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Ciao, Emil. Sono io,
sto tornando a casa.

Ti sono grata per quello
che hai fatto per Hannah.

È stato un gran piacere.
È così brava.

E stasera vedrete la loro
prima mostra.

Sei venuto qui perché sai
che non posso buttarti fuori.

Sono venuto perché mi manca la mia famiglia.

Le donne che non possono
avere figli ci sono sempre state.

Tu capisci gli animali. E ci sai fare
con gli affari. Non tutti riescono.

Ho appena parlato con Karin.
Alleveremo maiali insieme.

- Lasciami stare!
- Malik!

Sono le reazioni.
Fanno parte della mostra.

Scherzi?

Devi avvisare quando organizzi
cose del genere.

Devi fidarti di noi.

- Sono suo zio, non posso dirle chi frequentare.
- Certo che puoi!

Tu eviti sempre il conflitto.
Che fai, chiedi il permesso a Gro per tutto?

Mi fai un favore? È un segreto.

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Traduzione di SUSI

- Ciao.
- Ciao.

- È di Thomas?
- Sì.

Hanno partecipato a molti compleanni.

- Guarda questa. È zenzero.
- Bello.

- Quando parte il volo?
- Fra un paio d'ore.

- Ho una riunione.
- No! Con me?

- No.
- No.

Rispondi tu?

Ciao, Robert.
Posso parlare con Gro?

Gro! È Hannah! Ciao.

- È difficile trovarti.
- Abbiamo molto da fare.

Il consiglio è preoccupato,
dopo l'altra sera.

Possiamo parlarne dopo?

No. Li vedo oggi e vogliono
sapere che programmi avete.

Mi serve qualcosa.
Puoi mandarmi delle foto?

Non ce la faccio, mi spiace.

Devo per forza avere qualcosa
per il consiglio, Hannah.

- Sei pronta?
- Sì.

- Devo andare, ok?
- Dove siete?

Lo capirai quando vedrai
il materiale. Ti piacerà.

- Beh. Sono un po' troppo fuori controllo?
- Già.

- Ciao. È tutto?
- Sì.

- Ciao. Sei a bordo?
- Sì. Ricevi il segnale?

- Sì.
- Non si sente bene.

Dobbiamo parlare vicino al microfono.

Come vedranno il fumo
attiveranno l'allarme.

- Eccoli.
- Fa' attenzione, Malik.

Anche tu.

Sono tre giorni che cerco di
parlare con Hannah, Gro.

Ho letto i documenti che mi ha mandato.

Più di un mese fa, più o meno.

Della roba su alcune
cose inventate dal consiglio.

Non so per cosa
doveva usarle.

Ne devo parlare con lei,
su Skype. Sì, vengo.

E provo a passare a
prendere Villads.

Sì, un po' di problemi con Solveig, ma
provo a vedere se posso portarlo con me.

Va bene. Ci vediamo. Ciao.

Devo andare al
compleanno di una bambina.

- Grazie per la serata, ieri.
- Sei stato bravo.

- Grazie.
- Possiamo farlo ancora.

Certo, con piacere.

- Grazie dell'aiuto.
- Di niente.

- Ti faccio portare su la colazione.
- Sì, che bello!

- Puoi rimanere qui. Stammi bene.
- Altrettanto.

Allora, li hai tagliati?

Ma che belli che sono.

- Vanno proprio bene.
- 'petta. Ce ne manca uno ancora.

- A cosa servono quelli piccoli?
- Non lo so.

Per uno gnometto?

Ora ne abbiamo abbastanza.
Il resto mettilo nel barattolo.

Dobbiamo solo andare a prendere
le lampade in cantina. Vieni con me?

- Mettiti le pantofoline.
- Non mi acchiappi.

Le pantofole, amore.

Che birichina che sei.

- C'è un buco.
- Hai ricevuto qualcosa?

Sì. Hannah ha mandato il test.
La risoluzione è un po' diversa. Devo...

C'è un buco in mezzo.
Ci sono dei pesci.

- Ma possiamo usarlo?
- Sì, sì. Sarà una figata.

Melody?

- Belli, no?
- Melody?

Sì. Ci sentiamo. Ciao.

Era Hannah?
Che state facendo in Groenlandia?

È solo un po' di ricerca
a cui lavoriamo ora.

- Lea, hai visto Melody?
- No, direi di no.

Proprio strano. È corsa giù
per le scale in questa direzione.

Eppure qui non c'è.
Mi sembra ben chiaro.

Dove potrebbe essere?

- Deve mettersi le pantofole.
- Cucù.

Hai sentito? Era un cucù.

- Ma dove sarà?
- Viene da fuori.

No. Non è possibile
che sia fuori.

- Penso che dovremmo cercarla qui dentro.
- Ah, sì?

- Cucù.
- L'ho sentito ancora.

C'è qualcosa che fa cucù.
Non è solo una mia impressione.

- Cucù.
- Allora eri tu!

Ciao.

Oggi alle due festeggiamo
il compleanno di Melody.

Verranno tutti gli amici.

Ti portano i regali?

- Io non vedo nessun regalo.
- Arriveranno dopo.

Vieni pure su con noi, se vuoi.

Grazie.

Ok. Saliamo a preparare.

Via. A dopo.

Ciao, fratellone.

Hannah?

No. Non l'ho sentita.

Sì, certo.
Ma sì. Fidati. Lo faccio.

- Ci vediamo.
- Sì. Ciao.

- Hai sentito niente?
- No.

Per trenta minuti non ci saranno
contatti. Sono appena saliti sulle barche.

Rilassati, Lea.
Ti avverto io.

- Prendi questo. Ce l'hai?
- Sì.

Ancora uno.

- Gro?
- Buongiorno.

Il consiglio. È bene che tu sappia
che sono preoccupati.

I danni...
Quello a cui hanno rotto gli occhiali.

Diavolo, Kim, ma che ti succede?

Ma il nostro sponsor più importante
sta pensando di tirarsi indietro.

Gli abbiamo concesso
un anno in quella sala.

Hai preso anche tu parte alla decisione.

È un grosso investimento.
Devi prendertene anche tu la responsabilità.

Sicuro. Non voglio nient'altro.

L'idea era proprio che
oltrepassassero dei limiti.

Dobbiamo smettere di controllarli.
Quello spazio lo abbiamo dato ai ragazzi.

Batteranno le manine pensando
che sei supercoraggioso.

- Ed è vero.
- Lo spero.

- Secondo me, sei supercoraggioso.
- Grazie. Speriamo bene.

Andrà tutto bene. Ci vediamo.

Ciao.

Eccoci.

Perfetto.

Accidenti, è grande.

- C'è posto qui, no?
- Sì, potrei ripulire.

Ma il fienile in vendita è in
posizione perfetta rispetto ai campi.

- Ok, andiamo a vedere?
- Porto un po' di cose dentro prima.

- Tieni.
- Non vieni su?

- No. Rimango qui.
- Non vuoi vederla?

Facciamo in fretta.

E questo lo mettiamo qui.
Anche questo.

- Ciao. Guarda chi c'è!
- Ciao, Melody.

Ciao. Vieni qui a
dare un bell'abbraccio a Signe.

Ma che bel vestitino!
È quello che ha cucito Lise?

E Hannah ci ha messo un'automobilina.

Tanti auguri.
Ho portato gli spuntini col wurstel.

Ah, che bello!
Mi tieni un attimo la corda?

- Certo.
- Tirala il più possibile.

- Ma che bello.
- E questi li attacchiamo tutti qui.

Per la caccia al tesoro... Vieni anche
tu in giro con me e i bambini?

Lone e Frederik sono il troll e la volpe.

- Va bene.
- Perfetto. Tira.

Ho portato Karin. Karin?

Non so dove è finita.
Karin?

Vieni a conoscere Emil.
Lei è Karin.

- Ciao.
- Ciao.

- Piacere. Emil.
- Karin.

Ho sentito parlare molto di te.

Hai portato un regalo?

No. Devo solo guardare
il magazzino. Questo è di Signe.

Il magazzino?

Mettiamo su un allevamento
di maiali, insieme.

- Qui?
- Sì.

Ah, ok.

- E quando?
- Ora. Il prima possibile.

Quindi torni a vivere qui?

Non sono mai andata via.

Stavo da Aksel e Karin,
a imparare.

Ok. Va bene, allora.

Magari me lo fate sapere un paio
di settimane prima, così ci organizziamo?

- Il magazzino lo guardiamo un altro giorno.
- No. Facciamolo oggi.

- In qualche modo ci organizziamo.
- Sì. Ok.

Ma... non dai una mano
con il compleanno?

Ci sono un sacco di cose da fare.
Bisogna prendere i piatti e i cuscini.

Lo faccio io, quando torno.

- Ho bisogno di aiuto ora.
- Prendo Melody.

- Ha appena fatto il bagno.
- Nessun problema.

Non la far sporcare troppo.

Su, ragazzi.
Un po' più di ritmo.

Più veloci.

- Ciao ciccio. Che bello vederti!
- Che ci fai qui?

- Mamma non ti ha detto che sarei venuto?
- No.

- Dov'è? E Klaus?
- Al bar.

- Eccola.
- Le parlo un attimo.

Ciao.

Ok.

- Sei venuto lo stesso.
- Solveig.

Come al solito.
Fai solo quello che vuoi.

Rimarrò qui così poco.
Perché non mi dai una chance?

Non possiamo sotterrare
l'ascia e passare avanti?

Vorrei scusarmi con Klaus.

Ciao, Frederik.

- Vuoi un caffè? Nero.
- Sì.

Klaus...

Dunque, quello che è
successo al compleanno di Villads...

Cioè... la serra e...

Non fa niente.

Non ci pensare più.
Io non lo faccio.

Su ragazzi. Via i palloni.
Fuori a correre, ritmo, su!

- Veloci, veloci, su.
- È stato fortunato.

- Ciao. Quanto tempo.
- Sì. Vedo che sei ancora qui.

Eh sì. Non mi riesce
di andare in pensione.

Ora faccio un po' di tutto.

Alleno un po' gli juniores
e do una mano a mettere insieme le squadre.

- Fra poco Villads sarà nella prima squadra.
- Se continua così, sì.

Che dici, Villads può andare
con Frederik al compleanno?

- Vuoi andare?
- Sì.

Ti do una mano a fare
i compiti stasera. Va bene?

Sì, sì. Certo.

- Andiamo allora?
- Sì.

Ci vediamo. Ciao.

La prima squadra.
Accidenti. Quando...

Vai, su.

Un ragazzino in gamba.

Complimenti. Ce l'abbiamo fatta.

- Ok, Malik ha appena inviato i filmati.
- Vai, allora. A dopo.

È un po' stressato. È sempre così
quando si tratta di Melody.

- Mi pare un bravo papà.
- Non è suo padre.

Il padre è Thomas.
Emil è suo fratello.

Cioè. Fratellastro.
Thomas non è proprio suo padre.

Che è successo alla mamma?

Isa se n'è andata
quando Thomas si è ammalato.

- È morta?
- No. Non c'è mai stata.

Non poteva occuparsi
di Melody, quindi...

una volta morto Thomas,
ha passato la custodia a Gro.

Perché non a Emil?
Perché a Gro?

Thomas è il padre di Gro.
È un po' complicato.

Ok.

- È quello?
- Sì. Là.

I miei campi sono tutto
intorno fino a laggiù.

Ma ora li ha presi in usufrutto
Jensen. Perché non li ha comprati?

Sono sicura che paga una miseria. Non ha
motivo di comprare, è un commerciante nato.

È questo qui, allora?

Bisogna fare una bella ripulita.

Ed è asciutto.

Hai buon occhio, Signe.

Ci sono buone possibilità
di espansione.

- Allora parteciperesti all'acquisto?
- Se quello Jensen non fa un'offerta più alta.

Potremmo provare a raggiungere
un accordo, eliminando Jensen.

- È una stupidaggine?
- No. Jensen deve essere eliminato.

- Si incazzerà di sicuro.
- Poco ma sicuro.

I maiali li possiamo mettere lì. L'anno
prossimo li spostiamo nell'altro campo.

È il massimo. Dovresti
cominciare con 50, 60.

- E sei baracche.
- Non pensavo a quantità del genere.

Ma puoi farlo tranquillamente.
Hai una relazione speciale con gli animali.

Karin, ho imparato tutto da te.
Da sola non so fare niente.

No!

- Mi è venuto un gatto addosso.
- Davvero?

- Non hanno ancora spedito il materiale?
- Non riesco a connettermi con Hannah.

- Perché non rispondono?
- Non c'è connessione.

- Perché non si mette in contatto?
- Ciao.

- Stanno aspettando.
- Arrivo. Ritelefona a Pitu.

Non mi hai dato quella
lista che ti avevo chiesto.

Non ho fatto in tempo.
Ho avuto da fare.

Vabbè. Avete il controllo della situazione?

Sì.

Allora dovremo improvvisare, poi
dovrai scrivere qualcosa che posso inviare.

Tu rimani qui. Chiama se si mettono
in contatto. Torno fra poco.

- Dammi il computer.
- No. Devo cancellare tutto.

- È pieno di prove.
- Ma è criptato.

Ma sei scemo? Guarda che
si portano via tutto.

- Che succede?
- Pitu!

Calma, calma! Dallo a me.
Tranquilli. Che succede?

Che c'è?
Che succede?

Siamo nella merda!
Pitu, cazzo!

- Chi è nella merda?
- Tutti ci siamo, nella merda.

- Se arriva la polizia...
- E perché dovrebbe arrivare la polizia?

Lea, perché dovrebbe arrivare la polizia?

- Che avete fatto?
- Può darsi che abbiano acchiappato Hannah.

Hannah?

Per cosa?

- Abbiamo messo su un'azione.
- Tu stai zitta!

Meglio se non ti intrometti. Ok?

Hannah è mia nipote.

Se le è successo qualcosa,
voglio essere messo al corrente.

- Di che azione parli?
- È su in Groenlandia.

- Sarebbe dovuta tornare, ma non la trovano.
- Non sanno ancora niente di sicuro!

- No, ma, cioè...
- Che fai, Emil?

Telefono a Gro.

Reagiamo sempre a quello
che succede intorno a noi.

Scusate.

È nel punto d'incontro fra
l'artificio e la realtà,

che ci esprimiamo artisticamente.

È una modalità di lavoro appassionante,
ma le nostre risorse sono limitate.

Non possiamo permetterci
altre spese impreviste.

Ho una voce nel budget,
che dovrebbe poter coprire i danni.

Capisco bene che siate preoccupati, ma
sono in stretto contatto con gli artisti,

e tutto quello che succede
ha la mia approvazione.

Per il vostro progetto, potremmo
avere qualcosa di scritto, in anticipo?

Facciamo quasi tutto dal vivo.

Possiamo vedere la descrizione
che vi avevamo chiesto?

Ma certo. La stanno preparando.

Scusate, ma devo rispondere.

- La mostra è fra meno di una settimana.
- Avrete una descrizione, certo.

Il progetto è in continuo divenire,
quindi stampare materiale non ha senso.

Metteremo su un gruppo online,
su cui potrete seguire gli sviluppi.

Verrà aggiornato continuamente.
E potrete aggiungere i vostri commenti.

Abbiamo sempre bisogno di ispirazione.
Voi avete l'esperienza, noi il coraggio.

- Torno fra un attimo.
- Non è poi così assurdo.

- Oh! Finalmente.
- Emil, sto arrivando. Sono in auto.

- Che cazzo succede?
- In che senso?

Mi hanno appena detto che Hannah
forse è stata arrestata in Groenlandia.

In Groenlandia?

- Sì, in Groenlandia.
- Chi l'ha detto?

Non è la tua mostra? Sono qui con Lea
e Pitu, stanno dando di matto.

Stiamo tranquilli. Possono essere
molte le ragioni per cui sono nervosi.

L'assicurazione è enorme. Il vernissage
è fra meno di una settimana.

Bene. Allora telefona a Frederik
e parlaci tu.

Non sarebbe meglio sapere i fatti,
prima di coinvolgere altra gente?

- Se Hannah è stata arrestata...
- La facciamo uscire.

- È la Groenlandia, non la Thailandia.
- Sei proprio fuori.

Ci vediamo dopo.

- Questo lo tengo io.
- Stai scherzando?

Fermati. Emil?

Ascoltami un attimo.

C'è tutta la mia vita su quel computer.

- Non è solo nostro.
- Devi cancellare i nostri file.

Va bene. Cancello la nostra roba.

Non cercare di fregarmi.
Devi cancellare tutto.

Vieni con me.

I genitori di Hannah hanno il diritto
di sapere se è in stato di arresto.

Devi venire con me
a raccontare cosa avete fatto.

È andata alla grande.
Non ci faranno problemi.

- Hanno arrestato Hannah?
- Non si sa niente di certo.

- Non riusciamo a metterci in contatto.
- Queste sono cose che devo sapere, Nick.

- Sì.
- Infatti.

Sono Gro. Puoi organizzarmi
un appuntamento telefonico con gli avvocati?

Può darsi che abbia bisogno di tutti.
È urgente.

- Grazie. Ci vediamo.
- Vengo anche io.

- C'è una festa di compleanno.
- Posso parlare con Lea.

Manteniamo un basso profilo,
finché non sappiamo cosa è successo.

- Già mi immagino il consiglio.
- Forse la cosa si risolve. Oppure...

Oppure farà parte dell'opera.

Con Hannah in stato di arresto?

Sapeva che era rischioso. Ha preso
una decisione in tutta consapevolezza.

Sapevi che ci occupavamo
di disobbedienza civile.

Ma non potevo sapere
che ve ne sareste andati in Groenlandia.

Ma hai lavorato con artisti perseguitati
che vivono in esilio, no?

Questa è una cosa diversa.

Perché è tua nipote?

Mio fratello mi ammazza.
Te ne rendi conto?

È un avvocato.
Può aiutarla lui.

Buttati dentro! Sì, bene.

Continuate così, bravi.

Marcalo. Dai.

- Non devi preparare un compleanno?
- Devo dirti una cosa.

- Ho chiesto scusa a Klaus.
- Bene, bravo. Vieni con me.

- Sto guardando la partita.
- Vieni con me.

Che c'è?

Forse Hannah è stata arrestata
in Groenlandia.

- Arrestata in Groenlandia?
- Vieni e basta, dai.

Le do un altro vestito.
E poi cerco i documenti. Guarda.

- Questo non lo voglio.
- Non ti piace questo?

- È così bello, con i fiori.
- Non lo voglio.

- Allora questo? Questo è proprio bello.
- No.

- Melody, su.
- Signe?

Ha appena telefonato Emil.
È alla palestra con Frederik.

- Che ci fa lì?
- Mi sembrava un po' nervoso.

Puoi vedere se abbiamo una lista
delle cose che ci mancano?

Emil ha detto che dovrebbe essere
sotto il letto, in una busta.

Lone, non lo so.
Karin, ora ti trovo i documenti.

Aksel, metti un vestitino a Melody.
E io cerco i documenti per Karin.

Non c'è. Strano.
Aveva detto che era qui.

Allora, Melody,
vuoi metterti questo bel vestitino?

Ehi.

Settete!

- Ecco qui un profilo della zona.
- Ah, bene. Grazie.

No. Non puoi metterti
quello, Melody.

- È bello, ha tanti colori.
- Aksel, puoi trovare un altro vestito?

- Devo tornare dagli animali.
- Ok. Prendi la mia auto.

- Io mi metto questo.
- Fai un bel compleanno, Melody, ok?

- Ok. Ci vediamo a casa.
- Passo dopo.

- Non vuoi mettere questo?
- No. Voglio questo.

- Ma questo non puoi mettertelo.
- Ehi?

- Ciao! E vada per quello.
- È bellissimo.

Ehi?

- Siamo venuti troppo presto?
- No, va benissimo.

Ciao. E quello cos'è?
Hai portato un regalo? Posso vedere?

- Ma che bello.
- Emil non c'è, vero?

- No. Arriva subito.
- Ok.

- Ti faccio un caffè?
- No, devo...

- Ciao.
- L'hai disegnato tu?

Ah, l'hai trovato.

Se lo metteva sempre Thomas
per i compleanni di Gro e dei ragazzi.

- Non so se mi va.
- Ne sarebbe stato così felice.

Vado a provarlo.

- Ha detto che poteva farlo.
- Non ci avevate pensato?

Malik era sicuro
che non sarebbe arrivata la polizia.

Il piano era suo.

E come sarebbe dovuto
andare il piano di Malik?

Devo andare. Avrò la casa
piena di gente, fra poco.

- Non andare.
- Lea, siediti.

- Non so altro.
- Devi sapere di più.

Che tipo di materiale aveva Hannah?

- Che dovevano fare sulle barche?
- Che succede?

- Perché non stai giocando?
- Facciamo pausa.

- Vengo.
- Frederik, noi andiamo.

Ti ha detto quello che poteva
e io ora ho ospiti. Andiamo.

Scusi? Vorrei sapere se avete arrestato
una certa Hannah Grønnegaard.

Sì.

No, non riusciamo
a entrare in contatto con lei.

Ok.

Sì.

Ok, mi fa piacere.
Grazie mille.

Ciao.

Ciao.

Emil?

Vado a dare un'occhiata.

- Emil, che c'è?
- Sono venuti troppo presto.

Non importa, siamo...

- Avrei dovuto essere qui.
- Emil, rilassati.

Stai tranquillo. Che è successo?

Può darsi che Hannah sia stata
arrestata in Groenlandia.

Ho dovuto rintracciare Frederik. Gro arriva.
E lui avrebbe dovuto fare la volpe.

Fra un attimo ci sarà la casa
piena di gente.

Non possono occuparsene
Frederik e Gro?

Come?

Parliamone dopo. Ora
pensiamo alla festa di Melody.

Va bene?

Ciao. Ma che vestito è?

C'è stato un piccolo incidente. Vero?

L'ha scelto lei.

Sì, ed è bello lo stesso. Vieni.

Siamo pirati.
Hai una palla in bocca.

Una palla?

Ciao. Se vi togliete le giacche
e le scarpe,

è quasi ora di una sorpresina...

...nella montagna del Troll.
Sentirete una storia.

Il papà di Melody si chiamava Thomas.
E adorava girare per il mondo.

E una volta, mentre viaggiava,
arrivò a un'enorme montagna.

E nella montagna si sentiva
qualcuno che piangeva.

Thomas girò intorno alla montagna,
e trovò una grotta.

Guardò dentro.
Nella grotta c'era un piccolo troll.

Allora entrò e gli chiese perché
piangeva. E il troll gli raccontò...

che era triste,
perché gli piacevano tanto i compleanni.

Chi è che ha vinto oggi?
Siamo noi della SOK.

Chi è che ha vinto oggi?
Siamo noi della SOK.

Bella partita!
Dobbiamo andare via subito.

- Vestiti, che ti aspetto.
- Perché?

C'è un problema.
Vuoi una bibita?

No.

Sì. Ok.

Allora aspetto. Sì, grazie.

- Vai dentro.
- Papà, penso di rimanere qui.

- Devo solo trovare Hannah, e poi andiamo.
- Va bene così.

No, Villads. Dai.
Ci aspettano tutti.

Va bene, ok.

Sono contento di averti visto giocare.

E presto passerò molto più tempo qui a casa.

- Mettere su un'impresa è impegnativo.
- Lo so.

Non vedo l'ora di passare
più tempo con te e Hannah.

Ci vediamo.

Ti telefono quando sono di nuovo qui.
Così possiamo...

Ok!

Sì, pronto?

Emil ha quasi finito la storia, poi escono.
Devi andare nella macchina di Thomas.

Sbrigati a cambiarti, ok? Bene.

Le autorità groenlandesi non possono confermare
che Hannah sia stata arrestata.

Brava, Lea. Così ora sanno
chi devono cercare.

Grazie al cazzo.

Vorrei parlare con quelli
che hanno parlato con Hannah per ultimi.

Ora.

No?

Allora chiedo aiuto alla polizia.

Ok. Allora.

Non siamo riusciti a contattarla
nelle ultime ore.

- Prova ancora, no?
- Rikke?

- Non rispondono.
- Saranno stati presi tutti insieme.

Dimmi cosa è successo.
Che doveva fare Hannah su quella barca?

Da qualche parte
dovrebbe esserci una cassa.

Penso che sia qui dentro.
Sì, esatto. Eccola lì.

Sì, bene. Grazie.

C'è Frederik.
Non dire niente.

- E da quanto tempo?
- Ciao.

- Lea e Rikke hanno vuotato il sacco.
- Dobbiamo...

Non può usarlo per niente.
Hanno inventato tutto.

- Siamo testimoni che mentite.
- Tu chi sei?

- Mi chiamo Nick.
- Pensi che sia uno scherzo?

Tu sta' zitta. Sei stata tu
a portarli a questo.

Sai che hanno fatto? Hanno terrorizzato
l'equipaggio a bordo di una nave.

Hanno creato dei falsi documenti d'identità

e hanno hackerato trasmissioni
radio militari.

- Porca miseria!
- Non ti stupire!

Non c'è bisogno che ti spieghi
cosa comporta l'emissione di documenti falsi.

- Lo sapete qual è la pena?
- Non abbiamo idea di cosa parli.

Mia figlia ha 18 anni.

E non dovrà andare in prigione per colpa
di un idiota fanatico come te.

Non sarebbe meglio
scoprire cosa è successo, prima?

Emil chiede se sei pronto.
Se no puoi dare il costume ad Aksel.

Dov'è Aksel?
Puoi darglielo tu?

- Devo andare fuori dai bambini.
- Lone...

Hannah inizia l'università
quest'estate. Se sei tu il responsabile,

vedrai che ne pagherai le conseguenze.

- Ora, Frederik.
- Non ho ancora finito con te.

Devi lasciarmi portare avanti la cosa.
Non prendere l'iniziativa in questo modo.

È normale che sia preoccupato.
Gli è sparita la figlia.

Aksel? Aksel?

Cazzo!

Quando si fa una caccia al tesoro,
bisogna sempre guardarsi intorno.

Oddio, qui c'è del fango.

C'è una chiave?

Guardate.

Dietro al troll!

Buongiorno, signor volpe.
Guardate qui.

- Entrate a casa della volpe.
- Ehi. Siete voi?

Cosa hai lì?

Puoi venire con noi
a cercare l'ultima chiave.

Una chiave? Aspetta un attimo.
Ce n'è una qui.

Ce l'hai in mano.
Ah. Non è quella.

Ma tu sì, hai una chiave. Guarda.

Non lo sapevi?

Quando si saluta la volpe
si deve fare il segnale segreto delle volpi.

Siamo pronti?

Grazie dell'aiuto. Magari
ci vediamo nel bosco.

Grazie volpe. A dopo.
Ora andiamo a cercare il gufo.

- A presto, volpe.
- Ciao a tutti.

Andiamo.

- Non la troviamo.
- Che ci fai qui?

Villads mi ha detto che Hannah non si trova.
Perché non mi hai chiamato?

Sto aspettando che la polizia
groenlandese mi telefoni.

Ora dobbiamo trovare l'ultima chiave.
Le abbiamo trovate tutte, meno una.

Andiamo sul letto.

Chissà che l'ultima chiave
non sia lì.

Auguri.

- Dovete cercare qui.
- Vi manca una chiave?

L'avete trovata? Allora era proprio lì.

Siete stati velocissimi.
Le potete appendere lassù?

- Lo faccio io.
- Lo fate insieme, ok?

Così. Perfetto. Bene.
E ora abbiamo tutte le chiavi.

- Venite anche voi su?
- Devo solo...

Su! Dobbiamo solo cantare la canzone
del compleanno di Thomas. Due minuti.

Su.

Ecco lì gli strumenti magici.
Prendete tutti uno strumento.

- Ora, all'improvviso, mi ricordo la canzone.
- 1, 2, 1, 2, 3.

# Sento odor di compleanno

# Chi sarà che sento?

C'è odor di compleanno.

C'è un bambino che profuma
molto molto di compleanno.

Lì!

# C'è qui forse una bambina

# che fa quattro anni oggi?

# Ora la festa può cominciar.

# Son felici gli animali.

# Guardate tutti ben intorno.

# Vado ad acchiapparli.

# Se la volpe fa gli auguri,
ti dice miao-miao.

No!

# Se il gufo fa gli auguri,
ti dice bau-bau.

# Quando il passero fa gli auguri,
ti dice of-of.

# Ma se il troll fa gli auguri,
ti dice hurrà!

# Hurrà per Melody. ##

Più forte!

Tutti in cucina. Ci sono le mele candite.

Prendete una mela. Così.

- Mi ricordo quando lo ha fatto.
- Posso vedere?

- Il sole.
- Avrebbe dovuto sentirci.

Grazie per la bella giornata.
Sarà difficile farne una altrettanto bella.

A domani.

Thor dice che è stato il
compleanno più bello della sua vita.

Wow, mi fa piacere.

- Arrivederci.
- Sì, a presto.

Ciao. Buon rientro.

Signe, lascia stare.
Faccio io.

- Sei sicuro?
- Sì, sì. Va bene così.

Carina la mamma di Thor, no?

Quanto sei scema!
Ma che dite?

A presto. Grazie dell'aiuto.

- Apprezzatissimo.
- Grazie dell'aiuto, Aksel.

- A presto.
- Ciao. Buon ritorno.

Dov'è Frederik?

- Allora? Avete saputo niente?
- No. Non ancora. Ti faccio sapere.

Pronto? Frederik Grønnegaard.

Sì. Ho parlato con la sezione B per
controllare un eventuale arresto...

Che dicono?

No. Hannah Grønnegaard.
H-a-n-n-a-h.

Sì. Grazie. Aspetto.

- L'abbiamo delusa.
- No.

Non l'avrebbe mai fatto,
se si fosse fidata di noi.

Sa benissimo che le vogliamo bene.

Sì, pronto.

Sono loro.

- Pronto?
- Pronto, sono Gro della Kunsthallen.

Ci sono novità? Pronto?

- Non sappiamo dove si trovi.
- Abbiamo un contatto.

Ciao. Sono la madre di Hannah.
Mi chiamo Solveig.

Quando telefona
dille che stiamo arrivando.

Arriviamo prima possibile.
Questo è il padre di Hannah.

- Dove l'avete vista l'ultima volta?
- È tornata indietro passando dal ghiaccio.

- Dalla barca?
- Sì.

- Era sola?
- Sì. Aveva le registrazioni.

- L'ha vista nessuno da allora?
- No. Quando siamo arrivati non c'era.

Sono circa 11 chilometri a sud-est di Nuuk.
Non possono essere andati molto lontano.

Grazie. Ciao.

Effettueranno ricerche con l'elicottero.

La troveranno, Solveig.

- La trovano.
- Sì.

Hannah?

Hannah? Forza!

Sì?

No.

Chi è? Sono Frederik.

- Malik?
- Che c'è?

- Malik, non scherzare.
- Che c'è?

Malik?

Che c'è?

Dimmi. Dimmi!

Si è scontrata.
Dicono che...

C'è stato un incidente.
Non è sopravvissuta.

Non ce la faccio.

Non ce la faccio.

Non ce la faccio.

Frederik.

Cosa avete fatto?

Non può essere.

Non può essere.

Non ce la faccio.
Non ce la faccio.

Piccola Melody.

Ora dormi, amore.

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