All language subtitles for Barbara Jefford, Ralph Bates - Lust For A Vampire [1971].YEBO

Resta un altro po'.

Non posso. Mio padre
si arrabbia, se mi attardo.

- Ti vedrò stasera?
- Forse.

MIRCALLA, L'AMANTE IMMORTALE

Signore delle tenebre,
principe dell'inferno...

presta orecchio alle preghiere
del tuo servitore.

Manda dal tuo regno oscuro...

il potere per poter compiere
la tua volontà sulla Terra.

Ridona vita alle ceneri di questo santuario,

affinché, per servirti,

i morti possano unirsi ai non morti.

Accetta questo sacrificio in tuo omaggio.

Trasforma ora questo sangue
fresco e ancora caldo

in un corpo di tua creazione.

E questo spirito innocente,
in uno malvagio.

È buono.

Come te, Trudi. Buona, da mangiare!

- Devo andare?
- No, non c'è fretta.

Posso parlarvi, signor Lestrange?

Certo, sedetevi.
Prendete un bicchiere di vino.

No, grazie.

Non vorrei sembrarvi scortese, signore.

In tempi normale non ci sarebbe niente
di male a parlare e scherzare con una ragazza.

Ma questi non sono tempi normali.

Non troverà nessuna ragazza di questo
villaggio che parli con uno straniero.

- È la vostra prima notte sotto questo tetto.
- E probabilmente l'ultima.

- Sapete in che anno siamo?
- 1830, se non sbaglio.

Sì, sono passati quarant'anni
dall'ultima volta in cui furono visti.

E prima di allora,
erano trascorsi altri quarant'anni.

- Davvero? Chi?
- I Karnstein.

- Non credo di conoscerli.
- Il castello sulla collina...

Certo. Pensavo fossero tutti morti,

Noi li chiamiamo i non morti,
signore. Sono vampiri.

- Mio Dio! Lo credete davvero!
- Lo sappiamo, signore.

Ditemi di più, mi interessa.

Quello che avete detto sui Karnstein,
che sono morti... è vero.

Però hanno comunque
il potere di reincarnarsi.

E questo è il momento del loro ritorno.

Ve lo dico, signore: questa città
vive in uno stato di terrore.

Terrore? Per cosa?

Scelgono come prede le giovani vergini.
Fanno loro un incantesimo.

A volte le affascinano...

e succhiano lentamente il loro sangue.

A volte le uccidono rapidamente,

con un solo morso, con le loro zanne.

- Va bene, non sono una giovane vergine.
- Oh, potete ridere, signore...

ma ci sono anche degli uomini,
tra le loro vittime.

Vi consiglio di non lasciarvi sedurre
da una bella straniera.

Datemene l'occasione, non chiedo altro.

Sentite, vi prego! Capisco che voi
ci crediate fermamente,

ma è solo una superstizione.
E voi siete cresciuti con essa.

Non potete aspettarvi
che io la prenda sul serio.

Io vi ho detto tutto quello che so, signore.
Non posso fare altro.

Sì, e mi interessa molto.

E' per quello che sono venuto qui, per avere
informazioni per il libro che sto scrivendo.

Sono un romanziere, sapete?
E scrivo di queste cose.

Streghe, vampiri, magia nera...

ma sono frutto della mia immaginazione
e io ne sono consapevole.

Sentite, signore, al momento una
delle giovani del villaggio è scomparsa.

Una brava ragazza,
non il tipo da scappare via.

Vi andrebbe di dire ai suoi genitori

che si stanno solo immaginando
che sia scomparsa?

Beh, potrebbe essere ovunque.

Sentite, se siete tutti terrorizzati
dal castello dei Karnstein, ci andrò io.

Dopo pranzo.

Chissà, magari c'è una bellissima vampira
che mi aspetta per sedurmi.

Quello che avete detto sui Karnstein,
che sono morti... è vero.

Però hanno comunque
il potere di reincarnarsi.

E questo è il momento del loro ritorno.

Ma è una superstizione...

A volte le affascinano...

e succhiano lentamente il loro sangue.

Ma ci sono anche degli uomini,
tra le loro vittime.

Ma ci sono anche degli uomini,
tra le loro vittime.

Ma ci sono anche degli uomini,
tra le loro vittime.

Vi consiglio di non lasciarvi sedurre
da una bella straniera.

Noi li chiamano i non morti,
signore. Sono vampiri.

Ragazze! Ragazze!

Ragazze!

Non so chi siate, signore.

Richard Lestrange.

- Dei Lestrange di Cork?
- Sì.

Allora dovete essere il figlio
del lord, l'erede del titolo.

- È così, come lo sapete?
- La genealogia è il mio soggetto preferito.

Vi chiedo scusa, mi rendo conto
che posso essere noioso.

È per questo che ho portato
le ragazze qui, al castello.

Mi serviva una scusa,
per le mie ricerche.

I Karnstein sono una famiglia affascinante.

Sì, ne sono certo.
Ma ditemi delle ragazze.

Questa è Susan Pelley, è americana.

E lei è Isabel Courtney,
dei Courtney dell'Hampshire.

- Famiglia interessante.
- Molto.

E lei è Amanda McBright, suo padre
è un possidente terriero, in Scozia.

- Una ragazza graziosa.
- Sì.

Perdonatemi, non mi sono
presentato: Giles Barton.

E questa è la scuola.

Su, ragazze. Ai vostri posti.

Su, su, su.

Ai vostri posti, ragazze.

Siamo qui da tre settimane.

È la moda del momento, sapete? Affinare
gli studi in una scuola del Continente.

È un progetto ambizioso, per noi.

Io insegno Storia e Arte.

La signorina Simpson è la direttrice,
io sono suo socio.

E questa è Janet Playfair,
insegnante di ginnastica.

Ha già lavorato con la signorina Simpson.

E' una nuova concezione
dell'esercizio fisico...

basata sulla danza greco-romana.

Davvero?

È meglio se aspettiamo qui.

Alla signorina Simpson non piace che
degli estranei si avvicinino alle ragazze.

La lezione finirà tra qualche istante,
e a quel punto vi presenterò.

- Alla signorina Playfair?
- No, alla signorina Simpson.

- Siete lo scrittore?
- Sì, a vostro servizio.

Il figlio di lord Thirstin.

Beh, in tal caso, sarete sempre
il benvenuto nella scuola.

Ma non lo saranno
i vostri libri, mi spiace.

Non sono adatti a delle ragazze
in età impressionabile.

No, credo di no. Potrebbero spaventarle.

Però, se voleste farmi
insegnare letteratura inglese...

Abbiamo un insegnante di inglese,
arriverà mercoledì. Ora, se permette...

- Certamente.
- Signorina Simpson?

Sì, Susan, cosa c'è?

La signorina Carson ha detto
che sta arrivando una carrozza.

Grazie, mia cara.

Dev'essere la contessa Herritzen
che accompagna sua cugina, una nuova alunna.

Non andatevene, signor Lestrange, sono certa
che sarete lieto di conoscere la contessa.

Oh, sì.

Contessa...

Mia nipote, Mircalla.

Il mio socio, il signor Giles Barton...

e questo è il signor Richard Lestrange,
il famoso scrittore.

Contessa...

Il figlio di lord Thirstin.
Prendiamo un tè?

Il signor Barton è inquietante.

Ci sta sempre intorno e
ci fissa, quando balliamo.

Sì, vero.

Chi era l'uomo con lui, ieri?
Era attraente.

Non lo so.

Trisha, sai chi era l'uomo
che stava con Barton ieri?

No.

Come ti senti, dopo il tuo primo giorno?

Molto stanca.

È la danza, ci vuole
un po' di tempo ad abituarcisi.

Non mi ci abituerò mai.

Certo che sì. Col tempo. Come tutte.

Va meglio?

Su, ragazze, basta.
Smettetela di parlare.

Erika, ti spiace tornare
nella tua stanza per favore?

Johanna, tra cinque minuti
le luci si spegneranno.

Questo lo prendo io.
Forza, ragazze, a letto.

Svelte!

Andiamo al fiume, stanotte, per una nuotata
al chiaro di luna. Ti sentirai molto meglio.

- E la signorina Playfair?
- E' tranquilla.

Mettiamo un paio di cuscini nel tuo letto
e penserà che tu stia dormendo.

Sì.

Ci andremo a mezzanotte.

Ho pensato: "Mio Dio, mi hanno in pugno!

È come ha detto l'oste, sono i Karnstein!"

E poi mi sono imbattuto
in queste splendide ragazze.

Vieni, su, bravo, dai.

Sembravo pietrificato.

Erano tre e venivano da ogni direzione.
E io ho provato a scappare.

Davvero, tre bellissime ragazze...

Tre bellissime ragazze e un insegnante,
che vagavano per il castello dei Karnstein,

e ho pensato fossero vampiri!

Mircalla? Mircalla?

Dove sei stata? Pensavo non venissi più.

Sono venuta da sola. Ho sentito qualcuno
che mi seguiva e mi spiava.

Forse era Giles. È sempre in giro a spiare,
che cerca di vederci senza vestiti.

- Hai visto nessuno?
- No.

Birra, signore?

- Qualcosa da mangiare, signore?
- Sì, credo di sì.

Questo gentiluomo è arrivato
sin qui dall'Inghilterra.

Non desidero sedermi con lui.

- Buona giornata.
- Oh, buona giornata.

Biggs, Arthur Biggs.

- Come state? Io sono Richard...
- Lo so, signore, lo so!

Ed è un piacere scoprire che anche voi
alloggiate qui. Volete unirvi a me?

Io... io ho letto tutti i vostri libri!

- Grazie, siete molto gentile.
- Mi sono piaciuti molto, signore, molto!

E... sono uno scrittore anche io.

Non credo di aver letto i vostri libri.

Perché non sono stati
pubblicati, ecco il motivo.

Il mio... il mio stile, in Francia,
viene definito "avantgarde".

- Sì, beh, può non essere facile.
- La speranza c'è ancora, c'è.

Da qualche parte ci sarà
una mente illuminata che...

- Magari voi potete fare qualcosa...
- Oh, sì, sarebbe un piacere.

Ma al momento sono molto
occupato. E a breve ripartirò.

No, io starò nei paraggi,
nella scuola della signorina Simpson.

Nella scuola?

Sì, faccio questo lavoro
per finanziare i miei scritti.

Allora siete voi il nuovo insegnante,
l'insegnante di letteratura inglese!

Sono un predicatore,
non posso praticare.

Mio caro signore, non sapevo
che foste quell'Arthur Biggs.

Sarà un piacere leggere le vostre opere.

Penso che potremmo anche... collaborare.

Collaborare?

Sì, ho in programma un nuovo
romanzo, e necessita molta ricerca.

A Vienna.

Povero Jacques, la gamba
è rotta in tre punti, purtroppo.

È davvero una disdetta.
Ma non potrebbe usare un bastone?

Non è tanto semplice.
Serve una difficile operazione.

L'ospedale di Vienna è l'unica soluzione.

- E quando tornerà?
- Quattro settimane, forse tre.

Non posso rimanere
senza un insegnante tanto a lungo!

Giungiamo così ai romanzi
del diciannovesimo secolo.

In cui il nuovo stile si rapporta al vecchio
e ne raggiunge la forza e la grazia,

quella degli antichi poemi.

Mademoiselle, volete dirci chi
tra i romanzieri contemporanei preferite?

Temo di non conoscerne alcuno.

Qualcuno almeno.
Tedeschi, se non inglesi.

No, però conosco molte opere
del diciottesimo secolo.

La vostra formazione
sembra essere stata trascurata.

Mi dispiace.

Avete solo bisogno di lezioni private.

Va bene, vediamo cosa
conosce il resto di voi.

L'ultima parte del quindicesimo secolo

non è un periodo
particolarmente ben documentato.

Infatti abbiamo ben pochi
documenti di quell'epoca.

Comunque sappiamo che in quel periodo,

quando la Stiria
era ancora una potente regione,

fu costruito il castello dei Karnstein.

Troviamo la prima menzione
della famiglia Karnstein

nelle cronache della Stiria del 1187,

che si sa essere l'equivalente del censimento
inglese "Il libro del Giorno del Giudizio".

I Karnstein hanno una storia
familiare tra le più curiose.

Non tutto è documentato, in ogni caso.

Il primo riferimento ai Karnstein

è probabilmente nelle cronache di...

Signor Lestrange.

Signorina Simpson.

E' bello vedere che vi interessate
alle attività scolastiche in generale.

- Certamente.
- Credo di capire che volete vivere qui.

Credo sarebbe utile passare
più tempo con le ragazze,

osservare il loro lavoro.

Molto bene, vi mostro la stanza.

Grazie.

Cosa che ci porta alla questione
del motto di famiglia.

Non c'è qualcosa più vicino alla scuola?

Si tratta di una sistemazione eccellente.
La dividerete con il signor Giles.

Sempre meglio.

Grazie.

Dio, quanta polvere su questi libri.
Dove li avete pescati?

Cosa?

- Sono libri importanti.
- Perché, di cosa trattano?

Di storia e materiale di ricerca.

Ricerca su cosa?

Sul castello Karnstein. È affascinante.

So cosa cercate.

Cosa?

State cercando di diventare un vampiro.

- Ascoltate le dicerie del villaggio?
- Non sono tutte dicerie.

Io...

Mircalla.

Scusami se ti chiamo per nome,

ma per me è magico.

- Devo andare.
- Ti prego, non andare.

Ho provato mille volte
a restare solo con te.

Sono venuto qui solo per parlare con te,

perché ti amo.
Perdonami, devo dirtelo.

Ti amo dal primo momento
in cui ti ho vista.

Pensavo di essere vivo,

ma fino allora ero morto.
Sono nato in quel momento.

Ho vissuto da allora
con la pena di amarti.

- Per la prima volta, davvero, giuro...
- No, lasciami!

Perdonami.

- Deve aver detto qualcosa.
- No, signora.

Credevo fosse con qualche
altra ragazza, in un'altra stanza.

Non mi sono resa conto
che non era tornata fino a stamattina.

Sei sicura che non ti abbia
detto che sarebbe uscita?

Sono sicura, Mademoiselle.

Va bene.

So che è solo uno sciocco scherzo di Susan,

ma non voglio allarmare
le altre ragazze, capisci?

Non l'ho detto a nessuna.

Non lo fare. Per il momento, intendo.

Se dovessero chiedere, Susan è in ospedale.

- Sospetta parotite.
- Sì, signorina Simpson.

Una ragazza è scomparsa. Non
potete davvero credere che sia uno scherzo.

Certo che no.

Ma non c'è bisogno
di allarmare tutta la scuola.

Cosa avete intenzione di fare?

Beh,

dobbiamo aspettare un po'.

Potrebbe tornare.

Ho più esperienza di voi
in questo genere di cose.

Alcune ragazze sono cagnette in calore.
Avrà conosciuto un uomo.

Uomo? Che uomo?
Siamo a miglia dal villaggio!

La gente del luogo non è mai venuta qui.

Susan è appena arrivata.
Non sappiamo se è stata seguita.

Ridicolo! Susan non è quel tipo di ragazza.

In ogni caso, se è stata rapita,
come sembrate suggerire,

- dovremmo informare la Polizia.
- La Polizia? Certamente no!

Dobbiamo farlo!

Non accetterò che mi si dica
cosa fare, nella mia scuola.

Non ho detto che sia stata rapita,
ho detto che è stata una scappatella.

- Susan ritornerà di sua volontà.
- E se non lo farà?

- Allora denuncerò l'accaduto.
- E quando lo farete?

Janet...

devo chiedervi di darmi un po' di pace.

So quali sono le mie responsabilità
verso Susan e tutte le ragazze.

Ma ho anche altre responsabilità.
Verso la scuola.

È tutta la mia vita. E il mio futuro.

Non posso buttarla alle ortiche,
creando uno stupido scandalo.

Dev'esserci una spiegazione logica,
alla scomparsa di Susan.

Molto bene. Quarantotto ore. Non di più.

Perché se non ne denuncerete
la scomparsa voi, lo farò io.

La storia del castello del Karnstein
risale al più antico Medio Evo.

Notizie sulla famiglia Karnstein
sono registrate già nel XII secolo.

Qui ne abbiamo un interessante esempio.

Una giovane contessa Karnstein, Carmilla.

Nata nel 1688, da quel che posso capire.
E' morta nel 1710.

Probabilmente a causa della peste
che fece parecchie vittime in quell'epoca.

La tomba, come potete vedere,
è molto trascurata.

Al momento, nessuno
dei Karnstein è ancora in vita.

Andiamo, su.

Carmilla...

un nome inusuale, potreste pensare.

Ma ai tempi era uso dare alle figlie un nome
che era anagramma di quello della madre.

O di un altro familiare di sesso femminile.

Vediamo... come poteva chiamarsi la madre?

Marcilla?

Millarca?

Mircalla!

Magari la famiglia Herritzen
è legata in qualche modo ai Karnstein.

- Sapete se è così, Mademoiselle?
- No.

Allora, presumo che lo scopriremo
grazie alle mie ricerche.

Ora, andiamo verso il castello.

Una storia davvero affascinante.

Soprattutto... intrigante! Su, venite.

Soprattutto intrigante,
non per quel che ne viene detto,

ma per quel che non ne viene detto.

Gli abitanti del villaggio raccontano
storie più che straordinarie.

Vediamoci qui stanotte,
è importante.

Ho scoperto una cosa. Devi venire!

Insegnante. Che occupazione ridicola!
Indegna per un uomo.

- Beh, ha i suoi lati positivi.
- Che lati positivi?

Non sono sempre ben visibili, lo ammetto.

- Non credo dovreste...
- Mi mantengo in forma.

Una mia alunna non si è presentata,
stamattina. Perché non c'era?

Susan?

Ha qualche linea di febbre,
mi pare. È all'ospedale.

Ne ho qualche linea anche io.

Vi rimetterete presto. E ora,
se posso darvi un consiglio...

Una buona notte di sonno risolve ogni cosa.

Forse avete ragione.
Vado a sdraiarmi un po'.

- Io... vado a fare due passi.
- Non è una brutta idea.

Vengo... vengo con voi.

Dovevi venire, vero?

Perché so tutto.

So chi sei... e perché sei qui.

L'ho scoperto questo pomeriggio.

È stato qui, alla tomba,
quando ho visto il nome "Carmilla".

L'ho scritto, guarda!
Carmilla... Mircalla.

Sono tornato, ho controllato i miei appunti.
Sapevo cosa stavo cercando.

Il ritratto di Carmilla Karnstein.

Morta nel 1710. 120 anni fa.

Sapete di chi è l'immagine
il ritratto di Carmilla Karnstein, Mircalla?

Di te!

Te!

Te!

Resta con me. Ho girato la croce.

Ho studiato la tua magia, vedi?
Conosco l'arte oscura.

E voglio solo saperne di più e di più.

Non ti tradirò mai, lo giuro.

Voglio solo servirti.

Solo essere tuo servitore.

Essere il servitore del Diavolo.

Mi accetterà, lo so.
Posso provare le mie parole.

Avrei potuto rivelare tutto,
ma ho preferito tacere.

Ho trovato il corpo della ragazza
che hai ucciso. E non ho detto niente.

L'ho gettato nel pozzo, io stesso.

Farò tutto quello che mi chiederai.

Mircalla!

Ti prego!

Voglio solo servirti!

Ti prego! Ti imploro!

Prendimi!

Mircalla!

Mircalla!

Contessa! Che onore.

Stavo andando a Vienna e ho colto
l'occasione per farvi visita.

E' sempre un piacere vedervi, cara Contessa.

Andiamo a giocare!

Attenta!

Signorina Simpson!

Povero Giles! Ma cosa
è successo? È stato un incidente?

Lo scopriremo.

Che fortuna che sia in viaggio
col mio medico personale!

Questa sì che è una fortuna.

Il medico del posto è un chiacchierone
e non vogliamo far scoppiare uno scandalo.

Non ci sarà nessuno scandalo.

Dottore?

Un attacco cardiaco.

Salve.

- Mi dispiace disturbarvi.
- Non importa.

- Volevo parlarvi.
- Allora accomodatevi.

- Non sapevo proprio a chi altri rivolgermi.
- Di cosa si tratta?

Non lo so esattamente,
ma sento che c'è qualcosa che non va.

Di fronte alla morte si è sempre impreparati.

- Conoscevate Giles da molto, vero?
- No, la sua morte è stata orribile, ma...

non so se riesco a spiegarmi...

si tratta di Susan.

Susan?

Cos'è successo? So che ha avuto la febbre.

Non è vero. Questa storia è stata inventata
per non dare spiegazioni.

Lei è...

scomparsa.

Scomparsa?

Sono ormai due giorni
che non sappiamo dove sia.

Volevo chiamare la Polizia, ma la signorina
Simpson mi ha pregata di non farlo.

Non voglio danneggiare la scuola, ma...

Non so se sono i miei nervi...

La morte di Giles sembra qualcosa
di più di una strana coincidenza.

Ho un terribile presentimento.

Qualcun altro morirà.

Andiamo! State facendo correre
troppo l'immaginazione.

Può darsi,

Non riesco a smettere di pensare

che la scomparsa di Susan
e la morte di Giles...

siano collegate tra loro.

Giles ha avuto un infarto.
Non c'è nulla di misterioso in questo.

La questione di Susan è diversa.

Nessuno sa dove potrebbe essere?

- Chi è la sua compagna di stanza?
- Mircalla.

- Mircalla?
- Dice di non sapere niente.

Dev'esserci una spiegazione.

Non vorrete rendervi ridicola.

Quello non mi preoccupa.
Sono troppo preoccupata per Susan.

Ho detto alla signorina Simpson che aspetterò
fino a domani e poi andrò alla polizia.

Verrete con me?

Non lo so.

Ci devo pensare.

- Vi prego.
- Non dobbiamo agire avventatamente.

Domani?

- Sì.
- Ora devo rientrare.

- Quando nessuno può vedervi.
- Alla signorina Simpson verrebbe un infarto.

- Vi ringrazio.
- Di che cosa?

Di avermi ascoltato.

I Karnstein. Storie di demoni.

Stregoneria.

Le leggende dei vampiri.

La storia di Styria.

Signorina Herritzen, vorrei parlarvi
del vostro compito, per favore.

I riferimenti al diciottesimo
secolo sono perfetti.

Ma a dir la verità la sua conoscenza
degli scrittori dell'epoca è scarsa.

Devo vederti. Ho bisogno di parlarti.
E' importante.

- Non posso.
- Perché?

Ti prego.

Ci sono anche
moltissimi errori di grammatica.

Ho frugato tra le carte di Giles.

Ho fatto ricerche approfondite
sulla famiglia Karnstein.

Ha fatto delle scoperte affascinanti.

Forse la cosa ti interessa.

- Quando?
- Questa notte, al castello.

Grazie, signorina.

Mircalla.

Dovevi dirmi qualcosa?

Sì.

lo ti amo. Per favore, ascoltami, dannazione!

Non è una cosa da poco.
Per me non c'è niente di più importante.

Dimmi!

Cosa?

Cos'hai trovato in quelle carte?

- Il tuo nome.
- Solo il mio nome?

Mircalla e Marcilla...

e Carmilla.

Carmilla?

Sì, Carmilla.

Carmilla Karnstein.

E c'era anche un tuo ritratto,
libri di magia nera...

e storie dei Karnstein.
Storie spaventose.

E c'era dell'altro.

- Dell'altro?
- Sì.

Cos'altro?

Mircalla, ho solo bisogno
di una tua spiegazione.

La spiegazione è semplice.
Io sono una Karnstein.

La nostra famiglia ha cambiato nome.

Se hai letto quei libri, saprai il perché.

Ecco perché somiglio a Carmilla...

e perché mi chiamo Mircalla.

Che cos'altro vuoi sapere?

Se sono un vampiro? È questo che pensi?

Il famoso scrittore Richard Lestrange
è uno zotico superstizioso?

Credi nel mistero e nell'immaginazione?

Sì, è così.

Credo che esistano cose a noi sconosciute.

Credo esista il potere del bene
e quello del male.

Ho letto e ho studiato tanto.

Ho passato tutta la notte
nello studio di Giles.

E ci sono prove evidenti, credimi.

Prove?

Che genere di prove?

Che tu sei un vampiro.

Dici queste cose...

e poi dici di amarmi?

Dimostrami che non lo sei.

Amami.

No! No! No!

- Devi farlo, devi!
- Perché?

Se... se fossi un vampiro, ti ucciderei.

Sì.

Cielo!

Cielo!

La porta era aperta.

Capisco.

- Allora?
- Allora cosa?

Avevate promesso di darmi
una risposta stasera.

Per questo vi stavo aspettando...

sono ore che aspetto!

Sono desolato.

Ci ho riflettuto,
e credo che non dovreste dire nulla.

- Nulla?
- Sì, è tutto frutto della vostra fantasia.

- Anche la scomparsa di Susan?
- Qualsiasi cosa.

La signorina Simpson ha molta esperienza
e sono certo che abbia ragione.

E se ha ragione, che differenza fa?

Se Susan fosse fuggita con qualcuno,
e questa è l'ipotesi più assurda...

non credete che avremmo dovuto informare
la Polizia o i suoi genitori?

Cosa vi è successo? Siete diverso.

- Sembrate una persona completamente diversa.
- Non dite sciocchezze.

Pensavo che foste una persona...

onesta e...

coraggiosa, quando siete arrivato qui.

Credevo che mi avreste aiutato.
Non potevo contare su nessun altro.

Perché, signorina Simpson?

Perché? Perché? Perché?

- Se me ne fossi resa conto, Ispettore...
- L'ha sempre saputo, signorina Simpson.

Siete una donna intelligente, o almeno
è quello che sembra dal lavoro che fate.

Una ragazza che era stata affidata
alle vostre cure è scomparsa...

da tre giorni.

Ma io dovevo occuparmi delle altre ragazze.

Avrebbe dovuto rivolgersi alla Polizia.
Potrebbe essere morta.

In un fossato, con la gola tagliata.

Oddio! Vi prego!

Se non fosse stato per la signorina Playfair,
saremmo ancora all'oscuro di tutto.

Lei si preoccupa delle altre ragazze.

Anch'io.
Sono preoccupato per la loro sicurezza.

Non so cosa dire!

Molto bene.

Adesso se ne occuperà la polizia.
E' una questione molto grave.

Quella ragazza non è solo vostra ospite,
ma è anche cittadina di un altro stato.

Potrebbero esserci
serie conseguenze politiche.

La famiglia è stata avvertita?

Scrivete loro una lettera immediatamente.

Ho detto immediatamente, signorina Simpson.

Voi la spedirete, signorina Playfair.

Poi c'è stata la morte
di un certo signor Barton.

Anche di questo la Polizia
non ha saputo nulla.

I miei uomini hanno fatto delle indagini...

senza trovare
alcuna denuncia della sua morte.

È stato sepolto qui.
Vorrei vedere il certificato di morte. Dov'è?

Non riesco a leggere il nome del medico.

- Il dottor Froheim.
- Non lo conosco.

Un medico personale della contessa Herritzen.

Non conosco neanche lei,

Signor Raymond Pelley.
E' il padre della ragazza?

Sì, è americano, ma risiede
momentaneamente a Vienna.

Capisco.

Dunque, i particolari li conosco già
grazie alla signorina Playfair.

C'è altro da aggiungere?

Avete fatto fare ricerche, qui?
Nei dintorni del castello?

Sì, certo. La signorina Simpson,
io e il signor Barton.

Il signor Barton? Credevo fosse un segreto.

Giles era mio socio,
abbiamo fondato questa scuola insieme.

Capisco. Dov'è stato trovato il corpo?

- Ve lo faccio vedere.
- Prego.

Mary!

- Sei in ritardo.
- Non sarei dovuta venire.

- Perché?
- Sai il perché.

No. L'altra notte tra le tue braccia
ero così felice...

e adesso mi eviti.
Non mi guardi nemmeno negli occhi in classe.

- Non posso.
- Mircalla.

Non farmi altre domande.
Non posso spiegare nulla, non voglio farlo.

Mircalla, se non mi ami,
dimmelo, santo cielo!

Non sopporto l'agonia dell'incertezza.

Mircalla, dimmelo.

- Cosa?
- Dimmi che non mi ami. Dillo!

Dillo!

Una delle ragazze ha trovato il corpo qui.

Ho capito. Grazie, signorina Playfair.
Ora posso continuare da solo.

- Se volete...
- Sì, grazie.

- Devo andare, ti prego.
- Non te ne andare.

Non capisci. Mia zia arriva oggi pomeriggio.

La Contessa?

Sì.

- Mircalla, fammi parlare con lei.
- No!

- Le dirò solo...
- Non sarebbe corretto.

Richard, devi giurarmi che non le parlerai,
che non le dirai nulla del nostro amore.

Mircalla, siamo nel diciannovesimo
secolo, non nel diciottesimo.

No, devi giurarmelo!

D'accordo. Lo giuro...

se mi bacerai ancora.

Non so dirvi quanto vi sono grata.

- Forse ho commesso un'impertinenza.
- Non lo dite nemmeno.

Non sapevo più a chi rivolgermi.
Voi siete stata così gentile.

Non dovete avere paura.

E' venuto solo un ispettore della Polizia.
Deve pur fare il suo dovere.

Vi garantisco che non causerà alcun problema.

E' un uomo orribile.

Mi ha trattata come una criminale.

Mi ha maltrattata.

Ho solo cercato di fare quello che pensavo
fosse giusto per le ragazze e per la scuola.

Ne sono sicura.

- Non vi preoccupate.
- Ma sta perlustrando il terreno!

Cosa potrebbe trovare?

Lettera? Quale lettera?

Per il signor Pelley, il padre di Susan.

Ha insistito.

- È già stata inviata?
- Sì

La signorina Playfair è
partita subito per il villaggio.

Scoppierà uno scandalo.

Quell'Heinrich è deciso a rovinarmi.

Non preoccupatevi
dell'ispettore Heinrich.

Scrivete un'altra lettera
a questo signor Pelley...

dicendo che è stata trovata sua figlia.

- Morta.

Non dovrebbero esserci altre domande
se allegate un certificato di morte.

Ma come?

- Io non...
- Come?

Intendete di cosa è morta?

- Io direi per un...
- Attacco cardiaco.

Credevo che mi avreste aiutata.

E continuo a dirvi che vi lasciate
trasportare dall'immaginazione.

Lo dicono tutti, ma l'ispettore Heinrich
non la pensa così.

Davvero? Ma si sa pochissimo
di questa specie di indagine.

Immagino il perché.

Sicuramente la contessa regge le fila
di questa faccenda.

E cosa diavolo c'entra lei?

Me lo chiedo anch'io. Da quando
l'amata nipote è arrivata nella scuola...

Non trascinate Mircalla
in questa storia.

Vi avverto.

Mi avvertite? Sono io che avverto voi.

Siete infatuato di lei,
proprio come lo era Giles.

Sapete? Non faceva altro
che starle appresso per cercare di ritrarla.

- Non le toglieva gli occhi di dosso.
- Basta così!

E vi dirò un'altra cosa...
anche Susan era infatuata di lei.

Quali accuse ripugnanti state facendo?

Dico solo che Giles è morto...

e credo che lo sia anche Susan.

Vi dico che non mi fido della contessa.

Ha in pugno la signorina Simpson
e anche la polizia, a quanto pare.

E dico che, se nessuno farà niente,
ci sarà un'altra tragedia.

E se volete sapere chi credo che sia
la vittima più probabile... siete voi.

Allora dovrò preoccuparmene io...

non voi.

Se non fosse che vi amo.

Ma non vi preoccupate.

Ultimamente vivete in un altro mondo,
non ve ne siete neanche accorto.

Ma se siete cieco per tutto il resto...

tenete gli occhi aperti
per quello che può accadervi.

Richard, per favore, non siate sciocco!

Mircalla?

No, signorina Simpson,
non è per niente soddisfacente!

Ho anche scoperto che mia figlia mancava
da 3 giorni, quando avete deciso di scrivermi.

Ho cercato di spiegarvi...

Sfortunatamente ero via,
quando è arrivata quella lettera.

Poi ho appreso da voi
che mia figlia era stata trovata.

Morta!

Non ho peli sulla lingua.

Non si dice "se n'è andato" se non quando
una persona ha avuto vita lunga e piena.

Mia figlia era in buona salute.

Non credo che abbia avuto un infarto.

- Ma il dottore...
- Il dottore? Chi diavolo è questo dottore?

Ho provato a contattarlo
non appena ho appreso la notizia.

Ovviamente voglio sapere
com'è potuta accadere una cosa del genere.

Ho anche chiesto a degli esperti
di cercarlo a Vienna.

Non sono riusciti a trovare
neanche il suo nome.

Non capisco, signor Pelley.
Cosa sta insinuando?

Non sto insinuando nulla.
Elenco solo i fatti.

Uno, non ho prove che mia figlia sia morta.

Due, dopo averne avuto la prova,
voglio sapere com'è morta.

Non accetterò quel certificato come prova.
Voglio sapere esattamente cosa le è successo.

- Cosa posso fare?
- Non dovete fare niente, signorina Simpson.

Avete già fatto abbastanza.

Non avevate il diritto di seppellire
mia figlia senza il mio consenso.

- Ma avete detto che eravate fuori.
- Ero facilmente contattabile.

Il punto è che non sono soddisfatto...

e non mi piace avere dubbi.

Ho portato con me il professor Herz...

un patologo.

E ho l'autorizzazione per l'esumazione.

Non capisco più niente.

È un incubo.

La tomba... scavata...

Non sappiamo dov'è Susan.

Lo sappiamo.

Avevate così tanti problemi
che non volevo farvi preoccupare.

Mi sono occupata io di tutto.

Apritelo.

La signorina Simpson è esausta.
Il dottore le ha ordinato di riposare.

Il dottore?

- Il vostro dottore?
- Sì.

Che ha firmato
il certificato di morte di mia figlia.

Sì.

Quello che non è registrato a Vienna,
da quello che ho scoperto.

Il dottor Froheim non pratica a Vienna.

Dubito che al dottor Froheim dovrebbe
essere permesso di praticare ovunque.

Mia figlia era ferita gravemente.

Certo.

Certo? Non è stato dichiarato
nel certificato e non mi è stato detto.

È stata una volontaria omissione
dei fatti. E lei dice "certo"?

Vostra figlia è morta
quando il suo cuore ha ceduto.

È quello che ha detto
il dottor Froheim...

e sta al vostro esperto
provare il contrario.

Le altre ferite
sono state causate dalla caduta.

Cosa?

Si è lanciata dalla cima
del castello Karnstein.

"Suicidio" non è una parola
gradevole, signor Pelley.

Mio Dio.

Credo che la signorina Simpson avesse ragione
a proteggere voi da un ulteriore dolore e...

la scuola da pettegolezzi sgradevoli.

Suicidio? Ma... perché?

Voi avete divorziato
da vostra moglie, vero?

Sì, ma...

Avevo capito che la vita di Susan
non era totalmente felice.

Non è vero.

Non ci credo!

Non ci credo.

La teoria combacia perfettamente
con il mio esame.

Un attacco cardiaco,
probabilmente durante la caduta.

È piuttosto comune.

Ma ci sono alcuni aspetti
della situazione piuttosto riprovevoli.

Mi piacerebbe fare due chiacchiere
con questo dottor Froheim, chiunque sia.

C'erano dei segni sul collo.

Per quelli non so dare
nessuna spiegazione.

Ditemi, dottore...

credete che le storie
che si sentono in giro siano vere?

Vampiri?

Lo so che sembra assurdo, ma crederei
a tutto, pur di non pensare che Susan si è...

Avete detto che ha perso molto sangue.

E' comprensibile, date le circostanze.

Se sono state davvero le circostanze.

Signor Pelley...

ve l'ho detto,
l'unica certezza che posso darvi

è che vostra figlia è morta
per nessun altra ragione se non...

che il suo cuore ha smesso di battere.

Ne stanno parlando adesso.

Non possono negare che la ragazza
avesse dei segni sul collo.

Li ha visti anche Fritz.

E c'è anche un professore.
Hanno detto che è stato un infarto.

In quel castello c'è il male
e ci sarà sempre.

Non posso fare nulla.

Parliamo di questioni
che vanno oltre la scienza.

Dell'immaginazione oscura degli uomini...

di metafisica, della natura
del bene e del male.

Non vi serve un dottore, vi serve...

Questo luogo sembra confortevole.

- Per oggi ho viaggiato abbastanza.
- Eminenza.

Non c'è rimedio, se non un paletto
nel loro cuore malefico.

Calmati, Hans.
Sua Eminenza saprà cosa fare.

Mircalla.

Mircalla?

C'è qualcuno con te. Chi è?

Chi è? Voglio saperlo!

Mircalla.

Andiamo!

Dovete essere stanco, Eminenza.

Sì, signor Pelley, sono stanco...

ma esorcizzare gli spiriti demoniaci
è uno dei miei doveri sacri.

E non ci sono spiriti più demoniaci
di quelli dei Karnstein.

- Hans, che succede, per l'amor di Dio?
- Pensavo che foste a scuola.

- No, stavo andando alla taverna.
- Non ci troverete nessuno.

Tutto il villaggio sta marciando.

- Marciando? Verso dove?
- Il castello.

- Perché?
- Per scovare i Karnstein...

trovare le loro tombe,
dissotterrare i corpi...

e trafiggere i loro cuori!

È terribile!

Sì, ma sono agenti del diavolo.
Possono nutrirsi solo di sangue umano.

- E non ci sono altri rimedi?
- No.

Sono efficaci solo un paletto
nel cuore e la decapitazione.

- Ma non ci sono Karnstein, sono morti tutti.
- Non i loro spiriti.

- Prendono altre forme e nessuno li riconosce.
- E voi come farete?

Di notte, sazi del sangue delle loro vittime,
tornano alle loro tombe.

Li troveremo lì.

Oh, mio Dio.

- Dovete fermarli! Dovete!
- Via di qua!

- Levatemi le mani di dosso.
- Ascoltami, Daniel. Ascoltami!

Non ha fatto niente, devo salvarla!

Mircalla!

Mircalla.

Entrate.

Datemi il paletto, lo faccio io!

A fuoco il castello!

No! Aspettate! Aspettate!

Fermatevi! Sciocchi, fermatevi!

- Bruciamo tutto!
- A fuoco!

Fermatevi! Fermatevi,
sciocchi! Il fuoco è inutile.

A fuoco! Uccidiamoli!

Di' loro di smettere.

Il fuoco non serve a niente.

Possono essere distrutti solo
con un paletto o con la decapitazione.

Datemi la torcia!

Lasciatemi! Per l'amor di Dio,
lasciatemi, vi prego!

Lasciatemi! Lasciatemi!

Il fuoco non ci uccide.

Fermate quell'uomo!
Fermatelo! Non fatelo entrare!

Non siate stupido!

Mircalla!

Mircalla!

Mircalla.

Richard! Richard, esci! Esci!

Lestrange!

Avanti! Andiamocene da qui!

Richard! Grazie a Dio.

Janet.

Preghiamo.

Dio, Padre nostro.

Ti ringraziamo per averci liberato dal male.

Il Tuo potere e la Tua gloria hanno vinto.

I servi del diavolo...