All language subtitles for Arvingerne S03E06 northwayfansub

Precedentemente...

Non sta bene.
Penso abbia cominciato a bere.

Non farai sul serio?
Non ti farai aiutare da un hacker?

So che stai cercando di proteggermi,
ma devi lasciarmi fare.

Ma non potresti almeno mostrare
interesse per la tua famiglia?

Anche Hannah è la mia famiglia.
Lo sto facendo per lei!

Gro, torna a casa.

Non posso. Gli altri lo sanno?

Non penso.

Sei sempre il solito.
Pensi solo a te stesso.

Io ho vissuto con Hannah e gli altri,
tu non c'eri.

E tua figlia aveva bisogno di aiuto.

Ma ti rendi conto di quanto stava male?
Si era quasi arresa!

E mi devi dire se prendi
un sacco di vitamine di nascosto.

Come cazzo facciamo a collaborare
se mi tieni nascoste le cose?

Mi hai proprio delusa!

Si tratta di Frederik.

Al momento sono solo contenta di
essere qui, insieme a Robert e Melody.

Dobbiamo passare più tempo
insieme ai bambini.

Melody vive a Grønnegård
con me, ok?

Quell'opera con l'acqua...

...ne sai qualcosa?

Hannah era preoccupata che il Comune
volesse vendere la compagnia idrica.

- In che senso?
- Erano qui a fare un sacco di ricerca.

- Chiedi a loro.
- Come va il progetto dell'acqua?

Come va la causa?

- Non succederà niente.
- E se beccano Pitu?

- Non possono.
- Ho chiesto a te?

Ho convinto io Pitu ad aiutarmi.
È tutta colpa mia.

Se non possiamo fidarci l'uno dell'altro,
il lavoro diventa pericoloso.

Ne sei uscito bene dall'esperienza
con i ragazzi, il pranzo e tutto il resto.

È dura.

Spingi!

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Traduzione di SUSI

Cos'è? Una chiocciolina?
È una cozza.

È tutto pronto. Fra poco andiamo.

Ho appena parlato con Melody.
Vuole rimanere.

Vuole rimanere? Non è una
decisione che può prendere lei.

- Che vuoi dire?
- È una bambina.

Vuole anche i dolci
a colazione, ma...

Ma è qui con noi.

Gro. Avevamo un accordo. Domani devo
andare al lavoro e per lei è un giorno normale.

- Smettila con questi giochetti.
- Ma hai litigato con Frederik.

- Non ha niente a che vedere con questo.
- Non può tornare in una situazione del genere.

Credo che tu debba parlarci
e risolvere la cosa.

Melody,
io devo andare, va bene?

- Voglio che rimani.
- Sì. Ma devo tornare a casa a lavorare.

Devo tornare dai bambini grandi.
Quelli a scuola. Te li ricordi?

Tu invece rimani qui,
con Gro e Robert, a prendere le cozze.

Digli che sto in Danimarca
almeno un altro paio di settimane.

No. Mi dà una mano la mia famiglia.

Bene. Telefono dopo
che ho parlato col tribunale fallimentare.

Ok. Arrivederci.

Scusa il disturbo.
Volevamo sapere se l'hai visto?

Ah, sì. Sì. E non c'è
niente da contestare legalmente.

Lo definiscono processo a porte chiuse,
ma nella mail interna scrivono

che daranno il permesso a tutti
i comuni di vendere l'acqua.

- Ma non sono piani illegali.
- Non dovrebbero dire la verità in pubblico?

- No. Questa è una loro strategia.
- E se la gente lo scopre?

Allora può darsi che qualcuno si arrabbierà.

- Grazie per averci dato un'occhiata.
- Nessun problema.

- Oh. Ti sei alzato alla fine?
- Sì. Ho lavorato tutta la notte.

Ok. Allora puoi cominciare
a tingere un po' di vestiti.

- Io? Dovevo...
- Non vuoi dare una mano?

C'è solo da tingere.
Non dovresti aver problemi.

Ci stiamo tutti facendo il culo.
Se hai problemi ad aiutare,

allora puoi trovarti
un altro posto dove vivere, per me.

- Posso dare una mano io.
- Tu?

Sì. Cos'è che va tinto?

- È tutto giù.
- Ok.

Vieni.

Aspetta un attimo.

- Ci vorrà un'eternità.
- Già.

Bene. Meglio darsi una mossa.

Mescoli tu?

Va bene.

E dovrebbero essere stesi
nei giardini della gente?

- Non è un'idea mia.
- Ma vanno stesi nei giardini?

- Sì.
- Ok.

Ti diverti?

- Tutto bene?
- Mi sono rotto.

Ok.

Te l'ha dato?

Sì.

Bene. Hai dentro un sacco di veleni
e di residui di farmaci...

Per questo non
riesci a rimanere incinta.

Non è molto buono.

Ma è buono.

Ne ho già aiutate tante.

Sull'aereo c'era un tizio,

era seduto...

Ciao.

Lei è Signe.

Lei è Henny.
Sono qui per dare una mano con le formiche.

- Lei è Sally.
- Aksel parla molto di te.

Ci ha detto delle tue
coltivazioni biologiche. Forte.

Grazie.

- È un piacere conoscervi.
- Altrettanto.

- Scappo.
- Va bene.

Ehi, Signe.

Mi hanno offerto
un lavoro di ricerca.

- Sono interessati a inglobare il progetto.
- Eccezionale! Proprio quello che sognavi.

- All'università di Wageningen.
- In Olanda?

- Ok. Per quanto?
- Tre anni.

Tre anni?
Ma ho appena cominciato con...

Lo so. Ma è un' offerta incredibile.

- Che succede se rimango incinta?
- Non ho ancora detto di sì.

- Non ancora, Aksel?
- Beh...

Senti, non ho accettato il lavoro.
Mi hanno appena fatto l'offerta.

Ne parliamo quando arrivo a casa, va bene?

- Sì, ok.
- Comunque... congratulazioni.

Grazie.

Ho parlato con il fornitore.
Fra un mese possiamo prendere 50 maiali.

50?

Non sarà un problema.
Quelli che abbiamo stanno benissimo.

Così per Natale ne abbiamo 100.

Sì.

Sei arrabbiata.

Pitu?

Vuoi Frederik? È dietro, in giardino.

Ciao.

Ciao.

Lo tieni su?

Sì.

Se tieni quelle due stecche...

lo tiro su da qui sotto.

Uff. Cazzo.

C'è un pezzo rotto.

Grazie.

- Che è tutta questa roba?
- Una parte della loro installazione.

- Un'installazione?
- Sì. Li aiuto un po'.

Ho visto Pitu davanti.
Sono tutti qui?

- Sì.
- Ok.

Ti ricordi quanti ventilatori abbiamo?

Quelli vecchi, industriali, di mamma?

- Tre o quattro, penso.
- Pensi che li possiamo usare per i panni?

Sì. Sì.

Che è successo alla causa?
La Argus e tutto il resto?

Pitu non vuole aiutarmi,
va tutto a rilento.

Ehi. Qui ce ne sono altri.

Andiamo a prendere i ventilatori?

Sei...

Ci passa?

Emil?

- Ciao, Signe.
- Sei tornato.

- Sì.
- Cristo santo! Ma che succede?

Sono passata dal giardino e ho visto...
che fate?

- Stiamo solo dando una mano.
- Eccezionale.

- L'hai visto?
- No. Sono appena arrivata.

Accidenti.

È bellissimo!

Che ci fanno?

- Ciao, Rikke.
- Incredibile, eh?

- Non è qui la mostra, eh?
- No. Va tutto in città.

Preferirei non avere troppo
casino a Grønnegård.

- Karin è piuttosto suscettibile.
- Dai! Non può aver qualcosa da dire su questo.

- Hai bisogno di aiuto con quel coso?
- Ci serve solo l'attacco all'elettricità.

- La possiamo prendere da Thomas.
- Sì.

- Melody dov'è?
- È rimasta da Gro.

Non eri andato a prenderla?

Sì.

Ok.

- Andiamo a prendere l'ultimo?
- Sì.

- Come sta Gro?
- Benissimo.

- E Melody?
- Anche lei.

Sì?

La riempiono di coccole, è bello.

Gro si sente ispirata,

e ora vuole stare solo con Melody e Robert.

E vuole anche che
Melody conosca i figli di Robert.

È in modalità familiare, ora.

- Sì, sì. Così possono conoscersi bene.
- Sì, è un bene.

- Vedrai che torna.
- Non ne sono sicuro.

Ma sì. Gro dovrà pur lavorare.

Scusami per quello che ti ho detto.

Non lo pensavo.

Invece hai ragione.

Hai preso tu la responsabilità,
come ti avevo chiesto.

Se può consolarti, l'avrei portata
anche io all'aeroporto...

...se me lo avesse chiesto.

Ma non lo ha fatto.
Lo ha chiesto a te.

- Non è una gara, però. No?
- No.

- Ah, sei lì.
- Ciao.

Ecco.

- Ciao, Klaus.
- Ehi, Signe.

Solveig, ciao.

- Avete preso la bistecca, vedo. È buona?
- Deliziosa.

- Ho appena fatto i complimenti a Lise.
- Andate alla partita?

- Sì, contro i Randers.
- Buoni pronostici, no?

Abbiamo già vinto la coppa,
dovrebbe andare bene quindi.

- Beh, in bocca al lupo.
- Non ce n'è bisogno.

Prova la salsa. È ottima.

- Mi fai il piacere di smetterla?
- Ok.

Scusa.

È proprio buona. Va bene.

- Vado un attimo...
- Dove?

In bagno.

E ora che succede?

Ora li appendono nei giardini della gente
e fanno circolare degli SMS.

È un progetto a cui
Hannah teneva molto.

Lea, Malik e Rikke, venite qui!

Ok.

- Ciao, Emil. Che ci fai qui?
- Dà una mano.

- Dov'è Pitu?
- Sta facendo pausa.

- Tipico.
- Che c'è?

È un casino.

Dobbiamo smettere tutto.
Andiamo a prendere Pitu.

Che succede?

Vado a vedere.

Hanno bloccato tutto,
di sicuro hanno anche chiuso l'acqua.

- E allora che facciamo?
- Prendiamo la pompa del centro sportivo.

No. Troppa gente,
troppo movimento e traffico.

Se lo facciamo qui, la tinta
si espanderà su un'area più vasta.

- Non abbiamo abbastanza persone.
- Possiamo trovare gente che stia di guardia.

Ma è stasera. Fra poco.
Non ce la facciamo.

Volete versare qualcosa
nell'acqua potabile?

- È un colorante innocuo.
- Sì. Ma si parla di infrastruttura.

Ve ne rendete conto?

- Lo sapete qual è la pena massima?
- Non è una questione di pena.

Non c'è bisogno di rovinare tutto.
Non succederà niente.

- E tutti i vestiti là fuori?
- Quella è una parte dell'opera.

- Non potete limitarvi a quelli?
- L'arte tessile non cambia niente.

- Spedite anche delle foto in giro.
- Non fa nessuna differenza.

Non ha nessun significato,
senza l'acqua tinta di rosso.

Quindi, ora volete irrompere
in una centrale di pompaggio?

Sì.

- E vi manca gente a fare il palo?
- Sì.

- Vabbè. Allora vi aiutiamo noi.
- Che?

- Non abbiamo scelta.
- No. Che cazzo dici?

- Frederik?
- Non abbiamo scelta.

Vieni qui un attimo.

- È del tutto fuori di testa.
- Sì. Lo so bene.

Il massimo della pena per danni
all'infrastruttura, l'hai detto tu stesso.

Lo so.

- Non possono farlo da soli.
- Noi non dobbiamo immischiarci.

- No. Facciamo solo un giro.
- Non voglio finire di nuovo in galera.

- Non finirai in galera.
- Non voglio essere coinvolto, capito?

No, ok.

No, ho capito.

Vi aiuto io.
Faccio da palo.

- Ok.
- Bene.

La strada è...

- Ok. Allora vengo anche io.
- Sei sicuro?

Qualcuno dovrà pure
tenerti la mano. Che dobbiamo fare?

- Ciao papà. Volevo salutarti.
- Vuoi tirare a Villads?

Ho appena visto Klaus e Solveig dentro.
Vengono alla partita.

- Signe? Ci serve altra canapa.
- Quanta ne vuoi?

Cinque o sei pannelli per il padiglione.
I ragazzi sono fissati con quel padiglione.

Buona partita. Vuoi prenderla tu direttamente?
È nel magazzino.

- Devo solo...
- Siediti.

- Lascia perdere.
- Siediti.

Mi lasci stare, cazzo?!

- Calmati adesso.
- Solveig, tutto bene?

Tesoro, vieni qui. Siediti, su.

Vai via!

- Vai via, cazzo!
- Bisogna che tu ti calmi, ora.

- Non puoi comandarmi.
- C'è Villads di là.

- Ciao, tesoro.
- Va tutto bene, Villads.

Vieni. Su.

Lasciami. Vado da solo.

- Tesoro?
- No. Lascialo stare.

- Devo andare a vederlo giocare.
- No, Solveig.

Sei ubriaca.

Villads non deve vederti
in questo stato, ok?

Ora vai a casa con Klaus,
e Villads lo vedi domani, ok?

- Vieni. Andiamo a casa.
- Lasciami.

- Vieni, su, tesoro.
- Tu devi lasciarmi stare.

Lasciami, cazzo! Lasciami!

La porto a casa io.

Vieni, Solveig.

- Vieni, Solveig.
- Ciao, John.

- Siediti qui dentro.
- Non ci vado a casa.

Forse potresti portarla da Frederik.

Sì. Portami lì.

Ok. Va bene.
Mettiti la cintura però.

Appoggiati dietro.
Vengo anche io?

- No. Va bene.
- Va' piano. Stammi bene.

Devo vedere che sistema
di allarme hanno.

Nessuno può restare qui.

Qualcuno deve rimanere qui a tenere
attivi telefoni e computer,

altrimenti non abbiamo un alibi.

- Non avete altri che possano dare una mano?
- Hanno tutti dei compiti.

- Deve essere qualcuno di cui ci fidiamo.
- Devi venire su.

- Siamo occupati.
- C'è Solveig su.

- Solveig?
- È messa male.

- Vieni su con me?
- Sì.

Lone, puoi stare qui ad aiutare?
Hanno bisogno di una mano.

- Ok.
- Inserite Lone, può farlo lei.

Ti inserisce Pitu, allora.

Ok. Non è così semplice
inserire nuove persone.

No, provaci comunque. Sono sveglia.

- Dove devo andare?
- Vieni qui, sdraiati.

- Le è successo qualcosa?
- No. Era al centro sportivo.

Vuoi che...

È ubriaca?

- Non mi sento molto bene.
- Dormi un po', ok?

Vieni. Giù. Sdraiati.

- Cosa...
- Sdraiati e basta.

Sdraiati e basta.

Solveig, qui c'è un secchio,
se ne hai bisogno.

No... quello no.

No. Lo metto lì.
C'è anche dell'acqua.

- Ne vuoi un goccio?
- Mettila lì.

Che avete addosso?

Fatto...

Non il vestito migliore.

- Non voleva andare a casa.
- No. Va bene.

- Che è successo?
- Non lo so di sicuro.

- Era arrabbiata, gridava.
- Al centro sportivo?

E Villads?
L'ha sentita?

Ma è possibile? Cazzo!
Perché Klaus non c'era?

- Ci ha provato, ma lo ha mandato via.
- Non ha le palle.

Ho pensato che la cosa migliore
fosse di portarla qui.

Hai fatto bene. Grazie.

Beh, non risponde.

Ho promesso a John
che gli avresti telefonato.

Non credo che Villads
abbia bisogno, ora.

- Lo faccio subito.
- Ha scritto anche Gro.

Frederik?
Dice che sta tornando.

- Bene. Così vedi Melody.
- Non è bene che venga ora.

Vero. No.
Dille di venire domani.

Sì. Ok.

- Ciao, Emil. Ti ho scritto.
- L'ho letto.

Torno oggi con Melody.
Non vede l'ora di vederti.

- Ora non è il momento migliore.
- Ah. Perché?

Ho da fare.

- Cosa?
- Devo...

- Ho un appuntamento.
- Un appuntamento? E con chi cavolo ce l'hai?

Non la conosci.
Ma che t'importa, comunque?

- E Frederik?
- Con Frederik tutto bene.

Ci siamo riappacificati.

Posso venire dopo, allora.

Domani sarebbe molto meglio, ok?

- Ok.
- Dille che mi manca.

Va bene. Ciao.

- Bello.
- Eh, sì.

Chi è?

- Allora vieni, Emil?
- Sì. Frederik, è l'ora.

- Grazie dell'aiuto, John.
- A presto.

Ehi! E Solveig?
Non puoi tenerla d'occhio tu, un po'?

- No. Devo scappare.
- Bisogna che qualcuno la tenga d'occhio.

- Forse Lone? È già qui.
- C'è Lone. Nessun problema. Grazie.

Emil vuole che ci vada domani.

Perché?

Ha un appuntamento.

Allora rimanete qui.

Io rimarrei volentieri,
ma devo incontrare quella gente.

Arrivano da Singapore
e rimangono solo due giorni.

Certo, ma se succede qualcosa?

Potreste venire a Hannover con me.

No, vado, come avevo deciso.

Non andare, se ha un appuntamento.

Sì, ma...

Melody può rimanere da me,
se lui ha qualcuno che dorme là.

Sei curiosa?

Certo.
Perché, non posso?

Vuoi qualcosa da mangiare
prima che partiamo?

Sì.

Ciao.

Non dovremmo parlare
di quel posto da ricercatore?

Non è che ci sia molto
da dire, in realtà.

Che vuoi dire?

Non funzionerebbe
con i bambini e i maiali...

- Quali bambini?
- Quelli che avremo, no?

- Vieni dentro con me?
- Quando ho finito.

Ok.

Ripetiamolo un'altra volta.
Allora: fai il login, poi usi...

Lo so. Ho tutti gli orari qui,

e le password qui.
Basta che segua la lista, no?

Scusa.

- Allora con cosa cominci?
- Comincio con il telefono di Malik.

- Che è quello lì.
- Aspetta. Non succede più.

- Perché ora è così strano?
- Perché devi...

Così, sì?

E dopo?

- Dopo c'è questo qui.
- Sì.

- Allora tutti sanno quello che devono fare?
- Sì.

E Malik lo porto io,
con la tua macchina, Emil.

- Ok? Si va, allora.
- A presto, Lone.

Sì, andiamo. Ciao

Se tu prendi quell'angolo,
io vado giù, più vicino.

Un segnale significa "tutto bene"
e tre "allarme", vero?

Sì.

Stai facendo un giro, ok?

Sì, e ora Lea.
Così.

Eccola.

Va bene così.

È questo.

E questo lo faccio qui.

È qui e qui.

Metti la torcia proprio sopra.

- Cazzo, c'è ancora pressione?
- Provo a chiudere.

- Cazzo, non funziona.
- Che caspita fate?

- Su! Su!
- Porca miseria!

- Che succede?
- Pressione alta.

- A destra, Lea.
- È bloccato, cazzo!

Emil!

Ok. La pompa piccola.

Frederik?

Che cazzo sta succedendo?

Frederik?

- Porco...
- Ancora.

- Fatto.
- Cazzo.

La chiave inglese!

Ehi?

Ehi?

- Ora mettilo lì.
- Ce l'hai messo?

- Rikke. Accendi la pompa.
- Ok.

- Arriva la guardia. Dobbiamo andare.
- Che facciamo?

Non siamo pronti.
Intanto voi andate.

- Arriviamo.
- Uscite.

Venite, su! Via.

- Vieni.
- Ancora dieci seconti.

- Dove cazzo eri finito?
- Stavo dando una mano.

- Ho colpito la guardia con un ramo.
- Che diavolo fai?

Non ho colpito forte!

- Non puoi colpire la gente.
- Dobbiamo controllare se sta bene.

Malik! Che sta facendo?

Cazzo!

Stai bene?

Ce la fai?

Andiamo.

Entriamo.

Mettiti a dormire qui, tesoro.

Ecco. Prendiamo questo.

Ecco fatto.

Sì. Buona notte.

Emil?

Emil?

Lone?

Gro? Sei tornata, che bello.

Perché sei in quello stato?

Ah, sì, è...

- Che ci fai qui?
- Do una mano ai ragazzi.

- Frederik e Emil dove sono?
- Fuori con loro.

Fuori con loro?

Cioè. Non so cosa fanno,
ma c'è stata un sacco di attività.

Siediti. Vuoi bere qualcosa?

- Frederik...
- Rilassati. Ok?

Non è successo niente a nessuno.

- C'è Gro.
- Non le raccontare niente.

- Che caspita ci fa qui?
- Mi raccomando, non le... Emil?

Che ci fai qui?

- Dov'è Melody?
- Dorme. Cosa state facendo?

Potresti parlare con Gro?
Devo trovare il modo di calmarlo.

- Non sarei mai dovuto venire.
- Ma sì.

Quando gli altri tornano,
troveremo una soluzione.

- Quanta gente ha l'acqua così?
- Tutta la provincia.

- Accidenti, ci siamo andati vicini.
- Che è successo alla guardia?

Cavolo, avevamo paura
che vi avessero presi.

- Che c'è?
- Ha visto Malik.

Ne sei sicuro?

- Com'è possibile?
- L'ha visto e basta.

Se hanno un testimone, ci beccano.
Ci ritroviamo la polizia qui in un secondo.

Se la guardia ha visto Malik,
non possiamo negare niente.

Potresti cercare di non farti
prendere dal panico?

Ehi. Abbiamo finito i cavalletti.

Non potete portarli via tutti insieme,
ma vengo a darvi una mano.

Se vogliamo finire tutto in tempo,
dobbiamo sbrigarci.

Gro!!

Sì.

- Gro?
- Sì. Vengo.

Buongiorno.

Penso che dovresti dire di sì.

- Non puoi sacrificarti così.
- Non mi sto sacrificando.

Devo solo andare avanti.

Devo superare il momento, ok?

Il tuo è un progetto eccezionale.
Devi per forza testarlo.

E, se tutto va bene, avrai
talmente tanto successo,

che dovranno mandarti di nuovo
a casa a mettere su qualcosa qui.

Anche se non ci vedremo molto,
non ti libererai di me, ok?

Porca puttana, cazzo!

Che cazzo è? Aiuto!

Che succede?

Che cazzo? Non toccate.
Potrebbe essere pericoloso.

Cos'è?

Ho solo aperto il rubinetto!
È rosso come veleno.

"L'acqua rossa non è pericolosa.
Il Comune vende la nostra acqua."

"Quello non è pericoloso?". Guarda.

Ne è arrivato uno anche a me.

Ma a cosa serve?

Merda!

Non lo hai colpito tu,
lo sappiamo tutti.

Qualsiasi cosa dica la guardia,
è circostanziale.

- Quindi non può essere condannato?
- In principio, no.

Lone, a che ora hai mandato
il messaggio dal telefono di Malik?

Aspetta che guardo. Ce l'ho qui.

- Alle 23.55.
- Posso avere la lista?

Certo.
Prendo io quello?

Ok. 23.55 e la guardia
è stata colpita, più o meno...

All'una e mezza.

Abbastanza per arrivare là.

- No. No. Non possiamo coinvolgere lui.
- Ma la guardia l'ha visto.

- Ma l'ho colpito io.
- La guardia ha visto Malik.

- Tu che dici, Malik?
- Va bene.

Allora facciamo così.
Così l'unico alibi che non va, è il tuo.

Hanno preso tutti gli appendipanni.
E ci hanno denunciati alla polizia.

- Quindi arrivano fra poco.
- Allora mettiamo tutto fuori ora.

- Siamo già una notizia.
- Cominciamo.

Questo va qui.

Mi serve altra acqua!

Ci arriva?

La metto lì,
così scende.

Posso vedere?

Porca miseria!

Ancora?

Ti ho detto che lo scollo
deve andare verso l'esterno.

- È così importante?
- Guarda un po'.

Che succede qua?

È un'installazione.

- La fai insieme a loro?
- Sì. Gli diamo una mano.

- Ok.
- Faccio del caffè.

Hai sentito niente da Villads?

Ho parlato con Lise, che...

Più tardi vado a parlarci.

- Ok.
- Hai bisogno di un passaggio?

No. Vorrei andare a piedi.

Va bene.

Melody?

Ciao.

- Arrivano!
- Sapete tutti quello che dovete fare.

Lea, tu comincia.
Io uso la macchina fotografica.

- Tutti a posto.
- È quassu, Rikke.

Tu rientra. Non c'è bisogno che rimani.

- Possiamo aiutarvi?
- Salve.

- Che sta succedendo qui?
- Stiamo preparando un'installazione.

Potresti spegnerla, per favore?

5000 persone si sono prese
un grosso spavento,

a causa di un atto di vandalismo, stanotte.

- Voi ne sapete niente?
- È stato un risveglio particolare.

- Mi ha colto di sorpresa.
- Sì? Sorpresa?

I ragazzi si sono sentiti ispirati,
e ne hanno fatto un'opera d'arte.

Un'opera d'arte? Davvero?

- Ci state sopra.
- Ah scusate.

Salve.

- Frederik Grønnegaard.
- Thomas.

Salve, Thomas.
Ci sono problemi?

Spero di no.
Sapete niente dell'atto di vandalismo

perpetrato contro la centrale idrica?
È successo un po' di tutto.

Sì, l'abbiamo sentito,
ma da qui a saperne qualcosa... no.

- Quindi siete solo stati ispirati?
- Sì. I giovani sono veloci.

Usciamo a fare un giro in bici, ok?

Lo tieni tu questo?
Andiamo subito?

Prima ci sono degli ospiti
che dobbiamo salutare.

- Dove li avete presi tutti questi vestiti?
- Li abbiamo presi qua e là.

Quindi, così, all'improvviso,
avete tutti questi vestiti, pronti, in casa.

Sì, perché facciamo
arte regolarmente.

Va bene, ma questi sono proprio tanti.

Abbiamo sempre tanto materiale
a disposizione.

Che succede?

Per favore, seguiteci alla stazione.
Vorremmo interrogarvi.

Seguiteci.

Mettetevi le cinture.

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