All language subtitles for 1947 - La terra del desiderio - in svedese

LA TERRA DEL DESIDERIO

Sally?

Sally!

Mi scusi... Lei somiglia ad una
ragazza che conosco di nome Sally.

- Io??
- Sì. Sono stato fuori per sette anni.

Quando stai pensando ad una persona,
ti aspetti di sbatterci contro.

- Ti è successo? È molto strano.
- Non sono matto, ti assicuro.

Chiedo scusa. Non voglio
disturbarla oltre.

Peccato.

Credo che ha smesso di piovere.

- Si sta schiarendo.
- Andiamo per una nuotata al mare?

- Io e te da sole?
- Lasciamo tutti gli altri indietro.

- Cosa sta pensando questo marinaio?
- Oggi non voglio niente.

- Non sei tu Johannes?
- Si, sono io.

Non riconosci la vecchia Sofie?

Cielo è la vecchia Sofie! Non posso
credere che non ti riconoscevo.

- Io ti ho riconosciuto subito.
- A causa della mia schiena?

Idiota! Vieni per una tazza di
caffè. Sono sola con Selma.

- Non vorrei disturbare...
- No non disturbi.

Ho finito per questa sera, e Selma
non va mai fuori... ha i reumatismi.

Ed è così giovane! Le ho sempre detto,
"Non uscire troppo presto in primavera."

Quanto è cresciuto il ragazzo!

Si... E quanto è bello
nella sua uniforme.

- E sembra abbronzato ed in buona salute.
- È un piacere vederlo.

Non è cambiato nulla qui.

Anche voi due non siete
affatto cambiate.

La mia schiena, non sembra più dritta??

- Si, è così.
- È ben visibile.

Sette anni fa, avevo la gobba.
Lo stavo ricordando.

- Adesso se mi vedo dietro le spalle.
- Non si nota più.

E probabilmente si ripercuote
anche sul tuo spirito.

Non sai quanto hai ragione.

- Allora, Sofie, dove è questo caffè?
- Sta uscendo proprio ora

È una buona cosa ed abbiamo
comperato molti biscotti!

- Chi vive di la?
- Una ragazza. È temporanea.

- Probabilmente è sveglia.
- Forse dovremmo avere toni più bassi.

- Lei è stata malata per qualche tempo.
- Che cosa aveva?

Non lo so. Diceva di non star bene,
ma ora sembra a posto.

Non mi sembra che lei ami molto la vita.

- Sai cosa è questo?
- No. Fammi vedere.

L'ho scritto quando avevo circa
sette anni. E lo hai ancora?

Posso leggertelo?

"Selma è grande e grossa,
ed ama soprattutto fare le pulizie."

"Si occupa di creature
grandi e piccole."

"Vive con Sofie giù nel salone."

"È come una madre per noi tutti."

Cosa è tutto questo baccano?!

- Non posso dormire.
- Prendi una tazza di caffè.

- No non lo voglio.
- Come vuoi.

Sei così indisponente, Sofie.
Se solo tu avessi la mia vita.

- Vieni a sederti.
- Ho detto di no!

Ignoriamola, tornerà a letto.
Sembra fuori di se questa sera.

- Come mai?
- Tu la conosci.

- Sofie!
- Potremmo anche dirglielo.

Lo so.

- Non essere triste.
- Non sono triste.

Questa è la vita. Qualcuno è
fortunato, qualcuno non lo è.

- Non è vero, Sofie?
- Certamente.

Questa ragazza non è sembrata mai
capace di mettere la testa a posto.

- Io sono stato innamorato di lei.
- Si lo sapevamo.

Lei ha sempre sognato che un uomo ricco
si accorgesse di lei, così ignorava te.

Lei mi ha dato molto ed io
non lo dimenticherò mai.

Penso che dovrò andare lì da lei.

Lo so che è sciocco e sentimentale

ma ho pensato a lei ogni giorno
negli anni in cui sono stato via.

Non ti ho riconosciuto subito.

Ma poi ti ho riconosciuto.

Non credevo che le vecchie signore erano
abbastanza stupide da dirti chi ero io.

È un piacere vederti.

Sembri un fiore che sboccia.

C'è stato un terribile
temporale questa notte.

Che però ha purificato un poco l'aria.

Fa ancora caldo.

Forse uscirò.

È passato tutto in un attimo.

Sette od otto anni, penso.

E tu stai bene?

Tu sembri esattamente lo stesso.

Il tuo vecchio è morto l'anno scorso,
ma probabilmente già lo sai.

- No, non lo sapevo.
- È morto di polmonite.

- Che notizie di mia madre?
- Non lo so. Andrai a visitarla?

- Non posso. Partiamo in mattinata.
- Vai via?

E tu come stai?

Io?

Un po' logorata al momento...
Ma generalmente, molto bene.

E presto, starò veramente meglio.

Poverina.

Non mi occorre la tua pietà!
Lascia stare!

Te ne vai così presto?

Quella ragazza ha rovinato
la nostra serata.

- Starebbe meglio morta!
- Questo non è molto gentile.

- Non rimarresti per un altro caffè?
- No grazie, Vado per una passeggiata.

- Ci vedremo un'altra sera.
- Good bye.

Devo tornare indietro e ripensare
a quel giorno di sette anni fa.

Quando tutto è cominciato.

Mamma, Papà ed io eravamo in una barca di
appoggio. Stavamo recuperando un relitto.

Mi ricordo di quel giorno di estate,
quando sdraiato nella sala macchine-

ascoltavo quell'uomo che
parlava male di mio padre.

Devo ripensare a tutto questo per
liberarmi, una volta per sempre.

Per liberarmi di tutto
quello che mi addolora.

- È affondata di nuovo da un lato.
- Maledetto capitano Blom...

Tre giorni di lavoro per nulla.

Tutto perché il Capitano Blom
è fuori, in paese a bere.

Non abituale per lui.

- Che cosa stai facendo?
- Sto pensando.

- A chi stai scrivendo?
- Alla Autorità per i Liquori.

Hanno cancellato la mia razione prevista,
e voglio chiedere loro perché.

Povero stronzo.

- Dannato Captain Blom...
- Facciamo qualcosa, allora!

- Se lui non è qui domani, me ne vado.
- Non ci credo.

Avete bisogno di margini per
scrivere alla autorità dei liquori?

Se questo continua a scrivere,
noi non avremo alcun soldo.

Perché non ne parliamo a Johannes?

Suo padre fa la gobba
quando comincia a parlare.

Potremmo almeno parlare con lui.

Johannes?

- Qualcosa non va?
- Nulla.

- Ti è mai importato di qualcuno?
- Perché?

Stai per partire a breve.
Hai ancora che poche settimane.

- Non potrò mai arrivare alla partenza.
- Certamente potrai.

Il vecchio mi fermerà in qualche modo.

- Ti aiuterò io.
- Tu?

- Credi che non possa farlo?
- Non puoi competere con lui.

- Non è così cattivo come pensi.
- Ti tratta ben peggio.

- Siamo sposati da 25 anni.
- Lui non si cura di noi.

Partirebbe se potesse. Dovresti sentire
il modo in cui quell'uomo parla di lui.

- Cosa vuoi?
- Vogliamo chiedere...

Dovremmo iniziare il recupero del
relitto senza il tuo vecchio?

Altrimenti, perdiamo la nostra paga-

e sia Pecka che io abbiamo
famiglie da mantenere.

Potremmo iniziare subito,
senza il capitano.

Potresti essere tu il nostro comandante
ed essere a capo di tutta l'operazione...

Il vecchio si arrabbierà.

Se siamo tutti d'accordo,
lui non potrà fare nulla.

Lui ha le chiavi.

Possiamo forzare il lucchetto
per prendere gli utensili.

Va bene.

- Johannes! Pensaci bene attentamente.
- Ci puoi scommettere.

Il vecchio vedrà che anche altri
possono fare il lavoro bene come lui.

Questa è bella.

La prendo. Ti pagherò bene
per questo. Dai che vado.

Oh, vuoi ancora qualcosa?

Tieni chiusa la tua bocca peccaminosa!

Andiamo, ragazzi.

Il mio nome è Alexander Blom,
e comincia a star zitto!

Cosa vuoi? Io sono a teatro,
lasciami stare!

Cosa vuoi? Per l'inferno...
Sei tu scemo?

Se hai qualcosa da dirmi,
torna un'altra volta!

- Stai facendo un sacco di chiasso.
- Sono io a farlo?

- È meglio che te ne vai.
- Perché?

- I vigilanti saranno presto qui.
- Devono sempre rovinare il divertimento.

- Sei matto.
- Questa è una possibilità.

Vieni con me.

- Qualcosa non va?
- Non lo so... I miei occhi.

- I tuoi occhi?
- Succede qualche volta.

- Forse ti hanno colpito lì.
- Forse.

Tornerai presto?

Non ci vorrà molto tempo
anche questa volta.

Sally!

- Cosa vuoi?
- Chiederti come stai.

Sto bene.

- Hai visto un dottore?
- Si, l'ho visto.

- È andato tutto bene?
- Si, è andato tutto bene.

È pericoloso?

Ha a che fare con qualche nervo,
e qualche fluido che si asciuga.

Poi tutto diverrà scuro.

- Quando accadrà?
- Non si può dire.

- Personalmente, penso avverrà presto.
- Cosa farai?

La cosa peggiore non è diventare cieco.

No, non lo è.

- È di non aver visto mai niente.
- Che vuoi dire?

Sto recuperando questa barca...

e poi lasceremo questo posto,
tu ed io, ed andremo lontano.

- Mi piace questo.
- Sei sicura?

Hai visto il manager del
varietà? Poi capirai.

Voglio mostrarti qualcosa.

Questa fotografia è di Tahiti.
Vedi gli alberi di palma?

Questa è da Ceylon, un'isola vicino l'India.
Ci sono alberi di palme anche qui.

Questo è un pezzo di pelle essiccata
di squalo. E guarda questo!

Questi sono coralli e conchiglie
di mare dalle isole nel Pacifico.

Coralli bianchi e rosa, e conchiglie
di mare di tutti i colori e grandezze.

Questo è di color celeste.

E quest'altro cambia colore
a seconda della luce.

Ascolta!

- Sta fischiando.
- È vero.

C'è il mare che fischia dentro.

Ogni volta posso ascoltare questa
conchiglia marina per ore.

E quando avvicino una conchiglia al mio
orecchio è come se una voce mi sussurrasse

e mi dicesse di non rimanere qui,
di tornare di nuovo fuori sul mare.

E ogni notte, le voci intorno
a me crescono più chiare.

Tu trattienile.

- Devo tenerle tutte per me?
- Ti parleranno con altrettanta chiarezza.

Lo so. Tu desideri anche qualcos'altro.

Si, desidero qualcos'altro.

Pronto!

- Pronto!
- A proposito.

- È scivolata molto giù?
- Probabilmente ci sarà molto lavoro da fare.

- Sei pronto?
- Prova con la pompa, così lui può scendere.

Finché il relitto non vada
in una situazione peggiore.

È stato difficile passarci una
catena sotto l'altra notte.

- Probabilmente è scivolata di nuovo.
- Sposta quella catena verso la poppa.

- Ho risolto con la valvola.
- Sei pronto?

Sembra strano sentire la
pompa quando Blom non è qui.

È vero?

È vero? Ma non può
essere così strano ora

Dal momento che il
dannato capitano è qui.

Non è vero, Pecka? Sono io qui o no?

- Rispondimi!
- Il Capitano è qui.

Dillo, "quel dannato capitano è qui."

Quel dannato capitano Blom è qui.

Mr. Pecka sarebbe così gentile da
spegnere la pompa? Per favore?

Mi dà fastidio.

Papà?

Cosa vuoi da un uomo semplice che non
sa nemmeno mandare avanti la sua nave?

- Continua a sprofondare verso il basso.
- È un peccato.

- Non si vede...
- Non gridare. Siamo in compagnia.

Comportatevi bene, signori.
C'è un ospite a bordo.

Sally!

Questo è il mio ragazzo. Il mio gran
ragazzo. Il mio compagno di barca.

Non salutate la signora?
Il suo nome è Sally.

Non volete salutare?

Salve come va.

Non sono abituati a ricevere gente,
specialmente una giovane ragazza.

Alexander ha detto che il tuo
nome è Johannes. - Alexander chi?

Io sono l'unico Alexander a bordo.

È divertente essere sott'acqua
e vedere i pesci che nuotano?

Non è gentile ignorare una
signora quando fa una domanda.

È o non è divertente essere sott'acqua
e vedere i pesci che nuotano?

Si, è divertente vedere
i pesci che nuotano.

Lo hai sentito, Sally?
Ha detto che è divertente.

- Lei è Sally.
- Salve.

- Sally ti vuole aiutare.
- Me la cavo da sola.

- In questo modo avrai meno da fare.
- Non capisco.

- Farò del mio meglio.
- Questo è lo spirito.

Prendi il letto di Johanne,
e Johannes andrà con un uomo

- E se non voglio?
- Tu vuoi.

Le loro cuccette sono abbastanza grandi
per entrambi, te e la tua gobba.

Johannes!

Non ti arrabbiare, Mamma.
Verrà il suo giorno.

- Che ore saranno?
- Intorno alle tre.

- Riesci a farcela da solo?
- Nessun problema. Ciao.

- Dove vai?
- In paese.

- A fare cosa?
- Tu sai cosa.

Mi hai promesso che oggi potevo andare
in paese e prendere il mio passaporto.

- Non ricordo questo.
- Chiedi a Mamma, lei era qui.

Alice! Vieni qui.

Papà mi ha promesso che oggi potevo andare
in paese e prendere il mio passaporto?

- Non puoi andare un altro giorno?
- Te l'ho detto, sarebbe troppo tardi.

Non possiamo fare a meno di te oggi.
Dobbiamo sbrigarci a salvare la barca.

- Perché questa fretta improvvisa?
- Questo non ti riguarda!

- Devo prendere la barca delle tre.
- È interessante.

- Se tu hai promesso a lui...
- Io no. Nessuno ti ha chiesto, lascia stare.

Pulisciti la faccia e vieni di sopra,
e non chiedere più nulla.

No! Non puoi obbligarmi! Non ti
lascerò rovinare questa opportunità!

Rovinare?

Si. Tu mi rovini tutto!

- Uno di questi giorni, mi annegherò da solo.
- Che cosa è tutto questo trambusto?

Credo che tu voglia diventare un marinaio.
Un secondo, o anche un capitano di nave.

Suppongo che tu sappia come navigare.
Ed ora tu stai per partire in mare...

Prima di aver imparato a tacere,
che è cruciale in mare.

Disciplina, nel fare ciò
di cui sei comandato...

Ma tu vuoi ancora diventare secondo,
forse anche capitano.

Guardate quella smorfia.

- Potrei darti un pugno.
- Johannes!

- Pagherai per questo.
- Che ragazzo gentile mi hai allevato, Alice.

- Lui sa come parlare a suo padre.
- Questo è abbastanza!

Pensi che mi colpirà? Me lo aspetto,
ma non dovrebbe succedere.

Sai cosa penso, Alice? Penso che sia
troppo impaurito. Troppo debole.

Forse è offeso che suo padre vorrebbe
colpirgli la schiena. Nostro futuro capitano!

- Prova a calmarti, Johannes.
- Non posso essere d'accordo con te.

Asciuga le tue lacrime, e quando
torni su non ne parleremo più.

Sei un bastardo. Te la farò vedere!

Non ti sembra abbastanza che debba vedere te
e e la tua brutta schiena per ogni giorno.

- Devo ora ascoltare la tua spazzatura!?!
- Sei un sanguinario...

Sono stato paziente con
te per pietà, ma non più!

Bevi.

Ho detto bevi!

No? Lo berrò, poi.

- Tu sei ubriaco.
- Si, è vero.

Sei proprio bella. Bisogna
essere gentili per essere belle.

Tu sai di essere bella, non è vero?

Mi devi trovare disgustoso.

Perché dovrei?

Mamma mi ha chiesto se sono
mai stato con una donna.

Le ho detto, "No,
Sono piuttosto schizzinoso."

Ma se dovesse arrivare una ragazza con una
gobba, Probabilmente perderei la testa.

Sally, cosa stai facendo qui? Non conosci
un uomo che possa avere cura di te?

- Non hai un uomo con cui dormire?
- Non è cosa che ti riguardi!

Perché? Potrei essere io il tuo uomo.
Ti piacerebbe dormire con me?

- Non mi toccare!
- Sei così bella.

- Sono io un tal mostro.
- Non dire questo!

Non sono un mostro? Se mi dici che
non lo sono, sei una bugiarda.

Nessuno ha una gobba simile.

Guardala, e poi dimmi se tu
vorresti dormire con me.

- Dimmi che sono un mostro!
- Lasciami stare.

Dimmi che sono un mostro!

Si, sei un mostro.

Brava.

È un piacere sentire la verità.

No! Lasciami stare

Lasciami andare!

Johannes, falla andare!

- Sei malato?
- No, Perché?

Ho pensato che dovevi essere impiccato,
visto che hai bevuto il mio cognac.

Hans ha promesso di rimpiazzarlo
per me. Questo è tutto...

Domani il tempo sembra sia buono.

Così era ieri. Vorrei che
anche dopodomani sia così?

E la prossima settimana,
e nei prossimi dieci anni.

- Qualcuno ne vuole ancora?
- Hai fatto un buon porridge, Alice.

Si, va tutto bene con Alice.

- Se non l'avessimo avuta...
- Allora cosa?

Nulla.

Hans, sei sempre così loquace.
Non hai una storia piacevole?

No.

- Ho cose a cui pensare.
- Di che tipo, se posso chiedere?

Sto pensando a te, per esempio.
Ora che tu sei diventato uno sporco vecchio

questa sarà l'ultima nave
che recuperiamo insieme.

Significa che stiamo pensando la
stessa cosa. Questo è divertente.

- Good night.
- Good night.

Ricordi quando Johannes era un bambino
e avevamo soltanto Hans ad aiutarci?

Usavamo le pompe a mano in quel periodo,
e Hans ed io facevamo i turni pompando.

Recuperavamo piccole
barche ormai distrutte.

Avevamo un cattivo equipaggiamento
ed eravamo giovani. Ti ricordi?

Pompavo aria nei tuoi polmoni per
tenerti vivo nell'acqua, sotto di me.

Era come se ti dessi la vita ogni
volta che giravo quel volante.

Ti ricordi? Quelli erano bei tempi.

Non posso fare niente su
come sono le cose, Alice.

E cosa è rimasto per me? 25 anni...

Non ho più energia.

Mi sto invecchiando.

Ho provato, Alice.
Ti assicuro, ho provato.

Proprio non capisco cosa vuoi dire.

Non avevo vita prima di incontrarti.

Il mio amore per te mi dava la forza
di andare avanti in periodi difficili.

- La tua gioia era la mia gioia.
- Lo so.

Penso che la gente non dovrebbe
tentare di cambiare le cose

o tornare indietro. Si è subito perduti.

Non vorrei tornare indietro.

Puoi ritrovare la tua vita attraverso
i 25 anni che sono passati

attraverso giorni e notti, ore,
minuti e secondi, e non trovarti perduto?

La mia vita non è finita. Non ancora.

Ci stiamo allontanando l'un l'altro.

Le mie parole non ti raggiungono,
e le tue non mi raggiungono.

Ho qualcosa da dirti.

- Sto diventando cieco.
- Si, lo so.

In un mese o due, un anno al massimo.

Lo so.

Me ne andrò, e porterò Sally con me.

Sto richiedendo alla vita tutte
le cose che finora non ho avuto.

- Capisci?
- Si.

Sally è una parte importante di
quello che non ho avuto. Capisci?

Si.

Sally ed io andremo lontano di qui.

- Si.
- Devi cercare di capire.

- Cosa accadrà dopo questo?
- Accadere? Nulla.

- Tornerai mai indietro?
- No.

- Cosa sarà di me?
- Avrai una pensione dalla compagnia.

Avrai un cottage in campagna.
Questo è sempre stato il tuo sogno.

- Il mio sogno era di viverci con te.
- Cerca di capire.

- Ciao.
- Bene, ciao!

- Senti...
- Si?

- Circa l'altra notte...
- Si?

Possiamo dimenticare tutto?

- Ti capisco.
- Lo fai? Questo è buono.

- Tu hai i tuoi problemi.
- Suppongo di si.

Guarda!

Africa, America, India.

Non so come è l'Africa.

Arrivare di sera, lentamente,
dopo aver passato mesi sul mare.

Arrivare di notte in un
porto pieno di luci.

L'acqua scura e calma...

E l'aria che odora in modo diverso.
Ha un odore selvaggio.

Ti fa sentire selvaggio.

- Come sai tutto questo?
- L'ho letto nei libri.

E i negri che ti guardano fisso
con i loro occhi bianchi.

Ascolti linguaggi che non capisci.

Le persone sono nere anziché bianche.

Tutto è nuovo e differente.

Strano. Non ti ho mai sentito
parlare così tanto in una volta.

- Posso mostrarti qualcosa sulla riva?
- Si.

- Qualche volta vengo qua sopra.
- Vieni qui tutto solo?

- No, non è così.
- Chi porti con te?

Immagino qualcuno a cui io possa parlare
dei miei pensieri e dei miei sogni.

- Cosa vuoi più di tutto?
- Liberarmi della mia gobba.

Non è una gobba. Sei tondo di spalle.

- No... Ho notato qualcosa.
- Cosa dici?

- I tuoi occhi. Sembrano tristi.
- Dici?

E mi fa chiedere perché sei triste.

Non lo so.

Forse perché sono nata nella miseria.

- Sia la mia che quella degli altri.
- Non si deve rinunciare.

- Io non lo potrò mai.
- Lo so che non potrai.

Ma sono un poco pigra ed indifferente.

Non sei affatto così.

Mi libererò di tutti i miei problemi.

Devi soltanto liberare la tua mente.

Non libererò mai la mia mente.

Vuoi bene al mio vecchio?

Perché me lo chiedi?

Non può essere molto
divertente per la mia mamma.

Scommetto che non mi vorresti qui.

No, mi piace che tu sia qui.

- Ma mia madre non lo vuole.
- Non preoccuparti, non mi piace tuo padre.

C'è qualcun altro?

No, non c'è nessuno.

Cosa hai fatto prima del varietà?

Ero povera. Così povera che decisi
di fare perciò qualcosa, a mio modo.

- In che modo?
- Cosa pensi?

- Ti ha ben pagato?
- Sicuramente.

Ma ti indurisce. Si smette di
prendersi cura degli altri.

Credo ancora che ci sia
qualcosa di buono e vero.

Credi? Bene, vedremo.

Guardami.

Io sono attraente.

Ma non ho nulla,
sono nulla, non so nulla...

Immaginate di essere un uomo ricco, di vedere
me e di pensare: "Voglio quella ragazza!"

Immaginate di chiedermi:
"Quanto, signorina?"

Ed io di rispondere "Un buon lavoro.
Un buon salario, non troppo lavoro."

"Un cappotto di pelliccia,
e un cane sul pavimento del mio salotto."

- Disgustoso!
- Non puoi dirlo!

Non sei questo tipo di uomo.

Ritengo che sia in accordo
al mio gusto ed onorabilità.

E si adatta al mio stile di vita.

Pensi che io non sono meglio di una
prostituta regolare, ammettilo!

- Vuoi schiaffeggiarmi. Fallo!
- Non ti interessa quello che penso.

Mi interessa ciò che pensi.

Sei la prima persona che è gentile
con me senza voler nulla indietro.

Se potessi innamorarmi di qualcuno,
mi innamorerei di te.

Non realizzi cosa stai
dicendo. Tu sei matta.

Sono completamente matta. Non è
permesso essere matti qualche volta?

Sono sempre stato solo.
Mai nessuno si è curato di me.

L'uomo non dovrebbe essere solo.

Si desidera aver cura di qualcuno.
Si ha bisogno di qualcuno da amare.

Altrimenti, potresti anche essere morto.

Ci deve essere tempo per la colazione.
Sono terribilmente affamato. Vieni, Sally.

Bene, sarò dannato...

Non mi senti? Sono io, Alice.

Per favore, apri la porta.
Devi mangiare.

Ti ho portato il breakfast. Apri!

- Cosa è che non va?
- Non posso più farlo.

- Passerà.
- È una speranza.

- Johannes ha fatto bene a colpirlo di nuovo.
- Non è mai giusto colpire di nuovo.

Immagina se fossi stata colpita di nuovo
tutte le volte che io sono stata colpita.

- Allora non saresti stata così stanca.
- Devi accettare le cose così come sono.

No. Non devi accettare nulla.

Non devi essere come un animale che la
gente frusta fino a quando non muore.

I tempi erano diversi Quando
Blom ed io eravamo giovani.

- Ma poi venne Johannes.
- E le cose cambiarono?

- Non per me.
- Ma per Blom?

Lui non sopportava il ragazzo.
Che era un invalido.

Doveva proteggersi Perché Blom non lo
prendesse a calci, proprio come un cane.

Talvolta, quando era ubriaco,
sosteneva Johannes che piangeva.

Non ci si poteva proteggere
da ciò. Era contagioso.

Infine, vidi anche la gobba.

Era sempre ammalato come un ragazzo.

Volevo che fosse morto.

Poi lui cominciò a tormentarmi.
Si può dire, dannoso.

Lo lasciammo solo, e divenne quieto.

Talvolta, scappava via e si nascondeva
e rimaneva fuori per giorni.

Quando lo trovammo, Blom lo
picchiò con la sua cintura.

Sembrava morto. Ma non pianse mai,
come qualunque altro bambino avrebbe fatto.

Solo divenne rigido, divenne
strabico e digrignava i denti.

In tal caso, sono dannatamente orgogliosa
che Johannes lo ha colpito oggi.

- Vuoi bene a Johannes?
- No.

- Non ti importa di nessuno.
- No.

Forse mi piacerebbe, ma ho paura.

- Non voglio finire come te.
- Io sto meglio di un sacco di gente.

- Come puoi accettare che io sia qui?
- Non sei la prima. Tutto passa.

- Quando diverrà cieco.
- Non ne vedi l'ora?

Si. Avrò cura di lui. Avremo la
nostra pensione ed il nostro cottage.

Ci penso ogni giorno.

- Che sogno.
- È così?

- Me ne vado con Johannes.
- Quale è il punto?

Se lui resta qui, andrà a finire male.

- Voglio parlare a Blom.
- Non ti farà entrare.

Si, lo farà.

Apri!

Metti il mio cibo sul tavolo.

- Fatto.
- C'è qualcos'altro?

Parto domani, e porterò Johannes con me.

- Cosa farete voi due?
- Non mi parlare così.

Questo è il ringraziamento
per averti salvato.

Non essere ridicolo.

Vai, allora. Ma Johannes
rimane. Ho deciso.

- Vuoi che lui ti punisca?
- Lui pagherebbe per questo, credimi.

Tu sei quello che pagherà per quello
che tu hai fatto a lui e a Alice.

Non essere così sicura di te stessa.
Ci sono cose che potrei ridire a Johannes.

Ho già avuto, non rompermi.

Sally! Non andare.

Vuoi qualcosa?

Ricordi quando ti ho dato la conchiglia
marina? Le cose allora erano diverse.

- Non ti conoscevo allora. Ora si.
- No. Non mi consci affatto.

Tu non sai niente. Tu non sai
cosa significhi diventare ciechi.

Svegliarsi la mattina e sapere
che sei un giorno più vicino.

Vedere le cose e sapere che
domani potrebbe essere finito.

Vedere tutto senza aver visto nulla.

Non sono mai stato in
nessuna altra barca.

Sono stato incatenato a questa barca
per anni con Alice e Johannes.

Cosa pensi che faccia per te?
Cosa pensi ti fa venir voglia?

So che non hai visto tutte queste cose.
E mi sono sentita dispiaciuta per te.

- La gente ride di te.
- Pensi che non lo sappia?

Ti mostrerò i bastardi che ridono di me.

Le persone che mi ridono dietro
hanno paura quando io le guardo.

- Tu e Johannes!
- Non puoi farci soffrire.

Tu e Johannes... Ho avuto fiducia
in te più di qualunque altra.

- Puoi andartene ora.
- Non puoi addolorarci.

Ce ne andiamo. Tu puoi restare.

Sally... Suppongo che
metterai tutto a posto

Sei solo un miserabile.

Sei solo un miserabile!

Ehi.

Rispondimi!

Si?

Non possiamo risolvere
la questione insieme?

No.

Non credo tu mi conosca.
Non credo proprio.

Lei incombe su di noi
come una maledizione.

Uno di questi giorni, un filo si
romperà o un bullone si allenterà-

e lei ricadrà in basso
e ci tirerà con lei.

Giacerà nel fango e non
ne uscirà più fuori.

Che ore sono?

Dieci alle dodici.

Ora per te di andare
a letto, non è vero?

Non riesco a dormire.

Rimango sveglio per ore, ad ascoltare i
crack e lo squittio della nave fantasma.

L'acqua ha cominciato ad eroderla.

- È piena di fango e alghe.
- C'è qualcosa di spaventoso in lei.

Scommetto che migliaia di conchiglie
marine crescono su di lei, come bolle.

Come se contenesse cadaveri.

La vecchie barche...

Non dovrebbero essere salvate...

dopo essere state a riposo
per così tanto tempo.

Comunque, bisogna ogni
tanto fare qualcosa.

Beh, questo non sta a me.

Johannes!

Si? Cosa c'è?

- Devo parlarti.
- Cosa non va?

- Ho paura.
- Di cosa? Perché?

- Tutto va male.
- Intendi dire con il vecchio?

Sembra come se stiamo aspettando che
accada qualcosa, ma non so cosa.

Ti passerà.

Talvolta questa barca sembra muoversi,
ma nessuno sappia dove essa vada.

- Ho paura.
- Di arenarmi?

Forse, O di navigare così lontano da
non trovare più la via del ritorno.

È meglio andare lontano e non trovare più la
via del ritorno, che rimanere ancora qui.

Prendiamo il vento in poppa.
Nessuno se ne accorgerà.

Possiamo remare fino
alla città in tre ore.

- Johannes, mi hai sentito?
- Si, ho sentito cosa stavi dicendo.

- Andiamo via prima che accada qualcosa.
- Non accadrà nulla.

IL relitto deve essere salvato.
Questa è la mia responsabilità.

Vedi, Sally... Me ne occupo io ora.

Ma io ho così tanta paura...

Sono io. Abbiamo bisogno di parlarti.

Hans è malato.

Tu devi aiutarci.

- Chi andrà sotto al posto di Hans?
- Pecka o io dovremo farlo.

- Pecka non può farlo.
- Bene, allora andrò io.

Bene. Sarò pronto in un minuto.

- La terza catena è arrivata vuota.
- Mi prendo cura di lei.

- Lascia fare Pecka, e tu lavora alla pompa.
- Lo farò io.

- È meglio che lo faccia Bertil.
- Hai paura?

- Perché pensi a questo?
- Non si sa mai.

Lavora alla pompa ad aria,
allora, e renditi utile.

Hello, Alexander. Sei stato veloce.

Cosa sta facendo Sally laggiù?
Si sbracciava per te?

- Si stava comportando in modo strano.
- Sembrava che qualcosa non andava.

Forse qualcosa è accaduto a Sally.

- La porta è chiusa.
- Dove si trova il custode con le chiavi?

Togliti da torno!

Ha bloccato la porta.

Vieni con noi, Papà.
Comprendiamo. Tu non stai bene.

Nessuno ce l'ha più con te.

Lascia che ti aiuti.

Posso farcela.

Sapevi di questa camera?

- C'è una finestra qui?
- La puoi vedere, non è vero?

- C'è un pochino di luce.
- Possiamo continuare?

- Come sta?
- È vivo.

- Cosa intendi?
- Probabilmente rimarrà paralizzato.

È terribile.

Vorrei potermi sentire lo stesso.

È strano...

Domani tutto ricomincia di nuovo.

Quelle vecchie canzoni,
quel piano stonato, i vestiti umidi.

L'odore di ratti, di muffa e di povertà.

Ed è bello che l'impresario
mi porti dietro.

Sto partendo.

Si. Tu parti.

Quanto siamo occupati questa notte!

A chi stai fischiando?
Fischi ai cani, non alle persone.

- Non hai il permesso di restare qui.
- Sally ha detto che potevo.

- Sally non può dirti cose simili.
- Dove posso aspettarla?

Aspettala fuori. Faremo un
solo spettacolo stasera.

- Allora tu conosci Sally?
- Si.

- La conosci bene?
- Cosa è questo interrogatorio?

Credevo che potevi sapere il
Perché è stata via per un po'.

- No, non lo so.
- Bene, in tal caso.

Lei è tornata alcuni giorni fa.
Lei è del tutto imprevedibile, non è vero?

- Non potrei saperlo.
- No, naturalmente.

Lei è attraente e piena di talento.

Farà strada con più di una possibilità.

Lei è il tipo di ragazza che dice,
"Signore, guardami."

Quando tu le chiedi
"Quanto?", lei risponde:

"Un buon lavoro. Un buon salario,
non troppo lavoro. Un cappotto di pelliccia."

"Forse una macchina ed un cane per
il pavimento del mio salotto."

Dal punto di vista di Sally,
questo atteggiamento è sia sano che etico.

Non sei d'accordo?

Si. Sembrano entrambi sani ed etici.

Sono contento che sia tornata.

Potrei fare molto per questa ragazza.
Ho già fatto qualcosa.

Sally, mia cara.
Sei adorabile questa sera.

So cosa stai pensando.

So cosa vuoi dirmi, ma non dire nulla.

Non pensare nulla.

Non ti infastidire per quanto sia
disgustoso. Non è così tra noi.

Ti porterò fuori di qui non
appena possibile, ti prometto.

Così va bene. Ma non fare promesse
che poi non puoi mantenere.

Si, ti prometto.

Ti prometto definitivamente.

Aspetterò ogni giorno.

Penserò a te ogni momento.

Sarà molto dura.

Non sarò mai capace davvero
di pensare a niente altro.

È strano... Domani avrò quello
che volevo da molti anni.

Ma non mi sento felice.

Lo sarai. So che lo sarai.

- Hai ottenuto così tanto.
- Tu mi hai aiutata.

Quando arrivasti, io ero un
fascio di malizia e di odio.

Sono felice di sentirtelo dire,
anche se so che non è vero.

Perché piangi?

Promettiamoci di esserci
fedeli e di amarci sempre.

Teniamoci stretti l'un l'altro
e sentiamoci felici o infelici.

- Per tutto il tempo che dura.
- Certamente durerà.

Sarà così per te. Tu conosci te stesso.

Ma io ho paura del domani e
di tutti i giorni futuri.

Mi sembra come se nulla durasse.
Non la tristezza. Non l'amore.

Niente, di doloroso o di bello.

- Non per me.
- Non dire questo.

No, non voglio spaventarti.

So soltanto che ti amo,
ed è tutto ciò che mi interessa.

- Oh mio...! Pensavo fosse morto.
- No, è soltanto ubriaco.

- Mi sono addormentato. Che ore sono?
- Circa le quattro, penso.

- Sto bene, ti assicuro.
- Buon giorno.

- Ti ho spaventato?
- Cosa? No.

Pensavi che fosse qualcun altro?

- Non mi guardare.
- Mi son seduto qui un momento.

- È dura.
- Vorrei parlarti di qualcosa.

Senti, Sally. È importante.

Non abbiamo nulla da dirci.
Lasciami sola!

- Ho qualcosa di importante da dire.
- Allora dimmi, e poi vattene!

- Sai Perché sono tornato?
- Come potrei saperlo?

Ti ricordi di cosa abbiamo parlato
prima che io partissi sette anni fa?

Ti promisi di venire a prenderti
il più presto possibile.

Ed allora?

Io sono qui ora.

- Mettiti questo e vieni con me.
- Non voglio.

Avevi detto che avresti preso cura di me.
Devi aver visto che è impossibile.

- Cosa intendi dire?
- Sei un idiota peggio di quanto pensavo.

Non voglio venire!
Lasciami solo, vai all'inferno!

Tu vuoi venire, ma hai paura.

Perché non vuoi lasciarmi sola?

Ricordi quando ci siamo incontrati?
Come hai preso la mia parte e mi ha aiutato?

Perché non mi lasci sola?

È il mio turno di aver cura di te.
Mi sei mancata in tutti questi anni.

- Ti amo molto, ora come allora.
- Non voglio avere nulla a che fare con te!

- Cosa stai facendo?
- Sto discutendo.

- Credevo la stessi macellando.
- Chiudi la porta.

Sally, ascoltami.

Sappiamo cosa è successo a mio padre.
Questo non deve accadere a te.

Devi cercare di uscire
se ti senti chiusa.

Non puoi soltanto chiudere la porta
e rimanere sempre più impaurita.

Dobbiamo provare ad uscirne fuori,
anche se sembra senza speranza.

Altrimenti, tutto cresce intorno
a te e diventa impenetrabile.

E si finisce per saltare
fuori da una finestra.

Sally, ascoltami.

Sally...

Apriti! Cosa è questa sciocchezza?

- Lasciala stare lì a piangere.
- Zitta, o ti colpirò.

- Apri la porta!
- Sta diventando matto.

Non verrò mai fuori! Starò qui
finché la tua barca non sia partita.

- Apri, o butterò giù la porta.
- Salterò dalla finestra.

- Non ci sono finestre lì.
- Sofie dice che non ci sono finestre.

Cosa sta facendo?!

Vedi? Non puoi sfuggire da me.

Fai come vuoi. Ma tu non mi vuoi.

Non puoi essere giudice di questo.

Non so perché sto discutendo.
Se mi vuoi, mi puoi avere.

Me ne andrò quando sarai
stanco di me. Te lo prometto.

Prepara le sue cose, per favore?

Sally?

Hai sempre provocato un polverone.