All language subtitles for Crime.Scene.The.Vanishing.at.the.Cecil.Hotel.S01E04.WEBRip.x264-ION10

Trovo bellezza nell'oscurità.

Mi tocca le corde dell'anima.

La musica che faccio
si chiama "black metal".

È perdizione e…

sventura.

Morbid è il mio nome d'arte.

È la rappresentazione fisica
del mio subconscio oscuro.

Tutti noi abbiamo un'ombra.

Tutti noi abbiamo un io segreto
che nascondiamo agli altri.

Io credo di dover abbracciare
il mostro che è in me.

Sai, posso fare ciò che voglio
quando sono "Morbid".

Posso sempre farla franca.

Mi piace, non posso farci niente.

E… a volte mi spingo troppo oltre.

Questo Morbid
deve aver ucciso Elisa Lam.

Alloggiava nell'hotel.

Era una preda facile
da manipolare per quel punk criminale.

Tutti sospettano di lui.

La gente pensava
che tutti i collegamenti tra Morbid…

Sono qui al Cecil Hotel.

…e Elisa Lam

non potessero essere
una semplice coincidenza.

Così tutti si mobilitarono
per dare una lezione a Morbid.

Dobbiamo trovarlo.

Chi è questo qui?

Scoprono che il suo vero nome
è Pablo Vergara.

E iniziano a scrivergli.

Hai ucciso tu Elisa Lam, vero?

Assassino di merda!

Di' la verità!

Per loro sorpresa,
Morbid rispose postando un video.

Sono Morbid.

Volevo dirvi che sono innocente.

I primi risultati dell'autopsia
sono pronti,

ma siamo ancora lontani dalla verità
su cosa sia successo a Elisa Lam.

C'è Jina You con noi.

Jina, in molti speravano che l'autopsia
potesse darci delle risposte.

Ma quelle risposte non arriveranno
ancora per un po'.

Infatti l'ufficio del medico legale
di L.A. ci ha informati

che la causa della morte rimane incerta

e che scoprire come è morta Elisa Lam
richiederà altri test.

L'ufficio del medico legale
ha l'ultima parola

su cosa sia realmente accaduto
a un certo individuo.

Le persone hanno una storia e, alla fine,

noi vogliamo poter fornire
un finale a quella storia.

E nel caso di Elisa Lam, dopo l'autopsia,

non sapevamo davvero se si trattasse
di omicidio, suicidio o morte accidentale.

Quindi dovemmo aspettare diverse settimane
prima che arrivassero tutti i risultati.

Alla fine, ricevetti i risultati
dei test tossicologici.

Dato il suo comportamento bizzarro
osservato nell'ascensore,

una possibilità era che avesse assunto
una droga capace di darle allucinazioni.

Ma niente nelle analisi indicava

che avesse consumato alcolici o abusato
di qualsiasi tipo di droga illecita.

In tutti i casi in cui si ha un passato
di depressione o disturbo bipolare,

una delle cose da verificare

è se la vittima non abbia preso
troppe pillole per tentare il suicidio…

Ma io non ne trovai traccia.

Gli unici farmaci riscontrati furono
quelli che le erano stati prescritti

per il suo disturbo bipolare
e che avrebbe dovuto assumere.

Tuttavia, i livelli di quei farmaci
erano molto bassi.

E ciò è interessante.

Guardando le informazioni sui farmaci

trovati nei loro flaconi
sulla scena del delitto,

vediamo come ci fossero
più pillole nei flaconi

di quante avrebbero dovuto essercene
stando alla data delle ricette.

Quando analizzammo tutti i livelli
dei risultati dei test tossicologici,

e li comparammo alle ricette
trovate sulla scena del delitto,

tutto faceva pensare che stesse assumendo
meno farmaci di quanto dovesse.

Ma perché l'avrebbe fatto?

Che cosa c'era sotto?

Per cercare quelle risposte,
dovevamo avere un'idea della sua vita

prima del suo arrivo a L.A.,

e su ciò che avrebbe potuto cambiare
i suoi ultimi giorni,

prima che finisse nella cisterna.

Dove sarei senza Internet?

Immagino che se vaghiamo su Internet

sia perché non siamo capaci
di trovare nelle nostre vite fisiche

la connessione umana
di cui abbiamo bisogno per sopravvivere.

Quindi cerchiamo di continuo…
online… da soli.

Quando proviamo a risolvere
i misteri di cosa accadde a Elisa,

cerchiamo di mettere insieme una storia

e di ottenere
una comprensione più profonda

di ciò che stesse accadendo
nella sua mente.

Qui possiamo essere empatici.

Ricordare alla gente che siete umani
e che anche loro lo sono.

Se solo vi fermate ad ascoltare,
capirete di più.

Elisa era una persona
introversa e brillante,

e, leggendo il suo Tumblr,

riesci a comprenderla
perché lei si metteva a nudo in quei post.

Secondo alcuni,
ho uno "squilibrio chimico".

Posso abitare il cervello
di qualcun altro?

Vorrei solo che qualcuno a me vicino
potesse capire.

La sindrome bipolare è ancora
molto demonizzata dalle persone

e in tanti non la capiscono.

Significa solo che l'instabilità
dell'umore di una persona ha alti e bassi.

I bipolari soffrono di depressione
e hanno anche delle manie:

del tipo che non dormono molto,

hanno pensieri sfuggenti,
corrono più rischi,

e, in generale, la cura migliore
è l'assunzione di farmaci

unita a una terapia
cognitivo-comportamentale.

In alcuni dei suoi post su Tumblr,
Elisa si lamentava

della sua malattia mentale e dei farmaci
che secondo lei erano troppi.

Prendo queste pastiglie.
Io le chiamo la colazione dei campioni.

E odio doverle prendere ogni giorno.

Sembra che dovesse prendere
almeno quattro farmaci.

Antidepressivi, uno stabilizzante
dell'umore e un antipsicotico atipico.

Devo rimettermi in sesto.

Sto sprecando il mio tempo
rispetto alla gente come me.

Mi serve un posto dove andare

e trovare la mia motivazione.

Credo che Elisa
abbia preteso molto da se stessa

per dimostrare di poter essere
come gli altri.

Forse pensò che viaggiare da sola
e partire per quell'avventura

significava che fosse normale,
che fosse in gamba.

Mi sento piena di autostima e sicurezza.

La prossima tappa
della mia travolgente avventura:

la West Coast.

Elisa Lam scese verso San Diego,

e poi iniziò a risalire la costa.

Sono arrivata a La-La Land.

Il 28 gennaio,
Elisa arrivò a Los Angeles…

e fece il check-in in hotel.

Passò qualche giorno a esplorare
la città di Los Angeles.

È difficile sapere cosa accadde,
ma, stando al rapporto tossicologico,

credo che, durante il viaggio,
Elisa smise di prendere le sue medicine.

E, chiaramente,
quando smette di prenderle,

i rischi di avere uno sbalzo d'umore
aumentano.

Mentre era qui a Los Angeles,

un giorno andò a Burbank per partecipare
come pubblico a un programma dal vivo.

Ma mentre era lì, si comportò
in modo strano e imprevedibile,

e scrisse questa lunga e sconnessa lettera

che poi chiese di consegnare
al conduttore del programma,

e che, ovviamente, destò preoccupazioni
in materia di sicurezza.

E così la sicurezza
la scortò fuori dallo studio,

pensando che potesse rappresentare
un rischio.

Al Cecil,

Elisa aveva condiviso una stanza
con un altro paio di ragazze.

Quelle ragazze si erano lamentate
del suo comportamento instabile.

Non ne ho mai parlato in pubblico,
ma Elisa era stata molesta.

Lasciava dei biglietti
sui letti degli altri ospiti.

Dei biglietti veri.

"Vattene. Torna a casa. Vattene di qui."

E, inoltre, quando altri ospiti
cercavano di accedere alla stanza,

lei non apriva la porta.

Chiedeva una parola d'ordine.

La sera prima del suo check-out,
la spostammo in una stanza tutta per lei.

Ci sembrava la cosa migliore per lei.

Ma, poco dopo, scese nella lobby, e fece…

non so come lo definireste voi.
Fece con un gesto così e disse:

"Sono pazza, ma anche L.A. lo è".

Allora non vi prestammo tanta attenzione.

Insomma, il Cecil Hotel è così.

È solo una delle cose
che succede ogni giorno.

Perciò lasci stare.

A quel punto delle indagini,

iniziammo a farci un'idea
del suo stato mentale,

basata sul fatto che Elisa
non stesse prendendo le sue medicine.

E demmo anche più peso al fatto che,
in quelle condizioni,

potesse facilmente diventare
vittima di un qualche tipo di crimine.

E così la nostra indagine
si focalizzò sul capire esattamente

come fosse finita nella cisterna.

Sentivo che era necessario vedere
l'ambiente in cui era stata ritrovata.

Volevamo ripercorrere i suoi passi
nel migliore dei modi.

E quando vai sul tetto
per poi salire sulla cisterna…

devi camminare su dei tubi

e infilarti tra i serbatoi
per raggiungere quello in cui era lei…

Poi dovresti caricarti un corpo
su per la scala,

e calarlo nel buco che si apre
sulla cima della cisterna.

L'altra possibilità è che Elisa sia stata
portata lì dalla struttura adiacente,

ma anche in quel caso dovresti
salire su una scala con un corpo in collo.

Se fosse stata uccisa
o avesse perso conoscenza altrove…

anche se era leggera,

portare un corpo su una scala ripida
senza danneggiarlo in alcun modo…

non è possibile.

Ci sarebbero stati lividi, tagli,

qualche tipo di trauma sul corpo
che sarebbe stato rilevato dall'autopsia.

Ma non ce n'era traccia.

Nella maggior parte dei casi
di individui annegati,

i corpi di solito vengono trovati
a faccia in giù

con braccia e gambe verso il basso.

Ma, quando il corpo venne ritrovato,
venne riferito che galleggiava supino.

Questa è una scoperta unica,
che potrebbe suggerire un omicidio.

Ma se guardiamo le cisterne
mentre sono in uso,

il livello dell'acqua potrebbe fluttuare.

Quindi credo che il flusso dell'acqua

potrebbe averla fatta girare

e farla finire nella posizione
in cui fu trovata.

Riesaminando la scena del crimine,

non trovammo nulla di sospetto

riguardo a un qualsiasi movente criminale
alla base della sua morte.

Quindi, giunti a quel punto,

avevamo i fatti, le circostanze
e tutte le informazioni

per stilare il dossier definitivo.

In quel lungo periodo
praticamente privo di informazioni…

sai, il caso era in stallo
almeno agli occhi del pubblico…

tutti aspettavano che i risultati
dell'autopsia venissero resi noti.

E, finalmente il 21 giugno 2013,
i risultati vennero diffusi.

La morte della 21enne
turista canadese Elisa Lam

è stata dichiarata
annegamento accidentale.

Secondo il medico, inoltre,
il bipolarismo della Lam avrebbe influito.

Dissero che la causa
della sua morte

fu un annegamento accidentale,

e che il disturbo bipolare
fu un fattore determinante.

Non aveva senso.

Tutta la comunità era sotto shock.

Un "annegamento accidentale".

"Annegata per sbaglio."

Dicono che sia stato un incidente.
Ma è davvero così?

Non può essere.

Ho passato ore a indagare su questo caso,

e non sono per niente d'accordo
con il medico legale.

Le cose non quadrano.

Soprattutto quando la Polizia ha detto

che il portello sopra di lei era chiuso.

Da quello che so il portello era chiuso
quando gli agenti salirono su.

Qualcuno ce l'ha messa
e ha chiuso il portello.

Ciò può solo voler dire
che è stata uccisa.

Credo che tutti pensassero
che avrebbero stabilito

che si trattasse di omicidio,

perciò volevamo tutti
più dettagli sull'autopsia

per vedere come dare un senso a tutto ciò.

Quindi ho trovato un link
al referto autoptico di Elisa…

che ho analizzato pagina per pagina.

La cosa più curiosa è che…

…il corpo venne sottoposto a dei test
antistupro e nulla fu trovato, ma…

se non è stata un'aggressione sessuale,

perché si sarebbe spogliata?

Secondo l'autopsia
non ci sarebbero neanche tracce

di lesioni interne o esterne.

La semplice assenza
di segni sul suo corpo,

non esclude si sia trattato di omicidio.

Potrebbero averla condotta lì
con una pistola puntata,

fatta entrare nella cisterna
e lasciata a morire.

A me questo sembra un omicidio.

Il medico legale ha detto che è morta
per colpa dei farmaci che non prendeva,

ma io faccio fatica a crederci.

Non ho mai letto
niente che dicesse

che i bipolari farebbero
una cosa del genere.

Non credo che il suo stato mentale
fu la causa della sua morte.

Ho esaminato
molti referti autoptici e…

c'è qualcosa di sospetto in questo caso.

Sembra che ci siano
delle incoerenze nell'autopsia.

Tovar sembra indeciso
riguardo alla conclusione

secondo cui la morte
sarebbe stata accidentale.

C'è una sezione nel referto autoptico
dedicata alle modalità della morte.

Tra le opzioni c'è "omicidio", "suicidio",
"morte accidentale" e "indefinibile".

Sembra che, all'inizio, fosse stata
spuntata la casella "indefinibile",

ma poi fu barrata
e venne spuntata la casella "incidente".

Inoltre, sembra che la modifica
venne fatta tre giorni dopo.

15/6/13 - 18/6/13

Come sono passati
da "indefinibile" a "accidentale"?

Perché è stato cambiato?

Sembra che
qualche capo abbia detto:

"No, va cambiato.
Trasformiamolo in un incidente."

Forse la Polizia ha fatto pressioni
sull'ufficio del medico legale,

dicendo che si trattasse di un incidente
per nascondere la verità.

È un modo semplice
per chiudere il caso.

Vogliono solo metterlo a tacere
perché hanno qualcosa da nascondere.

Andai a cercare
informazioni sulle indagini,

ma non vidi i file della Polizia

e ciò di per sé solleva delle domande.

In molti hanno chiesto
il referto della Polizia,

ma nessuno l'ha mai ricevuto.

"Ovviamente ciò conferma
che c'è qualche cospirazione in gioco".

Per la comunità online,

ciò suggerisce un livello molto più alto
di corruzione.

Questa cospirazione era stata orchestrata
e quelle persone ci lavoravano insieme.

Le persone coinvolte nell'insabbiamento…

sono la Polizia…

il medico legale…

la direttrice del Cecil…

l'impiegato che l'ha trovata…

e poi c'è la persona che alloggiò al Cecil

e che la gente pensava
avesse ucciso Elisa.

Grazie di essere qui con noi.

So che non è facile
parlare di queste cose.

Non ne parlo da sette anni.

Ma poi ho capito
che non puoi risolvere nulla

scappando dai tuoi problemi.
Insomma, devi affrontarli…

a prescindere da quanto…
possano essere gravi.

Tutto questo malinteso
iniziò nel febbraio del 2013.

Mi svegliai e una mia amica
mi aveva mandato un messaggio.

Il link mi portò
su questo canale TV taiwanese.

Morbid, il cantante
dei Dynasty of Darkness, adora Satana.

I suoi brani parlano
di cadaveri e di morte.

Ora tutti lo considerano
l'assassino di Elisa Lam.

Vedo la mia foto lì,

e dicono che sono sospettato di omicidio.

L'omicidio di Elisa Lam.

Giorni prima del caso,

il cantante ha postato dei messaggi online
dove dice di aver ucciso qualcuno.

All'improvviso,
inizio a ricevere centinaia di messaggi

da persone di tutto il mondo.

Hai ucciso Elisa Lam?

Hai ucciso tu Elisa Lam, vero?

"Ti odiamo. Assassino di merda.

Perché l'hai fatto?"

Te la faremo pagare
per ciò che hai fatto!

Ero sotto shock, confuso.

Sai, prima di allora,

non avevo mai sentito parlare
di Elisa Lam.

In seguito, la PGR, che è l'FBI messicana,

venne a casa mia.

E mi chiesero se avessi fatto
dei sacrifici di sangue

per il Diavolo con gli animali.

Ma non venni mai accusato. Di nulla.

Più tardi, mi resi conto che mi avevano
accusato di essere l'assassino,

solo perché i segugi del web
avevano trovato un mio video

che avevo postato su Internet
durante un mio soggiorno al Cecil Hotel.

Beh, ciao a tutti.

Sono qui al Cecil Hotel,
nel centro di Los Angeles.

Stetti lì nel febbraio del 2012
per tre giorni.

E fu tutto.

Lo faccio da sempre.

Chissà se la gente inizierà
a dare di matto per questa merda.

Fu un anno prima
del soggiorno di Elisa Lam.

04/02/12

E quando morì, non ero nemmeno nel Paese.

Ero in Messico a lavorare al mio album.

Ho dei contratti
dello studio di registrazione.

Ho dei timbri sul passaporto,
e anche se avevo tutto ciò,

i segugi del web mi videro,
videro il mio aspetto…

e si scatenarono.

È vero, alcuni dei miei testi parlano
di morte, di omicidi o cose simili,

ma, sai, sono solo dei testi.
È solo musica. È arte.

E ciò non mi rende un assassino.

Volevo mettere le cose in chiaro
e difendermi.

Così feci un video
in cui dicevo che ero innocente.

Sono Morbid.

Volevo dirvi che non ho ucciso Elisa Lam.

Sono innocente.

Decisi di modificare la mia voce

e di indossare una maschera
perché ero in paranoia.

Ma i segugi del web non mollavano.

Segnalavano i miei account

finché non mi accorsi
che il mio canale YouTube…

il mio account Facebook
e la mia e-mail erano stati disattivati.

La verità per loro non conta.

Vogliono distruggerti. Ti odiano.

C'erano solo accuse false,
minacce di morte.

Ogni giorno, ogni settimana…

non c'era scampo.

A un certo punto, quando ricevi
così tanto odio e negatività,

c'è qualcosa che si spezza
nella tua mente.

Qualcosa scatta.

Del tipo, dopo un po',
è troppo da sopportare.

Non puoi difendere la tua vita,
la tua musica, la tua arte.

E, per quanto forte tu sia,
ti senti impotente.

Passai un periodo bruttissimo.

Credo che ebbi un crollo

e cercai di togliermi la vita e…

mi svegliai in un ospedale psichiatrico.

I segugi del web continuarono a vivere
le loro vite come se niente fosse.

Ma a me stravolsero la mia.

Mi sembra di aver perso
la libertà di espressione.

Infatti, non ho più fatto musica e…

quando ci provo non è più lo stesso.

Sto cercando di ricostruire
la mia vita, ma…

è uno schifo ogni giorno.

E sarà così per sempre.

Dovrò convivere con questa cosa
per il resto della mia vita.

E sarà sempre lì
per il resto della mia vita.

Ricordo un episodio bizzarro

di alcuni segugi del web che cercarono
di collegare il caso di Elisa

a un cantante messicano…

ma l'unica cosa che posso dire
è che non era coinvolto.

I segugi del web cercavano di fare
qualcosa di buono, proprio come noi.

Sviluppi una certa dipendenza.

Vuoi rimettere i pezzi insieme.

Senti l'adrenalina dell'inseguimento.

Ma in questo caso,

si allontanarono sempre più dalle prove.

Le informazioni di base

usate per stabilire
che si sia trattato di un incidente

non vengono sempre
messe a disposizione del pubblico,

perciò penso che le persone su Internet

non avessero il quadro completo
davanti a loro.

Non conoscevano tutti i particolari.

Nelle prime fasi dell'indagine,

quando parlammo con la famiglia,

non fu rivelato quanto fosse grave
la sua salute mentale.

Più tardi,
apprendemmo dalla sorella di Elisa

che Elisa già in passato
non aveva preso le sue medicine…

e, diverse volte, prima di allora,

ciò le aveva già causato
dei crolli mentali.

Secondo la sua famiglia,
era diventata paranoica.

Vedeva cose che non c'erano.

E, in effetti, la cosa era così grave
che, almeno in un'occasione,

avevano dovuto farla ricoverare.

Sulla base delle prove
che abbiamo,

Elisa sembrava avere
il disturbo bipolare di tipo 1,

ovvero la versione più grave
del disturbo bipolare,

in cui, a volte,
si verificano sintomi psicotici.

Quando sei in quello stato,
i tuoi pensieri sono disordinati

e non sembrano avere una logica.

Ed è difficile separare
la fantasia dalla realtà.

Credo che se esaminiamo
il suo comportamento in hotel,

quello avuto durante le riprese in TV

e perfino il famigerato video
dell'ascensore,

vediamo come siano coerenti con qualcuno
che soffre di un episodio psicotico.

La notte della sua scomparsa,
sembra essere sola in albergo.

E poi entra nell'ascensore.

Nel video dell'ascensore,
il suo comportamento è coerente

con quello di qualcuno che soffre
di paranoia e ha manie di persecuzione.

Sembrava che avesse delle allucinazioni.

E sua sorella disse
che era piuttosto ricorrente.

Apprendemmo che,
in passato, nel mezzo di una crisi,

temeva che qualcuno la stesse inseguendo.

Potrebbe vedere cose
che non ci sono

o sentire voci che non esistono.

Le voci possono dire cose spaventose,

tipo che qualcuno potrebbe farti del male
o che dovresti ucciderti.

E non c'è modo di metterle a tacere.

Elisa Lam
era in preda alla disperazione,

e scappava da qualcosa
che vedeva nella sua mente.

Quando è in quello stato,
le sembra davvero di essere inseguita.

Crede che la sua vita sia in pericolo
e che nessun posto sia sicuro.

Così corre per l'hotel
cercando di salvarsi la vita.

La sorella di Elisa
disse che, in passato,

si era spaventata e aveva delirato.

Disse che scappava
e si nascondeva sotto il letto.

In quell'occasione,
si diresse verso il tetto.

E potrebbe perfettamente

aver visto la cisterna dell'acqua
come un posto in cui nascondersi.

Salì sulla scala…

aprì il portello…

e si tuffò nel serbatoio.

Tuttavia, una volta dentro,
una via d'uscita c'era.

Il portello in cima.

Se la cisterna è piena d'acqua,
puoi uscirne fuori.

Ma se l'acqua viene usata
e il livello cala,

raggiungere la cima diventa più difficile.

Credo che rimase intrappolata,

e l'unico modo di rimanere in vita

sarebbe stato rimanere a galla
e nuotare il più possibile.

Si spogliò mentre era dentro…

perché forse cercò di stare a galla
e alleggerire un po' il suo peso.

Potrebbe anche essersi verificata
un'ipotermia.

L'acqua potrebbe aver raggiunto
una temperatura molto bassa.

In situazioni simili,
le persone iniziano a spogliarsi

a causa dei cambiamenti fisiologici
che avvengono all'interno del corpo.

Ma, alla fine, morì annegata.

Triste finale della storia.

Riconsiderando il caso,

vediamo come non ci fossero
prove schiaccianti di omicidio.

Non c'era modo di dimostrare
che intendesse farsi del male

nello stato in cui era…

quindi non credo che si sia suicidata.

Sono sicuro della decisione che presi

di stabilire che si fosse trattato
di annegamento e di incidente,

con il bipolarismo come fattore
che contribuì alla morte.

È importante che la gente
capisca cosa sia il disturbo bipolare.

È una malattia che può fartela pagare
in qualsiasi momento.

So che ci sono dei dubbi

riguardo alla data
apposta sul modello da me compilato.

In quel caso, posso solo dire
che siamo umani. Ci fu un errore.

Ci sbagliammo a compilare e poi spostammo
la croce dove doveva essere.

Infatti, se ingrandite quelle date,

vedrete che entrambe dicono 18
e non 15 e 18,

quindi fu solo un errore di lettura.

Alcuni ancora pensano
che ci sia una specie di cospirazione

per i tagli che vennero fatti
a parti del video

in modo da proteggere
l'identità del killer.

Si vede il taglio
quando la porta sta per chiudersi.

Il video è stato rallentato.

Il time-code sembra
sia stato sfocato o manomesso.

In questo tipo di indagine,

a volte si nascondono
alcuni dettagli al pubblico…

come il momento preciso
in cui era nell'ascensore,

e ciò rappresenta il motivo per cui forse
il time-code del video è alterato.

Uno dei motivi per cui si potrebbe
rallentare la velocità del video

è che magari così
qualcuno possa riconoscerla.

Guarda, non posso dare
una risposta precisa

sui nostri rapporti con i media

né dirti
se gli organi di stampa indipendenti

l'abbiano modificato
e per quale ragione,

ma so che qualsiasi modifica
apportata al video

non venne fatta da nessuno in hotel.

Le prove parlano da sole.

E non c'era nulla di sospetto

nel video originale
estrapolato dall'hard-disk,

che abbiamo in custodia.

E poi ci sono tutte le domande

riguardo al come poté esserci una svista
da parte della Polizia,

che non perquisì i serbatoi d'acqua
in un primo momento.

E so che gli investigatori si rammaricano
di non averla trovata nella cisterna.

Era lì dentro.
E non ce ne accorgemmo.

È orribile.

E immagino che possiate vedere
l'emozione che suscita in me,

perché non lo dimentichi.

E in questo caso, capimmo cosa successe.

Ma la risposta fece male.

Quindi, spiace che alcuni pensino
che ci sia una cospirazione,

ma non c'è.

Passammo così tanto tempo

a ossessionarci col mistero, l'intrigo
e la stranezza della storia,

che dimenticammo
che la sua famiglia e gli amici,

le persone che tenevano a Elisa,
la conoscevano e la amavano,

guardavano al caso in modo diverso.

Per loro, doveva essere un inferno.
Era traumatico. Straziante.

Fuori dal ristorante della famiglia
vicino a Vancouver,

un altare commemorativo
per una giovane vita

che si è spenta troppo presto

in un modo indimenticabile.

Il 19 settembre 2013,

i genitori di Elisa intentarono causa
contro il Cecil Hotel.

Avevano creduto che si fosse trattato
di morte accidentale per annegamento,

ma i legali asserirono che la morte

fosse dovuta a una negligenza
da parte dell'hotel.

Così andai all'udienza di persona…

per cercare di ottenere
altre informazioni.

Uno dei punti che l'avvocato
della famiglia Lam menzionò fu

che sul tetto c'erano dei pericoli

e che avrebbero dovuto fare di più

per impedire ai clienti di andare lassù.

Il nostro avvocato ribatté
che avevamo adottato misure di sicurezza.

Il tetto è una zona riservata
agli impiegati…

e la porta che dà sul tetto
ha un allarme sempre attivo…

ma la scala antincendio esterna,
è accessibile a chiunque,

perché, in caso di emergenza, devi uscire.

Per quanto riguarda le cisterne,

a parte il rischio
che qualcuno vi cada dentro,

c'è il rischio che l'acqua possa essere
contaminata facilmente da qualcuno.

È estremamente semplice.

I portelli vanno chiusi.

A quel punto non c'erano regole

che imponessero
la chiusura delle cisterne.

Sono sicura che oggi la gente le chiuda,
ma allora non lo facevano.

Qualcosa che volevo
ancora capire meglio

era lo stato del portello della cisterna.

La storia raccontata dalla Polizia
dice che il portello fosse chiuso…

quindi come può Elisa
esserselo chiuso dietro?

Il dipendente dell'hotel che la trovò
si chiama Santiago Lopez.

In Tribunale disse che salì
in cima al serbatoio,

e che il portello…

era aperto.

Sono informazioni scioccanti.

Questo cambia completamente
lo spettro delle possibilità di come morì.

La cisterna aveva una porta?

Sì, aveva una porticina.

Ma quel giorno, quando salii, era aperta.

- E fu allora che la vidi.
- Era già aperta?

Riguardo al ritrovamento
del corpo di Elisa,

ci fu riferito

che un impiegato dell'hotel
salì sulla scala.

Il portello era aperto…

ma non è quello che venne
poi raccontato dai media.

Per quanto ne so il portello era chiuso
quando gli agenti vi salirono.

Fu un problema di comunicazione.

Qualcuno disse che era chiuso,
ma voleva dire che era aperto.

Fu un semplice errore.

A parte tutto questo,

c'è l'avvocato dei Lam che sostiene
che fosse responsabilità dell'hotel

quella di aiutare Elisa.

Dato che Elisa Lam era ospite
dello Stay On Main, presso il Cecil Hotel,

quando iniziò a mostrare
dei comportamenti anomali,

le parti responsabili
erano obbligate a riconoscere

che quella persona in loro custodia
non era sana di mente

e aveva bisogno di aiuto.

"Stai bene?

Dov'è la tua famiglia?
Possiamo contattarli?"

Forse sarebbe andata diversamente.

Come manager,
quali sono le precauzioni da prendere

per sapere se la gente sta bene?

Il suo comportamento era bizzarro,
ma non abbastanza da chiamare la Polizia.

E mi chiedo anche:

"Se avessi chiamato il 911,
sarebbe venuto qualcuno?"

Spesso, quando chiami la Polizia,
nemmeno rispondono.

Succedono così tante cose in questa zona.

Ci sono problemi enormi.

La situazione è insostenibile
per la Polizia

e per tutte le persone coinvolte.

Ciò che successe a Elisa Lam è orribile,
ma non è colpa dell'hotel.

Non fummo noi
i responsabili della sua morte.

Non siamo noi i responsabili.

Il giudice alla fine scagionò l'hotel
e l'accusa d'omicidio colposo fu respinta.

Apprendere che il portello fosse aperto…

fu una grande scoperta.

Quello fu il momento
in cui tutto cambiò per me.

In pratica escluse l'ultima possibilità

che potesse essersi trattato
di omicidio colposo.

E, alla fine, capii

che quella fu la tragedia
di una donna che soffriva.

Abbiamo visto l'ascensore
andare su e giù in quel video.

Questo è il piano in cui alloggiava.

Per un bel po', ho creduto
che si fosse trattato di omicidio

e ne ero sicuro quasi al 100%.

Per cercare di dare un senso a tutto ciò,

sentii che vedere la sua tomba
mi avrebbe aiutato a chiudere il caso.

Una persona che conoscevo fu così gentile
da andar lì e fare una ripresa.

E mise la mano sulla sua lapide per me.

Ora capisco che il modo per onorarla
è accettare la verità,

ovvero che fu una tragedia
e che si trattò di morte accidentale.

Credo sia chiaro
cosa le sia successo davvero.

Quando guardi tutto ciò che le è successo,
allora ti spieghi tutto…

ma la vicenda è ancora ampiamente
venduta come un mistero di internet,

una leggenda metropolitana moderna,
una storia irrisolta.

Quando la gente ascolta
la storia di Elisa Lam…

c'è questo fenomeno culturale che cresce

e che fa sì
che tutti esprimano la propria opinione.

Non riesco a smettere di pensarci.
Devo sapere cos'è successo.

L'ho guardato mille volte.

Credo che la gente sperasse
che ci fosse un assassino,

o che le loro teorie del complotto
si avverassero.

Perché la realtà vera è molto più triste.

Ci siamo.

Ho rivisto tutti i miei video
prima di venire qui e far questo,

e ho capito quanto fossi complottista.

Il mio istinto mi dice che…

Mi lasciai coinvolgere
da tutti quei bizzarri paralleli

che vediamo in questo caso.

In fin dei conti, ci sono
tantissime coincidenze estreme,

che hanno alimentato davvero
queste teorie.

Ma quando ti fissi troppo su una cosa,
perdi lucidità.

Credo che quando le persone oltrepassano
quella linea senza fatti né prove,

perdono il controllo

e fanno cose che possono ferire la gente.

Così, quando annunciarono
che la sua morte fu un incidente,

nessuno si scusò con me né mi contattò.

Non cambiò niente.

Ed è sbagliato.

La gente non dovrebbe passarla liscia,

e dobbiamo essere più responsabili
di ciò che diciamo e facciamo.

Ciò che è successo a me
poteva capitare a tutti.

È una cosa seria.

Io sono sopravvissuto, ma…

molte vittime del cyber-bullismo
non ce la fanno.

Secondo me, quel posto
è solo un portale per l'Inferno.

Una volta che ci entri,
succedono cose brutte.

Mi sono reso conto che sono solo
un'altra vittima di quel posto.

Solo che lo sono in modo diverso.

Abbiamo chiuso i battenti
il 1° gennaio del 2017.

L'hotel è stato venduto
a un gruppo di New York.

Ora vale circa 80 milioni di dollari.
È pazzesco.

È stato stabilito

che metà dell'edificio
sarà adibito a case popolari,

mentre l'altra metà
sarà un hotel di lusso.

Spero che sarà un posto più sicuro
per tutti coloro che vi alloggeranno.

Secondo la documentazione,

il nuovo proprietario vorrebbe costruire
un'area bar sul tetto…

e una piscina per bambini.

Auguro al nuovo hotel
tanto successo.

Davvero.

Credo che meriti un'altra possibilità.

So che può tornare a essere spettacolare,

e che se ne potrà parlare
in modo positivo.

Sai, è giunto il momento.

Oggi, ciò che vediamo
è una rivisitazione del centro di L.A.

dove c'è un agglomerato
di senzatetto e povertà,

di violenza…

di turismo…

e di individui benestanti che vivono
in nuovi hotel chic e in loft.

Tutte queste persone convivono.

Quindi, ora, chi vuole fare soldi
in quest'area,

non fa che dire:

"Puliremo le strade di Skid Row".

E lo farà cercando di eliminare
degli esseri umani.

Ci sono un sacco di persone
che vengono qui,

e che poi si lamentano dei senzatetto.

Dove finiranno queste persone?

Sai, ci sono sempre stati.

Sei tu quello che arriva ora,
quindi perché guardi gli altri così?

Ma questo è ciò che fanno.

Parliamo dei senzatetto
come se fossero loro il problema.

Quella gente merita uno spazio migliore
di quello che abbiamo creato per loro.

Perché, in questo spazio,

i problemi dovuti alla salute mentale
sono diventati comuni.

E quante altre storie
come quelle di Elisa Lam

ci sono sfuggite?

La depressione è uno schifo. Punto.

Se qualcuno ti dice che soffre
di depressione, non chiedere perché.

Non c'è un perché.

Digli ogni giorno che lo ami.

Ricordaglielo ogni giorno.
Le cose andranno meglio.

Non c'è nient'altro che tu possa fare.

Credo che Elisa fosse
una donna brillante dal futuro brillante,

che faceva del suo meglio
per gestire la sua malattia cronica.

Non sono una depressa di professione.

Sono molto più di questo.

Sono molto fortunata.

Ho cose incredibili
e bellissime nella mia vita.

Sono circondata da così tanto…

amore.

Elisa aveva
tante sfaccettature diverse,

tante sfumature diverse
in quanto essere umano.

Cercava la felicità…

e desiderava la gioia.

Sapeva quale fosse la versione di sé
che voleva essere.

Questo è il potenziale.

Ci ero così vicina.

Ciò che poteva essere,
ma non è stato, ti spezza il cuore.

Credo che siamo stati ingannati
da una brillante scrittrice.

Leggere i suoi scritti,

vedere la sua onestà,
è una perdita per noi.

È una perdita per tutti noi.

La gente legge ancora
i suoi blog e commenta i suoi post.

Esercita una certa influenza ancora oggi.

Senza alcun dubbio,
hai lasciato il segno qui.

Hai toccato molte vite, Elisa.

Probabilmente hai anche salvato
molta gente.

Mi dai speranza.

Ora che ti conosco,
so che qualcuno mi capisce.

Il mio unico rimpianto
è non averti trovata prima.

Non dimenticherò la tua storia.
Te lo prometto.

Elisa Lam ci ha riuniti,

e grazie a Elisa,
ho capito che non siamo soli.

Non siamo soli.

Ci sono storie
che ti restano addosso

e a cui non puoi non pensare.

Questa è sicuramente una di quelle.

Non puoi dimenticare Elisa Lam.

Era importante prima di morire.
E ancora lo è.

Capisci che la sua vita contava.

La sua eredità vive.

Ed essendo qui con noi,
non se n'è andata.

Immagino
che questa sia la condizione umana:

ti senti così grande,
così importante, ma…

sei solo un barlume nell'universo…

e devi lottare per riuscire ad accettare
queste due verità.

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Giulia Palmieri