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donati ha scritto con la sua vita quello

che pensava come vedeva il mondo

lui ha sempre detto io mai scenderò

compromessi mai voglio vendere la mia

vita privata ma soprattutto le mie

imprese in montagna che poi avesse un

suo carattere duro e forte

questo però per fare quello che ha fatto

forse bisognava avere la tempra il

carattere e la testa divorati è un mondo

affrontato a mani nude letteralmente

nella sua vita di scalatore ma

idealmente poi anche nella sua vita di

di viaggiatore la prudenza intelligente

e lo scatto della fantasia credo che

siano le cose veramente che mi hanno

sempre emozionato in walter bonatti e

ognuno ha la sua parete da da scalare e

bello sapere che c'è qualcuno che ha

scalato delle pareti inviolate e forse

inviolabili per chiunque

c'è come stesso cerco la mia vita

cerco di vivere più intensamente più

degnamente possibile cerco la pace

l'equilibrio di me stesso

questa è la storia di un'avventura

durata tutta la vita inizia sulle acque

del po dove un bambino è costretto a

crescere durante la guerra

i genitori sono lontani il padre amante

fascista e la madre deve mantenere la

famiglia cresce in compagnia dei libri

di melville e l'onda segnando le

avventure di un mondo che può solo

immaginare

finita la guerra si sposta a monza per

trovare un lavoro nell'acciaieria

conoscere gli alpinisti operai del

gruppo pelle ossa pelle ossa perché così

sono ridotti quei ragazzi appena tornati

dalla guerra hanno voglia di arrampicare

di tornare a vivere

evadere arrivato nel 47 un anno dopo

circo dalle mezzo dopo veniva da dove

faceva ginnastica era un ragazzino

perché aveva 16 anni e un ragazzino e ha

cominciato voler andare ad applicare e

logicamente abbiamo portato subito

arrampicare abbiamo portato abbiamo

portato per le prime due o tre domeniche

poi dopo ci ha portato quasi a noi

perché si è visto subito che avevo nato

nato stile un'altra cosa un altro fisico

da andare arrampicare

diciamo che non alpinismo nato nato duro

a monza si lavorava duro ai tempi si

lavorava in fabbrica

lima i chiodi se facevamo da soli a cui

noi facciamo una mattina vedevamo la

griglia il resegone a 40 che ove di

distanza senza macchina senza moto con

pochi soldi treno grigna e arrampicare

ogni domenica prendono il treno che da

monza va verso lecco verso le montagne

su quel treno ci sono alcuni degli

alpinisti che faranno la storia della

montagna

si conoscono tutti ed è fra loro che

walter muove i primi passi la mia prima

montagna

la mia prima scalata è avvenuto sul

monte grigna che è quella montagna che

si affaccia sulla pianura padana e in

montagna ero sempre andato da bambino

attraverso i sentieri finché arrivò un

giorno uno tutto bardato ed alpinista e

mi vede assorto a guardare questi

scalatori e mi dici ti piacerebbe

provarci

non desidero che quello vieni con me mi

ha portato su su una di queste guglie se

non che lui non riusciva a passare

ci ha provato ci ha ritrovato è sceso

approvato dall altra parte alla fine mi

dice

provaci tu io ho le pillole pedule lo

scalatore ma tu agli scarponi era un

fatto negativo perché avevo gli scarponi

della guerra a punta quadra ma era tanto

il mio entusiasmo che ci ha provato ci

sono riuscito e quella fu la mia prima

scalata e poi

fin dai primi momenti decide di

arrampicare seguendo le regole della

tradizione cioè chiaramente corda

scarponi che oggi eccetera ma nessun

artificio

dopo sei mesi dal applicava sui e di

sesto grado in griglia e dopo un anno

ripeteva le vie che neanche i più forti

alpinisti francesi che arrampicavano da

10 15 anni e sa che riuscivano a

ripetere e walter è andato e dopo un

anno che arrampicava è riuscito a fare

queste incredibili scalate lui ha fatto

una strada molto interessante

tutti gli altri del suo periodo hanno

fatto una strada dall'alpinismo

tradizionale alpinismo il classico verso

un alpinismo tecnologico e lui ha fatto

l'opposto nel 1949 volte inizio amal in

corsa

spostando ad ogni salita i suoi limiti

nord ovest e il badile sud ovest e il

cross dell'altissimo sulle dolomiti e

poi il monte bianco con l'ovest

dell'aiguille noire e lo sperone nord

della punta walker sulle grangia l'asse

le conquista tutte in un solo anno alla

ricerca di nuove sfide con se stesso

dal momento in cui lui mette le mani

sulla roccia al momento dei primi grandi

risultati passa pochissimo tempo nel 49

già si cimenta con le grandissime che di

solito dagli alpinisti più bravi vengono

affrontate al termine di una carriera

pensiamo alla nord delle grandes

jorasses

per esempio e lui riesce a passare su

quella via mitica sulla cassina le grand

journal ed è un ragazzo è un ragazzo

vestito con abiti rudimentali quello che

allora si poteva trovare uno zaino per

ha recuperato su un banchetto dell'usato

uno zaino militare corde di canapa

scarponi incredibili oggi a vederli

viene da sorridere

tutte le sue ascensioni ripartire

pensavo da me a dirmi dove andava perché

allora ascensioni se rubavo logicamente

e non è che da oggi a dire vado a no mi

diceva florio si capì non capiterà

niente se capite qualcosa io sono

sono in molti a farsi questa domanda

iniziano a saltare

lo giudicano questa nostra attività

attraverso le nostre imprese punto

materiale il lato materiale della

scalata che io trovo e sempre meno

espressivo ignorando invece questa

appunto questa questa forza spirituale

questo desiderio questa volontà di

vivere intensamente che io penso sia

alla base delle nostre scalate

secondo me è uno dei capolavori il

territorio francese

quando tutti i più grossi al pizzi

francesi giravano lì per cercare di

farlo per cui è arrivato lì ha fatto

questa parete del capisce anche ancora

oggi è un capolavoro di eleganza c'è una

reazione incredibile qualcuno parla di

acrobatismo come si diceva allora al

posto di alpinismo

qualcuno dice che avevano ferrato la

parete per avevano piantato 200 chiodi

in realtà i chiodi erano poco più di una

trentina io ho visto tutto questo

materiale a casa di walter erano

materiale assolutamente rudimentale con

cui oggi nessuno andrebbe più in

montagna fotografando il periodo storico

in cui è vissuto lui c'era tantissimo da

fare ma bisognava avere la visione la

visione futuristica di saldi di provare

a fare certe salite con certe tecniche e

lui senz'altro al di là della forza

fisica

al di là della forza fisica un grande

alpinista comunque delle visioni a ha

comunque un intelligenza superiore

nel 1951 vince la parete est del grand

capucin un obelisco di granito rosso

tanto liscio quanto verticale una parete

che sembra impossibile ma al terzo

tentativo ci riesce

insieme all'alpinista torinese luciano

ghigo

a proposito di questa scalata del gra

capisce che è stata mitica il sindaco di

monza ha fatto una serata per walter

cioè un'ora in una serata in onore di

walter e la mamma è andata col papa a

questa serata dove hanno fatto vedere le

foto dovevano fatto un grandissimo onore

e gli hanno attaccato una medaglia d'oro

al pet a quel punto la mamma che

probabilmente non era a posto con la

pressione ha avuto un malore ed è caduta

per terra in un teatro aveva avuto un

ictus stava morendo l'hanno portata via

e nella notte è morta questa cosa per

walter è stata terribile

proprio da tragedia greca perché

ritrovato la madre

lui l'ha uccisa come dice lui c'è la

grande gioia che la mamma l'emozione che

ho provato per suo figlio gli ha fatto

questo effetto letale per cui lui si

sente colpevole questa cosa non se n'è

mai tolta mi dice sempre di come watt e

non l'hai uccisa sì l'ho uccisa io

perché se io non avessi fatto la

montagna mia madre sarebbe vissuta

vi andava forte veramente aveva suo

libriccino conflitto le scalate e quelle

che voleva fare dure perché ne voleva

fare per anne quelle che ti portavano un

livello diverso del lavoro in tutte le

cose quando uno diventa volo alpinista

un pochettino fermato era un evasione

questa almeno per per molti noi operai

era un evasione evasione da un mondo

dove entrare via la mattina alle 7 e

alle sette e mezzo alle hot a tema nel

cartellino e usciva alle otto di sera

perché allora si faceva anche dieci ore

di lavoro continuo e così no negli anni

47 48 49 50 io penso che una delle cose

più più rivoluzionari per un uomo come

come lui e per un uomo di quel di

quell'epoca era non voglio sato stare

non voglia diventare la rotella di

questo grandioso meccanismo che tra

l'altro è un meccanismo che stava

distribuendo benessere che permetteva un

paese di uscire dalla fame

però è un meccanismo e quindi

ribellarsi a questo cioè pensare ma io

non voglio avere orari io non voglio

essere costretto dentro questi cubicoli

dove dove dove tutti quanti siamo

destinati a lavorare

io non voglio aspettare la pensione per

essere libero io voglio partire voglio

partire all'alba e voglio andare lassù

immaginiamo anche figurativamente questa

pianura padana piena di nebbia di smog

di uffici e di fabbriche di capannoni e

questo omino forse visionario forse

presuntuoso che dice mi sento in

prigione asfissia voglio scappare voglio

costruirmi del solo il mio destino

beh questo ovviamente legatissimo al

dopoguerra però è una metafora assoluta

insomma della libertà personale e della

voglia di di e delle voglia di mettersi

alla prova con altre regole altre regole

nel porto di karachi veniva scaricata la

motonave asia vinta da genova il 12

aprile tutte le casse avevano fin dalla

partenza una precisa destinazione perché

diventassero quasi le tessere del

mosaico perfetto disegnato dagli

organizzatori in italia per essere

ricomposto nel karakorum

da skardu 240 km 30 giorni di carovana

15 giorni effettivi di marcia 13

tonnellate di materiale da quota 2.300 a

quota 5mila

i tre colori d'italia e la bandiera del

pakistan sventolano allegri al campo

base che sta per nascere circondato dall

inevitabile fermento che precede un

fatto importante quale il sorgere una

tendopoli a questa altezza

nel 1954 walter ha 23 anni e ardito

desio lo chiama per partecipare alla

spedizione italiana sul k2

nessuno è ancora riuscito a conquistare

i suoi 8.611 metri

il capo 254 sicuramente la chiave della

figura bonate lui ha capito quello che

poteva fare in alta quota

lui ha capito che l'alpinismo del 54 sul

k2 era ancora una volta un alpinismo

eroico che lui non voleva vivere il

merito di aver trasformato la una

vicenda retorica d'ispirazione

nazionalistica in una vicenda singolare

individuale di grandi alpinisti capaci

di avventura è tutto da ricondursi a

walter bonatti

il k2 è un'avventura strana perché

inizia dove finisce

e il 31 luglio 1954 compagnoni e

lacedelli conquistano la vetta

poche ore prima walter il portatore ma

di sono a quota 8.100 con uno sforzo

sovraumano hanno portato le bombole di

ossigeno all'ultimo campo ma questo è

stato spostato dai compagni devono

passare la notte su un gradino che

walter ha scavato nel ghiaccio lottano

insieme per sopravvivere ma prima

dell'alba ma di crolla e si lancia in

una corsa disperata verso il basso

arriva l'alba e walter libera le bombole

coperte dalla neve in modo che l'acetaia

compagnia ne possono trovarle

poi scende al campo 8 ma di eli è vivo

ma gli verranno imputati diverse dita

delle mani e dei piedi ma di questa

notte

la relazione ufficiale non ne parla

tutti siamo uomini soggetti allo sbaglio

però proprio perché siamo umani e

soggetto lo sbaglio io mi sarei

aspettato nella mia semplicità nella mia

ingenuità una manata sulle spalle

ammiccando magari scusa walter le cose

sono andate così

io capisco che i miei compagni lassù

fossero stanchi quantum e forse anche

più di me fossero anche un po così

rintronati dalla quota però santo dio è

gravissimo che ha qui in quelle

condizioni

a quell'epoca due uomini fossero la sul

famoso muro di ghiaccio nella notte a

morire praticamente perché noi senza

aiuto io miracolosamente mi sono salvato

ma lo devo soltanto me stesso

nel 1964 un giornalista accusa walter di

aver rubato a compagnoni e lacedelli

l'ossigeno per salire in vetta ma in

tribunale walter vince la causa per

diffamazione

nel 1994 robert marshall un medico

australiano appassionato di alpinismo

trova le fotografie di compagnoni sulla

vetta del k2

si vedono le bombolette segni lasciati

dai respiratori nel 2004 dopo 50 anni il

club alpino italiano inizia la revisione

della relazione ufficiale di desio e nel

2008

finalmente per walter finisce

l'avventura del k2

la verità è una sola la vetta è stata

conquistata con l'ossigeno portato da ma

di e walter e bisogna anche pensare che

questo signore per più di 50 anni ha

continuato a bussare che tutte le volte

che chiedeva che pretendeva di che la

verità venisse raccontata si trova di

fronte al muro di gomma e la palla che

lanciava i tornava indietro era

veramente molto fiera dove fatto una

grande battaglia culturale e di aver

dato una lezione al paese una lezione

civile perché un paese non può mantenere

nei suoi archivi nella sua nei suoi

diciamo così nelle sue tracce di storia

una relazione che contiene delle falsità

che contiene qualche cosa che non

risponde a verità storica

io ero

allora fu allora tra la la spedizione

animale del k2 e la scalata del drink e

passai forse la crisi più più grigio

della mia vita è la più importante e

dovevo in questo anno di crisi e

risolverti questa crisi con ha scalato

debry ecco perché in un certo senso

invidiavo quelli che non avevano bisogno

come me di riscattarsi attraverso una

prova così severa

nel 1955 ha compiuto quella che è

considerata ancora oggi la più difficile

la più straordinaria impresa alpinistica

che sia mai stata compiuta ed è rimasta

insuperata ha dato alla scalata da sono

ad una montagna che si chiama il piccolo

gruppo vi faccio qui vedere la montagna

impressionante da solo

dunque 6 giorni e 5 notti appeso questa

parete e fu tale l'isolamento che provai

da aggiungere persino a a sorprendermi a

parlare da solo parlare col sacco mio

unico compagno e vero companero in

definitiva un extra extra ordinem come

di rane francesi che chiameranno poi

quel pilastro kg e bonatti in suo onore

è come se di fronte a una montagna 1

considerasse la forma di questa montagna

e la pensasse in termini di salita di

visitazione per salire e allora si

tratta di inventare dentro questo

montagna dentro il modo con cui è fatta

la la figura che presenta il l'altezza

che ha il modo diverso dalla materia con

cui costituita andare a inventare un

interpretazione di questa montagna

né più né meno come sarebbe l'esecuzione

di un violinista che suona una diversa

sonata di mozart per violino o cose di

questo genere è la stessa cosa

interpretarla in questo modo

interpretata salendo naturalmente si

deve inventare se stesso

inventare le forme dei propri passi

gesti attaccarsi l'esporsi soprattutto

in un certo modo

fuori nel vuoto e aderente alla forma

con cui scende la roccia è certa ecco

queste sono le modalità fondamentali

capire un alpinismo non più in termini

di lotta di conquista della della natura

ma di interpretazione della natura

riconoscendo che si è dentro in questa

grande avventura che è la natura e

dall'altra parte la capacità di un

impegno individuale di un'avventura

individuale in cui uno mette in gioco se

stesso persino la vita

quando mi trovai sullo spigolo dei due è

passato dai di minuti forse più lunghi

della mia vita senza altri più lunghe

perché dovevo decidere erano minuti che

decidevano la mia esistenza

non potevo tornare indietro non poteva

andare avanti prima pensai in un momento

di debolezza di lasciarmi morire e poi

in fondo aveva lottato quattro giorni

per vivere non era non potevo certo

lasciarmi morire così e alla fine ho

risolto il problema individuando delle

scaglie di roccia 12 15 metri più sopra

di me ho lanciato dei nodi delle specie

di balance che facessero attrito sulle

scaglie da fermare la corda per il sarmi

nel vuoto fino a queste scale

come si fa a vincere la paura bisogna

affrontarla la paura però bisogna sapere

quel che si vuole bisogna bisogna avere

coscienza della paura che si vuol

vincere e bisogna soprattutto secondo me

conoscere il prezzo della della paura si

prendeva un bicchiere in mano o una

tazza

questo è però la cosa che lo faccia

basta dire di più e io lo appoggiava sul

tavolo e non la metteva al centro

appoggiavo di lato

lui faceva delle sparate tremende mi

sgridava mi diceva se disattenta di

corte ma adesso loro perché quella cosa

può accadere si può rompere

e allora li venuto fuori che in realtà

lui non voleva questo perché gli

ricordava una sua cosa che gli è

successo in montagna

perdevo un martello perdere qualcosa in

montagna alle volte significa la morte

nel 58 e sulle ande e poi in himalaya

per salire il gasherbrum iv in lingua

urdu montagna di luce capo spedizione

sono fosco maraini e riccardo cassin tra

i più grandi alpinisti della storia e

punto di riferimento di walter una

montagna difficile il g4 tanto che verrà

ripetuta solo nel 1986

solo il 6 agosto sarà il giorno della

vittoria ma quali fatiche quali

difficoltà dovranno superare i 2 per

vincere l'affascinante montagna di luce

danno tutto se stessi perché sono consci

dell'importanza del compito che stanno

per portare a termine sentono su di loro

la responsabilità dell'impresa sono

sfibrati dallo sforzo dalla lunga

permanenza alle alte quote ma persevera

no lottano strenuamente con una volontà

indomabile

senta momenti lei ha scritto che la

scalata del k2 e dell'everest sono state

solo conquiste materiali che voleva dire

beh in effetti sì e sono state la

conquista di un punto geografico

l'alpinismo è un'altra cosa

l'alpinismo non è scalare le montagne

per raggiungere il punto inesplorato

sillogismi ha incominciato così

l'alpinismo e sportivo ma l'alpinismo

classico come lo si intende oggi

d'alpinismo e in fondo con le sue

tecniche con le sue difficoltà e una è

una condizione che lo scalatore si pone

per raggiungere per conquistare se

stesso attraverso la conquista materiale

della montagna la cima è il punto dove

cambia la direzione prima si va su e c'è

l'ansia forse non ce la faccio poi

scendo e sono quasi costretto a scendere

velocemente specialmente parlando del

jimmy alte k2 è breve perché la

sicurezza che tutti vogliamo avere è una

base della nostra sopravvivenza noi

tutti vogliamo ritornare dalla bild

hannes nel mondo civile ci costringe a

scendere e la cima si importa però non è

il punto chiave è

tutta la salita che conta molto di più

che il aggiunge che la cima per me la

vita era molto più facile avevo meno

barriere davanti a me non avendo fatto

la stessa vita che ha fatto parte però

nello stesso tempo essendo così esigente

e soffriva anche un po perché non si può

non si può se perché non si può avere

sempre la vita che gira come vuoi te

bisogna ci vuole anche un minimo di

adattamento

siccome walter è sempre stato solitario

e appunto alla solitudine per lui è

stata una cosa molto importante di cui

poi io parlerò è stata la formazione

della sua vita

lui non può pretendere

di comportarsi nel mondo come se fosse

solo sono montagne mondo abbia delle

esigenze

la società delle esigenze per cui si

doveva adattare questo non gli andava

bene

walter sogna di scalare il pilone

centrale del monte bianco da nove anni e

domenica 9 luglio 1961 quando parte con

andrea oggioni e roberto che alieni la

prima tappa è al bivacco della force una

capanna di lamiera sospesa nel vuoto

quattro delle sei cuccette sono occupate

sono degli alpinisti francesi ma su

colman cui home e via decidono di salire

insieme

l'alpinismo non è una gara il pilone

centrale del freney e poi la discussione

dopo è soltanto la dimostrazione che

attorno da bonati c'è una grande invidia

sono successe molte tragedie di questo

di questa dimensione è la maggior parte

di queste tragedie non sono mai stati

discussi in un modo come hanno tentato

di eliminare emozionalmente bonatti dal

grande alpinismo quando le cordate sono

a soli 80 metri dalla cima del pilone si

scatena una tempesta allucinante e il

preludio di una delle tragedie più

terribili del monte bianco si salveranno

solo in tre

bonatti galieni di amazon e presto si

scateneranno le polemiche ma mentre in

italia si prospettano inchieste

giudiziarie parlamentari in francia la

testimonianza di pierre mason rende

giustizia al comportamento di bonatti e

oltralpe per l'aiuto portato ai compagni

lo scalatore italiano verrà insignito

con la legion d'onore

non c'era la possibilità di essere preso

dall elicottero non c'è nella

possibilità di farsi un buco nella neve

perché lì non c'è c'era soltanto la

possibilità di scendere pezzo per pezzo

sotto queste questo freddo il vento la

disperazione i fulmini e lentamente gli

altri sono morti lui non poteva

caricarli in spalla e portarli avanti è

impossibile poteva soltanto battere la

pista poteva andare avanti cercare la

strada senza di lui

tutti sarebbero morti senza dubbio

walter vuole spostare ancora più in là

il suo limite

iniziano le sfide invernali del monte

bianco con il gradito dello sperone

walker sulla grand jorasses e martedì 24

gennaio 1963 ci sono meno 20 gradi

centigradi quando walter e cosimo

zappelli iniziano una nuova avventura

ecco che distendiamo walter bonatti e

cosimo zappelli che hanno superato il

piccolo dietro si trovano ora in una

posizione difficilissima

non possono più tornare indietro devono

assolutamente raggiungere la vetta e per

questo saranno ancora necessari

o quattro giorni il 27 gennaio il

termometro arriva al fondo scala e segna

meno 35 salgono a 4.050 metri e debbono

ancorarsi ad un chiodo per passare la

notte non possono dormire forniscano

l'assideramento nella sala vicini alla

vetta

la mattina conquistano la cima dopo una

lotta durata sette giorni tornano palle

ma non c'è nessun ad attenderli entrano

in un bar e cliente si voltano sorpresi

ma non dovevate arrivare domani

questo è quello che stava dicendo la

televisione

quindi aveva questa qualità

assolutamente assolutamente speciale di

essere un grandissimo irriducibile e poi

conoscendolo di persona

ovviamente come nel caso dei grandissimi

nei grandissimi solitari e dei e degli

intransigenti veniva fuori invece una

totale semplicità umana è una facilità

una facilità di rapporto persino una

facilità affettiva e di amicizia che

colpivano molto devo dire che primi

tempi è stata dura con volta è stata

dura perché tutto quello che lui

sembrava niente a me sembra immerso in

cile da dare andiamo su questa parete di

ghiaccio si sono poi così quei piedi via

di su è così che i piedi ma non è così

facile per chi non è per chi ha solo

messo scarpe coi tacchi alti ha fatto

passeggiata in via condotti

non era proprio il cambio è stata una

cosa travolgente però che mi è andato

bene perché era quello che volevo e mi

sono molto adattata dopo po andavo sul

ghiaccio facevano le scalate sapevo come

comportarmi faceva sempre tutto quello

che lui mi diceva ma mi sono trovato a

mio agio e non gli ho mai creato dei

problemi

nel 1964 l'obiettivo di walter è la

punta whimper passando per il granito

della parete nord delle grandes è

insieme a michelle voce un forte

alpinista svizzero walter e voce

tracciano una linea molto diretta e

pericolosa esposta alle cadute di pietre

ghiaccio ce la fanno

è il 10 agosto e una folla incredibile

li aspetta la cinepresa super 8 di un

appassionato film all avvenimento in

walter c'è una pace ritrovata

primo elemento che veniamo fuori da

quello agonistico c'è grandissimo

scalatore che inaugura vie nuove che fa

non solo la scalata in solitaria ma

l'afa d'inverno e l'afa lungo una via

mai percorsa da altri quindi insomma

c'era ovviamente questa eccellenza

ripeto sportiva e poi venute fuori negli

anni la sua eccellenza etica anche cioè

non accettare compromessi il diventare

simbolo dell'alpinismo che non voleva

farsi contaminare dalle sponsorizzazioni

i più bravi i creativi capiranno che

quello che ci offre la montagna e la

possibilità di sentire le dimensioni

umane e non le dimensioni spotive

dell'uomo

quanto tempo è passato dalla scalata del

cervino quattro anni la rivede essi che

la rivela la rivede tutta tutta il 1965

è l'anno del capolavoro

cento anni dopo la prima ascensione di

wim per l'avventura viene portata

all'estremo possibile nord del cervino

in inverno per una via diretta in

solitaria fare una salita solitaria in

montagna e amplificare tutte le emozioni

vuol dire cioè la paura se si è se sia

in due se la si può alla si può dividere

la gioia la stessa cosa si sia da soli

forse ci si mette poi poi in uno stato

emotivo

potrei chiamarlo piatto dove non puoi

avere delle emozioni forte l'anziano un

lato e dall'altro cerca di annientare il

tutto però è chiaro che è un modo per

andare in profondità a se stesse

il 18 febbraio mario de biasi

il fotoreporter del settimanale epoca

scatta le ultime fotografie di walter

che si allontana walter tentenna mariolo

assoluta ancora lo sostiene

e poi c'è solo silenzio in quel vuoto

bianco è una lotta contro le sue paure

come unica compagnia ai segnali luminosi

lanciati da de biasi ai quali risponde

dalla parete walter domina le difficoltà

della roccia ma capisce che un'altra

sfida ad interessarlo il 22 febbraio

1965 un aereo fotografa walter bonatti

abbracciato alla croce sulla vetta del

cervino

ti ho visto che lui era così non dico

titubante ma insomma periodi di crisi e

adesso ti accompagno io un paio dei suoi

abiti voi tornate due evasori cimi a

walter bonatti e sono arrivato fino al

cup ad air berlin 3.400 mesi di altezza

ed è stata un'esperienza veramente

notevole lui apprezzato il fatto che io

l'avessi accompagnato proprio finora

nella capanna verme che rendono il

rifugio aver lasciato la marmellata

della precedente incontro che avevano

tentato e ha messo dentro marmellata

nella posa del della nile sta

sciogliendo e poi io ho aspettato finché

lui è arrivato sotto la montagna e qui

si vede lui il piccolino con la la

montagna che ce li davanti e io ci

eravamo in contatto alla sera alle 7 con

lampadine io dormivo una centrale

elettrica da solo e alla sera ne sente

ci facevano segnare per vedere a che

punto era arrivato perché sono io

conoscevo la strada che mi piaceva per

andarci

e dopo questa ascensione abbandonerà

definitivamente come ha detto

l'alpinismo

no assolutamente io abbandonerò

l'alpinismo estremo lo dichiarai già

l'anno scorso e manterrò la parola di

alpinismo estremo non ne farò mai più ma

di alpinismo classico spero di farne

ancora per 40 50 anni la montagna e

specialmente creatività e immaginazione

io non salgo sul savino ios ago se sono

bonati sul cervino

secondo una certa idea per una certa

linea questa linea questo stile questo

come avvicinarsi al cervino nel 65 è

stato inventato da bonati come un

artista inventa una sua espressione noi

con l'alpinismo ci possiamo anche

esprimere e secondo me bombonati era

molto più artista che

uno sportivo io ricordo che ho vissuto

molto più emotivamente le le sue salite

al drum al capo zen al nord del cervino

eccetera

queste famosissime che tutti sanno più

che il k2 più che il gas e ball quarto

noi stessi avevamo di più lui li capisce

questo e il punto importante

ecco perché lui stesso in definitiva era

più legato a queste sue vicende che non

alle alle grandi cose che ha fatto nelle

spedizioni

questa era la grande lezione che lui

aveva dato e che ha continuato anche

fuori dalla montagna perché la sua

esplorazione del mondo foreste fiumi

distese glaciali eccetera animali

divario di vario genere seguiti di nuovo

mettevano l'uomo a diventare grande

nell'avventura di conoscere la natura

walter non ha più niente da dimostrare e

con i mezzi dell'epoca potrebbe solo

ripetersi esistono scorciatoie certo ma

lui rifiuta e così mette tutta la sua

esperienza di alpinista nello zaino e

decide di cambiare

tutto quello che si deve cercare dentro

di noi ma serve molta strada per poterlo

trovare e walter cammina per tutti e

cinque continenti da solo

raccontando la storia e paesaggi le

persone soprattutto la sua avventura

personale quella di un uomo di fronte a

se stesso inizia la sua nuova vita al

settimanale epoca

nel 1955 walter scrive il suo primo

articolo per epoca e lo accompagna con

alcune sue fotografie ed è il racconto

della sua salita al pilastro del dru una

delle sue una delle sue imprese

la quella scrittura e quelle fotografie

nel 1955 sono ancora ingenue

dilettantesche però è uno stile di

scrittura e fotografico che evolverà

molto rapidamente nel tempo nessuno gli

aveva insegnato a scalare nessuno gli

insegnò a scrivere nessuno gli insegnò a

fotografare lui impara impara impara

facendo la ventura è stato un mezzo per

non fine a se stesso per conoscermi per

sapere chi era e cosa volevo è stata la

trasposizione del dl verticale in un

mondo orizzontale a 360 gradi per

vedermi

io ho raccontato l'uomo che ahimè non

l'esploratore non l'alpinista

ci sono pochissime foto prima le grandi

vie delle alpi lui ha fotografato poco

poi è diventato un ottimo fotografo

aveva scollare in tutto il mondo e lui

aveva la grande fortuna e nello stesso

momento anche la grande capacità di

trovare un mondo inesplorato andava dove

oggi i turisti ci vanno però allora non

c'era

l'infrastruttura lui andava e aveva la

capacità cresciuta nel periodo

dell'alpinista a sopravvivere in siberia

in antartide comincia il mio lungo

viaggio solitario nelle terre del grande

nord americano un viaggio che durerà

quattro mesi e che mi porterà dalle

coste meridionali dell'alaska fin nel

cuore del favoloso klondike la terra dei

cercatori d'oro

e il maggio del 1965 e walter parte per

rivivere le avventure di jack london

percorre in canoa e grandi fiumi per

oltre 2.500 km incontrando gli ultimi

cercatori d'oro e fermandosi in città

dal nome mitico come dawson city vive

insieme pescatori di salmone esplora i

ghiacciai incontra gli orsini marini e

libero nella natura selvaggia

completamente assorbito da quella che

diventerà la sua dimensione

ci siamo incontrati che oggi è anche lui

eravamo già delle persone adulte o

cancellato i miei primi anni di vita non

quelli di quando ero ragazzina diciamo

gli anni del mio lavoro nel cinema che è

stato un lavoro molto come posso dire un

po subito ma anche monotono per me anche

se non sembra il gironcino che non è che

facessi meravigliosi film per cui non

ero entusiasta poi avevo già lasciato il

cinema quando ho incontrato walter già

da sei anni che mi aveva dato una

capacita di come mi aveva svuotato

pronta a riprendere e nozioni di vita

pronta a rivivere un'altra vita

il successo è immediato ogni volta che

c'è lui in copertina la rivista vende

dalle 20 e 30 mila copie in più e per

walter inizia un lungo viaggio che

durerà fino al 1979 fa le proprie

fotografie scrive i propri appunti porta

i propri bagagli stringe le mani delle

persone che incontra del dei magiari dei

pigmenti dei missionari africani degli

indios del sud america si fa ospitare il

sole è un tipo di rapporto che puoi

avere se se sei capace di vedere le mani

di mostrare le mani di stringere di

stringere le mani e un rapporto non

mediato dalla dalla tecnica

all'inizio non un'imposizione da un

suggerimento del giornale era quello di

volermi vedere sempre presente nella mia

immagine quindi di volermi vedere

presente nell'azione che stavo vivendo

io credo di essere stato quei tempi

l'unico ad avere a disposizione un

attrezzatura così sofisticata che

consisteva nell usare tre macchine

fotografiche

contemporaneamente e di lunghezza focale

diverse preventivamente poste su

cavalletti a distanze calcolate e

azionate con un motore e una

trasmittente ad onde radio una piccola

centralina non più grande di un

pacchetto di sigarette ad ogni tasto

corrispondeva una macchina fotografica

quindi io nel raggio di 500 metri potevo

auto scattarmi dalle fotografie

la sua è una esplorazione nello spazio e

nel tempo

sono le leggi della natura ad

interessarlo quelli che regolano la

lotta per la sopravvivenza in un mondo

duro

ma sincero

in africa attraversa 1.200 chilometri a

piedi in solitaria per poter

sperimentare un nuovo rapporto con gli

animali basato sugli istinti primordiali

dell'uno e dell'altro vive così

un'avventura tra i coccodrilli riesce

anche a tuffarsi tra loro ea scattare

delle fotografie incredibili

sicuramente ha avuto grandi opportunità

dato il suo la sua capacità di fare cose

di vedere cose che oggi per noi che noi

possiamo vedere solo nelle sue

fotografie o che noi vivevamo nei suoi

ricordi quando raccontava il klondike

non lo so gli orsi nelle isole aleutine

sono cose che sicuramente magari oggi si

riesce a vedere con un bel pullman o se

non proprio pullman da turista diciamo

magari è voluto però come li ha visti

lui nel modo in cui l'ha fatto lui

sicuramente è il motivo per cui è

piaciuto così tanto per cui oggi ancora

sogniamo su quelle cose no io ho provato

anche a fare del film però ho capito

subito che non era non era un mio

linguaggio perché non può essere il film

a livello professionale non può essere

che una cosa è costruita quindi come

cose costruite richiede un copione

richiede un regista e richiede operatori

richiede un complesso di cose che non è

più uomo solitario il rapporto tra

bonatti epoca si conclude alla fine

degli anni settanta entrò nel 79 80 dopo

qualche anno comunque di contrasti anche

abbastanza accentuati in in quel periodo

i giornali come tua epoca che avevano

costruito molta della propria fortuna

sul sull'immagine sulla fotografia sul

sui foto reportage attraversano una fase

di crisi per la concorrenza della tv e

per l'accelerazione anche dei tempi

imposti dalla

dai ritmi televisivi e che verranno

meglio interpretati poi negli anni

seguenti dai dai nascenti news magazine

c'è un fatto che la sua libertà

l'ha pagata non avendo mai soldi per

esempio lui non faceva mai niente per i

suoi soldi non sono riusciti a fargli

fare cose se lui le faceva le faceva

perché poi se glieli davano va bene ma

non faceva mai cose perché doveva guarda

perché i soldi glielo dicevano di fare

capito dove c'è the servivano per vivere

però è stato anche lunghi periodi

dopo che è andato via d'epoca e qui non

aveva molti molti molti soldi poi ha

ricominciato con le conferenze non è mai

stato ricco walter mai

ecco anche quella è una vicenda che

andrebbe spesso ricordata come

quest'uomo ha trovato la compagna giusta

proprio in rosa ma con gli stessi

sentimenti gli stessi valori gli stessi

fini di vita

tutti sono un po prevenuti perché

rosanna arrivava da un ambiente del

cinema e walter arrivata da un ambiente

totalmente diverso per cui e savona che

questi due mondi non potessero

coincidere non potessero frequentarsi

non potessero andare d'accordo in realtà

rossana che molte altre cose oltre che

un'attrice e sono state queste altre

cose che li hanno uniti secondo me la

rossana era l'amore ma la famiglia di

rossana che una famiglia molto grande

e molto bella gli ha dato quella

dimensione degli affetti che lui

probabilmente fino a un'età

relativamente non giovane non aveva mai

avuto ma gliel'ha data anche in una

maniera molto disincantata amichevole

non oppressiva walter scrive libri che

vengono tradotti in diverse lingue

il primo è del 1961 e proseguì fino al

2011 racconta le sue avventure la sua

vita

i ricordi di un mondo ormai perduto non

presta il suo volta la pubblicità e le

persone non lo dimenticano perché lui

non è un prodotto usa e getta della

comunicazione generazioni di giovani di

tutto il mondo continuano a seguirlo

perché i valori che propone sono

universali e non sono in vendita

quando scrive libri lui sta chiuso in

cui nel salotto nella suo studio e io

non posso neanche permettermi di toccare

la maniglia di quello studio e che sento

un urlo belluino non lasciamo solo certo

che lo lasciano solo evitavo tutte le

molto divertente perché elena la mia

compagna di lavori viene qui a fare

aiutarmi eccetera

diceva melaina ma oggi dovremmo

veramente andare all attento perché sono

la settimana che parte sta chiuso

minerebbe fare prendere aria alla stazza

spolvera non ci va da di maio neanche

poi alla fine chiedevamo permesso con

molta circospezione volte stamattina

magari ci sarebbe qualcosa da tagliare

in giardino ci lasci lo studio per una

mattinata

e allora ad avola e metteranno a posto

per amici no no lui ha preteso molta

solitudine però e solitudine

voglio dire viene a mangiare poi

solitudine controllata per scrivere

perché deve stare tranquillo guai

disturbarli l'ho conosciuto perché

abbiamo preso il suo libro e abbiamo

chiesto a un a un editor di fare una

revisione una piccola revisione e quando

gli abbiamo rimandato il testo che mi ha

telefonato e si è messo a gridare

diciamo come un pazzo dicendo che

nessuno poteva toccare il tuo il suo

testo e alla fine quindi sono dovuta

andare a dublino ed è stato quando l'ho

incontrato per la prima volta lui e

rossana che invece una persona molto più

dolce almeno di primo acchito e ho

capito che toccare sotto i suoi testi il

modo in cui lui aveva di parlare e di

scrivere che un modo era un modo un po

per certi versi antico o era era lui

quindi non era un uomo facile con cui

trattare nella nella revisione dei testi

nel lavoro sul suo sulle cose che lui

scriveva ma sicuramente la ragione era

dalla sua parte e poi anche la ragione

dei lettori che amavano che amano quel

modo di scrivere anche se non è

certamente da letterato non è un modo

moderno di raccontare però il suo quindi

credo che diciamo

era un bravo scrittore perché

rappresentava se stesso come anche tutte

le altre cose per sentirsi un po di

spazio intorno non è necessario andare

nell'antartide nell'amazzonia perché il

vero spazio costruttivo secondo me è

quello della mente e lì che bisogna

crearselo il bello dell'avventura e

sognarla dare area l'immaginazione

io non ho viaggiato tanto nella

geografia quanto dentro di me ecco

questo tengo veramente sottolinearlo la

mia vera esperienza che io ritengo tale

è stata quella di fare un viaggio dentro

me stesso per capirmi e capendo se

stesso a mio avviso si impara a capire

anche il mondo che ti circonda

che lo rendeva umano è normale era voi

avete mai visto nel profondo degli occhi

di walter si leggeva una dolcezza

eccezionale nei confronti di tutti e non

solo però era anche determinato era

abbastanza spigoloso questo lo dico però

molto umano in tutto lui non ha mai mai

fatto pesare quello che era e quello che

è stato quindi non c'era un rapporto di

una persona cosciente di quanto ha fatto

che te lo faceva pesare ma era sempre un

rapporto di direi di quasi di

fratellanza

lui era un uomo di cristallo non nel

senso di nuovo di quest'anno nel senso

che era puro era integro e questo

secondo me le persone pur senza magari

conoscere nel dettaglio le montagne la

vita le avventure le fotografie lo

capisco

cioè sono quelle cose che sono così e

basta questo

il mio walter bonatti è una piccolissima

figura umana fotografata in mezzo all

immenso e più lo spazio è sconfinato più

da vertigine più da smarrimento è più

quella piccola figura umana diventa

potente e diventa calda 90 bonate un

grande per formaggio con una grande

umanità molto di più della sua capacità

alpinistica io stimo l'umanità di walter

bonatti negli scritti ma anche in quello

che ha visto ho sofferto capitolo della

sua vita che per me rimane nella mia

memoria senza età giovane ma anche come

l'ho visto la prima volta sul monte rete

forte molto creativo è sempre molto

genuino verso altre persone

lui non era diretto da nvidia lui era

diretto più o meno da una dimensione

umana che ho trovato in poche altre

persone io ho vissuto intensamente ecco

ho il privilegio di poter dire che la

mia vita l'ho consumata bene l'ho

vissuta mi sono vissuto

walter nel 1980 incontra rossana insieme

compiono un viaggio che li porta a

scoprirsi ea completarsi lui era

l'ideale di uomo per me e faceva la vita

ideale per me infatti quando mi hanno

chiesto con chi sarei voluto andare su

un'isola deserta in una conferenza

stampa con gli ho detto walter bonatti

sono rimasti tutti un po sconcertati

perché non se l'aspettavano

ma per me era vero non era una battuta

perché lui faceva la vita che io volevo

fare e quando lui mi ha scritto una

lettera e mi ha detto facciamo questa

vita insieme e se vogliamo e sono stata

talmente felice e si era già raggiunto

come colio raggiunto veramente una forse

la stata la cosa che più mi ha riempito

di pace di gioia e di possibilità di

vedere un futuro come piaceva a me

il loro primo appuntamento è davanti

all'ara coeli si aspettano per quasi due

ore

walter ha confuso i monumenti e sta

aspettando a rossana davanti all'altare

della patria

mia nonna finalmente riesce a trovarlo e

gli dice che razza di esploratore 6 che

ma riesce a trovare una persona a roma

margherita io sono stata un pezzo del

suo viaggio e lui è ancora una parte del

mio perché per me walter è stato come un

nonno e mi ha insegnato che se vuoi

qualcosa lo devi prima di tutto sognare

che la paura fa parte di noi come la

forza per superarla è l'avventura di

viversi avrebbe detto lui viversi con le

proprie regole senza compromessi

o