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LA PASSEGGERA
Traduzione: Jago71
www.yound.net

Sceneggiatura:

Interpreti:

Direttore della fotografia:

Regia:

Andrzej Munk non pot�
completare il suo film.

Mor� in un incidente
stradale il 20 settembre 1961.

Non intendiamo aggiungere ci� che
lui non ha avuto il tempo di dire.

Non stiamo cercando soluzioni che
potrebbero non essere state le sue...

n� cercare di concludere trame che
la sua morte ha lasciato irrisolte.

Vogliamo soltanto presentare
cosa � stato filmato,

con tutte le lacune e le reticenze...

nel tentativo di cogliere qualsiasi
cosa sia viva e significativo.

Andrzej Munk era nostro contemporaneo.

Abbiamo condiviso le sue
speranze e i suoi timori,

e mentre non riusciamo a
indovinare le risposte...

possiamo forse riuscire a presentare
le domande che voleva porre.

Questo racconto inizia oggi...

in un luogo dove ieri e domani
esistono appena. C'� solo il presente.

Questa lussuosa nave
� un'isola nel tempo...

e anche ciascun passeggero � un'isola.

I rapporti quotidiani
si sono interrotti.

Le preoccupazioni e le
ambizioni sono lontane.

Un passeggero non fa
parte di una societ�...

di una nazione, o di un altro gruppo.
Non ha una biografia, � libero.

Il mondo mostra ai passeggeri un volto
sorridente, amichevole, servizievole...

ma poco interessato alla loro
provenienza o al motivo del viaggio.

Noi per�, osservando questo idillio, non
restiamo cos� gioiosamente indifferenti.

Ecco la passeggera alla quale
rivolgeremo la nostra attenzione.

Questa signora � tedesca,

ma da anni non vede il
suo paese n� l'Europa.

Dopo tanti anni sta tornando col marito,

sposato oltreoceano nell'ospitale
continente straniero.

Sono gi� in Europa, il primo
scalo � in un porto inglese.

Cos'ha visto Liza?

Suo marito non capisce...

perch� l'incontro
l'abbia tanto sconvolta.

Non chiamarmi "povera piccola".

Tu non sai proprio nulla.

Per me il lager...

non � stato quello che
credi tu, mio caro Walter.

Io non ero una prigioniera,
ma una sentinella.

Non guardami cos�, non
ho fatto male a nessuno.

E se Marta � viva...

� soltanto grazie a me.

Non ti ho detto molto del mio
passato perch� tu sei un emigrato.

Non puoi capire in quali condizioni
dovevamo vivere e obbedire ai nostri capi.

Ma forse � meglio per entrambi...

che tu finalmente sappia.

Fui inviata ad Auschwitz
nell'estate 1943.

Scelsi il reparto che lavorava nei
magazzini dislocati fuori dal campo.

Non avevo tanto a che fare coi
prigionieri, quanto con le loro cose.

Apparteneva tutto al Reich...

e io ero responsabile affinch�
nulla fosse distrutto o rubato.

C'era la guerra e ognuno di
noi si sentiva un soldato.

Ad alcuni il potere aveva dato la
testa, ma io facevo solo il mio dovere.

Se potevo alleviare le condizioni
delle donne, non esitavo a farlo.

Dal nuovo convoglio dovevo
scegliermi un'aiutante.

Nel mio reparto il mio lavoro
era pi� leggero che altrove...

e il trattamento era pi� umano.

In Marta colsi qualcosa
di vulnerabile e infantile.

Provai della compassione per lei.

Divenne la mia scrivana.

Mi faceva piacere vederla...

ridiventare una ragazza
normale, come quelle libere.

Le auguravo che un giorno
tornasse libera veramente...

e facevo tutto ci� che potevo
per aiutarla a sopravvivere.

Poi scoprii che il suo fidanzato,
Tadeusz, era nel campo...

e quando avemmo bisogno di aiuto
per i conti, lo affiancai a lei.

Grazie a me tornarono a incontrarsi.

Un giorno lei si ammal�. Priva di
sensi, la portarono in ospedale.

Le condizioni l� non erano
buone, mancavano i farmaci.

In questo eravamo carenti.

D'altronde, i nostri soldati al
fronte stavano perfino peggio.

Decisi di riportare Marta nella baracca.

L� potevo avere cura di lei.

Badavo che il medico la
visitasse regolarmente.

Dalla farmacia delle SS mi feci
dare i sulfamidici e le vitamine.

Le salvai la vita.

Non pretendevo la sua gratitudine, ma
almeno avrei meritato la sua fiducia.

Non voleva accordarmela.

Una volta guarita, si chiuse
in se stessa pi� di prima,

Qualsiasi cosa avesse,
non riuscivo a capirla.

Attenti!

Quando capii cosa le succedeva,
era troppo tardi per intervenire.

Si avvicin� a lui senza essere chiamata.

Doveva aspettarsi quella visita.

Non sapevo quale fosse la
sua colpa, ma sapevo bene...

che quando il sottotenente Grabner veniva
di persona a prendere la sua vittima,

nessuna forza poteva
strappargliela dalle mani.

Marta venne portata nella baracca della
morte. Volevo vederla ancora una volta.

Prima di tornare nel Reich, chiesi di vedere
la baracca della morte e mi fu permesso.

Era terribile.

Finalmente vidi Marta.

Io, sorvegliante delle SS,
ero impotente quanto lei.

Fino ad oggi avevo creduto che a Marta
fosse toccata la stessa sorte di Tadeusz.

Si pu� sperare che, dopo
aver ascoltato questa storia,

Walter ripeta commosso:
"Povera piccola".

Ma lasciamo da parte la reazione alla
scoperta del passato di sua moglie.

Non � lui che ci interessa,
probabilmente serviva al regista

perch� Liza potesse raccontare la sua prima
nobile versione del suo rapporto con Marta.

La seconda versione, un po'
diversa, la racconter� a se stessa.

Tra questi due flussi di
memoria, nel film c'� un vuoto,

che nel copione � riempito da
episodi che accadono nella nave.

Il materiale girato da Munk
contiene solo frammenti di scene.

Se il regista le avesse
elaborate come voleva,

l'azione che si svolge nel presente e il motivo
del ritorno al passato sarebbero pi� coerenti.

Ma non ha fatto in tempo.
Abbiamo solo flash dalla nave.

Una folla divertita di
passeggeri, e Liza...

che spia Marta, per accertarsi
che si tratti proprio di lei.

Mentre la sua tensione cresce, riprendono
vita i pi� autentici sentimenti del passato.

La compativo. Quanto ero ingenua!

Ben presto compresi che Marta si
faceva beffe della mia compassione.

Io, una tedesca, rinunciavo a tutto.

Non avevo una vita privata n�
amore, nient'altro che il dovere.

Lei, una polacca, imprigionata per crimini
politici, aveva quello che a me mancava.

Non aveva bisogno della mia
benevolenza per essere felice.

Non era stato grazie a me e neanche
per caso che fosse arrivato a Tadeusz.

Approfittando della nostra credulit�, quelli
scelti tra i prigionieri gestivano il campo,

e ci gettavano polvere negli occhi.

Anche alcuni kap� tedeschi
facevano parte di quella banda.

- Allora?
- Non c'�.

- Come non c'�?
- Il kap� l'ha messo in infermeria.

Il kap�!

- Che significa?
- Lo pu� sostituire lui.

- Di nuovo qualche trucco?
- No, si sospetta il tifo.

Il tifo?

I buoni tedeschi combattono al fronte
e tu ti sei rintanato nel lager.

Vigliacco puzzolente!

Nel 1936 ho combattuto in Spagna. Non mi hanno
dato questa uniforme per la mia vigliaccheria.

Vieni qui!

- Sai di che si tratta?
- S�, lo so.

Ma io ho acconsentito.

Mi rendevo conto che nella
lotta che stavamo conducendo...

l'astuzia valeva pi� della brutalit�.

Pensando che nessuno lo sapesse, giocavano
all'amore, cui non avevano diritto.

Ma io sapevo. E quando sai a quale
cosa tiene di pi� una persona...

e tu hai il potere di
dargliela e togliergliela...

diventi il suo padrone.

Ricevo continuamente rapporti sui furti.

I beni sequestrati sono propriet�
del Reich e i prigionieri li rubano.

Ieri hanno scoperto una prigioniera
mentre rubava scarpe dal magazzino.

Oggi hanno trovato dell'oro
sepolto dai prigionieri.

La Ober faceva parte di una generazione
di idealisti impotenti e si stupiva.

Alla fine disse saggiamente:

"Bisogna conquistare la fiducia di alcune
prigioniere e col loro aiuto mettere ordine.

"Solo i migliori funzionari
insieme ai migliori prigionieri

"potranno restituire al
campo il suo reale valore".

Quest'idea non mi era nuova.

La sorvegliante Weniger
vuole prendere servizio.

Purtroppo, anch'io avevo
dei momenti di debolezza.

Marta ebbe occasione di accorgersene.

Persino i cani hanno tentazioni
alle quali non possono resistere.

Il beniamino di Inga, Major,
andava matto per il formaggio.

Presto avrebbe pagato
questa passione con la vita.

C'era un marmocchio, l�!

Impossibile. Vado a vedere.

Ti fidi di lei?

Meglio se controllo io. Major, seduto!

Che bel pupo!

Guarda!

Scherzi idioti! Saranno stati
quelli del reparto speciale.

Mi sentivo umiliata.

Contando sulla mia debolezza, Marta
mi coinvolse in un brutto affare.

Fece di me la sua complice silenziosa
nel salvare un bambino ebreo.

Da allora cominciai ad appassionarmi
alla lotta contro Marta, per avere Marta.

Oggi � il mio compleanno.

Del mio compleanno non
si ricordava nessuno.

Nessuno mi mandava fiori cos�.

Le rose venivano dalla serra delle SS.

Vi lavoravano i prigionieri
del campo maschile.

Decisi di passare all'attacco.

Marta doveva sapere che
potevo darle Tadeusz,

come si d� una caramella
a una brava bambina.

Grazie, signora sorvegliante,
ma non � possibile.

D'altronde, non ci tengo a vederla.

Che fai ancora qui? Ti
stanno aspettando, sbrigati!

Sbrigati!

Questo prigioniero deve svolgere dei
lavori per la villa del comandante.

Lei non si aspettava che qui avessimo
artisti provenienti da tutta Europa.

Questa � la sua ragazza. Ha disegnato
alcuni schizzi per il suo medaglione.

Ha molta nostalgia di lei. Loro
non possono incontrarsi, come sa.

Stavo gi� per sconfiggere Marta.

Le ordinai di prendere i numeri di
quelli vicini al filo spinato. Non reag�.

Dissi allora...

"Tadeusz"

E lei cap�.

Se non fosse stato per quella storia
del cane, Marta sarebbe stata mia.

HO DATO TUTTO AGLI UOMINI

Quegli spettacoli non mi piacevano. Erano
un oltraggio al prestigio della nostra lotta.

D'accordo, una punizione
ci voleva, ma...

Il gesto di Marta mi piacque.

Non sospettai che fosse ben
pi� che un gesto involontario.

- Formaggio svizzero?
- S�.

L'hanno fatto i prigionieri.

Chi mai del campo maschile poteva
sapere della passione di Major?

E chi voleva vendicarsi
cos� sulla povera Weniger?

Decisi di mettere Marta con le
spalle al muro. Ma proprio allora...

Ti passo il comando. Presenti:
53. Due sono in infermeria.

Al campo verr� una
commissione internazionale.

Mostreremo loro il vostro comando,
� quello che si presenta meglio.

Scegliete una prigioniera che
risponda come si deve alle domande.

- La tua scrivana?
- E' in infermeria.

- Tifo?
- No.

Perch� non la portiamo nella baracca?

Le cure individuali faranno una
buona impressione. Occupatene.

Una delle due ricoverate era Marta.

Non avevo rinunciato
a lottare per averla.

Sono pronto a subire
qualsiasi punizione.

Dovevo vederla.

Questo � l'interno di un normale
edificio d'abitazione. Prego, di qua.

- Qui abbiamo una convalescente.
- Prego.

Mi pare che la malata stia meglio, vero?

S�, da ieri riceve
regolarmente le medicine.

Solo da ieri?

Da quanto tempo � a letto?

Da una settimana.

C'� la guerra. Perfino ai nostri
soldati al fronte mancano le medicine.

- Da quanto tempo si trova al campo?
- Quasi due anni.

E' la prima volta che si ammala?

S�. Ho visto il suo libretto sanitario.

In due anni non si � mai ammalata?

Neanche un'influenza? Un raffreddore?

Riceve la posta da casa con regolarit�?

Naturalmente. Non ci sono
limiti alla corrispondenza.

Questo non mi sembra
contro il regolamento.

Consentite ai prigionieri
di vedere i familiari?

In nessun Paese � consentito.

Sono prigionieri politici.

Naturalmente, in certi casi permettiamo
ai prigionieri di incontrarsi.

- In quali casi?
- Per esempio, in caso di malattia.

Qualcuno � venuto a trovarla?

Questa prigioniera ha un fidanzato.

Anche lui � un prigioniero politico.
E' venuto a trovarla qualche giorno fa.

Allora, Marta, � vero che
il tuo fidanzato � stato qui?

S�.

Congratulazioni! La promozione � certa!

La Ober era soddisfatta
di me e della mia pupilla.

Mi promise una promozione e forse
perfino il trasferimento nel Reich.

Io ero trionfante.

Finalmente avevo
costretto Marta alla resa.

Se mi avessero trasferita, l'avrei portata
con me. Sarebbe stata la mia mano destra.

Intanto la vita nella famiglia del campo
continuava. C'era la quotidianit�...

e c'erano le feste.

Avevo cantato vittoria troppo presto.

Alle mie spalle si comportavano
come il campo non esistesse.

Forse presentivano che quello
era il loro ultimo incontro.

Ma che mi importava dei loro sentimenti?

Avrei dovuto chiudere con lei,

l'occasione si era presentata.

Questa volta le avevo
davvero salvato la vita.

Mi illudevo di scuoterla,

che avrebbe capito quanto mi doveva.

Qui.

Signora sorvegliante, la
comandante vuole vederla.

Me ne occupo io.

- Tutte all'appello!
- Sissignore!

- Appello!
- Veloci!

Di corsa!

Muoversi!

Pi� veloci! Pi� veloci!

E' stato trovato un messaggio.

Chi l'ha scritto?

Marta, vieni fuori.

Traduci.

Su!

Amore mio, anche i miei
pensieri sono sempre con te.

Io sono sempre con te.

Voce!

Non devo neppure chiudere
gli occhi per sentirti vicino,

� come se bastasse allungare una mano.

Amo la tua mano, le tue braccia.

Amore, amore mio grande,

non importa che tu non mi possa parlare,

conosco bene la tua voce.

E anche se non puoi starmi vicino,

posso parlare con te.

Possiamo parlarci, dirci tutto.

Amore, � gi� autunno?

Sono distesa vicino a te sull'erba.

Ci sono tante foglie rosse.

Tra poco piover�.

Mi riparerai dalla pioggia,
coprirai i miei capelli.

Cammino nel fango e non ci sono foglie.

Amore, e tu?

E' un bene che tu esista.

Bacio le tue labbra...

perch� non siano tristi.

Bacio i tuoi occhi perch�
mi diano la buona notte.

Fine.

Vai.

Il messaggio � stupido
e non � importante.

Se la colpevole si fa avanti
spontaneamente, non far� rapporto.

Se invece aspetta che
qualcun'altra la aiuti, sar� punita.

E se nessuna si fa avanti,
sarete punite tutte.

Signora sorvegliante, la
comandante vuole vederla.

Resterete qui finch� la colpevole
non si sar� fatta avanti.

Fino a domani se necessario!

- Ha convocato anche te?
- S�, poco fa.

E' furiosa. E' stata nominate
tra i criminali di guerra.

Radio Londra ha dato diversi
dettagli sugli ultimi trasporti.

Chiss� come fanno a
sapere cosa succede qui!

Cosa vuole da noi?

Inga, vieni qui. Liza, tu aspetta.

Non capivo la lingua in cui
era scritto il messaggio.

Ma in una lettera d'amore che ci facevano
cifre e cognomi tedeschi che conoscevo?

Il tuo servizio sta per finire. Tra
due giorni devi presentarti a Berlino.

Ti manderanno alla centrale.

Mi dispiace, ma devo chiarire con
te una cosa. Sai di cosa si tratta?

No.

Il tuo reparto ha
nascosto un bambino ebreo.

Impossibile.

La sorvegliante Weniger pensa che
sia accaduto quando era in servizio.

Se Inga dice che � successo
durante il suo servizio...

Devi ricordartelo. Ti avevo detto che
in una carrozzina c'era un marmocchio...

e quella ha portato un bambolotto.

Non me lo ricordo.

Durante il mio turno
non pu� essere accaduto.

Liza, ma che dici?

La tua parola mi basta. So che
reggi il reparto con pugno di ferro.

Ritengo che la sorvegliante Liza...

avrebbe ammesso la colpa.

Una SS non nega mai le
proprie responsabilit�.

Io non le nego. Se il reparto ha
trasgredito, dovr� essere punito.

Chiedo che tutte le prigioniere siano
mandate nello squadrone di punizione.

D'accordo. Preparate il rapporto.

Signora sorvegliante. La responsabile
della baracca vuole vederla.

Le faccende del reparto
non mi interessano.

Forse allora pu� venire
la sorvegliante Inga.

Una prigioniera si �
dichiarata colpevole.

Marta!

S�, io.

Andrete tutte nello
squadrone di punizione!

Ma io ho ammesso il
fatto, mantenga la parola.

Non � vero, non puoi aver
scritto tu quel messaggio.

Invece posso, lo sa.

No, io non so nulla! Il messaggio
riportava solo stupidaggini amorose.

No, lei sa bene cosa c'� scritto.

Mi ci aveva costretto.

Voleva rovinarmi, dovevo difendermi.

Queste ultime frasi
non sono molto chiare.

Come si difese Liza...

e come influenz� le sorti di Marta?

Quelle sorti di cui
aveva parlato al marito,

ma sulle quali ora preferiva tacere,
troncando il racconto sul finale.

Ma non pretendiamo
troppo dalla sorvegliante,

ha gi� ammesso molto.

E che cercasse delle
giustificazioni � umano.

D'altronde, il suo racconto del gioco

tra la sorvegliante e una prigioniera
non � esso stesso una difesa e una fuga

verso una dimensione umana?

Verso una crudelt� e un male
che ancora possano dirsi umani?

Restano sullo sfondo, confuso e irreale,
le esistenze mute di chi moriva anonimo,

per caso, svolgendo
mansioni di servizio,

vittime schiacciate nel fango che
Liza calpestava senza accorgersene.

Questa storia, iniziata su una
nave, che � un'isola nel tempo,

� facile da concludere.

L'incontro col passato
non � durato a lungo.

Forse Marta � morta da tempo

e questa � solo qualcuna che le
assomiglia. E ora scende a terra.

La nave prosegue il viaggio.

Probabilmente le due donne
non si incontreranno pi�.

Liza non sar� mai pi� minacciata dalle
verit� sepolte nel fango di Auschwitz.

Nulla turber� la sua vita tra gente
indifferente ai crimini del passato,

gente che ancora oggi... davvero nulla?

Film completato da: