All language subtitles for Nella città, l’inferno (1959) ¦ Pelicula Film completo in italiano (1080p_25fps_H264-128kbit_AAC).italiano

[Musica]

1 2 1

2

3 5 4 5

He.

[Musica]

[Applauso]

[Musica]

Vai a sederti.

Senta, la mi ascolti, la mi ascolti.

Asetta che credo proprio che deve essere

un errore perché il commissario me aveva

detto che me mandava a casa

Lina Borsani.

Generalità.

Senta, signor commissario, non me ne

volevamo andare a casa col foglio di via

e mi goditto al paese col foglio di via.

No, per carità, no, perché mi non ho

fatto niente, sono innocente. Ma adesso

adesso vado anche a casa col foglio di

via. Faccio come volete voi altri. Come

volete voi altri.

Generalità, paternità.

Ma mi che ho fatto niente. Sono stata

due giorni al commissariato e signor

commissario m'aveva promesso di mandarmi

a casa.

Generalità, paternità e reato commesso.

Lina por

di Antonio.

Complicità furto coscasso.

Bella.

[Musica]

La tua voce

mia.

[Musica]

Bella, bella, bella rispettosa.

[Musica]

Ecco le via. Questo non è mica il letto

tuo.

Adesso vediamo chi l'ha più festa.

Cammina

va là, credina. Là c'è un posto.

Questa mi sa che è la più offesa. Pure a

me.

[Musica]

[Applauso]

[Musica]

Ma che fa? Piove.

Eh?

Ah ma seè svegliata.

Bambola rosa

piccolina

come me.

Regalo per chi fa sta zitta quella foca.

Frutterò strozzate

strozate fruttarò

rosa picosa

piccolina

come me.

Ah, a che punto sio ragazzi?

Presto. Sono ancora in chiesa.

E chi è qua? Sì, ce ne so due,

eh. Vedrai che lei da vicino. Quella

piccoletta soddora che sta a piagne.

Chi? Quella piccoletta nuova.

Amore, state attenta che Giacomino già

sè affilato.

Dicono che c'è un furto con sch

ha sentito Agre? Domanielo un po' che

sei svegliata.

Le senti te assunta. Teo assunta. Volete

piantare? Z che dormo.

Ma chi è questa? Bene, stamattina teho

detto è una di quelle nuove. Quella è

andata a messa, t'hanno messo vicino al

letto tuo.

Hai vista pure prima?

Ci risiamo.

Buonanotte. Mo si mette a dormire e

rivedemo stasera. Ora da fa la nanna.

[Musica]

Piccolina

come me

il regalo che frena sposa piccolina come

me. Vorrei una bambola rosa

piccolina

come me.

Il regalo che soffre.

[Applauso]

E piant qui avut avant piantela.

Senti Renata,

guardati.

[Applauso]

[Musica]

A te ti arriva una scarpata st mattine,

vedrai.

Ma come uno appena sveglia si sveglia di

buon umore. Mannaggia!

[Musica]

La madre del mio amore

è una grandonna.

Ehi,

la sigaretta me la date? Sì o no?

Ma dato prima

do

ce l'ai in petto. Ah,

vedi che matta? Oh, c'ho dormito sopra.

Assù, assunta, assunta.

Stasera non se dorme.

Com'è che non t'ho sentito tutt'oggi?

Che hai fatto?

Ammazzata. Assud affacciate ti devo

dire' una cosa.

Non c'è nessuno che vuole dargli una

voi.

Dammi cerin da rontare un sogno. Un

sogno che me so fatto a vedere se è vero

quello che penso io.

Ma però non c'è nessuno che sta zitta

amidic ma te levi torno. Ogni volta che

uno s' affaccia se a trovare sto bidone

davanti. Ma basta! Piambrodo!

Oh! Silenzio, spegnete!

Silenzio e spegnete!

Silenzio, spegnete!

E questa chi è?

Anna, bene, ci risiamo.

Chi sei? Fatti vedere con sta faccia. Ma

che hai fatto? Se posso met

[Musica]

Ah, no? Andamo ragazzi, sta roba la

dovemo levare da qua. Mi devo fa

tooletta io

a stora te la domani la mattina come

cristiani.

No, me lavo mo. Me lavo. Va bene che è

sta roba.

Ma che ti sei svegliata che voglio

e ti poi

e poi

e voi per favore? Bravo. No, bravo.

Bravo.

Bravo. Eh.

Ah.

Andiamo

[Musica]

[Musica]

[Applauso]

questi.

[Applauso]

[Applauso]

[Musica]

che viene da dire che viene da fare

impazzita.

[Applauso]

Tutti in ordine, Suor Celeste.

Tutti in ordine.

Sorella. Io penso che il direttore

dovrebbe essere informato di quello che

è successo stasera.

Davvero su Giuseppina?

Sì, io penso che dovrebbe essere

informato.

Lo sarà, sa tutto. Può far finta di non

sapere. Lui le capisce certe cose. Sia

buona su Giuseppina non facciamo

rapporto. Avrà perduta la testa. Forse

innocente.

Forse è innocente davvero.

C'è lo scalino.

Chi non salisce quello non è romano.

un po' a te perché t'hanno arrestata. I

Mega denunzia per un furto che hanno

fatto nella villa dei Snori dove sono a

servizio a via dei Giordani,

ma chi t'ha denunciato padroni

e non ero neanche in casa quella sera.

Ma tu dov'eri?

Ero fuori col mio amoroso.

E mentre eravate fuori sfondato la

porta.

Ma che hanno aperto con le ciavi. I

aveva le ciavi della porta, dei

cassetti, sa aveva tutto. Robai i

gioielli, l'argenteria, i titoli e

quando ha preso Sì. le perissie e trova

le impronte del della seratura delle

porte e dei cassetti. Allora detto che

già era stata mia darg impronte ed è per

questo che i mega accusa.

Ma dimmi un po' figliola,

il tuo fidanzato è stato interrogato?

No, perché lui alla sera era partito per

il paese per andare a parlare del

matrimonio.

Lo chiameranno? Se sta vate insieme deve

testimoniare.

Eh, certo, testimonierà.

Certo, ma certo. Testimonierà.

Eh, si capisce.

Eh, già.

Ed è che mi hanno godito alla polizia

che lui c'era con me.

E perché? Perché non l'hai detto?

Ma perché? Perché?

Perché?

Perché?

Perché prima di uscirte riportato su a

casa.

Sì che c'era stato, ma poco. Un momento

soltanto. Sa

giusto il tempo gli serviva. Sta

tranquilla.

Anzi e gi sta proprio lel mi aveva detto

che non che peseva di approfittare della

sensa dei mie paroni

e allora me portare subito fora al

cinema.

Ica devi star cinema, eh. Via col vento.

Via col vento.

Ani sto fidanzato che si fa scrupolo di

venire a casa. Ma c viè ti porta a

vedere un film che dura 4 ore. Un

momento buono se ne va. Ma

ma quando t' hanno interrogato tu cosa

hai detto?

Mico dito che giro era andata al cinema.

Sola.

Mico dito di sì sola. Ma poi qualcuno me

ha visto sul tram e che non già ero

sola.

E allora quelli me domanda chi è con chi

eri? E mi ho detto non so con un signor

che incontra in circolare e quelli come

se ci amava e mico detto non so Mario e

quelli e su che tram non so non mi

ricordo, non so niente. E allora il

commissario sei stata tu a aprire la

causa, a far entrare i ladri e Mico

detto no mi mi non ho fatto entrare

nessuni, mi goverto nessuni.

Perché ved se mica diceva che gli avevo

fatto entrar Lori gavaria sospettà

perché questi questi marti e la ciappa

la gente la mette in galera così come me

senza saper

tanto pazzi non me pare per me te sei

messa in un guaio

perché Mino che ho fatto niente

i tuoi padroni lo conoscevano il tuo

fidanzato e i tuoi di casa lo sapevano

che eri fidanzato.

Lui non voleva che si savesse denoiarti

prima di aver parlato coi suoi parenti.

Però lui ti' aveva detto niente a

nessuno.

Sì.

Ah a capito

di

po'? Ma

st innocente do l'hai conosciuto,

me l'ha presentato un signore molto

fine, molto per bene. Un pocciotto, un

amico.

Amico de chi?

Mio. De mi?

Ben, non proprio un amico ed è un sior

molto fine che ho conosso i primi tempi

perché quando mi sono arrivata e mi non

conosceva nessuno, ma ciamato qui una

mia cugina dal paese e quando mi sono

arrivata la mega dito attenta non te far

inganare aspetta due pomeriggi di libera

uscita allora amico chiesto sti due

giorni e uscivo il giovedì e la domenica

uscivo ma non sapeva dove andare.

E allora me sentavo là fora vicino a

casa su una panchina ai giardinetti

e aspettavo, aspettavo e poi rientravo

un pomeriggio, giovedì

i bambini zogava con la palla, se

sentavì

un signor che con una gran finezza il ma

cominciò a parlar e a domandare se me

piaseva di stare a Roma. E sì, me piae.

E lui? E che cosa ha visto? Cosa che

pia? Non ho visto niente, ma a me piace

e sa e parla e parla se viene se no eemo

cpp un tram e m'ha fatto vedere San

Piero grande il Colosseo

e e una domenica il m'ha detto ogggiato

con la musica a Piazza Esedra vicina

alla stazione.

E allora mentre segera là sentai a

prendere il gelato.

La musica suonava e si arriva un

giovanotto

e si sentava vicino a noi e l'ha preso

il gelato anche a lui

e lui mi guardava

e me lo guardavo e e così le nata una

simpatia.

Eh e già.

Vi siete fidanzati?

Sì, se siamo fidanzati e si dovevamo

sposare presto perché

sei incinta.

Oh no,

ma poteva succedere.

Se vogliamo bene.

Oh, dimmi un po'. Gli vuol bene a sto

come si chiama?

Adone.

Dimmi un po' com'è stadone. Bello,

simpatico. Dimmi un po' com'è. Perché

può essere pure che lo conoscemo. Eh,

chi potrebbe essere?

Eh, potrebbe essere Rich Getto, il Fio

de Rob.

Non potete conoscerlo voi. Sei una

persona seria, onesta. E quando quando

saprà che mi son qua,

capirà che sei qui per uno sbaglio.

Non piangere.

Anch'io sono qui per uno sbaglio.

Nella mia vita non ho fatto che del

bene. Organizzo l'offer di beneficenza e

qualche volta mi sacrifico anche andare

a vendere i biglietti per le case. Poi

una calunnia, una denuncia. Ecco dove mi

trovo.

A con chi sta a racconta?

Non ti preoccupare per il tuo venire. Io

ho tante relazioni, sai? Gente

importante, titolata.

Ho sistemato parecchie ragazze che

uscivano di qui, che avevano qualche

piccola economia.

[Musica]

Tu hai qualche piccola economia? Sì. E

allora stai tranquilla, è ancora più

facile. Vedrai, eh? Vedrai. Non ti

dispiace alzarmi la branda? Io per

piegarmi ho sempre una fitta qui.

Attenta benefica

che già c'hai avute tante fregature.

Madonna mia, questa se sta riadormì

un'altra volta. Sei bona Egle, dai. Oggi

che ha migliorato un pochettino. Sei

bona.

Egle, sveglia. Su,

ormai il più è fatto.

Eh, direi.

Senti, lo sai che da fa'? Te alzi, te

lavi la faccia e stanotte fai tutto un

solno,

così ti rimetti a posto con l'orari,

e ci lasci dormire la notte.

Vedrai, sarai più contenta pure tu. Oh,

ti faccio un caffè. Giochiamo a carte.

No, ma quale carte? Lo sai che dobbiamo

fa'? La famo cantare, eh? Oh, che mo le

c canta.

[Musica]

Aiuta!

Chi ne voglia ma

è venuta

una voglia miè venuta una voglia di

caffè a me.

Ci famo un caffè. Eh eh come tu pi

giornali.

Ardente

dove? Là da quella ceha sempre tanti e

no.

[Musica]

Ma quanti ne pipine uno?

[Musica]

Ma che te sei messa addosso?

Me lo hanno dato qui.

Questa mi pare un antico romana. Oh,

ma non te dà fastidio, eh? Io mo mettevo

mai manco d'inverno.

Me l'ha dato la monaca. Non avevo

nient'altro quando sono entrata, solo i

vestiti d'osso.

Maruzza,

Maruz,

[Musica]

quanti anni c'hai te? 27.

Te miserin dall'occhio mare.

Per questo t' ha fatto tanto effetto

quel Come si chiamava?

Adonne.

Adon.

mi piatta menù dispiacere

i all'età tua. Sai come zompavo

sto corbattere

più forte quando ciele umare scuro.

Aspetti a fumare e fumano.

Senti ragazzi, non me guarda così perché

fra noi due il fenomeno sei te. Mai da

credere sulla parola.

Prim

sì po doce doce me fai morire

maruzzella.

Non buttarci rino. Non buttarci rino.

[Applauso]

[Musica]

Non ne vogli

qua.

È venuta. Accendi quel pezzo di carta lì

dentro.

[Musica]

Pia tre bicchieri dal tavolino.

Mettiti intorno al fuoco così.

Aninnamo. Eh

m ma tu guarda che stava a combinare d

stale con sto caldo.

Pia un po' d'acqua.

Pia l'acqua. No, eh.

A me non me fregano più a venire qui

d'estate.

[Musica]

Come è troppo bella questa chiusa qua

dentro. Metti lì sopra. Andamo e strigli

bicchierini.

Ma che fai? Ma che farai? Dico io.

Oh, ma che ci stai affumicando?

Sant'Angelo

risponde,

famo finta che stamo a via Veneto da

sentire con tutte le macchine che

passano e il ponentino ci fa un bel

nescaffè come l'americana.

Qua non te va più, ma la passi. Mh. Fuma

mo, mo fuma.

Anni, ma tu ci sei diventata o ci sei

nata così dopo quel quaglietto?

Questa cata così. Pia l'acqua va.

Fa attenzione.

Mannaggia, dovessi finire bruciata come

Giovanna al rogo qua.

Oh, ma che schifo?

Ma e che combinate?

Mi sto a diverti. Sto

più zucchero. Va

dove?

Da la contessa

mo vuoi svegliare, eh? Ce l'hai lo

zucchero te?

No,

allora devi pi lo trovi pialo da

contesta, così risparmiamo pure il

diabete. Vai, cammina.

Domenica è sempre domenica

[Musica]

e quando ognuno poi si sveglierà

felice sarei

spingeri.

[Musica]

Hai visto che ha trovato?

Ma

ma seè vero che lei è stata qua molte

volte?

Io

io la prima volta che so venuta qua la

guerra era finita da poco.

Se dico che roba che era. Minorenni,

politiche, [ __ ] tutte insieme come

un bel minestrone lì.

Sì, però a casa mia se stava peggio,

eh. Chi l'aveva visto mai un letto tutto

per sé da magnare tutti i giorni?

Ammi la voglia di sta meglio. Mi è

venuta qua dentro. Me devi credere.

Tu do stavi? Eh, me c'era servizio in

casa dei signori.

Ma perché questa non è casa dei signori?

Questa è casa del governo, è il più

signore di tutti. No,

magni bevia e non paghi le tasse.

La notte è fatta per dormire. Oh,

e fa da nanna belle su non si può più

parlare.

Però sai, io preferirei venirci più

spesso e starci di meno perché non ci so

più fatta per le tirate lunghe. No, no,

no, no. Mo devo fa 5 mesi, mi so già

stufata. Met che stai a fa'? Tutta

attaccata al tavolino. Te prepara il

caffè e cocca. Non metti lo zucchero

dentro. Sì,

forza.

[Applauso]

La più lunga l'ho fatta per uno sfregio.

M Sì, ma quella è acqua passata. Mo non

mi ci appassiono più. No, conosco la

vita. Mi fai gorna, te le faccio pure

io. Te ne vuoi andare? Me ne vado prima

io, così stamo pari. Guarda, siamo

contenti tutti e due. Tanto de uomini ce

ne so tanti. Dani è pieno e mi corrono

ancora appresso.

Io cerco mica

sarà che mi devo mettere a paro di tutto

il tempo che sto qua dentro e allora per

ci so io. Poi sta tranquilla che ci

trovi pure loro sempre.

Un'altra lunghetta. Sai quando l'ho

avuta?

per favoreggiamento.

Eh, proprio quello che stai a fa te per

quel

Adonne,

eh? Adonne. Sì,

ma ma guardi che guardi che

Sì, ma tu stai un po' peggio di me. Eh,

già, perché c'è la complicità.

Fatti pagan

bene perché chissà quanto ci stai qua

dentro.

Ma no, non è possibile. Che strada.

Guardi che io sono sicura che voi vi

sbagliate tutte. Senti, non ricominciamo

con lagna. Io mica ti capisco aessa, ma

te piace proprio tanto fa la serva a

20.000 lire al mese? Quanto pia da chi?

Mannaggia, quanto pia dai padroni?

Ah, dai miei padroni più vestiti.

Manco 20 p. Ma te vuoi svegli?

Svegliati che confidenzata come tu la

serva te la metti te e la comandi pure.

Forse non mi sono spiegata bene.

Ecco, vede il mio fidanzato lavora nel

commercio

e lui se è povero.

Ma onesto lavora dove? M coca mia. Ecco.

Caldanna alla fine.

O volemo cerca o non lo vogemo cerca sto

cocco per ved' chi c'ha ragione. Mh. E

non te vai ti va perché lo sai già come

stanno le cose te.

Non è per questo. Se che mi godito

niente al commissario, al giudice, ho

paura di sbagliare.

Potrei scrivergli. Mannaggia. Senti,

piant diffesserie. Io ti sto a propone

un affare.

O volemo cercare o non lo vogliamo

cercare sto

Adone

Adone. Eh, se lo volemo cercare la

maniera si trova. C'è sempre qualcuno

che esce qui.

Basta dirla a una persona fidata.

Mh. È una per 28. Io dico.

Comunque ti consiglio di farglielo sape

che stai qua. Sì. E che te io te me

nebao a te.

Chegna

[Musica]

che succede?

È cambiato albergo una mattina.

Senta, lei crede davvero che sarebbe ben

avvertirlo.

Se lei la mi potesse aiutare.

Senti anni, tanto per cominciare a dammi

del tu, perché mica sotto non eh. E poi

[Applauso]

te piacciono?

Sai che so?

So dati so fatti con la mol de pane,

guarda. Sei giocati.

Vi qua ti insegno io.

Vedi, vanno a parlare con quelle

dell'altra sezione. Mi hanno a messa la

mattina, io mi sveglio mai che ci

giocamo.

Non so.

Mo ci giochiamo per le sigarette. Tu vai

a pi questa qua che

subito non te.

Dove vai? Ce vai do Ce vai? Tre tiri.

Eh? Tre tiri per

Ecco. Tocca a te. Gioca.

Cammina, giocami domattina se ti riesci

di tirarmi giù dal letto io vengo a

messa così ti combino l'affare. Giocamo,

cammina. Andiamo.

Ragazze

ragazze,

[Musica]

sveglia ragazze

[Musica]

ragazzi. Avanti, avanti. Ma che ha fatto

sta a letto?

Ma che ne so? la viene messa con me.

[Musica]

[Applauso]

Ok, lì l'ho trovata un'amica mia.

Ragazze, un momento, lasciate passare.

E chi è questa?

La tengono all'infermeria. Quella che

hacata ragazzina.

Qui solo le assassine stanno bene. Te

pare? Appena ammazzi qualcuno ti mandano

in infermeria. Noi invece come le

scimmie stamo dietro le sbarre. Ciao.

Esci domani tu? Eh, c'è da fare un

affare. Devi pescare uno che ha fatto

uno sgobbo. Mo te lo spiega lei. Quando

non l'hai pescato mi mandi il pacco e ci

metti una mela dentro. Hai capito?

Contesta,

contesta. Esce una contesta. Contesta.

Dov'è? Contesta. Contesta. Presto a te.

Cercavo.

Dopo dopo.

Vi devo dire una parola.

Me la dici dopo.

No, te la dico subito. Ah, ecco, l'ho

detto. Ma dai, cosa c'ho fatto?

Silenzio. Cosa succede?

Vergogna. Solo rispetto alla vicina. È

proprio perché vecchio seò vedeva.

Aspettava di ritornare qui solo per

ritrovarti. Hai

s'è fatta servire per tre mesi. S'è

fatta dare i soldi, s'è fatta dare le

sigarette. Le sigarette se posso dare.

Vedrai quando uscirai di qui o amici e

conoscenze aloloccate se hai qualche

piccolo risparmio. Se lo io il risparmio

dal cavolo

scemo

[Applauso]

[Musica]

io non ho capito niente. Ma t'icuro che

sta dipinto a questa.

Andiamo ragazze, presto. Su,

sorella. Quella donna è la rovina di

quella povera. R

staviando è uno scandalo.

Sì, sì, è vero. Questa mattina ha

cercato di conerla. Avanti.

Silenzio.

Guarda un po' chi hanno beccato.

E com'è? 80.000 di murta per un po' di

sigarette svizzere. 6 mesi.

Oh,

sorella, ho aspettato lei per sistemare

questa ragazza.

Il sermone me lo fa un'altra volta

piuttosto ditemi dov'è che moda mettere.

Son due ore che sto in piedi. Mannaggia

qui

m ce la mettono qui.

Ti metto qui.

Ma sorella mia coo.

Ma non lo vede come siamo combinate?

Lo troveremo.

Lina ti cambio posto. Vieni con me.

Vieni con me. Ho detto

su Giuseppina mia. Ma proprio qui

dentro.

Ma con te attento è bastato quello che

ci ha rimediato prima, vero? Stai tu

ipocrite e che gatta la voo vedi so

state loro sorella, sorella mia, abbiate

pazienza voi per d soddisfazione a a

quei due chiavi che puzzolenti. Non non

vi fate scrupolo di mortificare una

porrafia che sta appena cominciando a

ripia fiato, ambientarsi.

Hai ragione, Lina rimane al suo posto.

E tu qua che hai tanta facilità ad

ambientarti.

Ah, Sore, qui ci famo pure l'umorismo,

vero?

La tua roba te la porto io.

Grazie.

Ma guarda che ce do capit' re in cella

con noi.

Faccio la fina da freia.

[Musica]

E io sorella.

[Applauso]

Datele il posto di egle.

Oh mamma mamma, sai perché mi batte il

coroso? Mi gusta sto musaccio. Mi gusta

sto musaccio. La la la

mettete a dormire. Ma che caschi di

sonno?

Voglio dormi stanotte. Senti prima un

po' d'acqua. Ah, fra un pardone. Quando

esce Marietta vio l'acqua Marietta.

Oh, ma sta il gabinetto deve fini qui.

Eh,

volevi qualcosa?

Eh, mi volevo lavare la faccetta, se

permetti, vero? 3 ore al gabinetto. Ma

che stai a fa'?

Chiudi un po'

sta capita sotto a me.

Dammi un cerino. Moidic.

Ah c'ha risemo. Oh, ma che matta che

Ma che ne so? Dammi cerini. fammi vedere

che succede.

Che stai a fare?

Niente.

Ma che è successo?

Bella mamma. Voglio

come niente? Che stai a fa'?

Niente

che c'è lì dietro?

Cammina, molla.

Non vedi sta scimmietta? Uno specchio.

E che ci stai a faare cono specchio

arrampicata qui sopra?

Lascia stare.

Fammi ved' un momento.

E che è sto buco?

Che c

No, tu tu me e tu mi devi spiegare

perché perché non parli che ce fai con

sto specchio che ce fai e

vai.

Ah uh

capito. E invece c'era da fa' tutti sti

misteri. Ah non vedi se vedono le case,

la strada, il sercciato

e tu stai tutto il giorno arrampicata

qui sopra.

Ani, io dico che sei scema tu.

Non resistevo più chiusa fra queste

mura.

Sono giovane

tra una cosa e l'altra, prima i

minorenni, poi qui. Mi ha preso che mi

pareva di diventare matta finché un

giorno con lo specchietto

saper che fuori ci sono gli alberi, le

case. Beh, ce lo sapevi pure prima che

c'erano alberi, le case che c'è

sta ipocrita zozzetta, buciarda che non

sei altra. Oh, tu guarda, tu guarda che

fusta, oh.

Altro che alberi e case. È questo che te

stai a guardare.

No, quello specchio famo vedere pure a

me. No, abbi pazienza.

Vedi che spalle? Oh, ma chi è?

Non lo so. Chi lo conosce?

Ma ma sta sempre in lista.

Beh, qualche volta. Cioè, lo sentivo

cantare sempre.

Forse è il meccanico che sta lì fuori a

lavorare sempre.

Mario, ma che fai? Che credi? Lo

conosci? Sì, io no, ci provo, voglio

vedere se si chiamava Mario se portava.

Giulio,

che fai? Te ne vai mo? Te ne vai? No,

vabbè, lo stiba che ti stava guardando.

Stabo, tu brutta stupida in tutto sto

tempo non sei stata capace di sapere chi

è. Se vede che non è per te. Gino,

smettila.

Dimmi un nome. Chi indovina il suo?

Andnamo. Forza. Renato

Vittorio

niente Antonio

Franco,

niente. Piero Giuliano

se stè portato si chiama Pier.

Ma va te li strinato si sta a guardare

il torno. Si chiama a Piero

Piero.

Ecco.

Vediamo. Se n'è andato. Non c'è più.

C. Guardala C.

Ti piace tanto?

Te lo rico. Era mio perché c'avevo

indovinato io. Te lo rico.

Ma che volete?

Ma che state a fa'? Adescamento stamo a

fa'. Va bene. C'era un bel moscone nero

nero. Nero, nero. Quanto era simpatico.

Simpatico si chiama Piero. Si chiama

proprio matta.

Son matta. Ando matte. Che vuoi? Ci

piacciono i mosconi e li adeschiamo, ve

pare

ragazze? Ci piacciono i mosconi neri che

si chiamano Piero.

Come si chiama? Come si chiamano?

Avuto de fortice. Dillo come si chiama?

Dillo un po'.

Sì, si chiama Piero.

Oh! E

beh, che succede qui? Che cos'è questo

disordine?

Carolina ha avuto l'istruttoria. Mo

sente male le facciamo una goccia caffè

stata dal giudice. Beh, fate presto,

lavate tutto, mettete tutto in ordine

perché domani abbiamo visite. Va bene.

Va bene.

Tieni.

Adesso

piano.

Tieni Lina, bevi questo che ti fa bene.

Sì, dammi e

e mocca bevuto. Parla figlia mia che ci

sta a fa venire le caston

e lasciala.

Mi resta il ladro che la fila

e adorone

no me ha fatto vedere le fotografie

del signore esto.

Tu cosa hai detto? Che lo conoscevi?

Pure se ne ha parlato se sarà fatta

capire quello. Certo che poi con quella

faccia prima

Aini. Sì. Mh.

Un anziano che si fa chiamare Ernesto e

che lavora di grosso alle scassi.

Potrebbe essere padre Richetto.

En Richetto lo scarpare.

Sì. Buonasera.

Tu che piagni, cretina? Quello è del

mestiere, non parla.

Ma parlo mi parlo

che parli?

Come?

Sì, perché se le sta il pecio a rubare.

Allora che avevi ragà voi altri a dir

che anche memoroso c'era colpevole.

Magari magari lui l'ha fatto per

necessità.

per delle cattive amicizie.

Vi che perdono perché voglio ben Ma se

la sbagli deve pagare, il deve no

spia. Avete capito? Vu fa la spia

pure la faccia di dirlo.

Ma non te vergogni famona?

Mamma mia quanto è brutta a faare la

spia.

Ma che lo inchiodo. Mh. Se ti dovrai

vendicare te lo insegno io al sistema.

Ma se fai la spia sei una [ __ ] lurida.

Chi te sta più vicino? Possa via. La

ragazze

[Musica]

e statevi zitta. No,

quella non parla. M la conosco.

Alina,

Lina, tutta retta a me che t'ho sempre

consigliato giusto. Mo non basta più de

mandare a Diadone che tu sai il dovere

tuo e che non parli. Qui si tratta che

Vincenzina gli deve tare a di che metà

del ricavate è roba tua. È chiaro? Così

lui abbozza perché sa che se vuoi lo

rovini e intanto ti rispetta perché non

hai parlato.

Oh, quello era un colpo grosso. Può

darsi che ti sistemi per tutta la vita.

Puoi pretendere pure la metà. Un terzo,

il terzo.

È vero che può pretendere pure un terzo.

E schiatone de va sangue te lo tieni,

sen no te saluto te ne trovi un altro.

Ma no che quella ancora è innamorata di

lui, vero che sei ancora innamorata di

lui che gli vuoi bene?

No, adesso no. Ma allora manco prima gli

volevi bene.

Annamo che so fesserine queste

m

ragazzi. Ehi, vi rimediamo un po' di

sigarette da d la scopina così ci metti

in contatto con Vincenzina che esce

domani.

Scopina, scopina,

scopina, scopina,

scopina.

Che volete?

Che volete della scopina?

Io Chi ha parlato?

Lina,

senti meglio adesso? Meglio, sorella.

Vero che ti senti meglio?

Ho bisogno di qualcuno che venga con me

in terrazza ad aiutarmi a portare le

piante per l'addobo, per la visita di

domani.

Vieni con me.

[Musica]

[Applauso]

[Musica]

Speriamo che la mandino via presto.

Bisognerebbe isolarla.

È una natura debole. Cambia, cambiano

tutte. Anch'io non mi sento più la

stessa da quando sono qua.

Quanta roba.

[Musica]

Tiè, godi pure tu. Va,

guarda,

con il doppio fondo passa anche il

caffè.

Il caffè

a contessa

non me lo guardate, tu me lo consumi. Oh

[Musica]

oh. Ela ha ricevuto il pacco da

Vincenzina.

Lina l'ha visto, c'ha parlato, è

d'accordo.

È un po' fracica, ma sempre mela è

che sei dentro qualche altra cosa qui.

C'è un po' di pasta che vor

magnamo bilit

quando vi parlare con Vincentina

l'agitto

quando lo hai visto e quando ci hai

parlato ci metti dentro una mela perché

lei è il segnale.

E la mela cera.

Sì,

Hegle,

ma che la pasta la sia un altro segnale.

Quadrucce e farfalline.

I quadrucci so quadri, quadrini. Ma le

farfaline che vuol dire?

Le farfalle so volate via.

No, me l'avrebbe fatto sapere mica scemo

quello.

Alina,

Lina, tu te sei sistemata? Oh, quando

esci da qua ricordati degli amici, eh.

Sta volta mi faccio il visone, ragazzi.

Che c'ha da mo le va sto schizio prima

di morire? Me lo d leva

e ce vengo qua dentro col visore

st'altra volta, ragazze, così.

Così, guarda un po'. Hanno visto le

manichine tu

così. Ecco.

Oh, ha sentito? E mo se ricca, ti sei

sistemata?

Chissà lui cosa l'avrà pensata in me.

E che vuoi che ha pensato?

Ha pensato, m'ha regirato. Lei è una

furba. Ma perché? Che ne sai

l'intenzione che c'aveva lui?

Eh, che ne sai? Tu sai quante volte giro

mio specie i primi tempi gli ho fatto da

palo senza saperlo. Un giorno mi arriva

con una borsa di camos che ancora ce

l'ho. Dice ti questa te la sei

guadabbiata. Dico ma quando? Dice, "Ieri

sera, mentre tu stavi giù, io ho fatto

un bel colpo e tu mi facevi da palo".

Dico, "Ma sei matto e me lo dici così?"

Dice, "Come te l'avrei dovuto vi prima?

Tu non avresti mai lavorato con tanta

disinvoltura." E adesso so io che gli

dico Gino, fa tu, non fammi sapere

niente. Così fa tutto lui e i soldi

facciamo a metà perché mi va bene e così

faro con lei.

Lina Bzane dal giudice. Lina Bzan dal

giudice.

Lina si chiama giudice.

Lina Bzan dal giudice.

Perché mi dà il giudice? Io ho fatto la

mia deposizione.

Che ne so io? Muoviti.

Oh Maria Vergine, dal giudice. Cosa

vorrà il giudice da mia?

Ma niente,

non ti preoccupa. Sai niente.

Dove vai?

Preparare su

maricomo. Bocca giusta.

Mettiti a posto. Mettiti a posto.

Mino. Parlo.

Tu non devi parlare

avanti.

Sto bene.

Sì, sei carina. Sì,

stai calma, eh. Stai tranquilla.

Ciao, non ti preoccupare.

Ciao. Ciao. Par

ciao.

[Musica]

Meci un'altra volta dal giudice. Che gli

sei simpatica.

[Musica]

Tavalina.

Ricordate che se ci dovessi da

incontrare vecchio tu non l'hai mai

visto.

Andiamo, avete finito.

Lina,

andiamo.

Lina,

facci sicura.

Sì,

andiamo. Tu

do

giudice oggi di qua.

Istruttorie.

istruttoria

[Musica]

[Applauso]

Ecco qua sta spiga, sta ladra. Sei

contenta adesso, brutta schifosa. C'hai

rovinato? C'hai brutta [ __ ] spia ladra.

C'hai rovinato. E ma guarda che se ne

vede gente a sto mondo.

E basta. Conosci quest'uomo?

Mi conosce? Sì. Ma come mi conosce? Ha

comiato avuto lei.

Ho detto basta.

Lo conosci? Chi è?

È il mio fidanzato. Ad pazzetti.

Oh, ma che sta di che fidanzato, signor

giudice. Ma quale fidanzato? Ma scusa, è

sposato e con tre figli e non si chiama

Mazzetti. Ma quale ad?

Ma Antonio Zampi.

Antonio Zampi. Oh,

[Musica]

ma non è possibile.

Me le fatte vedere a me le carte del

matrimonio? A me?

Carte false come le altre volte. Qui ci

sono almeno una decina di denunce di

donne che come te stavano a servizio.

Con tutte si era fidanzato, con tutti

aveva preparato le carte, da tutte sera

fatto dare i soldi per mettere su casa o

peggio ancora si era servito di loro per

entrare negli appartamenti dei padroni e

rubare.

32 anni, set ne ha già passati in galera

e chissà quanti ancora.

Tu hai sempre negato con me, col

commissario, ostacolando la giustizia,

testimoniando il falso.

Una brava ragazza come te.

Una brava ragazza. Ma che sta

signor giudice? Non si faccia cantare. È

una stata questa. È tutta colpa sua. È

stata lei che c'ha avuto l'idea. Ah,

signor giudice, non se faccia metter in

mezzo d'altra [ __ ] La brava ragazza.

Ma io c'ho i testimoni che possono dire

che brava ragazza [ __ ] che questa c'è

un'amica sua che fa il servizio notte su

e giù per fiale di Tiziano. Zo giudice.

Vincenzina Trzzi si chiama. Tanto non fa

nome. E ben non me l'ha mandato a me

perché da parte su Ermalloppo. Questa è

una zonza, ha fatto allontanare dalla

mia famiglia, dai miei figli, da mia

moglie, mi ha fatto rinunciare alla

miniera.

Ma che dici? Che dico? Il minatore dove

fa il minatore? Non devo farmi d'ora io.

Eccolo qua, signor Giudice, il signor

Ernest.

Prima cercare di attaccare con lui e poi

si è aggrappato a me, giudice. Va a

succhiare il sangue. M'ha succhiato,

m'ha stroppato al migliore affetto al

mio bimbo.

M'ha stordito, m'ha imbriacato, m'ha

ridotto uno straccio nelle mani sue e

Dio, Dio sia giudice. Se non è vero, Dio

mi faceva andare sua a casa dai suoi

padroni, capito? camera sua e mi

soffrivano. Signor Giuli io sono un uomo

rutvevo fare, signor Giulio me lo di che

dovevo fare?

E anche le altre volte ti sempre

circuito traviato.

Che c' altre volte ho mancato, ho

pagato, ma questa volta no. Questa volta

quello che io dico è vero. È vero,

vero signor giudice.

E così

è tutto tutto tutto tutto vero.

Cos è vero. Signora, se non crede a me,

almeno cede a lui. Signor giudice.

Se glielo dice un uomo come questo, un

uomo come questo non mente.

[Applauso]

[Musica]

Luna Marina, l'amore bello che non se

impara.

Speriamo che italiano

signore

stasera

chiar chiare

in da

[Musica]

mettono quelle

Ma che

[Applauso]

[Musica]

arriva signore.

Vedi quanta gente sulanicolo? Guarda che

cielo. Cielo di stelle. Cielo colore del

mare.

[Musica]

Che serata, oh.

A me chi me lo fa di veni qua dentro di

stagione?

Se penso che fra qualche giorno come

niente mettono fuori mi viene rabbia. Te

ne vai al mare.

No, al mio paese no. Che sei il mare?

No.

E no,

a Roma c'è il mare, a Roma c'è tutto.

C'è a Roma c'è il mare, c'è la città,

c'è Fontan Trevi, c'è via Veneto che sta

stagione di notte pare giorno, stanno un

sacco di forestieri. Caschi caschi ben.

Ciao Roma.

Basta carne e caramelle.

Oh,

che ma che

ci stole

il firme?

È il film

[Musica]

libero. Guardalo carcellato

[Applauso]

[Risate]

nei paesi del nord l'allevamento di

questi preziosi raggiunto

domattina passa la ragazzina mia. La

voglio vedere.

Vedi le parate. Vedi che roba?

Ma non si vede niente. Non si vede.

Ma come non si vede?

Arte arte arte. E io so piccolina. E io

so e poi se ne accorgono. E quanto sei?

Oh tutta capoccia. Non si vede niente.

Che egoist

che gli ha fatto?

È quella che c'ha la figlia che viene

sempre sotto la finestra a strillare le

notizie. Vuol venire da noi a vederla.

E beh, se se ne accorgono, chissà che

dicono. Eh,

che egoista.

Dice che l'amore fa diventare buono.

Tu te lo vedi tutto il giorno che cose

tu permetterai che la pora madre se

venga a ved' Sofia e invece gli dici di

sì. Che comandi te in cella mia ci

faccio entrare chi mi pare, capito? Pure

Piero ricordatelo che t'ho regalato io.

O ti va bene così o te lo ripio tu ce

vai a me stamattina te lo insegno io

come si fa. Ah, belli capelli.

Rock and roll.

[Musica]

Rock

rock

[Musica]

sti. Mannaggia la miseria. Ma chi

m'avete messo funerale qua?

La Santa Messa.

[Musica]

Ragazze, chi viene la Santa Messa.

Sorella, qui c'è una che va a venire

alla santa messa.

[Musica]

Messa, raga,

sorella.

Sì, sì,

sorella. Marietta va venire a messa.

Sorella. M.

Ragazzi, qui bisogna che bossi qu giudia

non ci può andare in chiesa. Mo che mi

serve qua. No,

ma come ci volevi sempre anda in chiesa

per pregar per Piero tuo. No, sorella lo

sai che Marietta c'ha un piero un

moscone così bello.

Vengo io, vengo io, sorella a messa.

Vengo io.

Vengo io.

Rock and roll. Rock and roll. Eccolo

qua, amore mio. Niente, io me sogno di

notte a pronta rosmela. Rock roll che

fai

corri la chiave cor la chiave. No rock

and roll.

Oh ma rock roll. Cammina esci qualcuno.

No cammina

rock and roll. Mettila.

Silenzio. Ro roll. Rock and roll. Rock

and roll. Rut

rock roll.

Oh, ma do

vieni vieni. Avevi fatto apposta. Am

commediato. Mettili qui.

Basta, c'è entrata quella. No,

la sigaretta lavoro, disgraziata.

[Applauso]

Una sigaretta abbiate la sigaretta.

Basta ho detto. Andiamo.

Era entra in smettila di entra e

smettila di fare la Marietta. Silenzio

voi.

Viva la libertà.

Silenzio.

Ammessa Marietta e l'amore mio

cucciolona. Io mi c stronz ferma.

Andiamo.

Ciao Mari.

comportarsi così prima della santa

messa.

Cica magari di seconda mano.

Meno male.

È quella guardata un po' in giro

ci sei? Sì.

Oh, ma come si fa?

M'ha fatto fare una faticata. fatto fa

mo segno i lì

là. Mannaggia con sta panza. Andiamo a

vedere. Lo vedi sto specchio? Eh, lo

vedi buco con lo specchio in un fili per

buco e e vedi

Vabbè vabbè t'aiuto molto. Attenzione.

Peso.

Attenzione la superario.

Ani quando è finita la messa visto non

vista la ragazzina. Vieni via da qua,

eh.

Se di ben

non muove che signore non se vedo

dentro regina c'è

c'è una branna

vi ceninetta mia

a faanina

vi ceninetta

do stai che non Te vedo.

Sto qua, sto qua. Ma io sto qua.

Ani, te vedo.

Spostate un pochetto. No, no, non ti

spostare che te vedo. Ma tu la senti

questa coi fighi? Questa fai vi per un v

in galera. Quando sta qua se ne muuto.

Aiuto!

[Musica]

Meno male, mo cominciano i boni.

È andata bene, così se leva il pensiero

qualche giorno prima. Copriti.

[Applauso]

[Musica]

È finito. Per qualche ora non fate

correre l'acqua.

[Musica]

Copriti casora fa caldo.

[Applauso]

Oh, mi sa che è nato strilla più.

Ma che è sta faccia? Manco te fosse

morto qualcuno.

Ma che c'hanno da fa'? Niente. Ci fanno.

Ci metteranno in cella di punizione per

due ore. Mh. Non ci fanno sta più

all'aria per una settimana. Chi se ne

frega. In galera non ce può mettere,

tanto ce stamo già.

Ani, non mi di che piagni perché non

puoi più vedere l'amore tuo e che manco

una ragazzina di 5 anni. Era uno

scherzo. Era era uno scherzo. Ma come si

fa a innamorarsi di uno solo perché lo

senti cantare?

che l'hai visto da lontano pure a testa

sotto, ma poi non sai manco chi è, eh?

Capace che è sposato,

capace che qua non sa chi sei manco de v

Come sei cattiva, invidiosa.

Invidiosa di che?

Di tutto. Di

chi?

Perché tu vorresti che anch'io fossi

come te, finissi come te, sempre in

galera, sempre in mezzo all'immondizia.

No, ma che sei mal? Non voglio finire

come te, non voglio più vedere le vostre

facce. Son giovane, posso ricominciare

da capo. Io posso cambiare, non voglio

venire nell'immondizia.

Ragazzi, ma chi sei? Eh, a chi te pensi?

Mh,

ma che te credi che sei migliore delle

altre te? Eh, io du anni di galera de

fila come ti stai a fatto un non ho

fatti mai, hai capito? Tu sei una

monnezza con sta faccia d'angelo

ma che sei messo in testa tu ladra sei

ladra sei stata e ladra di manicia

[Musica]

questa la

via

da macchia

ancora La bocca gli puzza di latte. Alza

la cresta.

Ancora da nasce quello che mi fa paura a

me. Non lo sai che

sta a guardarti.

T'hanno inventato il romanzo.

Se si vedeva già con lo sposo. Ma quale

sposo?

Psa via. Mai stufato mai

stufato maiina

portati.

Mirka, Mirka è nato.

Borzali

pronta conto

ragione.

Cosa che Nina? Libretto esci.

Ah, e quale libretto?

Libretto dei conti corretti quello per

fare la spesa alla mattina. Esci.

Esco.

E dove c'è l'

Cosa? Al libreto.

Nell'armaci

esci.

Ecco, tieni.

Mannaggia, io che volevo mandare un

biglietto a mio cognato. Chi ce l'ha?

Nina, questo è il nostro momento che

esci.

Ellio

esco?

Oh, ma tu lo sapevi? Non te l'avevano

detto? L'avranno detto sì, ma come al

solito non avrà capito niente. Oh, mi

capisso benissimo. Noi me aveva dito

niente. Ecco.

Ma no, l'hanno fermata per certamente

istruttoria e certamente l'hanno fatti

la richiameranno per processo. No,

ciappa, sei stata fortunata per oggi. Eh

beh,

voglio uscire o cicarfalletti.

Oh, che senia e vi che t' aiuto vi

devi raccogliere ancora tutta la male?

Guarda che sei tutto nell'armadietto sto

giornato manco sti cavi.

Certo, certo. Ci penso io.

Vera, Lina, c'ho questo biglietto. Lina

è pronto sto bacchetto.

Queste pantofoline a contesta questo.

Lina, portami sto biglietto, è urgente.

Ah, con te, Lina, per piacere sto

biglietto.

Che me le regali? Ha già dat a me

contessa queste le teniomine nel

pacchetto. Prego.

Guarda che quando esci ti fanno la

perquisizione. Dove non ascolti?

E mettilo nell'oro del vestito. Dai.

Senti, lo puoi anche mandare per porta.

Sai

che hai? Non sei contenta di uscire?

E come non son contenta? Son contenta

senti io però i soldi del Francobollo

non ce devo dambietto.

Come un altro biglietto? Ma io non so

tuo. Così scrivendo. Io non so se posso

stare a Roma. Buona fortuna.

Grazie.

Oh, tutto bene. Un bel maschietto.

Bella notizia.

Bel maschetto. Hai capito? Come sta?

Sta bene

proprio.

E che cosa devo fare Minno che voglio

tornare al paese. Mancanna, ma che vuoi

da me?

Ma se mi dà il foglio di via devo

tornare. E pensare che lei crede che mi

sono sposata e tu del foglio di via te

ne e pensi a te. Va vincenzina qua amica

mia. Oltretutto gli devi pure un bel

ringraziamento de bere.

Ci pensa lei a metterte a posto. Sì,

svegli te che de fisserina. Hai fatto

abbastanza.

Ma da qua amica mia da Vincenzina

sta al barabia Florida. C'è solo quello.

Non te sbagliè solo quello.

Ohina

vada assunta che ti al destino.

Ciao

ciao auguri.

Ciao Lina. Ciao.

Questo biglietto nascondilo.

E state da lì. Senti se davvero vuoi che

ti aiuti. Gente per bene

fortuna. Ciao

ciao ciao ciao

ciao

ciao

ciao

Bobby Dick.

Ciao ciao

Bobby Dick. Ciao

ciao Satra.

Io esco il 30 novembre se sei a Roma

vieni a piano.

Sì. Sarà a Roma.

Un momento. Sorella. Lina. Lina, aspetta

Lina che ti butto il sale, te lo butto

dietro le spalle così vuol dire che non

torni più. Sara, Sara, adesso anche tu.

Vai, aspetta. Ecco, ecco, vai, vai, vai.

Te lo butto, te lo butto. Ma non ti

voltare, non ti voltare, sennò tutto è

finito. Non ti voltare, non ti voltare,

così non torni più, così non torni più.

Maruzzella

maruzz

misin dall'occhi

mamma mia

mi dispiace

correre mi fai

più

tornare o non tornare dipende da

Bene, anch'io ti saluto qui.

Se ti hanno dato dei biglietti, dali a

me. Ti prometto che, se possibile, li

spedirò. Se ti hanno dato degli

indirizzi, buttali via. Non voglio

indurti a fare la spia. Vorrei soltanto

che uscendo di qui tu dimenticassi

tutto. Sei una brava ragazza di una

famiglia onesta.

Vai, vai.

Che dove vuol che vada? E mi manda per

forza a casa col foglio di via.

Non è detto.

Allora, comandi?

Ma non me dà nessun indirizzo e nessun

biglietto

[Musica]

pronta?

Fai tutto?

Mi manca un pettinino quello.

Non è vero. Tu me l'hai regalato.

No, è roba mia. Dammelo.

Non è vero. Tu me l'hai regalato. Lo

sanno tutto qua che tu me l'hai

regalato.

Ma sì, gliel'hai regalato.

Me l'ha regalato. Sì, quando eravate due

cuori e un pettinino.

Silenzio.

O vi metto tutti e due in cella di

punizione. Ridaglielo.

[Musica]

Tu prendi il suo posto. Bello.

[Musica]

Sagittario. Eh, brutta settimana.

[Applauso]

Marietta, come ti senti?

T'ho portato qualcosa di caldo.

Sta bona. Mo te chiudo la porta.

Ma che chiudete? Portatela in

infermeria. No,

uninfermeria per un po' di raffreddore.

Me fa meraviglia de tle. Eppure se

vecchia bottega. No,

chiudi, chiudi.

Ma che chiudi? Mica fa freddo. Quando è

stinverno che farai?

A scopi. Apri, apri. La faccia sta

chiusa così. Apri, chiama la monaca. Non

ce sto

so Giuseppina.

Voglio fa domanda per andare a lavorare.

Voglio fa domanda per andare a lavora.

Domanda pure te. Se ti metto non te

stava Luisa a faare le pulizie, puoi

guarda pure per strada, eh, così te vedi

pure l'amore tuo.

Chi ci pensa più? Ampe mi pare un gatto

d'agosto come te sei ridotta, dici che

non ci pensi?

Ma di stomaco io

par qu bolognese che du anni fa si

innamorò di uno che sentivaì dall'altra

parte.

Sono raffreddato e mal di stomaco io.

Io ti dico che se te muovi andamo per i

corridoi ce li vagiamo, ce riagamo e poi

non vedemo più ste facce proibite. Ma

vedi che

Ma se poi Piero si mette a cantare e non

lo sente. Ieri a Monteso che stava a

lavorare davanti a bottega sua con la

fiamma sidrica e tu gli voleva queste

soddisfazioni.

Per me sono soddisfazioni.

Voglio usci, voglio usci da qua. Voglio

usci.

Che benta! Oh!

Eh! A porta!

Saluta a tutte!

Che c'è da faare la fila?

Oh, bisogna che aspetti sa chiudo per

volta non si può.

Aspetta

più tardi.

[Applauso]

Addio.

[Applauso]

[Musica]

Ecco, prendi la vocala

e voi ragazze fatela lavorare. Aiutate,

aiutatela anche voi. Fatela lavorare. Su

e tu lavora.

[Applauso]

Fred.

Oh, me dai una cica?

Oh, che Oh, e a me? Eh, allora me la

vedi

[Musica]

[Applauso]

c

be

do la cicca dopo.

Eh, ma pisate quando mi tocca, eh.

Oddio, questa la conosco.

Chi sei? Io ti conosco.

Vediamo. Questa è la berna. Guarda chi

ci mettono qua dentro. Roba da pena.

Hanno paura che diventi masta. Ma vinta.

Ma hai idea tu che cos'è un manicomio

criminale? Il carcere è un paradiso in

confronto. La suora dell'infermeria ce

lo sa. Per quello fa di tutto per

tenerla qua.

Per me è più matte di tutte sole

monache. Quando te devono proteggere

qualcuno, chi te proteggono? Una che ha

negato Sofia, una ragazzina di 2 anni. A

me m'hanno schedata delinquente

abituale. Ma ma a come avrebbero da

schedare una come roba da maschia. Oh,

andamo me tocca. Eh, quando mi tocca a

me qua ecco

la vita è tutta da ridere. Io rubo per

non lavorare. Vengo qua e lavoro. Meno

male. Tutta da ride, signor?

Tutta da rideere,

da pieni.

Se sta più niente.

Certo impressione.

A me mi fa una pena. Ha fatto la fame,

poveraccio. Ci avevamo fidanzato, no? Si

dovevano sposare. Po lui è partito per

il Belgio a lavorare. Appena lui è

partito, la madre l'ha buttata sulla

strada a faare la vita insieme alla

sorella. Quando lui è tornato, dalla

paura che venisse a sapere cosa aveva

fatto, si è riunita con lui, è rimasta

incinta. un'anima buona. Intanto sarei

incaricata di dire al fidanzato quel che

era successo prima e lui non volle

sentir ragione.

Oh, non ci ha voluto credere che la

creatura fosse la sua. Ma

signor, ma che l'avete sta a sentire? Ma

non sente, non capisce. Come non s lei

ha cercato di mettersi a lavorare e poi

è finita a chiedere leemos sempre con

quella ragazzina, sai? la portava entro

una cesta malata, piena di croste. Sarà

stata la denutrizione e un giorno

proprio in quella cesta. Ma

dai, andiamo.

[Applauso]

Tota

[Applauso]

[Applauso]

[Applauso]

Mi vuoi aiuta?

Vieni, vien

con me, vien. Aiuti.

Sai, ho sentito quello che dicevi.

È vero, la portavo sempre in un

cestello.

Vabbè, ma con un avvocato buono, capace

che con pardani te la cavi.

Ma io speravo che si salvasse.

Ma ma che mi stai a di?

Tu metti una ragazzina di 2 anni dentro

un canestro, lo butti a fiume,

vuoi pure che se salvi poi

sull'acqua

il cestello galleggiato.

Aiuto! Aiuto! Ah! Ah!

Aiuto! Venite!

[Applauso]

Via! Via! Calme!

[Applauso]

Calme!

Presto! Un lenzuolo,

[Applauso]

un lenzuolo. Presto.

[Applauso]

[Musica]

Ma che gli st fa? Lasciatela.

Lasciatele.

Fat male.

Vattene via.

Oh,

chiamate il dottore. Aberte il

direttore.

Lo sapevo.

Infermeria.

Presto. Portateli in infermeria. Presto.

L'avete massacrata. Siete che è

successo? Niente, e voi al lavoro.

Presto,

non è successo niente. Al lavoro.

[Musica]

Quando te uno si dice in galera, la

gente pensa poveraccio.

Oppure se lo merita, magari c'hanno pure

ragione,

però manco se lo immaginano quello che

si vede qua dentro.

Me lo scordo pure io quando che esco e

ci torno.

Ce torno.

Voi non c'avete nessuna colpa. Nessuna

però. Madre

che roba. Oh,

che roba. Oh,

è la posta.

Adesso vieni da tu. Pazienza.

Cioè, per te niente, Maria Angel

assunta. Sì, ma c'è

che c'è?

Avevi promesso che arrivavo alla lettera

il sogno che hai fatto diceva Costa, ma

non diceva oggi.

[Musica]

Maria Mognai.

Maria Mognai,

chi sei te? Maria Mognai.

No, è Marietta.

Marietta, per te. Per me? Chi è che l'ha

scritto?

La disgrazia

[Musica]

Marietta che ricevi corrispondenza.

È uno scherzo.

Chi è che te fa lo scherzo?

Che

niente, è uno scherzo.

Fa vedere.

[Applauso]

Piero Valenti, Pesa

Piero Valenti.

Stanno a piang giro.

No, fammi vedere la fammela vedere.

Andiamo mica da Magno. Cammina. Fammi

vedere sta.

Oh! Eh!

E se non fosse uno scherzo? Anill,

cara Marietta, tanto questo che ti

scrive sa come ti chiami e mentre sto

Piero e non sa manco che esisti. Allora

facci diverti pure a noi. No,

cara Marietta,

io sono quello che davvero mi chiamo

Piero e tu mi conosci, ma io non ti

conosco, eh.

e meglio detto, io ti conosco a forza di

pensarti da quando ho saputo.

Ah,

così adesso ti scrivo

per dirti che lo so.

Ti mando il mio indirizzo, così mi

rispondi.

Ti racconto il giorno che ci vediamo,

com'è che ho saputo chi sei.

Spero che mi concedano il

con l'occhio,

così ci vediamo e ti racconto.

I firmi sono sempre quello che ti pensa

Pierone.

Ma questo non è uno scherzo,

è vero. Eh,

Piero.

Marietta ha ricevuto una lettera da

Piero.

Da Piero che è Piero? Il mercato della

finestra gli ha scritto

davvero possibile l'ha scritto.

Ma che dici? Davvero?

Sì. Marietta che ha leggi la lettera

che gli rispondi? Ma certo che gli

rispondiamo l'indirizzo ce l'ha messo

non ti piazza.

Ma insomma questo piano che ti dice?

Ti dice che sei innamorato pure

innamorato come te senza vederti.

Ma dice che va sposare.

Ti sposa, ti sposa.

Sì, come corri.

Fagli fare le carte da assunto.

Assunto, fagli le carte.

Già gliele sto a fare.

Fate sapere anche a me cosa è successo.

Ma chi? Piero

Piero il meccanico, quello che vede

dalla finestra gli ha scritto.

Cosa gli ha scritto? Bosa saputo

e che ne so io gli ha scritto f cuori

però so accontenta. Eh

Marietta Mariettina fante di cuore è

uscito fantore.

Ma davvero gli ha scritto par miracolata

de Lordo.

[Musica]

[Musica]

che sta

Anna non fare le ris più, fam.

Ma tu non l'hai capito che io una cosa

così? Ma no.

[Musica]

ti rispondo.

[Musica]

[Musica]

Scrivi così che abbassa il pensiero suo

che ti fa caldo. Ma io gli voglio dire

tutto di me. Perché son qui dentro? Che

cosa ho fatto? Tutto.

Se gli hanno parlato di te, signor,

gliel'hanno già detto e poi stai qui.

Ma glielo voglio dire io. Io non so, ma

mi sembra che così lui capirà meglio che

io lo so che ho sbagliato e poi gli

voglio scrivere anche che se anche lui

non verrà mai qui da me, anche se non si

innamorerà mai,

solo perché mi ha scritto così come mi

ha scritto,

mi ha fatto capire che

quando uscirò di qui esco esco per non

tornarci più. Che bellezza!

Scrivi così come m'avevi detto.

Io quando devo scrivere non so.

Ho capito. Qui c'ho la signora Luisa che

ha studiato.

Amelia. Amelia tua signora Luisa, se si

aiuta un po' Marietta a scrivere la

lettera.

L'aiuto io. Leggimi quello che hai

scritto.

Ma no, non ho scritto, non mi riesce.

Ma come? M'avevi detto che pare una

poesia che mi faceva piagne? Ha sentito

tu, Ecc? Ma

è sta? Ecco la signora Luisa. Signora

Luisa, c'è da rispondere a Piero.

Ma signor, lei ce lo sa quello che vuol

dire, ma lui lo sa scrivere. Ma è bello,

signor, ma è bello.

Si riesce a scriverlo come m'aveva detto

quello se la sposa ci famo un romanzo

che non finisce mai.

Ma tu cosa vuoi dargli? Del tuo o del

lei?

Del tuo. Ad innamorato si dà del tuo? Io

metterei così, amore mio. No, no,

adorato. Cuore mio.

Io metterei egreggio, signor Piero. Eh,

non lo conosci tu qua. Piano, te? Ma che

è un deputato. Eh, eh. Io non gli direi

niente di quello che gli vuoi

raccontare.

Ma volevo finire che ora di dormi qua

e statte zitta tu.

Oh, sta stufata. Capito?

Po di comprensione. No,

besame, besame mucia.

Come si fa? Ah! E mo se metti a cantare.

Questo ci va pure la chitarra e la

facettina

[Musica]

[Applauso]

alle 9.

Alle

smettila con sto straffio con sta lagna.

Tempia

so Giuseppina.

Oh, Giuseppina benedetta cara. Mi

conosce guardi bene come ben eh

bene bene.

[Applauso]

Mira qua. Salute a tutti. Ottima che

eleganza. Roba nova tutta roba nova.

Lina è un boso.

Ma come avere sta cosa? Chi che de

ancora?

Sara Mobidic.

Mobitic. Ma dove

dentro?

Ah sì.

Magito.

Ciao Sara.

Veglio

dov'èle?

Ciao ciao.

Ciao. La

e dove la serena?

Tutti i regali deimanti. Vedi questa?

Ma che se bria?

Ma come se c'eri qui non se mi dicevi

niente.

Sorella. Sorella, dato che maria la

meme. Qui che un posto?

Ecco la mem qua.

Perché no?

Grazie.

Oh, eggle, che piacerte, de

riabbracciarte.

Finalmente,

cara. Finalmente.

Bella. Vedi com'è bella?

Ma di po sta tu a parlare con quel

Piero?

Quale Piero?

Con quello de Marietta.

Dice che aveva saputo tutto da una

verità bionda trovata per lungo devere.

E capirai che l'ho conosciuta sul lungo

devere.

Ma che mi sta a fa vita a tutta. Eh già.

Una volta eravamo sul lungo te si sono

avvicinati tre bei benzovanotti. Uno si

chiamava Piero El Geraù ed ero proprio

con Vincentina. Ah ma che roba da

raccontarte a tutte e pensarse te che

avevi rasti serva del doto franchi al

mese. A Vincentina m'ha detto proprio di

salutarti.

Non so, ti trovo un po' paridussa o non

ti si contenta di vedermi? Eh, ma leva

da dorm

e

cosa ti?

Ma come mi ero così contenta di

ritrovarti?

Ah, ti sio fida perché non mi sono fatta

più vedere. Ma va là che te che ho

pensata sempre, te che ho avuto sempre

nel corpo, anzi quando che avevo

qualcosa di importante da desidere, sai

cosa facevo? Pensavo Egle m'avia

consigliato così. Egle m'avaria detto

così. Egle l'avaria fatto così. Allora

Lina

coraio

non vedi che sei diventato?

Ma la vedete questa che è diventata? Sei

fracica dentro mo. Ehi, cosa te già fa?

Fracci.

Senti chi parla. Tre mesi la megadion

adesso non la ricorda più. Svegliate,

fatte dar metà del malloppo. Mia l'età

tua. Sì che navigavo. Sai cosa ti dico?

Che anche a me la voglia di star meglio

mi ven da qui e ti sei stata ti a

farmela venire.

No, no, non è vero.

Non è colpa mia, non è possibile.

Tu sei diventato per te piacè

diventa correre? Come stai a raccontare.

Non è vero. Che chiuto.

Guarda che staando

lasci lascia.

Aiuto!

Aiuto! Aiuto!

Aiuto! Qua dentro!

Giuseppina,

non è vero, non è vero che chi vi è qua

dentro ci deve ri

Calma, calma,

non è colpa mia,

guardiana. Donne che no

aiuta. Donne quando esco buttate

non voglio più tornare.

Quando esco

[Musica]

paura che non Ti davano il permesso.

Beh, ci hai voluto un po' di tempo, ma

eh

la lettera di giovedì l'hai ricevuta?

T'ho risposto.

Eh sì,

ti rispondo sempre, tutte le volte. Oh,

e pensare che prima non scrivevo mai. E

a chi scrivevo? Mio padre sta con me.

Però neanche a scuola scrivevo. La

maestra mi faceva mettere le dita così e

poi giù con la bacchetta.

Ti faceva male? No, è che facevo il tema

troppo corto. Una volta c'era il tema

come avete passato la domenica e io

svolgimento l'ho passata bene e basta

e basta

e basta e basta e basta come avete

passato la domenica e io svolgimento

l'ho passata bene e basta

e basta.

Oh, sei bella. Me l'avevano detto, ma

sei ancora più bella.

Chi te l'aveva detto? Quella che m'ha

raccontato di te. Chi era? È una che è

stata qua dentro. L'ho incontrata una

sera, l'ho incontrata con degli amici,

una veneta bionda

e così mi ha raccontato di te, che mi

guardavi con lo specchietto, che mi

chiamavi.

Ma tu mi avevi sentito?

E come no?

Beh,

è per questo che avevo curiosità di

sapere. E io così.

Andiamo. E ora

un minuto, signore.

È anche passata.

[Musica]

Andiamo.

Dici che te lo daranno un'altra volta il

permesso?

Forse a Natale. Eh, su, andiamo.

[Applauso]

Su, ragazzi, la vista, la vista, la

vista. Silenzio,

silenzio, silenzio.

Le detenute sono già state avvertite che

sono libere di rispondere o no alle

domande che farete loro, libere di

accettare o no di essere fotografate.

Che ci racconti, bella?

Stanno nel giardino zoologico, lo vedi?

Ci hanno portato dei nocciolini.

Fale, fle una fotografia. Fammi una

fotografia.

Ecco, è buona questa. Ma guarda quella

com'è carina. Sì, senti un po', vieni un

po' qua.

Oh,

fatte fa fotografia dai giornalisti così

che piantela. No, amore, quella nella

fotograf

perché

perché quella esce da qua. Quella si

sposa, se ne va. Quella non ci torna più

qui, amore. Cerca un attimo.

Attenta la macchina.

Ma te ne vai?

M non vedi che tipo quella?

[Applauso]

Grazie.

[Applauso]

[Musica]

[Applauso]

[Musica]

Ah, scema.

Dentro i natali

c'è l'occalino.

[Musica]

Non salisce quello non è male.

[Musica]