All language subtitles for BOBBY

Opera prima

NEMICO DI CLASSE

Salve!

Buon giorno!

Come stiamo?

Signora Prof, ha controllato i nostri test?

Sì, Ii ho corretti, ma al vostro posto
non sarei così allegra.

Ora permettetemi di presentarvi
il prof. Zupan.

V Épela?
Spela, che fai?

V Ma sto ascoltando.
- Spela, quante volte ti ho pregato...

Grazie, Épela.

Dunque

il prof. Zupan sarà il vostro
nuovo capoclasse e professore di tedesco.

Beh, vi darò i vostri test...
- Posso farlo io?

No, grazie, Io faccio volentieri da sola.

Nel frattempo si accomodi.

Primoi, nessun errore.

Complimenti.

Épela.

Merda, non ci posso credere...

Sabina,

cosa è successo?

Tam.

Prof! Per la gita finale abbiamo iniziato
afare la colletta...

Sì, Tadej, ne parleremo più tardi.

Luka.

Senti,

ti va che il prof. Zupan ti interroghi
la prossima settimana?

Sì, certo.

Continuiamo, allora.

Ragazze, ecco...
Qualcosa di poco chiaro?

Date ancora un'occhiata a questo
e la prossima volta andrà meglio.

Come va a casa, Luka?

Pensavo non venissi a scuola
per qualche altro giorno.

No, sono OK.

Volevo Io sapessi che non ci sono problemi.
-Lo so, grazie.

Vorresti andare a parlare
con la nostra psicologa?

Come, Sonia non va bene?
- Non so...

Vai da lei, oppure...

Lo sai che con me puoi sempre parlare.

Yo, yo, yo, dove siete miei fratelli!

Se non vieni al Concerto di carnevale
la prossima settimana, sei una frana!

Robert, le chiedo scusa per averla fatta
attendere, ma era urgente.

Ma il volume di questa cosiddetta musica
è sempre così alto?

Sì, ma solo durante ricreazione.

È tutto?

Abbiamo controllato il piano di lavoro,
i compiti in classe Ii ha visti,

e quindi anche il livello di conoscenza.

Sì, e mi preoccupa.

Ma questo è ora nelle mie mani.

Mi ha detto di Luka.
-Sì.

SÌ.

Devo sapere altro di particolare?

Ognuno di loro è particolare.
-Non pensavo a questo.

Ho notato che sono molto vivaci,
disubbidienti e

poco concentrati.

Sono ancora giovani.

E

sono una bella classe.

È già stato in classe?
-Sì.

Bene. Avete chiarito tutto con Nuéa?

SÌ.

E rispetto all'altra scuola,
come le sembra?

Diverso.

Diverso? Meglio o peggio?

Diverso.

Cari colleghi, alcuni di voi
lo avete già conosciuto,

lui è Robert Zupan,
il nostro nuovo professore di matematica.

Oh, intendevo di tedesco...

Chiedo scusa.

E prenderà la classe di Nuéa.

Cosa intendeva con diverso?

Sono Sasa Furlan.

Piacere di conoscerla. Insegno ginnastica.

Sonja, consulente scolastica, benvenuto.
-Grazie.

Salve, sono Matjai.

Vieni.

Nuéa.

Lo sapete vero, che vi voglio bene!

Anche noi le vogliamo bene.

Vi vorrei lasciare andare un po' prima

ma dato che è la mia ultima ora
di lezione vi terrò fino alla fine!

Sabina, dai suonaci qualcosa.

Immagina una piovra

che ti sia afferrando e ti tiene
perle caviglie. Ti tira a sé.

Una piovra.

E con il tempo

la senti di meno.

Continua a tenerti, ma la senti meno.

E poi diventi anche un po' indifferente
ma

non Io sei.

Solo la senti di meno.

Questa piovra,

Luka,

è la tristezza.

Sai...

II fatto che

la tua mamma sia morta
è veramente dura.

Ma...

la piovra

mollerà la presa anche parlandone...

Posso andare ora?

Mollerà la presa.

In Grecia, ma che Spagna.
State sognando?

I Greci sono dei fannulloni.
-Già, perché là dovrai lavorare o che?

Perché gli Spagnoli sono dei gran lavoratori?
- Che ne so...

Vorrei andare in Spagna perché
-Tanto tu becchi il mal di gola e resti a casa.

Quella volta avevo l'influenza.

Io voto per la Grecia.

Ehi, dobbiamo organizzarci e prenotare.

Eddai! Non siate così disorgannizzaîi!

Primoi, sei un vero idiota!

Perché vi siete alzati?

Vi sto chiedendo perché vi siete alzati?

Perché dobbiamo.

Perché dovete?

Sapete cos'è un rituale?

Per un evento ben preciso,

in un luogo ed un tempo ben definiti,
facciamo i nostri rituali.

Ci sono molti rituali.

Religiosi, nazionali, rituali

per una morte o per una nascita.

Ogni singolo individuo
ha dei propri rituali, ai quali si attiene.

Diciamo, la mattina quando ci si sveglia,
oppure la sera prima di andare a dormire.

Alzarsi in piedi è anche un rituale.

Serve a dimostrare rispetto
e perché vi calmiate.

Non è di vitale importanza ma

per vivere non abbiamo bisogno di molto.

E perché Io facciamo?

Scusa'?

Perché viviamo?

Noi, esseri umani, non buttiamo il cibo
per terra e non lo mangiamo con le mani.

Andiamo allatoilette
in ambienti a ciò adibiti

e non defechiamo e
uriniamo nel salotto.

Alzandovi in piedi eseguite un rituale,
dimostrando che non siete degli animali.

Se vorrete distinguervi
dai comuni animali, eseguirete il rituale

e vi alzerete in piedi.

Nella mia classe, durante le mie lezioni,
sarete degli esseri umani.

Seduti.

L'ultimo test di controllo non indica
il reale livello del vostro sapere.

La scorsa settimana abbiamo avuto
altri due test e poco tempo per studiare...

Prima di parlare alza la mano.

Anche questo è un rituale
al quale ci atterremo. Chiaro?

OK.

Tadej, è chiaro?

Tadej, non mi hai capito bene.
Per un test di questo livello

avreste dovuto prendere
almeno un nove.

Quindi, se volete sapere qual è
il vostro vero livello di conoscenza,

dovete sottrarre al voto almeno due voti.

Allora io sarei a meno due?

Studiare vuol dire non sapere,

volere significa non potere.

Chi Io ha scritto?

Cosa?

Studiare vuol dire non sapere,
volere significa non potere.

Allora?

Manu.

Thomas Mann.

Goethe.

Nietzsche.

Cankar.

Da oggi in poi lavoreremo
in una maniera un po' diversa.

Tonio Kròger

è un personaggio autobiografico di

Thomas Mann.

Questo significa che

molte sue caratteristiche

le ha usate per descrivere
il personaggio.

Così poteva parlare più facilmente
delle cose che Io preoccupavano.

Thomas Mann non viveva secondo

le norme e gli usi del suo tempo.

Descrisse le problematiche della società
di allora

con una penetrante percezione psicologica

e un profondo coinvolgimento personale.

Forse preferirei essere un animale,
che un essere umano, signor professore.

Robi il Superuomo.

Ti piacerebbe avere due padri?

SÌ.

Già, come no!

Non ne vorrei due come questo che ho,
ma se fossero normali...

Ma allora tu non saresti normale!
-Tadej!

È logico che per un bambino è meglio
se cresce con un padre e una madre.

In Slovenia, se la pensi così,
sei un fascista.

Già, perché tu sai cosa
sia meglio per un bambino!

Scusa, ma se cresci senza madre
non puoi essere normale.

Vedremo.

Sai cosa intendevo:

pensavo dall'inizio,
quando sei ancora un bambino.

Sì, non farti problemi.

Senza problemi?

AI tuo posto gli avrei mollato una sberla.

Mojca, non puoi semplicemente
dare botte alla gente.

E poi sarei io quello poco tollerante?

La penso in maniera giusta.
Io e la maggior parte degli Sloveni.

Posso andare al bagno?
-SÌ, vai.

Io e la maggior parte degli Sloveni?
-Sì.

Beh, ha ragione.

Ma educativamente
non è possibile dargli ragione.

Gli passerà.
-Beh, a suo padre non è mai passata.

Come Io preferisce il caffè?

Ho dimenticato il mio scialle.

E poi che ha fatto?
-Non so, sono uscita.

E Sabina?
-Secondo me è rimasta dentro con lui.

Non dire stronzate.
-E vero!

Fermati un attimo.

Forse davvero gli piace solo Mozart.

Ma dai, lui è fuori.
A tipi del genere non piace niente.

Forse è un pedofilo.

Ma non puoi dire cose del genere!

Lei stava suonando il piano
e lui è andato ad ascoltare. Tutto qua.

Cosa succede?

Beh, il nostro nuovo professore di tedesco
preferisce le minorenni.

Che cazzo dici?
- Nik le spara.

Senti qua, ieri sono andata a prendere
Io scialle

e lui era solo con
lei in classe.

Professore, scusi...

In tedesco, per piacere!

Signor professore, ci scusi.

Eravamo alle prove per

il Concerto di carnevale.

II Concerto di carnevale...

No, no. Rimanete là, dove siete.

Luka.

Sufficiente.

Capisco Iatua situazione, ma il sapere

non considera le influenze esterne.

È quello che è.

Siediti.

Nik.

È da un po' che vi occupate
di Tonio Kròger.

Sapresti descriverlo?

Non so.

Penso che sia

biondo con gli occhi azzurri.

Non saprei di preciso.

Direi che non abbiamo letto la novella?

E allora, com'è il suo amico?

Hans Hansen?

Grazie Nik, siediti.

Sabina,

dimmi...

Che tipo di relazione
hanno Tonio e Hans?

Penso che

che a Hans Tonio non piaccia.

E perché?

Spiegati.

Preferisce la compagnia di altra gente.

SÌ.

Perché?

Siediti.

Mojca,

vieni alla lavagna.

No, no professore.
-Vieni, vieni.

Allora? Come vanno?
-Cosa?

Le prove per il concerto.
-Già! Bene, bene.

Bada che non sia come Io scorso anno.

Meglio per me, che non Io sia.
-Direi!

E i voti?

Tutto secondo i piani.
Per ora sarò rimandato in tre materie.

Non si preoccupi per me, signora Preside.

Questo pezzo Io dedico al nostro
nuovo professore, Robert Zupan.

Noi, della 4A, gli auguriamo
di stare bene per quanto sia possibile,

almeno tanto, quanto noi
durante le sue ore di lezione.

Robert, questa è per te.

In questo modo risolvi i tuoi problemi?

Non ho ancora deciso.

Non sai cosa vuoi fare nella tua vita?

No, non ancora.

Non ancora?

E quando Io saprai?

Fra un'ora?

E se non Io saprai mai?

E come fai la mattina a decidere cosa vestirti?
0 anche questo ti crea dei problemi?

Bene...

Ti darò un'altra possibilità
per un voto positivo.

Come defineresti la parola "perdente"?

Trovala: "perdente".

Mozart, già a cinque anni,
sapeva cosa volesse.

Beh, forse Io sapevano i suoi genitori.

Sarebbe un bene se

molti giovani
avessero genitori del genere.

Ma non tutti siete Mozart.

L'hai trovata?

Bene, Ieggila.

Perdente: Sostantivo. Peggiorativo.

Una persona insignificante, inutile;

"Come può piacere un perdente così?"

Come offesa: "Vattene, perdente!"

Ti piacerebbe diventarlo?

Fossi stato il tuo insegnante
gli anni scorsi,

ora sarebbe diverso.

Non saresti così

ma sapresti cosa vuoi.

Come sapevi quando mi hai chiesto
perché viviamo.

Sabina, possiedi qualcosa.

Inizia a farne uso.

E continua a suonare il pianoforte.
Sei brava.

Vai bene,

molto meglio che nel tedesco.

Vestirmi da gatta
mi sembra stupido

e poi Io saranno tutte della

Quelle sceme non hanno immaginazione.

Sabina ed io sappiamo in che ci travestiremo.
-In che?

Vedrai.

Che idiota.

Nazista in pieno!

Davvero?

Certo, e ti dona molto.

Te Io restituisce dopo il Concerto, OK?

Vado, non voglio un'ora ingiustificata.

Allora è tutto OK?
-SÌ, non Io so. Dovrebbe.

Lo è o no? -Ehi, fratello,
so solo quello che mi ha detto la preside.

Andrò a prendere
un bigliettino di auguri.

Primoi, tu ci scrivi qualcosa di carino.

Potremmo farlo firmare anche
al prof. Zupan.

SÌ.

Sono d'accordo che "El Presidente"
Io porti a firmare a Robi. -Ma dai, no!

El presidente...

Ora sarete tutti gentili con lui,
dopo che è stato un tale cretino con Sabina.

È OK.
-Scusa sai, ma io non glielo porterò.

Certo che lo farai,
renditi utile, fratello!

E se c'è qualcosa che
non va con il bambino?

In ogni caso sarà contenta del bigliettino.
Non possiamo fare di più.

La preside ha ricevuto una telefonata.

Qualcosa non va con il bambino?

La vostra compagna di classe Sabina
non c'è più.

Si è suicidata.

Se desiderate parlarne,
sono a vostra disposizione.

Penso

che dovreste parlare di quello che provate.

Cari studenti,

a causa del tragico evento
il Concerto di carnevale è annullato.

Domani le lezioni proseguiranno
secondo l'orario.

Grazie.

Non mi sembrava così.

È per via di questo sistema scolastico
di merda. Che vogliono da noi? Idioti!

Beh, io l'ho sempre detto.

Allora ci saremmo già ammazzati tutti.

Se non era in grado di sopportarlo,
è evidente non poteva vivere in questa società.

Primoì,
se tu ce la fai sotto pressione,

non significa che vada bene a tutti.

No?

Prima le ha dato un'insufficienza e poi
l'ha torturata, di nascosto. Fottuto nazista!

Non l'avevo mai vista in quello stato,
come quando è uscita dal suo studio.

E chissà che le ha fatto, lì dentro?

Se era sua la colpa,
è lui che avrebbe dovuto ammazzare.

E allora di chi è la colpa?

Qualcosa deve cambiare e subito.

Andate all'ora di biologia?

Fottuto nazista.

Per te dovrebbe essere familiare!

Taci, mangiariso!

Che state facendo?

Ora che non le serve più, lo volete spaccare?
-No, è che i genitori di Sabina...

Speia?

Spelag

La lasci stare, non è nulla.
-Lasciateci almeno quello che non è vostro.

Che ne farete di questa roba?

Ha lasciato qualche lettera?

Intendevo, perché l'ha fatto?
-No.

Per ora non sappiamo nulla.

A me non ha detto nulla.

Ma se eravate le migliori amiche.

Forse non la stavi a sentire.

Pare che i suicidi diano molti segnali
prima di farlo.

Allora l'avrebbe notato anche
quacun altro.

A me sembrava quella di sempre.

Come?

Non so, così com'era di solito.

E come era,
quando non era come al solito?

E a casa sua come erano messi?

Non Io so.

Non ci sono mai stata.

Non sei mai stata a casa sua?

Ma qualcuno ci è mai stato, a casa sua?

Allora domani la scriviamo la tesina o no?

Tu la vorresti scrivere domani?

Prima del funerale?

Beh, ho studiato e mi sembra un peccato non...
-Primoz, sei un tale cretino.

Sono d'accordo con Primoi.

Una persona sceglie
le priorità nella vita.

Quindi, posso aiutare Io studente
e dargli una possibilità.

Primoi, vieni.

Vieni, vieni.

Silenzio.

Se c'è qualcuno che vuole unirsi a lui.
Vieni, vieni.

II figlio maggiore di Thomas Mann

si suicidò.

Mann non volle andare al funerale
del proprio figlio.

Cosa ne pensi?

Perché fece così?

Ma questo non fa parte della materia.
-No.

Thomas Mann è il tema
centrale della materia.

II figlio maggiore di Thomas Mann, Klaus,
era uno scrittore, così come sua sorella...

Non andò al funerale

perché erano ambedue scrittori?

Questo non stava scritto da nessuna parte.

Mi interessa la tua opinione.

L'opinione.

Come definiresti la parola "opinione"?

L'opinione è qualcosa che tu hai,

quello che pensi di qualcosa.

Bene.

Allora puoi rispondere alla mia domanda?

Professore, io non pensavo dovessimo sapere
tutte queste cose. -Dillo in tedesco.

Non capisco.

Non è andato al funerale perché
probabilmente si vergognava.

Si vergognava?

Interessante.

Pensi che i tuoi genitori
si vergognino dite?

Guardi, davvero non sapevo dovessimo
sapere tutto questo. -In tedesco, per favore.

Pensi che i tuoi genitori

a volte si vergognino dite?

Non mi sembra una domanda difficile.

E allora, se Sabina si è uccisa dobbiamo
occuparcene tutti o che?

Come?

Hai unatua opinione almeno su qualcosa.

Per la sufficienza,
dimmi questa frase in tedesco.

Puoi non dirla e avrai l'insufficienza.

La decisione è tua.

Se Sabina si è uccisa, non vuol dire

che ce ne dobbiamo occupare tutti.

Grazie.

Siediti.

Preferite andare a prendervi un caffè?
-Sì.

Andate.

Primoi.

Cos'è successo?

Cosa?
-Come cosa, dimmelo!

Così come non sente niente per la gente,
non sente niente per la pallavolo.

È stato un incidente.

Gli ho fatto le mie scuse.

Salve.
-Salve.

Buon giorno.

Ecco, ora siamo alla terza fase del lutto.

È la fase della rassegnazione.

La quarta fase è quella
della rassegnazione,

la terza fase è la fase della tristezza.

La più lunga,

la più difficile.

A questo punto può verificarsi anche
la depressione, che è pericolosa.

Parlandone, si può alleviare la tristezza.

E poi arriva la quarta fase.
La fase della rassegnazione.

Per questa fase è sintomatico che

crediamo non possa succedere, ma arriva.

Vorrei sapeste,
che non vi è un chiaro motivo

per cui Sabina si è uccisa.

Siete tutti sotto pressione:

per quello che i genitori e la scuola
si aspettano da voi.

Vorreste essere indipendenti,

ma dipendere dai vostri genitori.

Siamo tutti diversi ed alle aspettative

rispondiamo in maniera diversa.

Ed io

vorrei...

PIOVRA

Vorrei farvi capire, che le persone

reagiscono diversamente alle pressioni.

Ma dai, non l'avrei mai detto.

Non rompere.

Davvero!

È proprio bella.

È molto bella.

Perché non c'eri al funerale,
ieri?

Dovevo aiutare mia madre.

Mio padre è malato e
mia sorella è troppo piccola.

Noi, non abbiamo tempo per Iaterza fase.

Ma oggi ci posso andare.

Thomas Mann, dopo essere
emigrato in America, disse

che la Germania era là dove si trovava lui.

Visse sostenendo sempre
le idee

di libertà dell'uomo.

Cosa?

Cosa c'è che non va?

Ma faremo davvero lezione?

E quand'è il momento giusto
per andare avanti?

Domani? Dopodomani? Fra una settimana?

Lei è come Primoi.

No.

Non sto pensando a me,
ma a voi.

C'è un tempo per piangere

e un tempo per vivere.

Come se non fosse successo nulla?

È successo.

È successo.

La vita continua.

Dove vai?
-Fuori,

altrimenti impazzisco.

Ecco, sì andiamo.

Maruéa?

OK. Sono favorevole.

Anch'io.

Sì.
-In questa scuola importano solo i voti.

Già, la preside ammazzerebbe volentieri
chi non è ottimo all'esame di maturità.

Bene. Non perdetevi.
-Il problema è nel sistema.

Tadej, il problema è
che il prof. Zupan è un vero bastardo.

È vero.
Da quando è arrivato lui è cambiato tutto.

Merda, tutti ci vogliono tolleranti e gentili
verso le checche, gli stranieri, gli animali,

ma in realtà sono tutti marci.

Politici, genitori, insegnanti,
rubano tutti e raccontano balle.

Quindi nulla di strano se siamo come siamo?

Zupan è un nazista. È un dato di fatto.

Tanto è tutta colpa sua.

Anche sua.

Buon giorno.
-Oh, buon giorno.

Vedo che vi siete presi a cuore i rituali.

Ma come al solito
Ii avete capiti male.

Sedetevi.

Thomas Mann, nel corso della sua vita,
ha sempre sostenuto

i principi dell'umanesimo,

dato che ha provato molto:

dal totalitarismo alla morte in famiglia.

Tutto ciò ha influenzato i suoi romanzi

ed è molto importante per capire
i suoi lavori,

sui quali domani
scriverete un compito in classe.

Questa è una provocazione.

Non so se sia una provocazione.
Secondo me è una richiesta d'aiuto.

Ho dato loro la possibilità di parlare
e non l'hanno fatto.

Se saremo troppo indulgenti,
penseranno che è veramente colpa nostra.

E tu cosa centri con tutto questo?

Beh, siamo una scuola.
Un istituto.

Un'istituzione.

Ecco, appunto.

Bisogna andare avanti.

Passerà.

La morte di un uomo è più
una questione dei congiunti che sua.

Mojca.

Mojca.

Mojca.

Ma capite quanto sono serie queste accuse?
-Maruéa Ii ha visti.

E ora Maruéa dov'è?

Non ha avuto il coraggio di venire.

Ce Io aveva detto Sabina stessa.
-E poi la storia nel suo studio.

Tutti, eccetto Primoi,
ci siamo beccati un'insufficenza.

OK, quasi tutti.
Questo ora non centra!

Chiaro che centra.
Tutto questo sistema scolastico centra.

Tam.

Mio papà l'ha detto bene: "E se qualcuno
si ammazza per colpa sua. Che farete?".

Lei non sa come sono le sue ore
di lezione. E come ci tratta...

Lei non ha fatto nulla per Sabina,
ha solo disdetto il concerto.

Un'altra di queste
e ci saranno delle conseguenze.

Va bene, sono d'accordo.
Non so com'è con il prof. Zupan,

ma

è arrivato da poco e forse
per lui è difficile quanto Io è per voi.

Eh già!
-SÌ, Nik. Togli il piede.

Dategli un'altra possibilità.

Convengo che il prof. Zupan

sia più esigente, ma per questo
non potete accusarlo della morte

della vostra compagna di classe.
Credo che questo sia chiaro.

Parlerò con lui.

Provateci pure voi.

Non so, forse non gli date
abbastanza retta.

Beh, tanto non Io capisce nessuno.
Parla solo nella sua lingua nazista.

Spelag

Fingerò di dimenticare le candele,
non m'interessa chi sia stato.

E voi datevi una calmata,
che risolveremo tutto.

Va bene?

Bene.

Avanti!

Salve, Robert.

Io conosco bene Iatua classe. Ci capiamo.

Così, se vuoi, ti posso aiutare.

Vedi,

possiamo andare da qualche parte
a parlare.

Dopo scuola...

Stanno iniziando con gli abbonamenti,

sai quelli
di musica seria.

Ecco,
sai ho sempre desiderato ascoltare

musica più profonda. Classica.

E mi sembra che

anche tu sia così.

E dove ti piacerebbe andare?

Classica o El Classico?

Cosa c'è in programma?

Mozart,

Messi,

Xavi?

Grazie del caffè.

Venite.

Come va?

Nervosi?

Un po'?

È assolutamente normale e comprensibile.

Certi professori sappiamo come vi sentite.

Altri non Io sapranno mai.
Ho ragione?

SÌ.

Va bene. Iniziamo. Prima le ragazze.
Andiamo.

Non c'erano segnali di alcun genere.

0 forse non Ii abbiamo saputi vedere.

Forse l'ha scoperto.

Chi glielo avrebbe potuto dire?

E se avrà pensato che è per questo
che ci comportiamo diversamente.

Avevamo dei problemi.

E forse pensava che fosse colpa sua.

Non avevamo nessun problema.

Litigavamo come tutti gli altri.

Mi hai detto che eri contento,
che non potesse assomigliarmi in nulla.

Questo non l'ha sentito.

Forse l'ha sentito.

E se fosse vero che ci saremmo comportati
in maniera diversa, se fosse stata nostra?

Forse è così.

Non potremo saperlo mai.

Non è giusto non averglielo detto.

Forse è così che l'abbiamo uccisa.

Se permettiamo che Robert sia
il colpevole per Sabina,

allora un domani
un altro sarà colpevole.

Io, tu,

chiunque.

Robert con loro è troppo severo!
Veramente non si sa comportare.

Davvero?

Cosa? Che vorresti dire?

Per chi vi preoccupate?

Per Robert, per la classe o per voi stessi?

E tu per chi ti preoccupi?

Per tutti, è chiaro!

Non vorrei trovarmi nei panni di Robert!

Sono feriti ed hanno scelto lui
da attaccare, perché era a portata di mano.

" PÌÙ appropriato.

Quanto vale la vita di un essere umano?

Me Io chiedo tutti i giorni,
venendo a scuola.

E devo accettare che non ci sei.

Anche se fate finta
che nulla sia cambiato.

' Non è così.
E cambiato tutto.

Le notti insonni.
Le ingiustizie dei professori. Le provocazioni.

Nervi tesi. La giusta rabbia.
Studenti asociali. Le negatività.

È tutto presente in questa scuola da tempo.

Ed ha avuto la sua vittima.

E non la prima,
ma speriamo sia l'ultima.

Tutto 'e cambiano.

Sabina, senza di ne, in Masse è mm diverso:
trim e tragico!

Ci mancano le tue risate,
la ma allegria e la ma energia.

Ma le lezioni proseguono normalmente.

come dice il nostro capoclasse Robert:
"La vita continua".

Come se per voi professori
la vita non significasse nulla.

Per voi è importante che i nostri risultati
siano superiori alla media slovena.

Siamo solo dei dati statistici, per voi?

Alcuni di noi riescono a sopportare questa
pressioni, altri no.

Sabina non ce l'ha fatta.

Per questo la sua vita è finita.

E voi, professori nascondete la testa nella
sabbia, facendo finta che non sia colpa vostra.

Apro la finestra.

Ditemi, che sta succedendo alla finestra?
- Le piace questa musica, prof. Zupan?

La finestra è aperta.

La ascoltava in classe con Sabina.
Da solo.

Cosa è successo?
- Cosa voleva da lei?

L'ha guardata negli occhi e ha capito
che aveva dei problemi?

E poi nel suo ufficio l'ha guardata
negli occhi...

Nella prima frase, la finestra è...

L'ha trattata così come ci tratta tutti?
Come un oggetto qualsiasi?

...un oggetto.

Nella seconda frase diventa un soggetto.

Mente, dicendo che dobbiamo essere
delle persone, ma ci tratta da animali.

Se ascoltasse le nostre ragioni, forse sarebbe
diverso. Ma nessuno ci ascolta.

La forma, da attiva diventa passiva.

Le piace questa canzone, prof. Zupan?

La sente nella sua testa
quando se ne va a dormire?

Forse vede Sabina
e i suoi occhi pieni di speranza,

che ìeì, con i suoi metodi da nazista,
ha speme per sempre?

Chi l'ha mai ascoltata, Sabina?
Nessuno.

Chi ci ascolta?

Nessuno!

Vi paghiamo noi
e i nostri genitori.

Ma voi non sapete
fare il vostro lavoro.

È troppo! smettetela!
-Per far star bene gli studenti a scuola

che è diventata un focolaio
di competitività e negatività.

Smettila, ti ho detto!

È colpa sua se è morta, prof. Zupan!

Sabina non la vedremo mai più. Non sarà
con noi,quando lasceremo questa scuola.

Finitela, capite!
Basta!

Non sarà con noi alla gita finale.

Forse è quello che voleva,
prof. Zupan.

Sabina ci manchi.

Sabina,
non ti dimenticheremo mai.

Mai!

Avete superato ogni limite. Ogni limite!

Ma signora, guardi che...

Potrei sospendervi...
e finisce tutto lì...

Oppure è solo l'inizio.

Spero che ve ne rendiate conto.

Ci aveva detto che gli avrebbe parlato.
-Sì.

Sì, l'ho detto.

E l'avrei fatto.
Ma ora non ha più alcun senso.

E quando?
Sabina non si è uccisa mica ieri.

Se solo ti vedo vicino alla radio
sei sospeso ad oltranza. E chiaro?

Lo so che è dura per voi, ma ciò
non giustifica quello che avete combinato.

I professori sono arrabbiati e feriti,
e credo riusciate a capirlo, no?

La prossima ora di lezione farete
le vostre scuse al prof. Zupan.

Ad uno ad uno.

E gli chiederò se Io avete fatto!

Attenti a voi, se non Io fate!

Vi tengo d'occhio!

Adesso uscite.
-Signora, guardi che...

Ho detto di uscire.

Io l'ho solo letto,
ma l'ha scritto Luka!

Io non gli farò le mie scuse.
-lo nemmeno!

Fotti il bastardo.
-Sì!

Già, fottilo!

Professore.

Sì, dimmi?

Vorremmo chiederle scusa per
la trasmissione radiofonica.

Non sapevamo che...
-Stronza.

A me non dispiace affatto.

Come, scusa?

Ci faccia lei le sue scuse!

Ma davvero?

Perché dovrei?

Per i suoi metodi nazisti, ecco perché!

È tutta colpa sua
per quello che è successo!

E cos'è successo?

Che mi avete accusato

davanti a tutta la scuola
di essere un nazista?

Lei non molla mai, no?

Non smette con 'sto tedesco e le prediche:
lei è sempre quello più intelligente!

Ma che vuole? Che ci ammazziamo tutti?
-Per piacere, calmatevi!

È imperterrito con 'sto tedesco,
Io fa solo per controllarci.

Non so se vi rendete conto

di quello che state dicendo?
-Mi viene da vomitare quando la vedo!

Me ne frega un cazzo se vengo espulso,
ma io alle sue lezioni non ci vengo più.

Stento a guardarla, non ci riesco.
-Luka, siediti e datti una calmata.

Mi fa schifo.
-Luka!

Arrivederci!

Si sono scusati?

SÌ.

Lo sapevo che avresti sistemato tutto.

Stai bene?
-SÌ, solo un po' stanca, sai com'è...

Direi! Grazie veramente per essere venuta.

Zdenka, non ti preoccupare,
sai che sapevo come prenderli.

Lo so e per questo che ti ho chiamata.

Andrà tutto bene.

Sì, ora sì.
Grazie ancora.

Buon giorno.

Buon giorno signora professoressa...

Seduti.

Vedete,

è datempo che mio marito ed io avevamo
scelto il nome per nostra figlia.

Ma dopo quello che è successo
abbiamo deciso diversamente.

E così la piccola Sabina vi saluta tutti.

E allora?

Scusa'?

Crede di essere meno colpevole ora
che ha chiamato così sua figlia?

Ma se non ero nemmeno qua?
-Si è uccisa dopo che lei se ne è andata.

Cosa crede che il riazista ci abbia aiutati?
-Spela!

E perché non si è fatta vedere prima?
-Tanto è lo stesso. Non c'era e basta.

Veramente molto carino da parte sua.

È successo tutto quando se n'è andata.
Altrimenti non sarebbe accaduto.

Per colpa sua è arrivato il prof. Zupan
e per colpa del professore Sabina si è uccisa.

E anche al funerale,
ci mancava.

E ci saluti Sabina.

Ma per te non è nulla?

Ma proprio non te ne frega sul serio?

Cosa?

Non dici niente.

Non eri in radio,
non c'eri mai da nessuna parte.

Anche con Nuéa
non hai detto nulla.

Luka...

La tua migliore amica si è uccisa e tu
ti comporti come se niente fosse.

Sparisci! Vattene!

Non hai saputo dirmi nulla,
quando mi è morta la mamma.

Sei rimasta zitta,
quando Sabina si è uccisa.

E anche ora non hai nulla da dire, Mojca.

Seduti.

Mojca.

Vuoi leggere, per piacere.

La morte di una persona riguarda
più i suoi congiunti

che lui stesso.

Thomas Mann.

In questi momenti
molti pensano a Sabina.

Anch'io penso a lei e non solo
perché ne sto scrivendo.

I suoi genitori pensano a lei.
Sono tristi e ne sentono la mancanza.

Probabilmente ne sente la mancanza anche
la sua gatta Frida, che dorme sul suo letto,

da quando lei non c'è più.

Il mio ragazzo sente la mancanza
di due persone contemporaneamente.

Non riesco ad immaginare
quanto faccia male.

Nonostante tutto, credo che manchi anche
a coloro, che in un primo momento,

non sembra sia così.

Sabina è ovunque.

Quando guardi fuori dalla finestra,

quando cammini lungo il corridoio,
la sera prima di dormire.

E al mattino quando ti svegli.

Ma a Sabina non manca nessuno.

Sabina si è liberata dal sentire
la mancanza di niente e di nessuno.

Con il suo gesto, Sabina si è garantita

di non provare mai,
quello che ha fatto a noi.

Non sappiamo perché l'abbia fatto e
non lo sapremo mai,

forse dobbiamo rispettare
le decisioni di una persona,

ma non quando queste colpiscono gli altri.

Non mi interessa perché l'abbia fatto,

perché so, che in quel momento
non stava pensando a me.

0 ai suoi genitori o al suo gatto.

Pensava esclusivamente e se stessa,

mentre io, fino alla fine della mia vita,
penserò a lei.

Mi manca talmente
tanto da odiarla.

Sono così arrabbiata con lei che
la ucciderei io stessa

se mi apparisse davanti.

Forse posso parlare così,
perché so che non potrà succedere.

Sabina, mi hai lasciata sola.

Ci hai lasciati soli.

Ho tanta rabbia perché
non sai quanto faccia male.

Ed allo stesso tempo vorrei
potertelo dire in faccia

e poi abbracciarti.

Brava Mojca, brava.
Dai facciamole un applauso.

Ha scritto quello che sentiva, Tadej.
-Ma che rompi, Luchino!

Non ti ricordi?

Ehi, se già mi avete fottuto la radio,
almeno andiamo fino in fondo.

È bello come hai scritto, ma ora Zupan
penserà di non avere nessuna colpa.

E se ci puniranno? -E allora? Non abbiamo
fatto nulla, portavamo solo delle maschere.

Abbiamo avuto l'occasione di fottere
il sistema, ma questa ha voluto fare l'artista.

Ma che sistema?
Ma di che parli?

Prima che morisse, Sabina,
non l'hai manco notata.

Non credo che tu sappia il suo cognome.

E te, pensavo fossi un po' più normale.
Ma proprio non capite, no?

È colpa di tutti noi se Sabina è morta.

Se solo fossimo stati più capaci a parlare...

Vuoi scrivere un'altra tesina?

Tadej, dacci un taglio!

Luchino, prima eri il grande capo e ora
che la tua ragazza piange, te la fai addosso?

Smettetela!
-Idiota!

Voi Sloveni, se non vi ammazzare da soli,
vi uccidete tra di voi.

Nella tesina, Mojca ha chiaramente scritto...

Tesina? Robert, quale tesina?

Latua classe ti odia!

Avevi detto di aver messo tutto a posto.

Si sono ribellati per...

Perché hanno visto
come maltrattavi Sabina

e per di più dici loro
"Leben geht weiter" (Vita continua).

"LA" vita continua.
-Comunque sia.

E siccome gira tutto
intorno a loro

e tutti Ii trattano "con i guanti",

capiscono ogni buona parola come un duro
attacco alla loro libertà personale.

Già, benvenuto nel ventunesimo secolo!

Un tempo loro avevano paura di noi,
ora noi di loro. E così.

Guarda che i tuoi metodi pedagogici
non mi interessanno affatto,

fino a quando non mettono in cattiva luce
la nostra scuola.

Qui abbiamo oltrepassato ogni limite.

Siamo sull'orlo di una catastrofe.

Se tutta la classe insiste nella rivolta,

allora non ci sono metodi
educativi efficaci.

Essere uno studente

non è un diritto, bensì un dovere.

Per me tutta la classe
può scendere in strada.

La scuola media superiore
non è obbligatoria, bensì un privilegio.

Perfetto, parlerai tu ai giornalisti, quando
chiederanno perché ho espulso l'intera classe?

AI tuo posto mi preoccuperei di educarli
a diventare esseri umani

e non dei giornalisti.

Se continuerai
con la tua testarda insistenza ed arroganza,

avrai molto ancora
su cui meditare.

Se mi lascerai fare,
così come sono abituata da tempo,

risolverò la questione in modo diverso.

Così come si fa in questa scuola.

In maniera diversa.

Siamo d'accordo?

Cosa?

Come stai?

Che?
-Niente, volevo solo sapere come stai.

Bene. Perché?

Forse perché hai fottuto tutta la classe?

Zupan, evidentemente se l'è fatta addosso.

Lui non ritarda mai. Abbiamo vinto!

Vinto?

Ma cos'è questo per voi?
Una partita di calcio o che?

Non abbiamo vinto comunque.
Ora nel suo ufficio pensa a cosa ci farà!

Non ci farà niente, Tadej.
-Tu te ne sbatti, tanto hai sempre una scusa.

Cosa?

Cosa avrei io?
-Come cosa! Sono il solo che ci rimetterà!

Quando chiederanno a Mojca perché
l'ha fatto, dirà che era triste per Sabina,

Èpela dirà che suo padre la picchia,

Nik dirà che si era fatto
e Maruéa se la farà sotto.

E tu?
E tu frignerai che ti è morta la mammina!

Smettetela!

Non Io denunceremo per la sua situazione
a casa. Ma solo per questo.

Con tutto il rispetto parlando,
di questo ci occuperemo più tardi.

Con tutto il rispetto, signora Preside,

l'aumento della violenza in questa scuola
è la conseguenza della sua gestione precaria,

la violenza tra gli studenti,
verso i professori

ed infine la violenza
che porta alla morte.

E l'insegnante responsabile di tutto
se ne sta seduto in silenzio.

Accusare qualcuno di morte sono cose serie...
-Ma lasci perdere la morte.

Stiamo discutendo della situazione
catastrofica in classe e a scuola.

Scusa, ma stai farneticando.

Mojca non ha mai avuto nulla da ridire
riguardo la scuola.

Probabilmente nulla fino ad ora,

ma sappiamo quanto tutto sia cambiato.

Signor Zupan, posso farle una domanda?

La sua risposta mi interessa davvero.

Mi dica.
-No, mi dica lei,

a quale domanda ha risposto mio figlio,
per meritarsi solo una sufficienza?

Non so proprio se esista una tale domanda.

Non credo sia questo
il tema della riunione.

Posso dire io una cosa?
-Dica.

Sabina è venuta da noi varie volte e
mi sembrava una ragazza a posto.

Calma, educata, veramente brava.

Sì, una personalità fragile.
Esatto.

Per piacere!

Ho già parlato con i genitori di Sabina e
non danno alcuna colpa alla scuola.

Per loro il caso scuola
è un capitolo chiuso.

II punto è cosa avete promesso loro
per far chiudere la questione.

È inaudito!

No, è inaudito che uno studente aggredisca
un altro e poi aggredisca anche il professore.

Aspetto ancora la risposta del sig. Zupan.

Non voglio sembrare l'unico qui
ad avere un problema.

Lasciate parlare qualcun altro. Vi sembra
normale cosa sta succedendo in questa scuola?

Sentite, la questione è abbastanza chiara:

si sono ribellati alla loro maniera,

sono tristi, agitati e innanzitutto sono
degli adolescenti, santoddio!

A questa età la ribellione
è una forma di espressione.

Di questi tempi si vive difficilmente
con tali forme di espressione.

Lo sapete bene anche voi.

Ci risparmi le prediche riguardo
il mio lavoro. Va bene?

Attento, che ti molla un ceffone.
-Sei sempre stato e tuttora sei un idiota!

A saperlo prima, non avresti pianto così
tanto quando ti ho mollata alle superiori.

A metà anno scolastico ho preso
in mano la classe.

Nel bel mezzo di situazioni
molto difficili per loro.

È successo tutto così in fretta.

Per quanto riguarda Luka, devo dire che

è stata una reazione istintiva,
non si è trattato di un'agressione.

A sì? Adesso Io difende pure?
Bravo.

Sta solo facendo un ragionamento chiaro.

Ha fatto tutto quello che ha potuto.

Ne ha discusso con gli studenti.

Ha preparato lezioni di letteratura che
si ricollegavano a quanto Ii aveva colpiti.

Hanno scritto dei saggi sul tema.

II professore è venuto da me per cercare
insieme di risolvere la questione.

Abbiamo chiamato l'ex-capoclasse,
che è venuta a parlare con loro.

Probabilmentene non Io sapevate, vero?

Ad ogni nostra iniziativa gli studenti
hanno reagito con maggiore ribellione.

Hanno accusato il professore di nazismo.

Hanno sabotato le sue lezioni.

Si sono rinchiusi nella radio della scuola
e abbiamo dovuto intervenire, irrompendo.

C'era anche nostra figlia?

Sì, c'era anche lei.

Ho saputo che uno aveva scritto il tutto
forzando dopo gli altri a leggerlo per radio.

Tutti voi sapete molto bene
se vostro figlio c'era o no.

II nostro non era coinvolto.

Perfetto, e allora che volete?

Io sto ancora aspettando la risposta
a quanto avevo chiesto prima.

Gli ho chiesto se i suoi genitori
si erano mai vergognati di lui.

Cosa?

Ma che domanda è?

Sembra troppo difficile anche per lei.

Mi scusi.

Mio figlio è colpevole?

Se suo figlio sia colpevole?

No, non Io è. Non c'era.

Grazie tante.

Grazie, arrivederci.
-Arrivederci.

Bene, tuttora non so cosa sarà con mio
figlio e con quello che Io ha aggredito?

Suo figlio disse a Luka,
che non avrebbe avuto alcun problema

dato che aveva come scusa
la morte della madre.

Non ci credo.

Mojca mi ha detto la stessa cosa.

Non è poi tutto così bianco o nero, vero?

I vostri figli sono dei ribelli e oggi
l'ho ripetuto più volte.

Propongo una soluzione semplice
e appropriata anche per la classe.

Se l'accettate nessuno verrà espulso.

Avranno delle punizioni educative

che gioveranno specialmente
a Tadej e Luka,

che erano coinvolti nel pestaggio

e perciò potrebbero essere
espulsi dalla scuola.

Se loro due scorderanno chi ha iniziato,
Io farò anche io.

Io sono favorevole.

Ah, ora d'un tratto è tutto a posto
in questa scuola.

No, sto solo sottolineando le difficoltà.

Tanto meglio se i problemi si risolvono.

Come tutti,
voglio solo il meglio per mio figlio.

Molto bene. Sì.
Allora siamo d'accordo.

Bene.

Vorrei sottolineare che nostro figlio
non ha avuto nulla con questa ribellione.

Pensi che se fosse veramente un tale nazista,
avrebbe preso le tue difese?

Saresti volato fuori scuola e Io sai.

Scusa per quello che ho detto.

Bene, Luka puoi andare.

No, no, tu rimani per piacere.

Signora Preside, posso dire una cosa?

OK, so di aver detto male,

ma che sia Luka la vittima, dopo che ha
attaccato me e il professore, non è giusto.

Sabina è stata adottata.

Non Io sapevi, vero?

Fra un po' a scuola Io sapranno tutti.

Ho voluto dirtelo io per prima,

così non ti farai delle idee sbagliate.

So cosa hai detto all'ora di ginnastica

e forse Sabina se l'è prese a cuore,

ma non è la ragione del suo suicidio.

Non c'è una ragione chiara.

Lo sai, vero?

Capisci?

Tam.

Tam.

Sei a posto, Tadej?

Avanti.

Grazie.

Se uno studente mi avesse aggredita,
avrei paura ad entrare in palestra.

Ma gli dispiace, dai! Ora non farà male
neanche ad una mosca.

Beh, ora che concluderemo i voti,
ce ne staremo in pace.

Si è sistemato tutto.
La nostra Zdenka ci riesce sempre.

Robert, sono giovani e sensibili.

Ma sì, non te ne devi occupare troppo.

Ci scherzi un po',
dai loro i voti ed è fatta.

Quando finisci?
-La settima ora.

Vieni a prendere un caffè?
-SÌ, certo.

Oggi vorrei parlare in sloveno,

perché non vorrei vi sfuggisse qualcosa

o che possa sfuggire a me.

Ditemi, dove ho sbagliato?

Siate sinceri.
Tanto ora non avete più nulla da temere.

Luka.

Non ci ascoltava.

È malvagio.

Ci minacciava con insufficienze
e ingiustificazioni.

Già, e se ridiamo non vuol
dire che siamo fatti.

Ci dava voti ingiusti.

La morte di Sabina per lei
era un esempio educativo.

Non unatragedia.

Mi avete dato del nazista.

II fine del nazismo non era sottomettere
tutti ad una singola autorità.

II nazismo non accetta il termine
"tutta la gente" perché per il nazismo

solo gli ariani sono esseri umani.

Gli altri sono qualcosa
che deve essere eliminato.

Qualcosa che non fa parte del piano.

Ditemi,
ho mai fatto differenze tra di voi?

Ho mai dato più importanza
a qualcuno di voi?

Per lei eravamo
tutti ugualmete miserabili.

SÌ.

Potremmo dire anche così.

E voi che avete fatto?
Vi siete ribellati.

Inizialmente tutti.

Poi avete capito che forse non è tutto
solo bianco o nero,

che non è tutto così semplice
e avete litigato tra di voi.

Perché non eravate capaci di trovare
una soluzione buona per tutti.

Non avete potuto,
perché tale soluzione non esiste.

Non ho mai parlato molto di Sabina,
perché lei

ha preso la sua decisione.

Giusta? sbagliata?

L'unica possibile?

Non Io so.

Ma era la sua decisione.

Metà di voi, invece, non sa cosa studiare,
cosa mangiare a merenda,

quale musica preferisce,
se fare o no il compito di controllo.

Quindi, come potreste decidere
tra la vita e la morte?

Come potrete capire cos'è veramente
importante nella vita?

Mi sono fidato troppo poco di voi?

Ho fatto un errore?
Mi sono fidato troppo? Non Io so.

Ma, non ho mai preso una decisione
al posto vostro.

Avete avuto la possibilità

di crescere attraverso la tragedia
che vi è capitata.

Lascerete questa scuola,
senza sapere

se avete preso la decisione giusta.
E non Io saprete mai.

Perché non vi siete fidati di voi stessi,

e non avete ascoltato la persona
che è dentro di voi.

Con Iatragedia di Sabina, avete voluto
dimostrare che il sistema non funziona.

Invece no, il sistema funziona.

Ha sempre funzionato e funzionerà sempre.

Perché il sistema

è freddo, inesorabile e matematico.

Ma se dentro di voi
siete sufficientemente forti,

siete come una pietra nel fiume che
non si cura dell'acqua impetuosa.

Invece voi siete dei naufraghi, che in preda
al panico si aggrappano a qualsiasi tronco

che passa vicino. Ma anche il tronco
segue la corrente del fiume...

Ed è così fino alla fine della vita.
Trova la riva solo chi è deciso a trovarla.

Non si può cambiare
quello che è successo.

Potete cambiare voi stessi.

Tanto da capire ed accettare.

Sabina è comunque morta.

E voi siete là, dove eravate:

all'inizio.

Questa, come sapete, è la nostra
ultima ora di lezione.

E non andrò con voi alla gita finale.

Vi auguro

ogni bene nella vita.

Regia

Scritto da

Produttori

Prodotto dalla