela è una
bambola ? # E fa l'amore con me. #

- Buongiorno.
- Buongiorno.

Dormito bene ?

Insomma, sì e no due ore.

Non sapevo
che i gemelli piangono in stereo.

Trovato qualcosa ?

- Per ora una penna e otto euro.
- Mhm.

E questo ?

- Questo cos'è ?
- Una spilla.

- Eh, c'è scritto "guarani".
- No, Guaranì, c'è l'accento.

- Ah... Che sarà Guaranì ? - E'
una squadra di calcio brasiliana.

Ora non sta andando bene,
infatti è in serie B

però nel '78 ha vinto
il campionato maggiore.

-Sai che sei meglio di Wikipedia sul
calcio ? -Modestamente, dottore'.

-Quindi il nostro uomo potrebbe
essere un brasiliano. -Potrebbe, sì.

Mhm. Infatti anche questo
è molto interessante.

-Che cosa ?
-Questo non è un fazzoletto di carta

altrimenti in acqua
si sarebbe spappolato.

- E' una salvietta umidificata,
le danno in aereo. - Ah, sì.

Le danno anche in treno.

Ma secondo te il nostro uomo
è arrivato dal Brasile

con l'intercity delle 10 e 38 ?
- No, era per dire. - Eh.

- Mi faccio un caffè. - Fallo doppio
perché i gemelli sono due.

Senti, chiedi alla Polaria la lista
passeggeri con passaporto brasiliano

che sono arrivati a Bari negli
ultimi venti giorni. -Va bene. -Oh !

-Controlla anche i video
degli arrivi. -Sarà fatto, dottore'.

Sta lucido, sta.

Lasciatemi stare,
non ho fatto niente !

- Non ho fatto niente !
- Stai calmo. - Fermo, fermo, fermo.

- Dottoressa.
- Sei tu.

Io facce come la tua e quella
del tuo compare non le dimentico.

- Che ha fatto ?
- Era fuori da un locale.

Cercava di costringere una ragazza
ubriaca a salire sulla sua macchina.

Allora è un vizio il tuo, mhm ?

Portatelo via.

Dottoressa.

- No a cubetti, a fettine. - Fettine
o cubetti è la stessa cosa. - Oh !

- Esegui. - Eseguo.
- Tieni.

- Mmmm... Dall'odore si sente
quanto sono buone. - Mmmm...

- Non sei l'unica a sentirlo.
- Cioè ?

- No, niente, lascia stare.
- Cioè ?

- No, è che... da Trifone c'era
una cliente. Vabbè, niente. - Di' !

- Una bionda. - Bionda ?
- Eh, appariscente.

Lasciava la scia di profumo da qui
a Gioia del Colle.

- Amanda. - La conosci ?
- Eh, sta appresso a Trifone

da quando lui vendeva sigarette di
contrabbando. -Poi l'hanno arrestato

e lei ha sposato il pescivendolo
Mimì. -Che è morto un anno fa. -Ah.

- Sembra che abbia intenzione
di sostituire Mimì, presto. - Dici ?

- Dico, dico. - Ha ragione
tua figlia. Amanda vuole... Eh ?

- Eh ?
- Ho detto tutto.

Vabbè, comunque,
sono fatti di Trifone.

- Era come dicevo io
quella relazione. - Sì.

- Stasera... - Porzia !
- C'è Lolita. Devo andare.

- Ci aggiorniamo.
- Ciao. - A domani.

- Ciao. - Lolita ! Che fai qua ?
E' successo qualcosa ad Antonio ?

No, non preoccuparti. Volevo fare
due chiacchiere tra donne.

-Ti manda lui ? -No. Non dirglielo,
sennò non mi parla per un anno.

- Che succede ? - Niente. - Mah,
"niente", parlate di separazione.

Ma no ! Loli', me l'ha fatta grossa.
Io non posso fare finta di niente.

Hai ragione, ha sbagliato.
Doveva dirti quella cosa di Alessio

però c'è dell'altro
che ha creato questa situazione.

So che io non sono campionessa
di relazioni, è evidente

però... però sono una donna come te

e magari puoi fare due chiacchiere
con me, no ?

Loli', la verità
è che io sono stanca.

Da quando lavoro, lui mi dà una mano
con le cose pratiche

ma la responsabilità
della casa e dei figli è mia.

Il fatto che io lavoro è un hobby

perché il mio vero lavoro
è quello di madre. - Hai ragione.

-A te rimane tutto il carico
mentale. -Brava, Loli', finalmente !

Io vorrei fargli capire
che io non lavoro per hobby.

Però Antonio ti ama tanto. So che è
testardo, ma è sensibile e generoso

forse il più generoso e sensibile
che io abbia mai conosciuto.

Se gli dai un'altra possibilità, lui
condividerà con te questo carico.

Se qualche anno fa
qualcuno mi avesse detto

che avrei parlato con te di questo,
gli avrei detto: "Tu sei matto."

Vabbè, le cose cambiano.

- Grazie, Loli'. - E di che ?
Da fuori è tutto molto più semplice

perché sei distaccato, sei lucido.
Quando stai dentro, è complicato.

- Eh. - Poi per le coppie
con i figli è tutto più difficile.

- Fare il genitore è il mestiere
più difficile del mondo. - E' vero.

- Dài, beviamoci una cosa.
- Ma sì, dài. Andiamo.

Lei non ce l'ha con te per Alessio,
ma perché deve fare tutto.

- Ha il carico mentale. - Io faccio
la spesa, io faccio le pulizie.

Lavo per terra, sempre due passate.
La prima acqua e sapone

la seconda solo acqua,
sennò il pavimento appiccica.

Butto la spazzatura, preparo
la colazione. Che devo fare ?

Vedi come sei terra terra ?
Non si tratta di cose pratiche.

Ha a che vedere con responsabilità,
educazione, principi.

- Vuoi dire che io non ho valori,
non ho principi ? - Non dico questo.

Dico che tua moglie è stanca
di avere tutto il peso sulle spalle.

Senti, Loli',
io non so più che devo fare.

Perché non cerchi di risolvere
il problema di Alessio ?

Se ti fai vedere più risolutivo,
magari riconquisti pure lei.

Che disordine ! E' apparecchiata
malissimo la tavola.

Sei in piena crisi
ossessivo-compulsiva.

Che posso farci ? Mi prende così.

Ecco.

Ho sentito che hanno fermato
il molestatore di Anna.

- Sarà stato contento Leon.
- Quello aveva tante segnalazioni.

No, scusa. Perché cambi discorso ?

- Non ho cambiato discorso.
- No, a Leon lo hai detto ?

Io se fossi il padre della ragazza,
vorrei saperlo. Ci mancherebbe.

Quanto mi dai fastidio
quando hai ragione !

Guarda là, guarda.
Lo avevo piegato così bene.

[SQUILLI DI CELLULARE]

- Pronto.
- Ciao, Leon.

- Come stai ?
- Ciao, bene.

Ti chiamavo per dirti che... abbiamo
fermato il molestatore di Anna.

- Ti farà piacere sapere che
non gira più per Bari. - Sì, molto.

- Grazie. - Come va con lei ?
- Eh, come va.

Un po' meglio. Questa adolescenza
finirà prima o poi, spero.

- Tu, invece ?
- Io... alti e bassi.

- Le indagini su Domenico ?
- Direi non benissimo

però continuiamo a cercarlo.
- Spero che lo troviate presto.

Speriamo.

- Scusa, non volevo incupirti.
- Ma no, figurati.

Comunque sono contento
che mi hai chiamato.

E' un momento complicato.
Mi dispiace, sono sparita... così.

Non devi giustificarti, io sono qui.
Quando vuoi parlare.

Grazie, lo so.

- Buona serata.
- A te. Ciao. - Ciao.

Loli'...
Le orecchiette si ammollano.

Anto'... Inizia a mangiare, arrivo.

Arrivo, arrivo.

Ehi ! Era Lolita.

- Ha detto che hanno preso
quel delinquente. - Ah, bene.

- Come stai ?
- Bene, grazie.

Mi dispiace di aver creato un casino
tra te e Lolita.

Si vede che ti piace un sacco.

Secondo me anche tu le piaci molto.

E' solo spaventata.

-Hai capito tutto questo origliando
una telefonata ? -Intuito femminile.

Ho capito.

Buonanotte.

Buonanotte.

(sottovoce) "E' perché non la vedi.
Se più non vedi..."

Marie'... sediamoci, va',
oggi non è giornata.

- Sì. - Se mi dicevi che
volevi pregare, andavamo a messa.

Hai ragione, ma sto impazzendo.
Guarda.

Il cavaliere misterioso
mi ha mandato un indovinello

con un indizio.
"Se tu vedi, è perché non la vedi."

"Se più non vedi, è perché la vedi."
Ci penso da tre giorni.

- Non ho capito niente. - Eh. - C'è
l'indirizzo. Ci sei andata ? - Sì.

- E' un posto vicino al faro, ma
non c'era nessuno. - Si vede che...

- Ha deciso di farti tribolare.
- Eh.

Se voleva stuzzicarmi,
ci riesce benissimo.

- Quello ha capito che ti piace
giocare. - Questo gioca bene, Loli'.

-Tu, invece ? Che si dice con il
padre di famiglia ? -Bah, non lo so.

- Non mi va di vederlo per adesso.
- Però vorresti.

Sì, ma è una situazione complicata.

Non voglio infilarmi
in un'altra "mission impossible".

Da quanto tempo ci conosciamo
io e te ?

Troppo tempo.
E' meglio non pensarci.

Da quando ti conosco, per te
tutte le situazioni sono complicate.

Ti tiri sempre indietro in amore.

Non ti butti mai al cento per cento
in una relazione

perché per te è complicata
a prescindere.

- Non è vero.
- Seh.

Vabbè, diciamo che... che non sono
portata per i rapporti in generale

però ora è davvero complicata
perché non si tratta di me e lui.

Ci sono due bambini e un'adolescente
che hanno già perso la mamma.

Io non voglio fare soffrire nessuno.

Poi, Marie', io ho un tarlo fisso
nella testa che è Domenico.

- Ci sono novità ?
- No, cioè forse, ma...

-E' che non potendomene occupare,
sto impazzendo. -Dài, lo troveranno.

- Speriamo. - Ora camminiamo,
sennò mi fisso sull'indovinello.

-No, Marie', mi è passata la voglia.
L'umore è andato giù. -Quindi ?

- Quindi ognuno per conto suo.
- Vabbè.

- Ciao, Marie'.
- Ciao, Loli'.

> Quel fortino si chiama il Fortino
di Sant'Antonio abate, è stupendo.

E' stato costruito nel XIV secolo

e distrutto dai baresi nel 1463,
credo.

- Danilo ?
- Lolita ! Ciao.

- Ciao. - Ti presento Daniela,
la... la mia compagna.

- Piacere. - Piacere mio. - Ho tanto
sentito parlare di te. - Sì ? - Sì.

- Sei tornato a Bari ? - Sì, volevo
far conoscere questa splendida città

alla mia futura moglie.
- Ti sposi ? - Sì. - Che bello !

- Auguri.
- Grazie.

- Quando ? - A maggio dell'anno
prossimo. Abbiamo deciso... così.

- Bene.
- Sì.

- E tu ? - Io ?
- Eh. - Io cosa ?

Eh, "cosa" ! Hai qualcuno ?

- Io faccio i conti con la mia
irrequietezza. - Come sempre. - Già.

Vabbè,
mi ha fatto molto piacere vedervi.

- E' stato un piacere anche per me.
Ciao. - Ciao. - Ciao.

Ciao.

- Ciao, Trifo'. - Ah !
Nunzia... Che piacere vederti.

- Non ti aspettavo. Andreina.
- Avete cambiato qualcosa qua ?

- No, è così da trent'anni.
- Tu che dici ?

Se Trifone ci dà due chili di San
Marzano e un melone non tanto maturo

togliamo il disturbo. - Togliamo
il disturbo. - Quale disturbo.

- Ho dei meloni da Brindisi
che sono uno spettacolo. - Confermo.

Proprio lo zucchero in bocca.

Trifone, tenete i meloni
nel retrobottega.

- La signora aveva bisogno del bagno
e... - Nah...

Guarda chi c'è ! Che sorpresa !

E' un piacere rivederti, Nunzia.

Amanda, da quanto tempo non ci
vediamo. Come mai da queste parti ?

- Come mai da queste parti ?
- Beh... sai com'è la vita.

Ti porta un po' di qua,
un po' di là. E' come il vento.

Il vento, sì.
Scirocco, Maestrale, Libeccio

ma tu sempre qua stai.
- Sempre qua stai.

E' un piacere rivedere
le amicizie di un tempo

soprattutto quelle che sono rimaste
come le ho lasciate.

Gentili, simpatiche...

- Affascinanti.
- Tre euro e quaranta.

Paga. Bene,
allora noi leviamo il disturbo.

-Chissà quante cose avete da dirvi
dopo tanto tempo. -Dopo tanto tempo.

Andiamo, Andrei'.

Nunzia ! Nunzia, aspetta.

Aspetta ! Nunzia.

-Il basilico per la crudaiola.
-Non c'è bisogno, ce l'ho nell'orto.

Ma questo è più... L'altro è meno...

Andiamo, Andrei'. Abbiamo
il gruppo degli spagnoli a pranzo.

Vai, Trifo', Amanda ti aspetta.

Il gruppo degli spagnoli...
a pranzo.

Ho spulciato la lista passeggeri
delle compagnie che volano su Bari.

Negli ultimi venti giorni
i passeggeri arrivati dal Brasile

che hanno fatto scalo a Roma
o a Milano sono 107

48 donne e 59 uomini. -Ma 59 uomini
da controllare sono tantissimi.

Infatti io ho controllato
le immagini delle telecamere

ed è risultato che un uomo
più o meno dell'età della vittima

e vestito come la vittima è uscito
dall'aeroporto con una valigia rossa

e ha raggiunto un autista
che lo aspettava con il cartello

"mister De Oliveira".
- Abbiamo un nome. - Anche di più.

Le telecamere esterne hanno ripreso
i due che entravano nella macchina.

- Abbiamo la targa. - Sì. - Loli',
chiamo la motorizzazione ? - No.

Non lo riconosci ? Guardalo bene.

Madonna mia !

-E' Mariuccio Valfonda. -Eh, è lui.
-La Calamita. -La Calamita ?

No, Espo'. Noi andavamo in classe
insieme tutti e tre e...

Il Valfonda, pluriripetente
laureato, già all'epoca mostrava

una spiccata predilezione per
la qui presente dottoressa Lobosco.

- Non è vero.
- Sì che è vero.

- Le stava appiccicato come la
"ciungomma" sotto al banco. - Ah...

Da lì io gli ho messo l'epiteto, il
contronome, l'epiteto la Calamita.

- La Calamita. - Lo ricordi bene.
- Sì, perché mi stava antipatico.

Va bene ? Con quella sua aria
da James Dean dei poveri.

Comunque si porta bene gli anni,
eh ? E' uguale uguale.

Per me scemo era
e scemo sarà rimasto.

Poi noi dobbiamo smettere di pensare
che chi ha i capelli invecchia bene.

Tu hai visto il Forte tuo
come porta bene i suoi 98 anni ?

- Scusa.
- Andiamo a cercare James Dean, va'.

- Grazie, Espo'.
- Dovere.

Ah, Micheli' ! Che bel caffè.
Mi hai fatto proprio un regalo.

- Per così poco. - Poco non è. Ti
mando il collega Esposito a lezione.

Glielo insegno io.

Scusa, ma ora dobbiamo continuare
la nostra conversazione.

- Va bene, andate. - Ora torno, ma'.
- Grazie. - Con permesso. - Prego.

- Loli', Loli', Loli'. - Eh ? - Non
sei cambiata per niente. - Magari.

- Bella eri e bellissima
sei diventata. - Non divaghiamo.

- Anche tu non sei cambiato, Anto'.
- Sì, ma non divaghiamo.

-Finisci la storia ? -Dall'aeroporto
l'ho portato in un posto

vicino alla tangenziale, abbastanza
squallido, una sorta di motel

dove vanno le coppie senza anello.
- Come ha prenotato il noleggio ?

- Per telefono. - Come ha pagato ?
- Contanti. Hanno lasciato una busta

alla reception del motel. -A chi hai
intestato la fattura ? -Fattura ?

Il foglio dove si appunta il costo
di un servizio per pagare le tasse.

- Anto', ci stavamo antipatici, ma
ora pure le tasse ? - Non le paghi ?

- Certo che le pago. - Eh !
- Pensavo che fosse facoltativo.

-A piacere tuo. -A me piaceva così.
-Vabbè, chiama se hai dettagli

qualcosa che ti viene in mente.
- Certo che ti chiamo. - Mariu'...

Chiamala per servizi importanti, non
per fare il panzerotto a provolone.

- Va bene ? - Va bene.
- Stammi bene. - Andiamo, Anto'.

Mimmo !

(sottovoce) Amore, i bambini ?
- Dormono.

Un miracolo !

Mamma, sei sicura
che basta tutta questa roba ?

Non è che abbiamo esagerato un po' ?

No ! Secondo te dobbiamo tenere
a stecchetto i consuoceri ?

Questo è il minimo.
Piuttosto, mi prendi il latte dal...

Frigorifero.

- Perché tardano ? Si sono persi ?
- Mio padre ha vinto per due volte

il campionato europeo di surviving.

-Spero che a Bari sappia orientarsi.
-Chiedevo.

- Lello !
- Ehi. - Vieni un attimo.

(sottovoce)
Io ho fatto le polpette. Ssh...

Tengo io sotto controllo. Assaggia.
[SQUILLI DI CELLULARE]

Come sono ? Come sono ?

- Perfette.
- Mamma ?

Però secondo me
questi non vengono più.

- Speriamo di no,
Caterina ci tiene molto. - Lo so

ma io ho questo presentimento.

- Che dice ? - Niente. Gli hanno
anticipato il viaggio in Nepal

e sono partiti. Chiamava da Amburgo
dove hanno fatto scalo.

- Vabbè, vuol dire che mangiamo noi
tutto questo ben di Dio. - Certo.

- Oh ! - Eh ?
- Ci sei rimasta male ?

Mhm... No, figurati,
ci sono abituata.

Mi dispiace perché volevo passare
un po' di tempo da soli io e te.

A me lo dici ?

No, scusate,
ma io che ci sto a fare qua ?

- Santa, non è il caso. Tu ci sei
tutti i giorni. - Proprio per questo

anche oggi resto qui con
i miei nipotini. Qual è il problema.

- Sei sicura, ma' ? - Sicurissima.
- Grazie, Santa, grazie !

- Di che ? - Grazie di tutto,
grazie di esserci !

- Non so come farei senza di te.
- Non fare così, sennò mi fai...

Mi fai emozionare, dài...
Meh, mamma, meh !

Mado', ho detto "mamma" !
Ho detto "mamma".

Pare che Ovidio usasse incontrare
la sua amata Corinna

presso la fontana dell'amore, un
luogo magico, immerso nella natura.

Un posto paradisiaco, Loli'.

Non mi sembra paradisiaco
questo posto, Antonio Forte.

Beh, in effetti...

Quanto ? Mezz'ora, un'ora.
Quanto volete stare ?

C'è anche la formula 3 per 2. Pagate
due ore e avete la stanza per tre.

- Forse non ha capito. Mi fa vedere
il registro degli ospiti ? - Sì.

Eccolo ! "De Oliveira Fabricio."

- Per caso lo ricorda ?
- Si vedono molte facce qua

però questo lo ricordo bene
perché è venuto da solo.

- Questo posto è frequentato
da coppie. - Lo abbiamo capito.

- Come ha saldato il conto ?
- In contanti.

- Anche qua contanti. - Ha pagato
tutti e 15 giorni in anticipo.

- Quindici giorni ? - Sì, ma
in effetti... non lo vedo da un po'.

- Da quanto ? - Dottore',
non vedere sarebbe il mio lavoro.

- Le persone vengono apposta qua.
- Ci siamo accorti anche di questo.

- Vabbè, ci faccia vedere
la stanza di Oliveira. - Subito.

Ecco la valigia, Anto'.

-Partiamo dall'ipotesi più semplice.
-Mhm.

De Oliveira è un corriere
della droga...

ucciso in un regolamento di conti
durante una transazione andata male.

- Spiegazione più ovvia, ma spesso è
la più giusta. - "Rasoio di Occam".

- La valigia potrebbe avere
un doppio fondo. - Potrebbe, sì.

- Niente doppio fondo. - Quindi non
è una storia di droga e trafficanti.

-E' un bagaglio abbastanza snello.
-Pensava di rimanere per poco tempo.

Invece c'è rimasto per sempre.

Vabbè, qui non c'è niente. Andiamo.

-Dottoressa ! Dottoressa... -Dica.
-Ho fatto copia della fattura emessa

per il pagamento della stanza.
-La fattura ? -Certo, è deducibile.

I nostri ospiti scaricano l'Iva
come spese di pubbliche relazioni.

- Cose da pazzi !
- Grazie. - Prego.

"Stella srl. Serrande Avvolgibili.
Via Tarcisio." Convoca il titolare.

-Voglio farci due chiacchiere. -Sì,
mando Silente e Calopresti. -Sì.

- Antonio Forte, ti vergogni
di uscire con me dal motel ? - Chi ?

Figurati !

Andiamo, va',
devo andare da Jacovella.

[BUSSANO ALLA PORTA]
Sì ?

- Posso ?
- Prego, Loli'.

- Posso sedermi ?
- Certo, accomodati.

- Dimmi. - No, mi chiedevo
se aveva notizie su...

Sai una cosa ? Finalmente
ho capito come ti senti tu

quando io ti sto sul collo
per un'indagine.

Hanno rintracciato il tipo
del bancomat.

Dice che ha sentito uno scoppio
e ha visto una macchina

che si allontanava a gran velocità.
- Sarà stata una macchina rubata.

Queste cose non si fanno
con la macchina della mamma.

Non è che ha visto la targa ?

L'ha vista,
ma... si ricorda un paio di cifre.

- Invece non ricorda il modello.
- Il modello ? - Sì.

Non ne abbiamo già parlato ?

[BUSSANO ALLA PORTA]
Scusi.

- Signor questore, può venire ?
- Arrivo.

Sì, lo so, volevo solo dare
una mano, in qualche modo.

Tu non ti occupi dell'indagine
sul rapimento di Domenico, ricordi ?

Come posso dimenticarlo !

Tre.

[SQUILLI DI CELLULARE]

Aspetta.

- Loli', sapevo che mi chiamavi.
- Mmm... Non ti entusiasmare.

Non ti chiamo per andare a cena
fuori. Devi farmi un favore.

- Dimmi tutto. - Senti,
devi cercarmi una macchina rubata.

E... Loli', una macchina rubata.
Io sono fuori dal giro.

- Come faccio ? - Sì, sei fuori
dal giro ! Non sei fuori dal giro.

Hai tutti gli amici che stanno
nel giro, quindi puoi aiutarmi.

Vabbè, vediamo che posso fare.
Dimmi la targa.

Devi cercarmi una monovolume grigia.
Ho solo tre cifre della targa, GR1.

- Aspetta, G ?
- GR1.

R1. Loli', se la trovo, poi
ti fai portare fuori a cena, eh ?

- Sì, intanto cercala.
- E' già trovata, Loli'.

Ricominciamo, si è vista la carta.
[DIALOGO IN BARESE]

- Lolita !
- Anna...

- Che cosa fai qua ?
- Io...

- Volevo parlarti.
- Ah.

Perché non sali ?
Mangiamo qualcosa.

- Non ho cenato. - Ecco, appunto.
Io ho una fame ! Andiamo, va'.

Stringi i gomiti ! Su !

Forza, dài !
Infila il montante da sotto.

- Vai ! Bravo. - Vitaliano
Carminetto, il Toro del Cep. - No !

Antonio Forte detto il Picchio,
il gancio più veloce della Polizia.

Piano ! La tartaruga è andata
in letargo da un pezzo !

- Quanti anni sono ?
- Troppi. - Vieni, amico mio.

-Sei venuto a indossare i guantoni ?
-No, è per mio figlio Alessio.

- Vuol fare il pugile ?
- No, ha preso a pugni un amico

perché è innamorato
della compagna di banco.

Ha il testosterone a palla,
non capisce niente

e io sono preoccupato
che prenda una brutta strada.

- O trovare qualcuno più forte.
- Infatti.

A quell'età è facile scambiare
la prepotenza con la forza.

Bisogna insegnargli la differenza.
Io mi sono infilato in una palestra.

Con la rabbia che avevo dentro sarei
finito in carcere o al cimitero.

Io sono qua per questo.
Tu puoi aiutarmi, no ?

Certo.

Dài ! Su con la guardia !

- Ho visto che sei
una buona forchetta. - Eh...

Papà ci fa fare la fame.

- Cucina così male ? - Diciamo
che non è uno chef stellato.

- Il suo piatto forte è prosciutto
e mozzarella. - Ah, allora...

Perché mi hai cercata ?
Hai bisogno di aiuto ?

Io volevo scusarmi per come mi sono
comportata e volevo ringraziarti.

Mi hai salvato da un bel casino.

Figurati ! Sono contenta
che ti sei rasserenata.

- Ero solo arrabbiata con papà.
- Chi può capirti più di me.

Io sono stata molto arrabbiata con
mio padre. A volte lo detestavo.

- Perché ?
- Mah, perché...

Perché non accettavo
che era imperfetto

ma i genitori in quanto esseri umani
non sono infallibili.

Sono imperfetti.

E mio padre...
Mio padre era bugiardo

e a volte avrei voluto dargli
degli schiaffi

però aveva tante cose belle

e poi era mio padre, io lo amavo.

- Posso confessarti una cosa ?
- Certo, dimmi.

Tu piaci molto a papà.
In te aveva visto la possibilità...

Io penso che tu gli manchi molto.

- Te lo ha detto lui ?
- No, non parliamo di queste cose

ma io lo conosco,
non lo avevo mai visto così.

E' la prima volta
da quando è morta mamma.

E' che le cose tra gli adulti
sono difficili.

Mamma diceva che se vuoi qualcosa,
devi combattere per averla.

- Bisogna avere coraggio.
- Tua madre aveva ragione.

- Sono a casa.
- Ciao, Anto'.

Ah, e... Abbiamo ospiti.

- Buonasera. - Lei è Anna, la figlia
di Leon. - Piacere. - Piacere mio.

- Antonio Forte.
- Beh, è meglio che vada. - Sì.

Se papà non mi vede tornare,
chiama la polizia.

- Tu gli dici che sei stata con
la polizia. - Ciao. - Arrivederci.

Vieni.

Grazie.

- E' buona ?
- Mhm.

- Come mai è venuta ?
- E' venuta a chiedere scusa.

- Ah, quindi con Leon tutto bene.
- Perché la fai così facile ?

Non la faccio facile. Lo so,
quando ci sono di mezzo i figli

le situazioni diventano complicate.

- Si sa, le famiglie non vanno mai
in ferie. - Sei molto incoraggiante.

Guarda... Questa è una cosa
che mi hai insegnato tu.

Tutto o niente.
Non puoi fare le cose a metà.

- Perché, io faccio le cose a metà ?
- No, no, però...

- Hanno suonato alla porta. - No.
- No... Senti, è un trillo...

E' un... Vado io, eh ? Vado io.

Antonio Forte,
pensi di farmi fessa ?

"Hanno suonato alla porta !"

Ecco qua, è arrivato stamattina.

- Mhm. - I colleghi della Polaria
sono stati velocissimi.

- Primo soggiorno in Italia ?
- Sì, non ce ne sono altri.

Il passaporto è nuovo, sembra
fatto apposta per questo viaggio.

- Hanno segnalato altro ? - Pare
che De Oliveira fosse disoccupato

e senza famiglia. - Praticamente
un fantasma. - Non proprio.

Vede ?

Sì.

Però non è strano che uno che viene
per la prima volta in Italia

non posta una foto, un commento, una
storia ? - Magari era uno riservato.

- Oppure ha qualcosa da nascondere,
deve fare qualcosa di losco. - Eh...

- Ma cosa ? - Che ne so io ?
Che ho, l'oracolo ?

- Era per dire. - Ah.
[SQUILLI DI CELLULARE]

Marietta, dimmi. Veloce, eh ?
Ho una giornatina.

- Loli', ho capito tutto.
- Che hai capito ?

Allora... "Se tu vedi,
è perché non la vedi."

"Se più non vedi, è perché la
vedi." La soluzione era facilissima.

- E' la notte. Io devo andare
di notte in quel posto. - Brava !

- Che farai ? - Che domande !
Appena esco dall'ufficio, vado.

Stai attenta, mi raccomando.
Noi non lo conosciamo.

- Ti ricordi che prima di essere
femmina sono Pm ? - Eh...

Mi raccomando.
Qualsiasi cosa, chiamami.

Sì, stai tranquilla. Ciao, Loli'.
Ciao, ciao.

"Se tu vedi, è perché non la vedi.
Se..." E' la notte.

Perché avevo scritto "la giungla" ?
Non c'entra niente.

Se ci fosse un torneo internazionale
di pesce alla brace

vinceresti il campionato mondiale.
- Anni e anni di duro allenamento.

Invece volevo chiederle,
la salsina ha un odore buonissimo.

- Che ci mette dentro ? - La salsina
è come l'amore, ha mille segreti.

E' vero. Allora, professo' ?
Che mi dice del corpo di Oliveira ?

Diverse cose. La causa del decesso
non è annegamento, ma emorragia.

-Emorragia ? -De Oliveira non aveva
più una goccia di sangue in corpo.

-Ah... Quindi quando l'hanno buttato
nel lago, era già morto. -Probabile

ma ora viene il bello. Oltre
al sangue mancava un'altra cosa.

- Anzi, due.
- Che cosa ? - I reni.

- Al cadavere sono stati asportati
chirurgicamente i reni. - A Bari ?

- Mhm. - Non era mai successo.
- No, c'è il caso di una brasiliana

rinvenuta morta in un uliveto vicino
ad Acquaviva nel 2018, mi pare

quando tu eri a Legnano.
Si chiamava Anna Medeira.

-Ancora lo ricordo perché nessuno
venne a reclamare il corpo. -Grazie.

- Mi dispiace, devo andare. - Il
pesce ? - La prossima volta. Grazie.

E ora ?
Amore, lo mangiamo noi.

Succede più spesso di quanto
non si pensi. Le salme non reclamate

rimangono in cella frigorifera
per anni, anche per sempre.

E' incredibile...
come non abbiano parenti, amici.

Spesso sono stranieri che non hanno
contatti con il loro Paese.

A volte sono persone
che hanno deciso di sparire.

- Ogni caso è un caso a sé.
- Sì, immagino.

Noi stiamo cercando una cittadina
brasiliana di nome Anna Medeira

morta nel 2018. E' ancora qua ?

Mi faccia controllare.

Stiamo digitalizzando l'archivio,
abbiate pazienza.

Si figuri, non abbiamo fretta.

Eccola qua. Siete fortunati.

"Anna Medeira."

"Deceduta il 2/2/2018
e mai reclamata."

- Aveva effetti personali ?
- Dunque...

Solamente un marsupio contenente
sigarette e passaporto.

- Posso dare un'occhiata ?
- Certo, è tutto in deposito.

- Mi dia dieci minuti.
- Certo.

Eh... sì. Sì, è lei.

Come dimenticarla, certi occhi
neri... Belli quasi quanto i tuoi.

I miei sono verdi. Dài, Mariu',
falla finita. Dove l'hai portata ?

L'ho portata in un albergo
fuori Bari.

- Mi pare che si chiamasse...
L'Angolo Nascosto. - Ah.

- Come è stato prenotato
il transfert ? - Via telefono

e mi hanno lasciato i soldi alla
reception. - Come per De Oliveira.

- Uguale.
- Ho capito.

- Andiamo a prendere un caffè, va'.
- Oh, finalmente un bel caffè.

- Fai due chiacchiere, da cosa nasce
cosa... - Falla finita, muoviti.

Voglio deliziarti
con il nostro caffè. Tie'.

Mamma mia ! Avevi ragione, Loli'.

- Questo caffè è veleno.
- Benvenuto.

- Novità della macchina ?
- Ho smosso... - Abbassa la voce.

- Ho smosso la serie A dei ladri
di auto da Polignano a Trani. - E ?

- Nessuno sa niente. - Vabbè,
continua a cercare. - Certo.

-Saluta mamma.
-Noi quando ci vediamo ? -Va', va'.

Vabbè, io non demordo, eh ?

- Dottoressa, scusate.
- Sì.

- Veniamo dalla Stella srl.
- In Via Tarcisio, 81. - Beh ?

- C'è un problema. - Quale ?
- Il numero 81 non esiste.

- La strada arriva al 38. - Abbiamo
visto online. - Che avete scoperto ?

- La Stella srl non esiste.
- Ah !

- Che volete, un caffè ?
- No, per carità.

Buonasera.

- Buonasera.
- Forza. - Buonasera.

Anto', sei sicuro ?
Guarda che facce hanno.

Poi sono pieni di tatuaggi
con i draghi cinesi, le tigri.

- A me fanno paura.
- Porzia, l'apparenza inganna.

Conosco Vitaliano dalle Medie.
Ha il cuore d'oro.

- E' sempre disponibile per tutti.
Vitaliano ? - Oh, Anto' !

- Mia moglie, Porzia.
- Molto lieto.

- Piacere. - Salve.
- E... mio figlio, Alessio.

Beh ? Non ti presenti ?

- Piacere, Alessio.
- Questa è una stretta di mano ?

Che gli date da mangiare, semolino ?
Vieni, fammi vedere cosa sai fare.

Porta un bel pugno.
Mi raccomando, deciso.

Proprio... pa ! Pronto ? Vai !

Questo è un pugno o una carezza ?
Più forte, dài !

Se lo chiedo a tua madre,
lo tira più forte.

Convinto ! Su, pa ! Vai !

Ooh... Ascolta.

Pensa a quello che vuole fregarti
la fidanzata e vai più deciso.

Concentrati. Vai, dài !

Oh, vedi che hai la forza ?
Qua si usa quando è necessario.

Ci vuole fatica, dedizione
e molto impegno.

Quando avrai imparato questo, non
userai più le mani fuori dal ring.

Ci stai ?
Allora stringimi la mano.

Questa volta come si deve, eh ?

- Bene, ti aspetto domani
alle sette. Puntuale. - Va bene.

Ogni minuto che passa sono dieci
flessioni in più. Avvisato, eh ?

Vieni con me, ti faccio vedere
gli altri e ti mostro la palestra.

Antonio Forte...

Ora hai fatto una cosa buona.

Andrà tutto bene.

Aggiustiamo qua.

- Arrivederci.
- Arrivederci.

Ciao, Anto'.

Antonio ?

- Anto' ! - Eccomi.
- Oh ! - Emergenza rientrata.

- Si torna a casa. - Davvero ?
Sono contenta. Come hai fatto ?

- Ho seguito il tuo consiglio,
ho agito. - Come ?

Strategia, Lolita. Ricordi Giulio
Cesare nel "De bello gallico" ?

- Eh.
- In confronto a me è un appuntato.

Sono contenta !
Sono proprio contenta.

E... Grazie di tutto,
per il sostegno morale e fisico.

Veramente... Ti dirò, mi dispiace
lasciarti a casa da sola.

- Che dici ? Finalmente posso girare
nuda per casa. - Allora resto.

Non fare il provolone
che poi Porzia ti caccia di casa

per i prossimi cinquant'anni.
- Ciao.

Ehi... Io alla fine so
che se tu vuoi

riesci a fare le cose tutte intere,
mhm ?

Vabbè, e... vado.

- Ti do una mano.
- Sì, questo cuscino, infila qua.

- Dài, ti accompagno.
- No, metti qua.

Ecco.

Grazie.

Signorina ?

Scusi, per caso ha visto un uomo
passare di qua ?

- Un uomo come ?
- Ehm...

Un uomo alto, fine.

- Che saluta così ?
- Esatto...

- Ma non mi dire !
- Ti dico, invece.

- Sei tu ?
- In carne e ossa.

Quindi io alla festa
ho... ho baciato una donna ?

- Mi sembrava che ti piacesse.
- Sì, per carità, è solo che...

A parte che non sembravi, poi non...

Sì, è vero, sei tu.

Oddio, io pensavo di averle
provate tutte nella vita !

E' bello stupirsi, no ?
Soprattutto di noi stessi.

Sì, è bello.

Vabbè...

Visto che ormai è capitato...

[NOTIFICA]

- Finalmente.
- Ci ho messo troppo tempo ?

- Ti rubo solo due minuti. - No,
dimmi. Ho tutto il tempo che vuoi.

Se non hai ancora cenato,
potremmo cenare insieme stasera.

- Sì. - Penso... che ci meritiamo
un'altra possibilità

e penso che... Penso che tra noi
potrebbe esserci qualcosa di bello.

- Sì, lo penso anch'io.
- Prenoto alle 21 ? - No.

- No, ceniamo da me in barca.
- Ah !

Bene.

- Bello. Allora ci vediamo al porto.
- Sì.

Vivere vuol dire fare
delle scelte.

Devi correre il rischio
di sbagliare.

Speriamo che mi vada bene.

-Te la cavi bene in barca. Hai, come
si dice, un bel piede marino. -Sì.

- Il mare è sempre stato un affare
della mia famiglia. - Ah, cioè ?

- Padre pescatore ? - No, mio padre
era un contrabbandiere. - Ah.

Entrava e usciva da galera
e quando non stava in carcere

ci portava al mare e ci ha insegnato
tutto quello che sapeva. - Capisco.

La settimana prossima con le ragazze
facciamo un giro alle Isole Ionie.

- Bello.
- Ci servirebbe un nostromo.

- Ti va di venire ?
- Mi piacerebbe tantissimo. - Vieni.

- Però farà piacere alle bambine ?
- Perché no ? - Sarebbe stupendo.

Non vado in barca da tanto tempo
e non faccio una vacanza

non ricordo più da quando. - Ragione
di più per venire, riprendi la mano.

Poi parliamo, ci conosciamo meglio.

- Per parlare di me dobbiamo fare
parecchie miglia. - Va bene.

Faremo il giro largo.

Meh, apri quella bottiglia.

[RISATE]

- Mi sa che abbiamo bevuto
un po' troppo. - Mi sa anche a me.

- Sono felice che tu sia qui.
- Io sono felicissima di essere qui.

Io non dimentico mai una faccia
e ne vedo tante

da quando lavoro alla reception.

Come è stata pagata la stanza
di Anna Medeira ?

Medeira. Anna Medeira.

Ecco, vediamo.

- Contanti e la fattura
è intestata... - A Stella srl.

Esatto.

Che coincidenza, eh ?

Va bene, la ringrazio.
Ci è stato utile.

Aspettate !
Stella srl mi ricorda qualcosa.

- Che cosa ?
- Infatti, mi ricordavo.

C'è una prenotazione
della Stella srl proprio per oggi.

- Davvero ?
- Sì.

Aspettiamo un certo Bruno Almeida.

Ah ! Grazie,
ci è stato veramente molto utile.

-Per così poco. -Loli', qualcosa mi
dice che anche questo è brasiliano.

- Eh, facciamo una ricerca per
scoprire se è brasiliano. - Certo.

- Dottoressa ?
- Eh ?

Il risultato delle indagini
su Bruno Almeida.

"Bruno Almeida. Incensurato."
Non ha famiglia, lavori saltuari...

- Un altro senza identità.
- Sì.

E' atterrato a Roma e sta
aspettando di imbarcarsi per Bari.

- Andiamo a prenderlo.
- Sì, abbiamo anche le foto.

Le ho scaricato
dal suo profilo social.

- Vuoi farmi un bel piacere ?
- Ci mancherebbe, a disposizione.

- Sei sicura che funzionerà ?
- Deve funzionare, Anto'.

- Eccolo qua.
(in inglese) Signor Almeida ? - Sì ?

(in inglese) Polizia italiana.
Può venire con noi ? - Okay.

- Loli', tu sei un genio.
(in inglese) Da questa parte.

- Grazie. Arrivederci.
- Arrivederci.

Hai visto che brutta faccia avevano
i cetrioli ? E le pesche ? Mosce.

Questo non ci rivede più.

- Frutta e verdura di Trifone
sono un'altra cosa. - Trifone...

- Nunzia. - Arduino !
- Trifone che fine ha fatto ?

- Non lo so. - Sarà in vacanza con
un'amica. - E' sparito da settimane.

- Doveva ritirare un anello.
- Un anello ?

- Forse mi sono confuso. Ci vediamo,
buona giornata. - Aspetta.

Dimmi bene, com'è il fatto ?

Bene, bene, eh ?
Senza saltare niente.

Era della sua mamma
e lo ha fatto stringere, per te.

Ha insistito tanto perché
fosse pronto entro una certa data

ma poi non si è fatto più vedere
né sentire.

Non posso crederci.

Voleva farmi la proposta...

a Parigi.

[PARLA IN PORTOGHESE]
Questo è tutto.

- Lei è sicura di aver capito bene ?
- Purtroppo sì.

Lei è venuto qui
per vendere un rene ?

[TRADUCE IN PORTOGHESE]
Sì.

Perché voleva fare una cosa così...

- "Horroroso ?"
- Orribile, bravo.

[PARLA IN PORTOGHESE]

Ho una cugina, la mia unica parente.

- E' molto malata e ha bisogno
di cure costose. - Vada avanti.

[PARLA IN PORTOGHESE]

Ho cercato di procurarmi i soldi,
poi uno strozzino mi ha detto

di questa gente in Italia
che compra organi.

Li ho contattati e mi hanno fatto
venire qui per l'intervento.

- Quanto le hanno promesso ?
- 15.000 euro.

- 15.000 euro ! (in portoghese)
Sono una fortuna in Brasile.

'Sti bastardi ! 'Sti bastardi !

- Vado bene ?
- Pazzesco !

- Due gocce d'acqua.
- Te lo avevo detto.

Senta, le hanno fatto fare
esami clinici prima di reclutarla ?

Sì.

[PARLA IN PORTOGHESE]

Espo', mi raccomando.

State tranquilla, dottore'.
Ci penso io.

Prego.

Speriamo che Silente e Calopresti
non perdano Lello.

Non preoccuparti, sono specializzati
nel pedinamento motorizzato.

Vai ! Vai, vai.

[NOTIFICA]

E' Lello.

Dice che l'intervento è previsto
domani mattina alle dieci.

Metti due agenti in borghese
fuori dall'hotel.

- Non voglio brutte sorprese.
- Va bene, me ne occupo io.

Ecco qua.

- Addirittura ? Grazie. - Un apporto
quotidiano di vitamine è essenziale

per il buon funzionamento
delle sinapsi.

Bevi pure tu la spremuta di
tuo marito. Vabbè, sto scherzando.

E' che...
In realtà volevo approfittarne...

Volevo dirti una cosa.

Ho pensato a questa storia
che... che ci è successa e...

a quanto tu...
devi esserti sentita sola e...

Vabbè, non succederà più, no ?

No, non succederà mai più

perché da oggi io voglio condividere
con te ogni cosa, eh ?

Cominciamo subito perché sono tante
le cose che ho tenuto solo per me.

- Tipo ?
- E... Tipo...

Io non ti ho mai detto

quanto mi piace addormentarmi
appoggiato alla tua schiena.

Quanto mi piace guardarti
mentre ti prepari per uscire

e... la cura e l'attenzione

che metti ogni giorno
per crescere i nostri figli.

Vederti cambiare negli anni

e la serietà con cui fai ogni cosa

anche le cose più semplici.

Ecco, io non so perché

ma... non sono mai riuscito a dirti
tutte queste cose.

Anto', io le so,
anche se non le dici.

No, però io adesso
voglio proprio dirtele a voce piena

perché tu mi hai fatto capire

che ascoltarsi, confrontarsi,
non darsi mai per scontato

è il modo migliore di amare.

- Sì... Sì.
- Volevo dirti grazie.

Grazie... grazie, grazie.

[VIBRAZIONE DI CELLULARE]

Pronto ?

Oh, Mariuccio.

Dimmi.

Ah, l'hai trovata. Dove ?

Grazie, Mariuccio. Ciao.

Ora vediamo se è la macchina
legata alla sparizione di Domenico.

- Signor questore, confermo.
E' quella che cercavate. - Grazie.

Passavi qua per caso,
hai visto l'auto

e hai capito che era quella ?
- Sì, proprio un caso.

Ti credo ciecamente,
altrimenti dovrei pensare

che hai curiosato sulla mia
scrivania e dovrei richiamarti.

- Si figuri, non lo farei mai.
- Lo so.

Non credo che ci sia granché,
è tutto bruciato.

Ha trovato qualcosa ? Ah.

- Lo facciamo repertare ?
- Sì, speriamo che trovino qualcosa.

- Abbiamo 24 ore prima dell'udienza,
ce la faremo. - Hai voglia.

Nunzia !

Nunzia !

- Nunzia !
- Trifone.

- Allora non sei in vacanza
con Amanda. - Amanda ? Non sia mai.

Mi sentivo un sorvegliato speciale.
Io ho fatto finta di partire

e mi sono nascosto qui.
E tu ? Che fai qua ?

Mhm...

Sì...

Io volevo...

- Però poi non ho avuto il coraggio.
- No, Trifo'.

Tu hai sempre avuto il coraggio.

Il coraggio di essere quello
che sei, una persona bellissima.

Vuoi ancora sposare questa donna
che... ha dubitato di te ?

- Io... Ehm... Mi posso appoggiare
un momento ? - Certo.

Meh... se non svieni

e pensi che puoi perdonarmi...

L'anello...

devi mettermelo tu al dito.

Eh, eh...
Ah, sì.

- Anto', non perdiamolo.
- Gli sto addosso, Loli'.

-Questi girano da mezz'ora. Forse ci
hanno visto uscire dal motel ? -No.

- Girano a caso per prudenza.
- Dici ?

- Novità da Lello ?
- No, nessuna.

Dove vanno ? Che posto è questo ?

Io mi aspettavo una clinica.

Accosta là.

- Andiamo a dare un'occhiata ?
- Sì.

Mi raccomando.

- Sei pronto ?
- Sì.

Libero.

Libero.

Fermi ! Polizia.

Mani in alto. Vieni avanti.
Mani in alto.

- Fermi. Girati.
- Di spalle. - In ginocchio.

In ginocchio.

[RUMORI INDISTINTI]

- Mani in alto ! Polizia. - Getta
'sta cazzo di siringa. - Sei tu.

- Dottore', ce ne avete messo
di tempo, eh ? - Eh.

Hai fatto un gran colpo, Lolita.

- Grazie, ma abbiamo lavorato
tutti bene. - Marsico sta parlando.

Tra colletti bianchi, medici
compiacenti e trafficanti di organi

ne mettiamo in galera
almeno una trentina. - Bene

così smettono di fare affari sulla
pelle della povera gente. - Già.

Scommetto che lei non è qui solo
per complimentarsi. C'è altro ?

E' arrivato il referto
delle sigarette.

- Nullo ?
- Nullo, sì.

Mancano 15 ore all'udienza
e non abbiamo nulla.

-Dobbiamo ricominciare daccapo. -Non
proprio. -Perché ? -Vieni con me.

Per motivi di sicurezza ho deciso
che trascorrerà la notte qui

e domani andrà in tribunale.
- Ciao, Loli'.

- Ciao. - Ho ricevuto un video.
- Di Domenico ? - Mhm.

Esposito, acquisiamolo
ed esaminiamolo.

(dal computer) "Vai ! Angelino,
hai insegnato bene a 'sto ragazzo"

"però è presuntuoso come te.
Volevate fregarci."

"Adesso tocca a te, altrimenti..."

Ho deciso di ritrattare
la mia testimonianza.

Vi risparmio la fatica di farmi
cambiare idea, non la cambio.

Lei sa che rischia di andare
in prigione per falsa testimonianza.

Mhm, meglio in prigione che un'altra
persona cara sulla coscienza.

Tu stai lasciando liberi i criminali
che hanno ammazzato mio padre

e hanno tanti morti sulla coscienza.
- Credi che non lo sappia ?

-Ma io non posso mandare a morire un
ragazzino. -Neanche io. -Neanche io.

Per i morti non possiamo far niente,
per i vivi possiamo fare qualcosa.

- Allora se posso, lo faccio.
- Noi abbiamo ancora tutta la notte.

Mettete il video in condivisione.

- Lavoriamo separatamente finché
non troviamo qualcosa. - Comandi.

"Angelino,
hai insegnato bene a 'sto ragazzo"

"però è presuntuoso come te.
Volevate fregarci."

"Adesso tocca a te..."

"Angelino,
hai insegnato bene a 'sto ragazzo"

"però è presuntuoso come te."

"Angelino, hai insegnato bene a..."

(ralenti) "Angelino..."

"hai insegnato bene a 'sto ragazzo"

"però è presuntuoso come te."

"Hai insegnato bene a 'sto ragazzo,
però è presuntuoso come te."

"Vai ! Angelino,
hai insegnato bene a 'sto ragazzo"

"però è presuntuoso come..."

"Vai ! Angelino,
hai insegnato bene a 'sto ragazzo"

"però è presuntuoso come te.
Volevate fregarci."

"Hai insegnato bene a 'sto ragazzo,
però è presuntuoso..."

"Vai ! Angelino, hai insegnato bene
a 'sto ragazzo"

"però è presuntuoso come te.
Volevate fregarci."

"Vai ! Angelino,
hai insegnato bene a 'sto ragazzo"

"però è presuntuoso come te.
Volevate fregarci."

"Volevate fregarci."

"Adesso tocca a te, altrimenti..."

- Hai paura delle grotte,
Mazza di Scopa ? - No, di quello.

- Ti facevo più coraggiosa.
- Lo scorpione ti attacca e punge.

Macché, questo sembra cattivo,
ma è buono.

Ha più paura lui di te, perciò
vive qua da solo. Si nasconde.

- Tu che ne sai ?
- Me lo ha detto Petresine

la prima volta che siamo venuti qua.
Non ci credi ?

Queste grotte si usavano
come deposito per i viveri

e stalle per gli animali.
Qualcuno ci viveva anche. - Adesso ?

Sono usate per nascondere quello
che non si vuole far trovare.

Mi credi ora, Mazza di Scopa ?

[SQUILLI DI CELLULARE]

-Angelo, ho capito dov'è. -Anch'io,
mi sono ricordato dello scorpione.

- Fai presto.
- Sto andando.

- Loli', Angelo è scappato.
- Lo so. - Non lo troviamo più.

Esposito, vieni con noi !

Oh, Angelo ! Continuavano
a chiedermi se avresti testimoniato

giorno e notte !
- Lo so, andiamo.

Quanti erano ?

- Quanti erano ?
- Non lo so, Angelo, tanti !

Ora ti porto fuori da qui, dài !

- Come stai ?
- Bene.

> Nico' !

Oh, dài !

- Apri !
- Nico', che cazzo fai ?

- Ssh...
- Nico', apri !

Oh, apri !

- Ascoltami, questa cosa
non terrà a lungo. - Non credo.

Entra qua, segui il cunicolo fino
in fondo e arrivi in una stanza.

Prendi il cunicolo a destra,
quello ti porta fuori.

-Tu ? -Io sto qui, ti copro la fuga.
-Io non ti lascio qua. -Dome', vai !

Vai, Dome'.

Grazie, grazie di tutto.

- Ci vediamo fuori. - Sì.
- Va bene ? - Sì.

Vai. Vai.

[BOATO]

[VOCI NON UDIBILI]

La... grotta più grande è crollata.

Dicono che... potrebbe essere
l'esplosione di una bombola di gas.

Hanno...

Hanno trovato dei resti umani.

(bisbiglia) Di chi ?
- Non lo sappiamo.

Lasciatemi sola.

[FRUSCI'O]

- Lolita !
- Domenico...

Domenico !

- Come stai ?
- Sto bene. Ho corso nella grotta

e ho trovato un passaggio
che mi ha portato dietro la collina.

- Mi sono nascosto per paura.
- E Angelo ?

Anna. Andiamo, op !

- Ciao, Lolita. Grazie per essere
passata a salutarci. - Ciao.

Mi faceva piacere salutarvi.

Come va ?

Beh, va.

Anzi, grazie che hai capito.

So che significa perdere qualcuno
che hai amato tanto. Ci vuole tempo.

-Prenditi tutto quello che ti serve.
-Grazie.

Bambine, ho una sorpresa per voi
in macchina.

(insieme) Sì !
- Venite.

Sperando che piaccia a papà.

- Cioè ?
- Sorpresa.

Venite.

No...

- Lo hanno trovato nella pineta
di San Francesco. - No !

- Si chiama Pigna. - Che bella !
- Non ci credo. - Ciao, Pigna.

- E' un sogno. Pigna, ciao !
- Vieni qua.

- Carina, no ? - Possiamo tenerla ?
- Fammela tenere. - Tieni.

Va bene, accetto il regalo a patto
che la prossima volta vieni con noi.

- Dài ! - Promesso. - Promesso ?
- Promesso. - Evviva !

- "Evviva..." - Fai parte
della nostra famiglia adesso.

Ciao !

Ciao !
Ciao !

- Ciao ! - Ciao Lolita, a presto !
- Buona traversata !

- Grazie !
- Grazie, ciao !

- Dài, Mazza di Scopa ! - E' inutile
che scappi, tanto ti prendo.

Dove vai, Mazza di Scopa ?

Angelo ?

Angelo, dove sei ?

- Sto qua, Mazza di Scopa.
- Come hai fatto ?

Conosco queste grotte
come le mie tasche.

- Qua è pieno di passaggi segreti
e io li so tutti. - Dimmeli. - No

sennò non sono più segreti.
Dài, andiamo !

"Mi ricordo"

"che il nostro discorso fu
interrotto dal suono di una sirena"

"che correva lontano, chissà dove."

"Io ebbi paura perché come sempre,
quando sento questo suono"

"penso a qualcosa di grave
e non mi rendevo conto"

"che per me e per te non poteva
accadere nulla di più grave"

"del nostro lasciarci.
Allora come ora ci guardavamo."

"Avremmo voluto abbracciarci"

"e invece con un sorriso ti ho
accompagnato per la solita strada."

"Ti ho baciata, come sempre
e ti ho detto dolcemente..."

"La lontananza, sai,
è come il vento."

"Spegne i fuochi piccoli"

"ma accende quelli grandi."

"Quelli grandi !"

# La lontananza, sai,
è come il vento

# che fa dimenticare chi non si ama.

# E' già passato un anno
ed è un incendio

# che mi brucia l'anima.

(in coro) # Io che credevo
di essere il più forte

# mi sono illuso di dimenticare

# e invece sono qui a ricordare

# a ricordare te.

# Adesso che è passato
tanto tempo... # Bravo !

# Darei la vita
per averti accanto. # - Bravo !

# E invece sono qui a ricordare

# a ricordare te. #

Bravo !

- Bravo !
- Bravo !

Bis !

Io non so che farete da grandi,
però voglio dirvi una cosa.

Ovunque andrete,
chiunque diventerete

il rumore di questo mare
e l'odore di questa terra

ve li porterete dentro sempre.

Quindi state tranquilli a papà
che qualunque cosa accada

questo rumore e questo profumo
vi riporteranno sempre a casa.

Sempre.

- Lello ! E' l'ora della pappa.
- Eccolo !

Toglimi una curiosità.

Come mai hai deciso di fare
il Battesimo in chiesa

tu che sei BURRISTA... INDUAISTA ?

-Sapevo che ci tenevate e ho parlato
con don Gaetano. -Cioè...

- Lo hai fatto per me ? - Sì.
- Che ha detto don Gaetano ?

-Anche se sono buddista, si può fare
perché Dio è uno. -Mado'...

-Che bella notizia ! Grazie. -Che
cosa ? -Niente. -Andiamo a mangiare.

-Nunzia, ora ci sono tutti. Facciamo
l'annuncio. -Non è il momento.

-Di che ? -Ssh... Non lo sa nessuno.
-E' l'anello di mamma.

-Così dice lui. Vieni appresso a me.
-Vengo appresso a te. -Assaggia.

- Mhm... - Sai che le cozze di Bari
sono afrodisiache ?

- Come le ostriche ?
- No, molto di più.

Sai quanti attrezzi usa
per lavare la doccia ?

- Il minimo indispensabile.
- Mhm...

- Cioè ?
- Una spugnetta per l'esterno

una per il piatto doccia,
il tergivetro per la cabina

l'anticalcare
per miscelatore e soffione

e uno spazzolino da denti
setola media per le fughe.

- Il giusto.
- Certo, tipo sala operatoria.

Porzia, quando stava a casa mia,
avevo paura di lavarmi le mani

perché se schizzavo le mattonelle,
gli si ingrifava il sopracciglio.

Ci credo !

Loli'...
quello che veramente ami rimane

per il resto c'è lo sgrassatore.
- Questo chi lo ha detto ?

Questo è un mix poetico
dai "Canti Pisani" di Ezra Pound

ai canti baresi di Antonio Forte,
modestamente.

[RISATA]
Ma vattene, Antonio Forte !

- Andiamo a mangiare ora ?
- E dài. - Loli, vieni ?

Grazie.

Ti vedo triste, Loli',
ma devi essere contenta.

Anche senza la deposizione di
Angelo, hanno pagato tutti quanti

e ora un bel po' di galera
non gliela leva nessuno.

Spero solo che mio padre
sia orgoglioso di me.

Non ho mai capito
perché uno sceglie quella vita lì.

Una vita da criminale.
E' una strada senza via di uscita.

Se ti va bene, fai la galera
o finisci latitante o muori.

Che senso ha ?

Hai ragione, Loli'

ma Angelo una vita sotto protezione,
sempre nascosto...

Non era una cosa per lui,
non ce l'avrebbe fatta comunque.

[SQUILLI DI CELLULARE]
Scusa.

- Sì.
- Loli'... l'ho trovato.

- Dove ? - Molo 7, imbarco delle
23 e 30, traghetto per Durazzo.

Grazie.

Trifo', ho capito una cosa, però.

Chi sceglie quella vita lì
ha sempre un piano B.

C'è un tempo per avanzare,
uno per ritirarsi

uno per afferrare
e uno per lasciare andare.

Avrei dovuto trattenerlo ? No.

Io mi prendo cura delle persone
a cui voglio bene.

Sono fatta così
e non voglio cambiare.

La vita fa strani giri

ma poi alla fine
i conti tornano sempre.

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