All language subtitles for Ancient Apocalypse (2022) - 1x08 - Cataclysm and Rebirth_IT

UNA SERIE NETFLIX

In siti sparsi per il mondo,
abbiamo visto quella che io credo

sia l'impronta di una civiltà perduta

risalente all'ultima era glaciale.

L'ultimo grande mistero è:

cosa accadde a questa civiltà avanzata?

Potrebbero esserci degli indizi
nei miti delle antiche culture,

perché molti di loro raccontano
più o meno la stessa cosa.

Secondo queste leggende,

un tempo

l'umanità condivideva la Terra
con una civiltà più avanzata.

Forse Atlantidei,
o giganti, o dèi sulla Terra.

Poi si verificò
un orribile cataclisma globale,

un grande diluvio,

e solo pochi prescelti vennero risparmiati
per ripopolare la Terra.

Questi vennero poi visitati
da altri sopravvissuti,

misteriosi grandi insegnanti,
di solito arrivati via mare,

per aiutarli a gettare le fondamenta
della rinascita dell'umanità

e della civiltà come la conosciamo oggi.

La scienza conferma

che una serie di eventi apocalittici

avvenne alla fine dell'ultima
era glaciale, intorno a 12.800 anni fa…

un'epoca nota ai geologi
come Dryas recente.

Alla sua conclusione,

i nostri antenati iniziarono d'un tratto
a coltivare e ad allevare,

creando società

e costruendo enormi strutture megalitiche

spesso allineate con le stelle.

Perché proprio allora?

È un mistero che l'archeologia
tradizionale non sa spiegare,

ma si limita a dire: "È successo".

Ma io ho una proposta
radicalmente diversa.

Dobbiamo chiederci
quale sia stata l'alba dell'umanità.

È forse molto più remota?

CATACLISMA E RINASCITA

È possibile

che tutte le tracce della civiltà avanzata
e perduta che sto cercando

siano state cancellate dai cataclismi
del Dryas recente.

Ma di certo
dovrebbero ancora esserci prove geologiche

di quell'apocalisse.

Infatti, ci sono.

Qui, nell'angolo
più a nord-ovest dell'America,

nella parte est dello stato di Washington,
nelle Channeled Scablands.

È un panorama apocalittico unico,

un'area spettacolare
che copre quasi 5.180 chilometri quadrati.

Questi panorami parlano di enormi,

quasi inenarrabili cataclismi.

È un'area che affascina
da lungo tempo i geologi,

con gigantesche cicatrici nella roccia,

enormi voragini e cascate epiche.

Tutto questo contribuisce
a un panorama ultraterreno.

Non di questo mondo.

Questa immensa cascata fossilizzata,

propriamente chiamata Dry Falls,

è una delle meraviglie naturali
di Channeled Scablands,

nonché del mondo.

È così enorme che è quasi impossibile
comprenderne la grandezza.

Dry Falls è solo una parte
di una mostruosa gola

scavata nella terra,
profonda centinaia di metri,

lunga 80 chilometri e larga quasi cinque:

la Grand Coulee.

I geologi credono
che queste drammatiche formazioni

siano dovute a inondazioni

avvenute durante l'ultima era glaciale.

Precisamente quando e come sia avvenuto
il diluvio resta un mistero

che ha causato controversie
tra i geologi per decenni.

Cos'è successo davvero qui?

E potrebbe essere collegato
alla perduta civiltà avanzata

dell'era glaciale?

Per aiutarmi a capirci qualcosa,

Randall Carlson,
geologo dilettante e autore

che esplora le Scablands da decenni,

mi raggiunge in un'area della Grand Coulee
nota come Lenore Lake.

Qualunque sia stata la causa,
è indubbio per tutti…

RICERCATORE, GEOLOGO CATASTROFISTA

…che sia il risultato di un'inondazione

catastrofica di dimensioni inconcepibili.

Guardando la mappa,
ho avuto subito l'impressione

di un'area divelta, strappata e sfregiata.

Qual è la storia
dell'incredibile panorama?

Ora, secondo i modelli convenzionali,

- la fonte di quest'acqua qui…
- Sì.

…che creò le Scablands,
fu il lago Missoula.

NORD AMERICA - CALOTTA DI GHIACCIO
DELLA CORDIGLIERA - GHIACCIAIO LAURENTIDE

Durante l'ultima era glaciale,

calotte di ghiaccio coprivano
la metà settentrionale del Nord America,

da costa a costa.

Milioni di chilometri di ghiaccio
con tanta acqua da riempire un oceano.

All'estremità meridionale delle calotte,

si crearono enormi laghi di acqua dolce.

LAGO COLUMBIA - LAGO MISSOULA

Il Missoula, un tempo un lago glaciale,

conteneva l'equivalente dell'acqua
dei laghi Erie e Ontario messi insieme,

e copriva gran parte di quello che oggi
è il Montana del nord-ovest.

La teoria corrente
è che il lago Missoula fosse bloccato

da una specie di diga naturale di ghiaccio
che scoppiò.

Senza quella diga,

tutta l'acqua sarebbe fluita
di qua a ovest, così.

LAGO GLACIALE MISSOULA

Per giustificare
tutti questi danni al panorama,

i geologi teorizzano che quella diga
si formò e si ruppe più volte,

causando decine di inondazioni
nel corso dei millenni,

dando gradualmente alle Scablands
l'aspetto che hanno oggi.

Dicono che l'acqua venne dal lago,

ma dato che una sola svuotatura
non sarebbe bastata,

ne ipotizzano 80 o 90.

Questo aiuta.

È una spiegazione curiosamente artificiosa
per un panorama pazzesco.

In geologia si parla di Uniformitarismo.

Ai geologi moderni
non piacciono i cataclismi.

Preferiscono spiegare tutto
con eventi lunghi e graduali,

e preferiscono pensare
che le cose sono oggi

come sono sempre state,

anche se a me sembra
un'idea completamente assurda.

Randall crede che le prove geologiche qui

non indichino
secoli di inondazioni graduali,

ma un unico, enorme e violento diluvio
protrattosi per diverse settimane.

- Non si trattava solo di acqua, no?
- No.

- Già.
- A perdita d'occhio,

doveva essere
una scena roboante e turbolenta.

Acqua piena di migliaia di iceberg
in movimento.

Tutto quello che era tra queste colline
venne divelto.

Sì.

Un'immagine tremendamente violenta.

Per darle un'idea,

se prendessimo ogni singolo fiume
di ogni singolo continente della Terra

e li unissimo,

sarebbe comunque meno di un decimo

del volume dell'acqua che scorse qui.

Wow! Questo mette tutto in prospettiva.

È davvero un panorama
che mette soggezione,

e mi fa pensare a un'antica apocalisse.

Un'apocalisse tale
da essere inimmaginabile oggi.

Durante l'era glaciale,
questa sarebbe stata una prateria

punteggiata da branchi
di antilopi e di mastodonti.

Finché non arrivò la furia dell'acqua.

Le acque alluvionali scavarono
un'immensa cascata

che sarebbe stata grande
come dieci cascate del Niagara,

alta due volte e mezzo quelle,
sette volte più ampia

e 3.000 volte più potente.

Quanto tempo ci volle?

Credo che accadde molto velocemente.

- Nel giro di settimane?
- Sì.

La prova più evidente
si trova qui al Wallula Gap,

dove l'inondazione scavò
un enorme canyon profondo 365 metri,

lasciandosi dietro
questi enormi speroni basaltici…

noti come Twin Sisters.

La prova della velocità e ferocia

di quella che forse fu la più grande
inondazione lampo della storia umana.

Le ricerche di Randall
dimostrano che la formazione

non può essere, come dicono i geologi,
il risultato di millenni di erosione.

E quando questo grande diluvio finì,

le acque, ritiratesi,

non lasciarono
solo torri isolate di roccia più dura.

Lì vicino,
in un punto noto come Camas Prairie,

troviamo gigantesche increspature
nel panorama.

Sono così uniformi
e perfettamente formate.

Se siete stati su una spiaggia,
avrete visto la marea

ritirarsi e lasciare
una serie di increspature sulla sabbia,

e quelle increspature
possono essere alte un centimetro

e lunghe qualche metro.

Quelle che troviamo a Camas Prairie
sono increspature

alte dai dieci ai 15 metri
e lunghe circa 90 metri.

Sono causate anch'esse
dal ritirarsi dell'acqua.

Ma queste grandi increspature
indicano un evento gigantesco,

in cui un'enorme quantità d'acqua
inondò l'area per poi ritirarsi.

Davvero apocalittico.

Apocalittico, sì.

Se qualcuno sopravvisse qua e là,
per pura fortuna,

riemergendo dopo l'evento

pensò certamente
che tutto il mondo fosse distrutto.

Le Scablands mostrano tutti i segni
di un'inondazione massiccia e devastante,

di brevissima durata,

proprio come quelle descritte
nei miti di tutto il mondo.

Ed è improbabile che tutta quell'acqua
provenisse dal lago Missoula, come dicono.

Senza la diga di ghiaccio,

tutta l'acqua sarebbe fluita
di qua verso ovest, così,

ma la troviamo qui,
lungo la parete meridionale,

dove ci sono enormi depositi di pietrisco.

Quest'acqua scorse verso sud.

Ed è qui
che lei si allontana dalla tradizione.

Per lei, l'acqua arrivò
dalla calotta di ghiaccio, non dal lago.

Esatto.

Ora ammettono e riconoscono

che devono esserci stati altri laghi qui.

E che dovremmo guardare verso nord.

- Alla calotta di ghiaccio.
- Sì.

Per tornare alla teoria tradizionale,

quella fa risalire queste inondazioni

a un periodo
tra i 18.000 e i 15.500 anni fa.

Sì. Penso che dovremmo
rivalutare attentamente quelle date.

In quel periodo non accadde niente

che avrebbe fornito l'enorme energia

necessaria per scatenare l'acqua.

Adesso dobbiamo mettere insieme
i pezzi del puzzle…

- Sì.
- …per arrivare alla figura completa,

un quadro generale coerente.

Il quadro generale che cerca Randall
forse sta emergendo.

Invece che continuare
a considerare le Scablands

come uno strano fenomeno regionale isolato

senza alcuna causa esterna ovvia,

la teoria di Randall inserisce
questo panorama devastato

in un contesto molto più ampio,
globale, di devastazione

che accadde
alla fine dell'ultima era glaciale.

16.000 a.C.

Non 18.000 o 15.500 anni fa…

13.500 a.C.

…ma circa 12.800 anni fa…

10.800 a.C.

…all'inizio del Dryas recente.

La distruzione
così evidente nelle Scablands

potrebbe far parte
di quella più ampia antica apocalisse

che sospetto abbia cancellato
un'intera civiltà avanzata?

Un altro panorama segnato
dell'antica America

potrebbe celare l'indizio finale.

Quasi 2.000 km più a sud,

nel deserto coperto di macchia
lungo il confine col Messico,

in un sito chiamato Murray Springs.

Allen West è un membro
di un gruppo di ricerca interdisciplinare

che stupì la comunità scientifica nel 2007

pubblicando un articolo
su una straordinaria scoperta fatta qui,

in un'area di terra esposta
che contiene il cosiddetto "viluppo nero".

Questo strato di viluppo…

RICERCATORE, CONSULENTE GEOSCIENTIFICO

- Sì.
- …è lo strato dell'estinzione.

Sotto di esso troviamo
ossa di mammut, di eoippo,

di camelidi, di enocioni
e di macairodonti.

Per ora, non sono stati trovati
resti simili sopra a questo strato.

Oltre all'estinzione della megafauna,

ci fu anche un'estinzione umana.

Pensiamo che il 50-60% degli umani

dell'emisfero occidentale morirono
in quel momento.

Sì. È una percentuale molto drammatica.

Accadde certamente qualcosa. Ma cosa?

Vi siete trovati davanti a un mistero…

- Sì.
- …su cui avete deciso di indagare.

Quando il viluppo nero venne scoperto
e analizzato negli anni '60,

la datazione al carbonio
lo fece risalire a 12.800 anni fa,

proprio all'inizio del Dryas recente.

Ecco perché sono qui.

Il viluppo nero
potrebbe aiutarci a risolvere

non solo il mistero di cosa scatenò
quell'epoca di cataclismi,

ma anche, nello specifico,
cosa scatenò l'immensa inondazione…

che creò le Scablands.

Come parte della loro ricerca,

il gruppo ha condotto approfondite
analisi chimiche del viluppo nero.

Così, siete venuti qui
a studiare il viluppo.

Abbiamo trovato delle sferule di vetro.

Indicano alte temperature.

Ma non sappiamo cosa accadde.

Temperature sufficienti
a fondere la terra, in pratica,

è quello che sta dicendo?

Sufficienti a fondere un'auto

riducendola a una pozza di metallo
nel parcheggio.

Wow. Sì.

Cos'altro avete trovato qui?

Un picco di platino e iridio.

Vi aspettavate di trovarli?

No.

Non si trovano spesso sul pianeta.

Una cosa sola può causare
questo fenomeno sulla Terra,

ovvero un qualche tipo di impatto cosmico.

Magari un asteroide
o dei frammenti di una cometa

che attraversino l'atmosfera
ed esplodano nell'aria,

o che si schiantino a terra?

Esatto.

Una cometa,
l'assassina di un'intera specie.

Potrebbe spiegare
i cataclismi apocalittici

che accaddero alla fine del Dryas recente?

Era già accaduto ai dinosauri.

Non c'è dubbio che un impatto cosmico,
un asteroide o una cometa,

provocò l'estinzione dei dinosauri
66 milioni di anni fa.

L'evento lasciò
un particolare strato nella terra,

visibile in alcuni posti ancora oggi,

e molto simile
allo strato trovato a Murray Springs.

Quando il gruppo di Allen

ha capito le implicazioni
del viluppo nero a Murray Springs,

ha avviato una lunga e scrupolosa ricerca

per trovarlo altrove.

E l'hanno trovato, in tutto il mondo.

OCEANO PACIFICO - NORD AMERICA
SUD AMERICA

OCEANO ATLANTICO - AFRICA - EUROPA- ASIA

A oggi, siti di viluppo nero
sono stati trovati in Nord America,

dalla California al Michigan,
al New Jersey,

e dal Belgio, nell'Europa settentrionale,
alla Siria, in Medio Oriente.

BELGIO - SIRIA

Sono molti siti di potenziali impatti,

tutti risalenti allo stesso periodo,
più o meno 12.800 anni fa.

Abbiamo capito
che fu un evento gigantesco.

Abbiamo compreso il quadro generale:
avvenne qualcosa di catastrofico.

Però, se si trattò di una cometa,
dove si trova il cratere d'impatto?

Credo che lo abbiamo già visto…

nelle Scablands.

Se l'impatto primario avvenne
all'inizio del Dryas recente

sulle calotte glaciali,

una volta sciolto il ghiaccio,
non ci sarebbe stato più alcun cratere.

Supporterebbe la teoria di Randall

per cui l'improvvisa,
catastrofica inondazione nelle Scablands

non arrivò dal lago,
ma dalla calotta di ghiaccio.

Ci obbliga a riscrivere una storia diversa
da quella che conosciamo.

Sì.

Ma un solo impatto
non avrebbe potuto creare

tutti i siti di viluppo nero
mappati dal gruppo di ricerca di Allen.

CONFINE DEL DRYAS RECENTE

Le loro scoperte
hanno portano a un'idea sorprendente.

Forse non fu un solo impatto cosmico
a lasciare tutte queste tracce nel mondo,

ma molti.

Una tempesta breve ma intensa
di residui cosmici schiantati sulla Terra.

È la teoria dell'impatto cosmico
del Dryas recente.

Non credo
che fu la cometa a colpire la Terra,

quanto decine di migliaia di frammenti.

Io credo che 12.800 anni fa

la Terra si ritrovò nella coda di detriti
di una gigantesca cometa.

Avrebbe avuto l'effetto
di migliaia di bombe atomiche.

Nel giro di poche ore,
un evento scosse la Terra,

rilasciando vapore acqueo e nuvole
di polvere che avrebbero oscurato i cieli,

causando il crollo delle temperature.

Immaginatevi di vivere a Miami,
a godervi la spiaggia,

e d'un tratto il clima
è quello di Anchorage, Alaska.

- Da un giorno all'altro.
- Probabilmente nel giro di mesi.

UNA COMETA CAUSÒ L'ESTINZIONE

Quando Allen e i colleghi

di quello che ormai si chiamava
Comet Research Group

pubblicarono le scoperte,

vennero accolte con scorno e dileggio,
com'era prevedibile.

DIBATTITO SU MINI ERA GLACIALE
SCUOTE IL MONDO DELLA GEOLOGIA

Agli scienziati, purtroppo,
viene insegnato a essere cinici.

Lo scetticismo è salutare, il cinismo no.

La parte più sconvolgente
della loro scoperta

è la possibile origine
dei detriti di cometa.

Lo sciame meteorico delle Tauridi,

una parte del cielo
che la Terra attraversa due volte l'anno,

a fine giugno e a fine ottobre.

Si stima che ci siano probabilmente
200 oggetti

di almeno un chilometro di diametro

nello sciame meteorico delle Tauridi.

Le prove scoperte

dagli scienziati del Comet Research Group

indicano un immenso cataclisma globale
avvenuto 12.800 anni fa,

un'apocalisse tale
da aver cancellato quasi ogni traccia

di una civiltà avanzata dell'era glaciale,

che spiega immediatamente

tutti i misteri
che cerco di risolvere da 30 anni.

Forse è per questo che le antiche civiltà
che emersero dopo

erano così concentrate sui cieli.

Dobbiamo prestarci particolare attenzione:

lassù c'è qualcosa di pericoloso

che potrebbe sterminare la civiltà.

A Göbekli Tepe, in Turchia,
abbiamo già visto

come gli antichi commemorarono
quest'apocalisse nella pietra.

Scolpendo le costellazioni
che brillavano al tempo sul Pilastro 43.

Ma i pilastri forse contengono
un altro messaggio in codice

che il dr. Martin Sweatman
ha voluto mostrarmi

e che lui crede essere traccia

del momento e della provenienza esatti
dello sciame meteorico.

Qui vediamo dei serpenti

che escono
dal corpo e dalle gambe della volpe.

Se andiamo dall'altra parte del pilastro,

troviamo anche qui dei serpenti
che escono da questi uccelli.

Le culture antiche vedevano le comete
come serpenti del cielo.

Su questo non si discute.

Possiamo interpretarle come meteoriti
irradiate da costellazioni specifiche.

Sì.

Gli alti uccelli curvi
sono la costellazione dei Pesci.

Sì.

E qui troviamo
la costellazione dell'Acquario,

forse rappresentata dalla volpe.

Quando fu costruito Göbekli Tepe,

lo sciame meteorico delle Tauridi
si irradiò da quelle costellazioni.

Stanno dicendo

che lo sciame meteorico delle Tauridi
irradia dall'Acquario

e poi dai Pesci

nel corso di qualche settimana.

Il racconto di una tempesta
di frammenti di cometa durata settimane.

Che corrisponde a tutte le prove
del cataclisma globale

che colpì la Terra 12.800 anni fa,

compresa la violenta inondazione
che distrusse le Scablands.

Potrebbe esserci di più
nella precisa configurazione

di Sole e stelle
rappresentata sul Pilastro 43.

Cade a un solstizio,

e accade solo due volte in un ciclo
di poco inferiore ai 26.000 anni,

con ogni ritorno
che dura appena un secolo.

Trovo inquietante…

GÖBEKLI TEPE - I TEMPLI COMUNICANO
L'ANTICA GEOGRAFIA COSMICA

…come notato
dall'archeoastronomo Paul Burley,

che l'esatta configurazione

del solstizio d'estate di 12.800 anni fa…

i costruttori di Göbekli Tepe
costruirono un tempio

mettendo in evidenza una data
11.600 anni nel futuro.

e quella data
è oggi!

…è tornata oggi nei nostri cieli
per il solstizio d'inverno.

L'immagine sul Pilastro 43
è forse un messaggio

mandatoci dai maestri astronomi
di una civiltà perduta?

Un avvertimento per il futuro, per noi,

per dirci che tutto torna?

Che quando il Sole e le stelle assumeranno
questa configurazione al solstizio,

ci sarà di nuovo
un'apocalisse di serpenti nel cielo?

Fate attenzione.

L'idea dovrebbe farci riflettere.

Non voglio annunciare presagi nefasti,

ma lo sciame meteorico delle Tauridi
ci minaccia?

Fu un pericolo per i nostri antenati.

Causò un cataclisma 12.800 anni fa.

Accadrà di nuovo?

Siamo di certo in pericolo.

In effetti, i calcoli degli astronomi

ci dicono che adesso siamo in pericolo

perché la parte più massiccia dello sciame
meteorico potrebbe colpire la Terra.

Sempre più scienziati condividono
la teoria dell'impatto del Dryas recente.

E questo crescente interesse
non è più confinato agli scienziati.

Qualcosa colpì la Terra
circa 12.000 anni fa

e riavviò la civiltà:
è una teoria interessante.

Una teoria di cui vale la pena discutere.

La tua è una teoria
che provoca molte emozioni

e anche molta resistenza.

Come fa l'archeologia
a non prenderla in considerazione?

Che cosa argomentano?

Dicono: "Siamo archeologi
e ci capiamo più di te".

Sono l'autorità:
"Accetta le nostre datazioni.

Noi ci abbiamo lavorato ed è così".

È strano che la gente accetti e parli
di una sola teoria.

La loro è una teoria risalente
a molto tempo fa.

Sì.

Non vogliono discuterne.

Forse è anche perché minaccia l'idea

che siamo all'apice,
al punto migliore della storia umana.

Forse l'idea
di una civiltà perduta in passato

porta a chiedersi

se un giorno lo diventeremo anche noi.

Se ci trovassimo davanti
a un grande cataclisma,

come quello che sappiamo

essere accaduto
alla fine dell'ultima era glaciale,

non credo proprio
che la nostra civiltà sopravvivrebbe.

Non è difficile immaginare
che una civiltà avanzata passata

sia stata spazzata via,

cancellata dalla memoria,

durante questa antica apocalisse
di 12.800 anni fa.

Dopo quegli impatti cosmici
sulle calotte di ghiaccio,

il livello del mare si alzò,
inghiottendo le basse terre costiere

probabilmente abitate
da una cultura avanzata.

SONDA

Luoghi come la Sonda…

GOLFO DEL BENGALA
OCEANO INDIANO

SICILIA
MALTA

…la penisola maltese,
il Grande banco delle Bahamas.

In Indonesia,

i sopravvissuti si ritirarono
sulle colline,

lasciandosi alle spalle indizi
della loro sofisticata architettura.

Alcuni sopravvissuti in Turchia

forse hanno scavato dei rifugi sotterranei

per timore di altre meteore.

Nel Mediterraneo, a Malta…

GIGANTIA
MALTA

…avranno costruito templi

allineati alla più luminosa
nuova stella del cielo,

temendo che presagisse l'arrivo
di un'altra cometa.

Solcarono i mari

passando ad altri
il loro sapere geografico.

Il loro arrivo venne ricordato
in antiche tradizioni

e scolpito nella pietra.

Guidarono le culture meno avanzate
per commemorare quanto accaduto

con enormi monumenti,

incorporando allineamenti
precisi e databili,

e megaliti che ricordano quelle date,
sepolti come capsule del tempo.

GÖBEKLI TEPE
TURCHIA

Aiutarono a ricostruire l'umanità
in un panorama segnato e distrutto.

Durante decenni di viaggi e avventure,

ho imparato a rispettare la saggezza
e, sì, la scienza degli antichi.

CAMERA

Compresero la minaccia dai cieli

e si mantennero concentrati sul cosmo

e sulle sue interazioni mortali
con la Terra sottostante.

I loro miti,
le loro strutture monumentali,

così attentamente allineate
con le stelle e il Sole,

testimoniano quest'ossessione

e commemorano i terribili eventi
della fine dell'era glaciale

che stravolsero la storia umana
e dettero vita al mondo moderno.

Forse anche la nostra civiltà avanzata
dovrebbe ascoltare i loro avvertimenti,

se non vogliamo che la nostra storia
finisca allo stesso modo.

Sottotitoli: Sarah Marcucci