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[VOCE DISTORTA]

(Signore, dieci centesimi.)

(Questi bei fiori !)

(Che bella musica
avete nell'orologio !)

(Dieci centesimi.)

Signore, questi bei fiori.

Che bella musica
avete nell'orologio !

Signore, dieci centesimi.

- (Questi bei fiori.)
- Ecco qua. Sentite che sapore !

- Scusatemi. - Che c'è ? - E' qui
che è successo di quella bambina ?

La fioraia, dite ?

No, non qua. Per carità !

L'hanno trovata
in un vicolo qua vicino.

Povera creatura,
chissà chi è stato !

Le portavo sempre qualcosa
da mangiare prima di chiudere.

- Anche quella sera ?
- Io le portai la zuppa.

Le dissi: "Vai a casa, è tardi.
Qua non viene più nessuno."

Ma lei aveva ancora dei fiori
e mi rispose

"No, devo vendere anche questi,
sennò mamma mi prende a mazzate !"

Quindi eravate solo voi ?

Ero rimasto per fare due conti
prima della chiusura.

[MUSICA DI OROLOGIO]

(Che bella musica
avete nell'orologio !)

(Signore, dieci centesimi.
Questi bei fiori.)

Che bella musica
avete nell'orologio !

(Signore, dieci centesimi.
Questi bei fiori.)

Ehi, signorino !

Vorrei cambiare la mia iscrizione.

Non volete fare più il filosofo ?

- No.
- E che volete fare ?

Voglio studiare Legge.
Farò il poliziotto.

Beh, meno male
che ve ne siete accorto in tempo.

[VOCI NON UDIBILI]

[# NOI CHE CERCHIAMO DIO]

[# STIAMO PER SEMPRE NUDI. ]

[# NOI CHE CERCHIAMO IL BENE... #]

Mamma mia, Rosa !
Ti sei scordata l'acqua stamattina ?

- Era meglio la brodaglia
dell'ospedale. - Non lo nominate.

Lassù qualcuno vi protegge.

Pure quaggiù.

Non ti affaticare così tanto

sennò in ospedale
vengo io a trovare te.

Buona giornata.

- Voglio il brigadiere.
- Sì, ma perché ?

- Posso parlare solo con lui !
- Ma che è successo ?

- Devo parlare con il brigadiere.
- Calmatevi. - Che è successo ?

- Parlerò solo con lui !
- Eh ! - Non capite ?

- Che succede ?
- Il brigadiere non c'è. - Cabalta!

- Ma non capite ? Allora c'è !
- Che è 'sto bordello ?

"Bordello" è la parola giusta.
Una signora chiede di voi.

- Falla entrare.
- Signo', entrate.

- Brigadie', è successo
un fatto terribile. - Che fatto?

- Voi chi siete ? - Marietta,
lavoro al Paradiso. Lo conoscete ?

- Sì, di nome. - E' stata ammazzata
una delle ragazze. Venite subito !

Dove andate ? Fatemi capire.

Non c'è niente da capire,
venite e basta !

Scusate.

Muovetevi, commissa' !

E' terribile... terribile.

- Fate passare !
- Permesso ! C'è il commissario.

- Fate strada. - Mi raccomando
non fate passare nessuno. - Comanda!

- C'è un altro ingresso oltre
a questo ? - Sì, là nell'angolo.

- C'è una porta di servizio
per i fornitori. - Cesarano, vai là!

- Siete sicuro che non siamo
più utili dentro ? - Cesarano, vai!

- Vi faccio strada.
Madame vi aspetta. (insieme) Prego.

Forza ! Non c'è niente da guardare.
Andate a lavorare. Per piacere !

[PIANTO DI MADAME YVONNE]

Le volevo bene come a una figlia !

Ancora non ci posso credere !

Una delle mie ragazze...

La più dolce, la più cara.

- Come si chiamava la ragazza ?
- Vipera.

Vipera ?

Il nome vero ?

Maria Rosaria,
Cennamo Maria Rosaria.

- L'avete trovata voi ?
- No, l'ha trovata Lily.

- Mmm. E dov'è ?
- E' di sopra.

Io stavo andando nel salone.

La porta di Vipera era aperta.
Ehm... socchiusa.

Lei stava stesa sul letto.
Ho visto la gamba appesa sul bordo.

Che cosa avete fatto ?

Ho chiamato Madame.

- Qual era la stanza di Vipera ?
- Quella.

- E la vostra dov'è ?
- Sopra.

- E stavate scendendo nel salone.
- Sì.

Quando un cliente va via,
noi rimettiamo a posto la stanza

e scendiamo nel salone.
Così gli altri ci possono scegliere.

Va bene, per ora basta così.

Io entro, tu scopri chi c'era qui
a parte Madame e le ragazze.

Ci penso io.

[VOCE DISTORTA]

(Frustino... Frustino.)

(Il mio frustino.)

(Frustino... Il mio frustino.)

(Frustino... Frustino.)

(Il mio frustino.)

(Frustino...
Frustino ! Il mio frustino.)

Frustino...
Frustino ! Il mio frustino.

Frustino... Il mio frustino !

(Il mio frustino.)

E voi ?
Vi occupate di qualcosa qui ?

Mio figlio Tullio si occupa
della manutenzione

e anche della sorveglianza.
- Ah, bene ! La sorveglianza.

Quindi magari avete visto
qualcosa di strano ?

Qualche persona che è entrata
e non conoscevate ?

- Le solite facce, i soliti clienti.
- Ecco, bravo ! I clienti.

Dove sono finiti i clienti ?

Appena hanno sentito Lily gridare,
sono scappati tutti.

- Che dovevo fare ?
Non potevo legarli. - Certo.

Commissario, tutti dicono
che non si sono mossi dal bordello.

Questa è una casa importante.
Se la chiamate così, mi offendete.

Scusate, intendevo "Grand Hotel".

Signorina Lily,
se la vostra stanza è di sopra

per voi questa non è di passaggio.
Chi state coprendo ?

Madame ?

Resterete chiusi finché non direte
chi ha ritrovato il cadavere.

- Tanto noi abbiamo tempo,
possiamo aspettare. - Ma noi no !

Se stiamo chiusi, è la rovina.

Noi speriamo solamente
di ricominciare a lavorare subito.

Commissario, il cadavere di Vipera
l'ha trovato un cliente...

il cavaliere Vincenzo Ventrone.
E' una brava persona.

- Fa il commerciante
di arredi sacri. - Grazie.

Signorina !

Qua.

Rosa ! Come state ?

Eh ! Come si sta... con l'età
e con gli acciacchi.

- Ma dobbiamo andare avanti, no ?
- Già, dobbiamo andare avanti.

Che cosa posso fare per voi ?

Ascoltarmi.

Venite a trovarmi, quando volete.

- Promesso ?
- Sì.

(Senza quel maledetto incidente
ora lui sarebbe qui con me.)

(Invece si è chiuso
ancora di più in se stesso.)

(Ma una donna le sente certe cose.)

(Tra noi c'è un legame profondo.)

(Non ho provato con nessun altro
quello che ho provato con lui.)

(Le emozioni così forti
non puoi viverle da sola.)

(So che tu mi capisci, Edda.
So che lo capirà anche lui.)

- Buongiorno. Buongiorno, Ricciardi.
- Ciao, Bruno. - Buongiorno.

- Chi è la ragazza ?
- Si chiamava Cennamo Maria Rosaria.

Cennamo Maria Rosaria ? E chi è ?

E' Vipera, dottore.
La nostra Vipera !

- No, Vipera ! Povera ragazza...
- La conoscevi ?

La conosceva tutta Napoli,
era una celebrità.

Entriamo a dare un'occhiata ?

(Frustino... Frustino !)

(Il mio frustino !)

Il mio frustino ! Frustino...

Il mio frustino. Il mio frustino.

Io ho finito.

L'hanno soffocata con il cuscino.
Ha provato a difendersi.

Lo mostrano
i segni di colluttazione.

- Evidentemente
era più forte di lei. - Bravo.

- La prossima volta mi risparmio
il viaggio. - C'è altro ?

Il setto nasale è fratturato.
Ha tracce di sangue sotto le labbra

dovute alla pressione sui denti.

Non ha tracce di pelle
dell'assassino sotto le unghie.

Per il resto
devi aspettare l'esame necroscopico.

Guarda quanto è bella.

Eri un suo cliente ?

No,
so che aveva pochissimi clienti.

In un posto del genere

immagino che vengano praticati...
dei giochi violenti.

Magari possono trascendere.

Bravo, Ricciardi !
Vedo che ti sei ripreso benissimo.

Conosci i giochi sadomasochistici

e ipotizzi che si pratichino qui.
- Hai capito la domanda ?

Sì, ma escludo
che sia quella la causa del decesso.

Come mai tanta sicurezza ?

E' facile,
indossa ancora gli indumenti intimi.

Non c'era
un rapporto sessuale in corso.

[BUSSANO ALLA PORTA]
- Avanti. - Permesso ?

- Scusate, ho fatto tardi.
- Fate con comodo.

Adesso andiamo via.

Dobbiamo rimanere qua ?
Non abbiamo fatto niente.

Ha ragione, noi abbiamo avuto
solo un danno enorme

oltre al dolore della perdita,
è chiaro.

Che ci dite, commissa' ?

Non dovete spostare niente e nessuno
deve entrare nella stanza di Vipera.

Una guardia resterà qui
in attesa dei necrofori.

- Non potete riaprire.
- Che dite ? Non è possibile !

Già è la Settimana Santa
e di solito non viene nessuno.

Io che do da mangiare alle ragazze,
ai miei dipendenti ?

Signora, c'è stato un omicidio.

Vi prego di collaborare.

Che devo fare, commissario ?

Ci serve l'elenco dei clienti
che erano qui in quel momento

a parte Ventrone.
L'ingresso laterale dove porta ?

Porta in cucina, ma se fosse entrato
uno sconosciuto di là

lo avrebbero visto il cuoco
o gli inservienti. - Sì, commissa'.

Ci sono state
solo le solite consegne.

- L'abbiamo detto al brigadiere.
- E' vero, hanno parlato con me.

Signorina, è possibile
che un oggetto di vostra proprietà

sia finito nella stanza
della vittima ? - E' possibile.

Ci scambiamo...
trucchi, creme, pettini.

Un'ultima richiesta, signora.

Ho bisogno di una lista completa
dei clienti di Vipera

quelli più assidui.
- Questo è facile.

Domattina manda a chiamare Ventrone,
con discrezione.

- Il cane di Tettè !
- Sì. - L'hai preso tu ?

No, che ho preso io ?
E' lui che mi segue.

Controllate l'ingresso laterale,
chiedete la lista dei fornitori.

No, che brutta parola !
Usa "elenco".

In questo periodo
"lista" evoca cose brutte.

- Nella lista nera ci sto pure io.
- Però io ti ho avvertito.

Vedi ? Lui sceglie di venire con me.
Dovrebbe essere tutto così.

L'amore, la politica... Libertà !

Se io scelgo di non tornare per cena

mia moglie sceglie
di darmi una scarpata in fronte.

Ha ragione, tu sei un pecorone
in un Paese pieno di pecore.

- "Pecora" a chi, oh ? - Tu no, se
mi offri la cena. -Mettila in conto.

- Stasera torno a casa presto.
- Non me la conti giusta.

Questo naso sente odore di femmina.
In quel caso, "ego te absolvo" !

Che dici ?
Fammi vedere se ho un pezzo di pane.

Ah ! Sei stato fortunato.
Tieni.

Andiamo a farci una passeggiata.
Vieni !

Io lavoro fino a una certa ora,
la mattina mi piace dormire.

Non si può entrare dalla cucina
senza essere visto.

Per un estraneo sarebbe difficile.

Cesarano, buon lavoro !

Io sono una persona semplice.

Tante cose non le capisco.

Voi siete una persona buona.
Le persone buone capiscono tutto.

Io ho capito una sola cosa,
voi volete bene al signorino...

e il signorino vuole bene a voi.

Mi sentivo finalmente... tranquilla

perché sapevo
che quando non ci sarò più

ci sarete voi.

Però... la sera dell'incidente

dopo che vi eravate preoccupata
tanto, siete scappata

e non vi siete fatta vedere più.
Ma perché ? - Avete ragione.

Se avete pensato male di me,
avete fatto bene

ma un motivo c'è.
- E quale sarebbe, figlia mia ?

Quella notte... in ospedale

io ho fatto un voto.

Se lui si fosse salvato,
mi sarei fatta da parte.

Adesso mi sono pentita

ma quello è un voto.
E' una cosa sacra.

Signorina, ma che avete fatto ?

Quando uno si mette paura,
non capisce più niente.

La paura non è
una buona consigliera.

Io penso
che nostro Signore lo capirebbe.

Ma io non sono nessuno.

Parlate con don Pierino, eh ?
Lui sicuramente vi aiuterà.

[VOCE NON UDIBILE]

Buongiorno.
Questi due vogliono parlare con voi.

- Stanno qui da stanotte.
- Con chi ho il piacere di parlare ?

- Siete voi
il commissario Ricciardi ? - Sì.

Sono Coppola Giuseppe.
Lui è mio fratello Pietro.

- Buongiorno, commissario.
- Io e Rosaria dovevamo sposarci.

Rosaria Cennamo ?

Eravate al corrente
dell'attività svolta da Vipera ?

Commissario, vi prego.
Lei si chiama Maria Rosaria.

- Se la chiamate Vipera, le fate
un torto. - D'accordo, Coppola.

- Però voi rispondete alla domanda.
- Certo che ero al corrente.

Andavo da lei tutti i giorni
e per vederla pagavo.

- Quindi eravate un cliente ?
- No ! Non ero un cliente.

Allora perché la pagavate ?

Scusate, commissario.

Questa cosa mi ha ucciso.

Da quando l'ho saputo
è come se fossi morto pure io.

Come lo avete saputo ?

Era tardi.

Volevo vederla,
darle solo un bacio.

Quando sono arrivato lì
non mi hanno fatto passare.

Mi hanno detto che era morta.

- Allora sono venuto qua da voi.
- Io lo aspettavo per tornare a casa

ma l'ho visto passare come un pazzo
e l'ho seguito. - Voglio giustizia.

Come conoscevate Maria Rosaria ?

Eravamo vicini di casa.
Ci siamo innamorati da bambini.

Fu subito chiaro che
una bellezza così era pericolosa.

Una donna così bella non può nascere
in un posto come quello

sennò prima o poi arriva qualcuno
che pensa di poterla comprare.

Sai che sei proprio bella ?

- Vuoi una mela ?
- Gaetano Varriale era violento.

Era diventato sindaco
del nostro villaggio con la paura.

Quel pezzo di merda
poteva essere suo padre.

Aveva figli più grandi di lei.
Un giorno la vide e la prese.

Lo volevo ammazzare
con le mie mani, commissa'.

Mia madre mi pregò in ginocchio.
Non la vidi per anni.

Quello l'aveva mandata lontano
dalla moglie

ma poi quel bastardo
venne "spanzato" con il coltello.

Era la fine che meritava.
Poi seppi che aveva avuto un figlio.

- Un figlio ? - Sì. Allora
mi misi a lavorare come un mulo.

- Non mi restava altro.
- Avevi noi, Peppi'. - Sì.

Per voi mi misi a fare sul serio,
per voi !

Presi un cavallo e un carretto.
Portavo le verdure in città.

Non è stato facile
entrare sul mercato

ma ora siamo
l'azienda più grande del Vomero.

Come avete rivisto Maria Rosaria ?

Da due anni non sapevo nulla di lei.

Aveva lasciato il bambino
alla madre ed era andata via.

Nessuno sapeva dove.

Tra i miei clienti
c'era anche il Paradiso.

- Gennaro, dove metto le mele ?
- Là sopra.

> Ce n'è una buona come si mangiano
dalle mie parti ? - Certo, signori'.

Queste sono arrivate....

Rosaria, ma sei tu ?

Però io ho la testa dura.
Una sera ho fatto il cliente.

Entro dalla porta principale
e mi metto ad aspettare.

Poi pago e salgo da lei.

Mi stendevo sul letto con lei,
parlavamo... e ci baciavamo.

Però quella cosa lì non la facevamo.
Io volevo aspettare.

Che volevate aspettare ?

Secondo voi ? Avevo ritrovato
l'amore della mia vita.

Le avevo chiesto di sposarmi,
di lasciare quel mestiere

e di venire a fare la regina
della mia casa. - Che ha risposto?

Che mi avrebbe coperto di vergogna
e tutti ci avrebbero riso appresso.

Le dicevo che saremmo andati lontano
dove nessuno ci conosceva

e avremmo preso suo figlio con noi.

L'avevo convinta, commissa'.

- Però un sì definitivo
non ve l'aveva detto. - No

ma ieri mi ha guardato
e mi ha detto

"Non avere pensieri,
presto ti darò una risposta."

Era seria, commissario.
Io la conoscevo bene

e sapevo
che aveva deciso di sposarmi.

Restate a disposizione
e non lasciate la città.

Mio fratello è innocente.
Credetemi !

Lui non avrebbe toccato Rosaria
nemmeno con un dito.

Farò tutto il possibile

perché questo omicidio non rimanga
senza punizione. - Grazie.

Per me in quel momento...
contava solo che lui vivesse.

Perciò ho fatto questo voto e adesso
vorrei solo tornare indietro.

Chi te lo impedisce ?

Come "chi" ?
Il voto è una promessa fatta a Dio.

Noi non possiamo promettere
una cosa che non è nostra.

Tu hai promesso la solitudine di
un'altra persona, la sua infelicità.

Eh, ma pure io sono infelice !

Enrica cara,
un voto si fa nella speranza

che Dio ci aiuti a ottenere
qualcosa di buono, di bello

non che ci faccia soffrire.

Scomparendo dalla sua vita

hai fatto un torto
a te stessa e alla persona che ami.

Ma voi dite davvero, don Pierino ?

- Vai tranquilla, figlia mia. Vai !
- Grazie !

Ieri presso
la casa di tolleranza il Paradiso

è stata uccisa una ragazza,
Maria Rosaria Cennamo.

Io non so niente,
non conosco questa ragazza.

Perfetto ! Ripeterete queste cose
in un processo per reticenza.

No, io...

Va bene, io... conosco Vipera.
La conoscevo.

Faccio appello
alla vostra discrezione

perché quello che diremo
resti riservato.

Non posso prometterlo

ma vi assicuro
la mia personale discrezione.

Io sono rimasto vedovo
molto giovane.

Un uomo ha pure diritto...
a qualche svago.

Con questa ragazza...
ci divertivamo.

Lei aveva...
Aveva iniziativa e molta.

D'altronde io pago e anche bene.

Non c'è niente di male, no ?

- Andare a zoccole no, ma ammazzare
la gente sì. - Che cosa dite?

- Io non ho ammazzato nessuno !
- Ventrone, calmatevi !

Signor Ventrone, a noi risulta che
siete stato il suo ultimo cliente.

La prostituta Palombo Bianca,
detta Lily, ha cercato di coprirvi.

- Ha detto che aveva ritrovato lei
il cadavere. Come mai ? - Ma no...

Non lo so, ma quando sono arrivato
era già morta.

La porta era socchiusa.

Lei stava sul letto
con un cuscino vicino alla faccia.

Anzi, ho pensato anche a uno scherzo
perché a volte tra noi giochiamo.

Ma poi mi sono avvicinato
e ho capito che non scherzava.

- Che avete fatto ? - Sono corso
fuori e ho chiamato aiuto.

Chi vi ha risposto ?

Lily. Mi... Lily, sì.

Era uscita dalla stanza
con un cliente che stava andando via

e mi ha accompagnato
da Madame Yvonne.

Mi hanno consigliato di andare via
per evitare pettegolezzi.

Pessima scelta.

Sapevate che un uomo
aveva chiesto a Vipera di sposarlo ?

Sì, lo sapevo...

ma lei non avrebbe mai accettato.

Perché ne siete così sicuro ?

Perché quella vita le piaceva.

I soldi, il lusso e pure gli uomini.

Le piacevano e tanto.

Io la conoscevo bene.

Un'ultima cosa.

Che intendete quando dite
"a volte tra noi giochiamo" ?

Beh... commissario,
ognuno ha i propri gusti.

Ecco... lei era...

la mia maestra.

Mi puniva...
e io la sculacciavo.

- Con un frustino ?
- No ! Erano giochi innocenti...

Su questo c'è solo la vostra parola.

- Per ora potete andare, ma restate
a disposizione. - Va bene.

Arrivederci, buongiorno.

- L'avresti strozzato, eh ?
- La gente così mi fa schifo.

Vende pure oggetti sacri.
Che ipocrisia !

- Dove andate ?
- Dove andiamo, Raffaele.

Andiamo al Paradiso a farci dire
i nomi dei clienti di Vipera

del presente e del passato.

Prego.

[BUSSANO ALLA PORTA]
Ah, ma chi è ?

- Faccio i servizi
e devo pure aprire. Chi è ? > io.

"Io" chi ?

Mamma mia, signorina Enrica !
Avete sradicato un albero ?

E' primavera, Rosa.
Sono per voi.

Per me ? A me nessuno
ha mai regalato dei fiori.

E' il momento di cominciare.

Che luce avete negli occhi !
Chi ve l'ha fatta venire ?

Don Pierino ! Ha detto che il voto
non è valido e sono libera.

Ora finalmente è primavera !

Con i fiori di mandorlo
e i fiori d'arancio.

- Servono per la pastiera.
- Pure il grano e i canditi.

Brava ! Adesso potete preparare
un vero pranzo di Pasqua cilentano.

- Io sto a disposizione.
- Però toglietevi questa roba.

Siete una cuoca troppo elegante.

Levate il cappellino,
la giacchetta, tutto.

- Signora, buongiorno. - Commissà,
dovete farci riaprire subito.

- Non vi rendete conto del danno
che ci procurate. - Calmatevi.

Vi faremo qualche domanda.

- Se tutto andrà bene, riaprirete.
- Beh, chiedete !

Quando vi ho chiesto
dei clienti di Vipera

Lily ha detto che era facile.
Che significa ?

Vipera ne aveva solo due.

Loro compravano
tutta la sua disponibilità.

- Era molto costosa ? - Ah, sì !
La sua tariffa era molto alta

e la mia percentuale molto bassa.
Non ci rimettevo, ma quasi.

- Allora perché lo facevate ?
- Perché ?

Commissa', qua la gente veniva
apposta per lei !

Poi una volta che stavano qui,
anche se lei non era disponibile

sceglievano le altre ragazze

e i soldi li posavano, ecco.

- Ma Vipera era solo per quei due.
- E prima di loro ?

No, loro erano stati i primi.

Il cavaliere Ventrone
era cliente di Lily

ma da quando era venuta Vipera,
voleva solo lei.

Diciamo
che aveva una specie di esclusiva

finché non è arrivato quel pazzo.
Quello la voleva sposare !

Commissa', voi non sapete
le risate che ci siamo fatte.

Le risate ? Perché ?

Voi l'immaginate Vipera che cresce
bambini tra la merda di cavallo ?

- Su ! - Però a Coppola
aveva chiesto tempo per pensarci.

Beh... per spremergli
un altro po' di soldi, no ? Eh !

- Lily ?
- Sta di sopra.

- Vogliamo salire, mmm ?
- Fate strada.

Certo. Da questa parte, prego.

- Perché avete coperto Ventrone ?
- Ho sbagliato, lo so.

Non volevo
che sapessero che stava qua

e aveva trovato
una puttana morta ammazzata.

Lui vende arredi sacri.

Beh,
alla gente non sarebbe parso vero !

Il figlio era già
così preoccupato...

- Il figlio di chi ?
- Del cavaliere.

E' un bravo ragazzo, porta avanti
il negozio con il padre.

- Come mai era preoccupato ?
- Perché ormai in giro si sapeva

che il padre passava qua
tanto tempo.

Madame, se non vi dispiace

vorrei parlare con la signorina Lily
da solo. - Ah ! Certo.

Ragazze, tutte in camera vostra !
[VOCE NON UDIBILE]

In camera vostra, via !
Tu no, Lily ! Tu resta.

Aspetta qua.

Ecco, prego.

- Perché avete coperto Ventrone ?
Per soldi ? - Soldi ? E certo !

Secondo voi una come me
fa tutto solo per soldi.

Non intendevo questo
e mi dispiace se vi ho offesa.

Però voi mi avete mentito.

Potete rispondere alla mia domanda ?

Ho visto Vipera
subito dopo che Enzo...

Che il cavalier Ventrone
ha chiesto aiuto.

Io o lui che differenza fa ?

Ventrone potrebbe essere
l'assassino.

Ventrone non ha ucciso nessuno,
lui non farebbe male a una mosca.

Poi voleva bene a Vipera.

Quali erano
i vostri rapporti con Vipera ?

Volete sapere se ero gelosa

perché mi ha portato via
il mio cliente migliore ? - Sì.

Commissa', qua dentro è una galera.

La gente non te la scegli.

Io e Vipera non ci volevamo bene,
ma ci rispettavamo.

Quanto sono fessi gli uomini !
Noi ridevamo alle loro spalle.

Qua dentro
ridere è l'unica consolazione.

- Ora posso andare ?
- Un'ultima cosa.

- Questa spazzola è vostra ?
- No, però potrei averla usata.

Perché, è un problema ?
E' una spazzola.

Andate, ma restate a disposizione.

Andiamo a chiamare Madame.

Eccomi ! Eccomi, commissario !

- Signora, domani potrete riaprire.
- Oh ! Grazie, commissario.

- Nella stanza di Vipera
non dovrà entrare nessuno. - Grazie.

- Ci avete salvato la vita. - Posso
entrare a dare un'occhiata ?

Per carità ! Questa è casa vostra.
Prego.

(Frustino... Il mio frustino.)

(Frustino... Frustino.)

(Il mio frustino.)

Frustino... Frustino.

- Il mio frustino. - Chi è stato
qui con te l'ultima volta ?

Frustino... Frustino !
Il mio frustino. Frustino !

Perché non me lo dici ?
(Il mio frustino.)

L'assassino le ha messo un ginocchio
sull'addome per bloccarla

perché aveva due costole incrinate.
E' successo rapidamente.

Lui l'ha colta di sorpresa
e lei ha cercato

di allontanare il cuscino dalla
faccia. - E c'erano tracce di...

Non riesci a pronunciarlo ?

Comunque no, Vipera non aveva avuto
rapporti sessuali recenti !

Potresti abbassare la voce ?

Invece di preoccuparti
di scandalizzare quattro benpensanti

goditi lo spettacolo della bellezza.

- Buongiorno, signora.
- Salve.

Questa meraviglia della natura
non era la vedova

del tenore che hanno ammazzato
un anno fa ? - Sì, è lei.

- Che bellezza !
- Posso offrirle qualcosa al bar ?

- Mi spiace, ma ho un appuntamento.
Scusate. - Sta venendo qua.

Posso disturbarvi, dottore ?

Ci siamo conosciuti tempo fa
in circostanze poco allegre.

Come potrei non ricordare ?
E' impossibile !

E' un grande piacere rivederla.
Ci fa l'onore di sedersi con noi ?

Sempre se il vostro compagno
non ne abbia fastidio.

Prego, Livia.

Mi fa piacere vederti.

Preferisco credere alle tue parole
più che alla tua espressione.

Il nostro Ricciardi non dà spazio
alle emozioni, no ?

Se si vuole soffrire sul serio,
Ricciardi è una garanzia.

- Stavamo dicendo... - E' un pranzo
di lavoro, c'è un nuovo caso.

- Non dicevamo niente
di interessante. - Invece sì.

- E' l'omicidio di una donna
bellissima. - Mio Dio ! E chi?

- Guarda qua che schifo ! - Pure tu
non hai niente da fare, Bambine' ?

- Con questo caldo non si vede
un cristiano. Pure tu, eh ? - Eh !

Speriamo che quando rinfresca
arrivi qualcuno.

- Così ci rinfreschiamo pure noi.
- Buongiorno, brigadiere !

- Buongiorno.
- Ehi, ma che sorpresa !

Il mio corteggiatore preferito
che corre da me con la primavera.

Ti sei messa qua sopra apposta,
così io vengo con l'affanno

e non ce la faccio a prenderti a
calci. - La prossima volta avvisate.

Mi farò trovare nuda al pianterreno,
così tutti sapranno che ci amiamo.

Che bello quando passate
al contatto fisico ! Accomodatevi.

Qualche volta ti uccido.

Stiamo battendo diverse piste,
ma attorno a una donna così

si concentravano molte passioni,
molte emozioni forti.

"Emozioni" è
una parola che Ricciardi evita.

Magari ha ragione, dai sentimenti
può nascere molto dolore.

Ma l'amore è...

impossibile da evitare.
Non credete ?

L'amore può distruggere,
ma può anche salvare.

Ogni giorno
nel mio lavoro in ospedale

vedo persone che combattono
contro la malattia e la morte

solo per amore.

Tanti mi implorano
di salvare i loro cari

perché da quello dipende anche
la loro sopravvivenza e pure la mia.

Forse senza l'amore
Vipera sarebbe viva

e non importa
che penso io dei sentimenti

ma scoprire chi si è arrogato
il diritto di toglierle la vita.

Oggi il tempo vuole ricordarci
che marzo è pazzo.

Adesso fa addirittura caldo,
ma stamattina sembrava inverno.

Che fate di bello per Pasqua ?

C'è una festa al San Carlo,
ma non ho un accompagnatore.

Purtroppo io ho un'idiosincrasia
per le occasioni mondane.

Detesto vedere tutti quegli
spaventapasseri in camicia nera

che calpestano i meravigliosi
pavimenti del nostro teatro.

Bruno, con le sue amicizie
magari la signora ti fa deportare.

Sicuramente io ho il difetto di dire
le mie opinioni a voce troppo alta

ma ognuno può avere
gli amici che vuole.

E' vero, sono amica di persone
che hanno una posizione politica

ma non mi farei mai carico
di una cosa così orribile.

Io sono solo una stupida donna
che ama le cose belle

e la musica lirica...

e per sua sfortuna crede ancora
che l'amore non sia una sciagura.

Scusatemi, non ho più fame.

Buongiorno.

Vipera, eh ?
Che impressione mi ha fatto !

- Ti pareva che non lo sapevi già.
La conoscevi ? - Di vista.

- Vabbè ! L'ambiente ti è familiare.
- Il Paradiso ? - Sì.

E' il bordello più famoso di Napoli

anche se da un po' di tempo
non naviga in buone acque. - Cioè?

Hanno problemi con i fornitori.
Non li pagano.

A un mio cliente pescivendolo
Madame Yvonne ha chiesto tempo.

L'ha chiesto anche agli altri,
tranne al fruttivendolo

che non si fa pagare per via
di Vipera. - Aspetta un attimo.

Il Paradiso naviga a pieno regime.
Perché non ha soldi ?

Voi non sapete che al figlio
di Madame piacciono le carte.

Lei paga i debiti per evitargli
una brutta fine come il padre.

- Sai pure della proposta
di matrimonio ? - Certo !

E' una bella cosa.

Magari... un giorno o l'altro

qualcuno lo domanda pure a me.

Versa il caffè.

- Oggi dovete accontentarvi
del surrogato. - Come mai ?

Il mio fornitore di caffè ha avuto
un piccolo guaio in famiglia.

Eh ! Speriamo che lo risolva
presto, è una ciofeca.

Comunque non farti trovare ammazzata
pure tu, un giorno o l'altro.

- Che fai ? - Tocco il ferro.
- Bambine' !

- Sono un idiota.
- Sì.

Ho fatto del male a lei
e anche a me.

Cavatelli o fusilli,
l'impasto è lo stesso.

Deve diventare
come una palla morbida.

Non molle, ma morbida.
Provate voi, io mi sono stancata.

Poi si prende un ferretto.

Si fanno tanti salamini
e gli si mettono attorno.

Come avete visto, per preparare
un pranzo di Pasqua cilentano

ci vuole pazienza.

Secondo me
di pazienza voi ne avete tanta.

A dire la verità,
mio padre la chiama "capa tosta".

Pure il signorino mio
ha una bella capa tosta.

Signorina, il signorino non sa
quello che vuole.

Tutti gli uomini non lo sanno.

- Perciò dobbiamo
farglielo capire noi. - Brava.

Brava, figlia mia, brava !

Il figlio di Madame Yvonne
si sta rovinando con il gioco.

[BUSSANO ALLA PORTA]

Il dottor Garzo.

- Conoscete il barone Sant'Angelo ?
- Buonasera anche a voi.

- No, non ho questo piacere.
- E non ne avete neanche altri.

Così come non avete buonsenso,
sennò capireste da solo

che la morte di una puttana non è
come quella di una persona perbene.

Vi sembra normale
che il Paradiso sia ancora chiuso ?

Ieri sera a casa del barone
si lamentavano tutti

e chiedevano conto a me.
- E' chiaro, siete il vicequestore.

Voi siete il primo a volere
che un assassino sia catturato, no ?

Certo, ma ciò non vi impedisce
di riaprire la casa.

Infatti domani potrà riaprire.

Potevate dirlo subito !
Questa è una buona notizia.

Commissario... discrezione.

- Che vicequestore stronzo ci è
capitato ! - E' tardi, Raffaele.

- E' stata una lunga giornata.
Andiamo a casa. - Va bene.

- Buonasera.
- Buonasera.

[SCATTO DELLA SERRATURA]

Rosa ?

Rosa ! Che hai fatto ?

Non sono buona più a niente.

- Ferma, ti tagli ! Prendo la scopa,
aspetta. - No, faccio io.

- Vuoi una mano ?
- No !

Ho visto la signorina Colombo
entrando. Come mai stava qua ?

- Mi ha aiutata con le buste
della spesa. - A quest'ora ?

Rosa, stai bene ?

Signorino, è solo l'età che avanza.

- Poi voi non mi fate
stare tranquilla. - Io ? E perché?

Lo sapete perché.

Comunque ho mandato
a chiamare mia nipote Nelide.

E' brava, si prenderà cura di voi
quando non ci sarò più.

Ah, Rosa ! Se continui
con questi discorsi, me ne vado.

Andate a cambiarvi, è pronto.

Scusate, ma perché vi ostinate
ad andare al Vomero in autobus

quando avete un'auto a disposizione
e un autista come me ?

Con gli incidenti ho già dato, no ?
[BUSSANO ALLA PORTA]

Scusate, c'è Ventrone Vincenzo
che chiede di voi.

Dice che è urgente.

Fallo entrare.

[SCATTO DELLA SERRATURA]

Buongiorno, signora.

- Buongiorno, Clara.
- Non avete mangiato niente.

Pure ieri sera
non avete toccato cibo.

Non potete fare così.
Una donna come voi... Non è giusto !

Hai ragione, non è giusto.

Ma non per me, per la vita.
Sprecarla è un delitto.

- Si è raffreddato. Ve lo rifaccio ?
- No, va bene così.

- Prendi le mie valigie.
- Fate un viaggio ? - Torno a Roma.

Me lo ha chiesto lei.

Stanotte mi è apparsa in sogno.

Mi ha chiesto
di essere seppellita cristianamente.

Proprio così ha detto,
"cristianamente".

Allora ho capito
che io dovevo fare qualcosa

pur di non farla gettare
in una fossa.

Certo... un corteo funebre normale
è impensabile

ma ho trovato una confraternita
che è disposta a ospitare la salma

in una cappella collettiva,
ma con il suo nome.

Verranno le ragazze
che lavoravano con lei

e Madame, naturalmente.

Io ! Io pagherò tutto,
ma non potrò esserci...

per mio figlio,
per la memoria di mia moglie

per la mia attività.
Voi mi capite, vero ?

Io glielo devo

perché lei era l'unica persona
a cui io potevo parlare.

Ma mi hanno detto che occorre
un'autorizzazione della Questura

perché solo il fatto che
delle prostitute scendono in strada

significa "adescamento".

Signor commissario, io vi prego

non mi negate questa autorizzazione.

Ve lo chiedo dal profondo del cuore.

Non temete, Ventrone.
Nessuno si opporrà al corteo.

E io sarò presente.

Grazie. Grazie !

Guarda qua !
Sono le puttane del Paradiso.

- Sono tristi, eh ?
- Sono fuori per l'ora d'aria.

- Che cos'è qua ?
Quanto ben di Dio ! - Lasciatemi.

- Facci vedere 'sta coscia.
- Lasciami ! - Che c'è qua ?

- Adesso fa la timida.
- Tutto 'sto ben di Dio. - Basta...

- Lasciala !
- Calma, calma !

Calmi.

Basta, posa la baionetta.

Vi conosciamo, dottore.
Sappiamo che vi piace la politica

ma chi sta dalla parte sbagliata
può fare una brutta fine.

Ahò !

All'armi !

# All'armi ! (in coro) # All'armi !
All'armi, siam fascisti ! #

Perché cerchi guai ?
Loro non scherzano.

Lavoro con i morti,
ma ho ancora sangue nelle vene.

Raffae', vedi dove va.

- Ora devi pagare !
- Ma io...

- Tu ?
- La settimana prossima.

- La settimana prossima ?
Devi pagare ora ! - Ma io...

- No !
- Ce li hai i soldi ?

No ? E allora esci !

Vai fuori, esci ! Vai via.

Non tornare più qua. Ooh !

- Calmati. - Non tornare più qui.
- Ho capito. - Allora vai ! - Sì.

- Simonce' !
- Eh, brigadie' !

- Stavate per farmi venire
un colpo al cuore. - Eh !

Per mettere al sicuro il cuore
ti porti un coltello ?

- Perché quel giovanotto
non poteva entrare ? - Chi ?

Lo sai, non farmi perdere tempo.
Per gente come te

le porte della galera non sono
aperte, ma spalancate. - Ah, Tullio.

Il figlio di Madame Yvonne.

- Eh ! E allora ? - Brigadie'
io devo fare rispettare l'ordine.

Che stai dicendo ? Come me !
Siamo pure colleghi ?

Quale sarebbe questo ordine ?

Di non farlo entrare
se non porta il contante.

Pure quando lo porta,
una quota va per il debito vecchio

sennò non può entrare.
- A costo di usare il coltello ?

Qui intorno quello ha debiti
con tutti e non tutti sono come me.

Un giorno o l'altro si ritroverà
con un coltello nella pancia.

Grazie, Simonce'.
Mi raccomando l'ordine.

Buona Pasqua.

Grazie, brigadiere.
Buona Pasqua pure a voi !

[PIANTO DI ANTONIO]

Quante storie per una puntura !
Tua sorella non ha versato lacrime.

- Forse per le femmine usano
l'ago più piccolo. - Che dici ? Dài.

Non vengo, io sono un uomo libero.

- Fermo ! - Non ci voglio venire !
Il cane non può stare solo qua.

Hai capito ? Il cane non può stare
solo. Lasciami ! Non voglio venire !

Lasciami !

Aiuto...

- Stai fermo.
- Aiuto ! - Stai fermo ! - Aiuto !

- Quell'uomo è cattivo !
Perché lo portano via ? - Ssh.

- Antonio, dove vai ?
Dobbiamo andare. - Che carino !

E' carino.

Mamma, è carino.

Con 'sto guaglione
Madame Yvonne ha passato un guaio.

Per il gioco è capace di tutto.

Anche una madre per un figlio
è capace di tutto.

[BUSSANO ALLA PORTA]
Avanti !

- Scusate ! Brigadiere,
c'è vostra moglie. - Mia moglie?

- Con vostro figlio e un cane.
- Un cane ? - Deve parlarvi.

- Fatela entrare. - Sì.
Signora, da questa parte.

- Grazie. Buongiorno, commissario.
- Buongiorno, Lucia.

- Scusate il disturbo.
- Che è successo ?

- Niente... - Questo non è
il cane del dottor Modo ?

- Eh.
- E lui dove sta ?

- I fascisti l'hanno portato via.
- Ssh !

Accomodatevi, commissario.

- Sento la vostra ostilità,
ma avete torto. - Ah, ho torto?

Un uomo perbene che non ha fatto
nulla viene preso con la violenza

e io ho torto ?
- Non c'è stata violenza.

Sul fatto che non abbia commesso
nulla non sono d'accordo.

Voi siete uomo di Legge, no ?

Quindi sapete
che le norme vanno rispettate.

- Poi non siamo stati noi
a prelevarlo. - Come no ?

La mia struttura non c'entra.

Al funerale di quella puttana
Modo ha perso il controllo.

Uno dei ragazzi è figlio
di un gerarca che lavora a Roma.

- La telefonata è partita da lui.
- Quindi ve ne lavate le mani ?

Vi sto raccontando
come sono andate le cose.

Commissario,
io non ho la memoria corta.

La vostra discrezione mi ha evitato
risvolti molto pesanti in futuro

e vi sono debitore.

Io ho fatto solo il mio lavoro.

La vostra amica, la vedova Vezzi,
è sottoposta a uno stretto controllo

per volere superiore.
Diciamo... che è una protezione.

L'incarico è di un funzionario

che in questo caso potrebbe avere
una via preferenziale. Mi spiego ?

Devo chiedere alla Vezzi
di mettermi in contatto con lui ?

Siete fuori strada.

Lui non esiste...
come non esisto io.

Deve parlargli la signora.

[BUSSANO ALLA PORTA]
Avanti.

- Signora ? - Clara, non ho fame.
Lasciami stare.

Scusate, ma c'è qualcuno per voi.
Gli ho detto che non stavate bene.

- Chi è ?
- Il commissario Ricciardi.

- Ricciardi ?
- Chiede se può parlarvi.

- Fallo accomodare qui.
- Qui ?

- Sì, qui.
- Va bene.

E' permesso ?

Non mi aspettavo una tua visita.
Accomodati.

- Scusami se ti ricevo
in queste condizioni. - Scusami tu.

Vengo qui senza nemmeno avvisare.

- E' che si tratta di una cosa
molto importante. - Immagino.

Per farti venire qui
deve esserlo davvero.

Hai ragione
a essere arrabbiata con me.

Il mio comportamento
non ammette giustificazione.

C'era un'altra persona
e questo ha amplificato il tutto.

Il tuo comportamento è stato
quello che hai sempre avuto.

Livia, non è come credi. Non è così.

Io sono una persona chiusa,
non mi apro con nessuno.

Una donna come te
ha diritto a ogni felicità.

Ti tengo lontana da me
solo per il tuo bene.

Che ne sai tu qual è il mio bene ?

Sono abbastanza vecchia da capire
quando non piaccio a un uomo

senza dovermi umiliare
davanti a lui.

Dimmi ! Perché sei qui ?

La persona che era con noi
l'altro giorno.

- Il dottor Modo ?
Che gli è successo ? - E' scomparso.

Lo hanno caricato su un'auto
per portarlo al confino.

- Tu come lo sai ?
- L'ho saputo e ho saputo anche

che la persona incaricata
della tua sicurezza è determinante

per non fare partire Modo.
Livia, tu puoi salvarlo.

Non credo di avere il potere.

Di quest'uomo non conosco
nemmeno il vero nome.

Non te lo chiedo per me.
Lo chiedo per lui.

Bruno non merita di essere sbattuto
chissà dove per le sue idee.

Ti prego, non c'è tempo.

Domani notte lo faranno partire
per qualche isola.

Non sarà l'unico a partire.

Vado via anch'io.

Io... Io non so che cosa dire.

Cercherò di mettermi in contatto
con questa persona.

Ti ringrazio.

Io non ho dimenticato nulla

di quello che è successo
tra me e te qui. Nulla.

Scoprirò
che cosa ti fa soffrire così.

- Lo scoprirò.
- Adesso devo andare. - Aspetta.

[ROMBO DI MOTORE]

[VOCI NON UDIBILI]

Io e Lucia non abbiamo chiuso occhio
al pensiero del dottor Modo.

Poi il cagnolino si è lamentato
tutta la notte.

- L'hai portato a casa ?
- Che potevo fare ? Mi ha seguito.

La vedova Vezzi farà
tutto il possibile.

Credo
che sia una persona molto buona.

Speriamo.

> Ditemi, signora.

- Davvero non gradite nemmeno
un caffè ? - No, vi ringrazio.

Sicuramente voi sapete dov'è
trattenuto, senza alcun motivo.

"Senza alcun motivo" ?

- Questo non potete dirlo.
- E invece posso.

La persona che mi ha informata
mi ha raccontato tutto.

Di lui mi fido... ciecamente.

- Vi fidate ?
- Sì. - Ciecamente ?

Tanto da trasferirvi qui per lui ?

Tanto da non temere
di perdere il vostro orgoglio

e da consentirgli di essere
incurante del vostro dolore ?

Dovrei buttarvi fuori di qui,
chiamare Roma

e riferire che vi siete permesso
di dire. Non osate mai più !

Scusatemi.

Vi prego di scusarmi, signora.

Ma credo che una persona come voi
non meriti di soffrire...

per la vita che ha avuto...

e per la donna che è.

Essermi rivolta a voi
dovrebbe farvi capire

quanto creda
nella vostra sensibilità.

Farò il possibile,
ma non sono certo che ci riuscirò.

Però voi promettetemi
di non prendere iniziative.

Non mi muoverò da casa

e aspetterò vostre notizie.

Raffae', cerca di scoprire
qualcosa in più su Madame Yvonne.

[SQUILLI DI TELEFONO]

Pronto ? Livia !

Sì.

Certo, nessuna imprudenza.
Stai tranquilla.

Livia, io non so come...

Grazie... grazie.

Che ha detto ?

Lo tengono al porto in un magazzino,
in attesa di una nave per Ventotene.

Quando arriva la nave ?

Non si sa.

- Possiamo scoprirlo, no ?
Siamo poliziotti. - No, Raffaè.

Se vogliamo aiutare Bruno, stavolta
dobbiamo dimenticare di esserlo.

Ci fa sapere lei.

- Allora ? - E' ancora dentro.
E' passata già un'ora.

E' un'amicizia profonda.

[VOCI NON UDIBILI]

Eccoli.

Madame Yvonne !

Avevate molte cose
da dire a Ventrone.

Beh... gli do qualche consiglio.
Cerco di aiutarlo.

Povero ragazzo !
E' un così bravo ragazzo.

Ora qui deve mandare avanti
tutto lui da solo.

Il padre non si è ancora ripreso
dalla morte di Vipera.

Anche vostro figlio
è un bravo ragazzo, no ?

- Che avete da dire su mio figlio ?
- Il suo vizio vi porta alla rovina.

Non vi lamentate se lo ritrovate
con un coltello nella pancia.

- Voi continuate a coprirlo.
- Secondo voi che dovrei fare ?

Che faccio ? Gli volto le spalle ?
Lo abbandono ? Io sono la madre.

Lo sapete, per un figlio
una madre farebbe qualunque cosa.

Anche ammazzare una ragazza per cui
un cliente aveva perso la testa ?

- Magari per prendere un bel po' di
soldi da qualcuno. - Ma che dite ?

Volete dire
che ho ammazzato io Vipera ?

Oh, Gesù ! Gesù ! Gesù !

Anche le mie ragazze sono
come figlie per me.

Per molte di loro
sono l'unica madre che hanno.

Voi state perdendo tempo con me.
Con me perdete tempo !

Io più ci penso

e più credo che l'unico che poteva
ammazzarla per la disperazione

è Peppe la Frusta.

Peppe la Frusta ? Chi è ?

Come "chi è" ? E' Giuseppe Coppola.
Peppe la Frusta è il soprannome.

Vipera lo chiamava sempre così.

Adesso se avete finito di lanciare
accuse contro di me, avrei da fare.

Permettete ?

- Beh, abbiamo interrogato Coppola
e sembrava sincero. - Pure a me.

Ma se gli facciamo una visita,
male non fa.

Ah, bello...

- Buongiorno !
- Buongiorno. - Buongiorno.

- Come posso aiutarvi ?
- Vorremmo parlare con Giuseppe.

Mio fratello sta a casa.
Sono giorni che non si muove da lì.

Se aspettate un momento,
lo mando a chiamare.

Ines !

Lei è Ines, la mia fidanzata.

- Buongiorno. - Buongiorno.
- Buongiorno. - Chiama Peppe.

Sì, subito.

Volevamo sposarci a giugno

ma con mio fratello così
non me la sento.

Ines ha una sorella più grande
che fa la maestra.

Va dietro a Giuseppe da tempo.
Tutti ci speravamo

ma poi ha incontrato
di nuovo Rosaria. Capito ?

Da due giorni non mangia e non esce,
beve solo.

Se incontra quelli che frequentavano
Rosaria, non so che succede.

Commissario, salute a voi.
Avete novità ? Qualche sospettato ?

Salve, Coppola.

Stiamo indagando.
A voi è venuto in mente qualcosa ?

Per me non ci sono dubbi.

L'ha uccisa quel bastardo
del commerciante di santi e madonne.

Come sapevate di lui ?

Lo so da lei
e da quello che dicevano in casa.

La riempiva di soldi

e lei aveva l'ansia
di finire la casa della madre.

Le avevo detto di non preoccuparsi,
i soldi glieli davo io.

Perché Ventrone
avrebbe dovuto ucciderla ?

Perché non voleva perderla.

Lei aveva deciso di sposarmi...

e lui l'ha ammazzata.

- Lo ammazzerò con le mie mani.
- Non dirlo nemmeno per scherzo.

E a noi ? Ci pensi a noi, sì ?

Pensi che se ti sporchi le mani,
Rosaria torna a vivere ?

Vostro fratello ha ragione.
Non vi rovinate la vita.

Lasciateci lavorare,
troveremo il colpevole.

Coppola, un'ultima cosa.

Voi avete un soprannome,
Peppe la Frusta. Da dove viene ?

Viene dai cavalli.

Anche se adesso
mio fratello è più bravo di me.

- E' vero, Pietro ?
- Ma quando mai ?

I cavalli preferiscono lui.

Noi andiamo via.
Mi raccomando vostro fratello.

Se succede qualcosa di brutto,
lo riterremo responsabile.

State senza pensieri,
non lascio mai mio fratello da solo.

Clara, è arrivato qualcuno ?

No, ma vi ho portato una cosa.

Non mangiate più niente,
ma questa non potete rifiutarla.

E' la vostra prima Pasqua a Napoli

e se l'assaggiate,
vi passa pure la tristezza.

Un'altra pastiera ? Per chi è ?

E' per dove vado a pranzo domani.

- E' Pasqua e non mangi con noi ?
Da chi vai ? - E' un segreto.

Allora c'è qualcuno !

Perché non mi dici mai niente ?

Le figlie si confidano sempre
con le mamme.

Invece tu hai più confidenza
con tuo padre.

Saprai tutto
quando ci sarà qualcosa da dire.

Va bene.

- Commissario.
- Che ci fai un'altra volta qui ?

Mia moglie dice che le metto ansia.
In realtà è preoccupata per Modo.

Comunque... vi manda questa.

Si raccomanda, "niente competizione
con quelle di donna Rosa".

[SQUILLI DI TELEFONO]
Pronto ?

Livia, sì.

Va bene, arriviamo.

Prova meglio,
non l'avete fissata bene.

Dài, abbiamo quasi finito.

[ROMBO DI MOTORE]

E' lei.

- Ancora niente ?
- No, niente.

Lì ! Si muove qualcosa.

Andiamo... andiamo !

- Se è tra loro, non c'è
più niente da fare. - Lascia stare.

- Ci penso io.
- No, Livia ! Livia !

Livia !

Salite uno alla volta.

Uno alla volta !

[VOCI NON UDIBILI]

E' Bruno.

- Commissario, io mi avvio.
- Sì.

E vabbè !

Mi dite qual è 'sta sorpresa o no ?

- Questa città è piena di sorprese.
- A me lo dite ? - Dottor Modo.

No ! Ehi ! Ehi ! Ciao.

Ciao !

[SCHIOCCHI DI BACI]

Ciao, ciccino ! Ciao.

Pensavo che stavolta fossi stato tu
a farne le spese. Vai, vai !

Scusate, stavolta me la sono vista
veramente brutta.

- Non so come ringraziarvi.
- E' tutto merito suo.

Se volete, faccio un'eccezione
e vi accompagno al San Carlo.

Mi dispiace, ma arrivi tardi.
Livia ha già un accompagnatore.

Questo è il mio destino, eh ?

- Arrivo sempre tardi.
- Fai una dormita.

Grazie.

Ma questa devo raccontarvela.

Tra tutte le persone che stavano là,
c'era un carrettiere

che deve dare da mangiare
a dieci figli.

Così porta il carbone alla stazione
con un carro tirato da un ciuccio.

Ogni tanto questo poverello va
al Circolo dei ferrotranvieri.

Due settimane fa al Circolo

vede che stanno inaugurando
un bel busto in gesso.

Sapete di chi ? Indovinate !
Del nostro amato testa di vacca.

- Un'altra possibilità non te la dà
neanche il Padreterno. - Vabbè.

Allora che fa ?
Guarda la statua e pensa

"I soldi erano pochi, non sono
bastati neanche per i capelli."

Non sapeva proprio chi fosse ! Torna
a casa e taglia la coda al ciuccio.

[VOCE NON UDIBILE]

- E fa un bel toupet.
- Il mio frustino, il mio frustino.

(Il soprannome Peppe la Frusta
da dove viene ?) (Dai cavalli.)

Frustino... Il mio frustino.

Attacca la coda del ciuccio
sul capoccione.

Coppola !

- Se cercate mio fratello...
- Non cerchiamo vostro fratello.

- Ah, no ?
- No.

Siete incensurato.
Con una confessione spontanea

avrete tutte le attenuanti del caso.
- Ma quali attenuanti ?

Io non ho fatto niente.

- Non avete prove contro di me.
- C'è un testimone.

Una persona ti ha visto entrare nel
bordello quando uccidevano Rosaria.

Io volevo bene a Rosaria.

Quando eravamo piccoli
e lei vedeva me e mio fratello...

diceva sempre: "Eccoli qua."

"Peppe la Frusta va avanti
e Frustino appresso."

Se quel giorno avessi fatto io
il giro delle consegne

non sarebbe successo niente.

Invece l'ha fatto mio fratello
e si sono rivisti.

Non lavorava più, spendeva
tutti i nostri soldi per lei

e voleva pure sposarsi.

A me diceva che i soldi per sposarci
non c'erano e dovevamo aspettare !

- Tutto questo per una puttana,
commissa' ! - No !

Allora io e Ines che potevamo fare ?

Solo sperare che lei dicesse di no.

Invece sapete lei che mi ha detto ?
Aveva una sorpresa per mio fratello.

Gli avrebbe detto di sì a Pasqua e
si sarebbero ripresi il loro futuro.

- Che hai fatto, Pietro ?
- Avete capito, commissario ?

No ! No !

Allora ho preso il cuscino...

> Magari gli bastava
parlare con il fratello.

Gli diceva che voleva
e si mettevano d'accordo.

A quest'ora stavano tutti a tavola
a festeggiare la Pasqua.

Oddio, Pasqua !
Raffaele, tu vai.

Voi che fate ? Non festeggiate ?

Io scrivo il rapporto
e poi vado al San Carlo con Livia.

- Vabbè ! Allora buona Pasqua,
commissario. - Anche a te.

- Fai gli auguri a tutti i tuoi.
- Grazie.

Forse gli è successo qualcosa.

Basta, mangiamo noi due.

- Non si può buttare
tutto questo ben di Dio. - Rosa.

L'altro giorno mi avete detto che
il signorino vostro mi vuole bene.

Qualche volta anche io lo penso.

Però io sento
che qualcosa lo trattiene.

E' qualcosa che sta dentro di lui.

Io non lo so, signorina.

Pure...

Pure sua madre buonanima,
la baronessa, era disperata

perché pensava
che il figlio fosse come lei.

Perché ? Lei com'era ?

Com'era ?

Era buona, gentile

ma era come se non avesse la pelle.
Le cose le arrivavano addosso.

Sembrava che non riuscisse
a difendersi.

Buonanotte.

Spero che il sacrificio
non sia stato troppo grande.

Un bagno di mondanità...

che ti basterà
per i prossimi dieci anni.

E' stata una serata... bellissima.

Ero molto orgoglioso
di stare vicino a te.