All language subtitles for Subtítulo 1Posta Italiano

Mi commuove, sempre dico, ma come ha fatto

mamma mia veramente quella canzone con

tutte le ragazze che c'erano

e ha visto proprio me,
ha visto me,

in quella famiglia con mio papà
che si ubriacava, alcolizzato,

una situazione di povertà
durante la guerra del '42 e '45

e lì tutti i bambini pieni di fame,
compresa io,

e Lui aveva già visto, perché poi,
rileggendo oggi la mia storia, tutto quello,

dico: ma guarda, lo Spirito Santo
guidava già mio papà e mia mamma

per educare me al sacrificio,
alla rinuncia di tante cose.

Questi applausi
andrebbero a mia madre

Non si è fermata finché sono arrivata io.
Che bello!

Sono molto felice e voglio davvero dire a mia mamma
un grande grazie, un grande grazie,

E anche a mio papà, perché in fondo
mi ha insegnato a uscire da me stessa,

a uscire, a uscire,
perché gli altri hanno bisogno di te.

In quel tempo, quando ero bambina,
era lui che aveva bisogno di me,

che andassi a comprarle le sigarette
e qualche volta anche un po' di vino.

la scuola della paura,
che poi se n'è andata.

sembrava una cosa negativa
quello che avevo vissuto,

che io ero bambina, che avevo freddo,
andarle a prendere le sigarette.

Allora oggi facciamo festa alla vita,
perché la vita è Dio.

Lui è la sorgente della vita,
Lui è la vita per sempre.

Quando ho incominciato questa bella storia con Gesù,
che non lo conoscevo neanche,

mi ricordo solo un momento
quando avevo dodici anni,

io non potevo andare in chiesa con tutte le bambine
dell'oratorio, quando ero in un paesino piccolo,

perché tante volte ero scalza, io fino a dodici,
tredici anni camminavo calza, eravamo poveri, no?

E allora c'erano tanti fratelli
che se le mettevano gli altri.

A un certo momento, però, vedevo che salivano,
facevano una salita e là c'era il campanile,

e passava la sora dell'asilo
con tutte le bambine

e io dicevo, posso venire anch'io,
posso venire?

E loro mi guardavano, invece di guardarmi negli occhi
- adesso lo capisco - mi guardavano nei piedi e dicevano:

no, non si può venire scalzi a Messa
alla domenica.

Un bel giorno, ho voluto andare perché non c'era nessuno sono, andata da sola, ho detto, voglio andare a vedere.

E sono arrivatia, io lo vedo ancora adesso,
perché è la Madonna di Lourdes,

come sono entrata, sulla sinistra, in quella grande
navata, che mi è rimasta sempre impressa,

in tante chiese, ancora adesso,
proprio all'inizio, sulla sinistra

c'era la grotta di Lourdes, la Madonna, ricordo con quella
striscia blu, il manto, e era così, e c'erano i banchi...

Io sono andata davanti, non proprio
davanti come faccio adesso, un po',

e mi sono messa, ho guardato e ho detto...
- ho sentito la Madonna che mi sorrideva e mi parlava -

Non lo so, mi è venuto lì di parlare con Lei,
ho sentito lì la chiamata, la chiamata...

la chiamata nel senso che c'è stata un'unione
con la Madonna, un incontro con la Madonna

che la misericordia di Dio ha chiamato
a chinarsi sulle ferite dei giovani di oggi.

Non ho istruzione e la cultura
per un discorso profondo,

ma ho la gioia grande
di poter testimoniare con verità

che sono io la prima a stupirmi
di quello che è avvenuto sino a questo momento,

passo dopo passo,
nella vita della Comunità.

Come avrei potuto io
inventare una storia così?

Sono la prima a contemplare con tanta meraviglia
e con tanta gioia di essere parte viva...

E tutto è venuto
senza che io me ne accorgessi...

mi sono rimboccate le maniche
per amare, amare, amare e servire.

Adesso chiedo scusa,
perchè io non leggo...

Non reggo,
ma devo dire che non so leggere...

sì perché quando sono andata a scuola
sono stata prima, due, tre: terza elementare,

e avevo sette fratelli...
e così non ho imparato.

E non so perché il Signore
ha guardato me,

però ho capito che ha guardato me
proprio perché già da piccola dovevo servire tutti,

e allora adesso... adesso io non posso più parlare...
e lui va avanti.

Le suore mi hanno detto:
l'otto marzo c'è l'entrata delle postulanti.

L'otto marzo mi sono alzata
alle cinque del mattino, piano piano,

mi sono fatta una valigia di cartone con quattro stracci,
sono scappata, ho fatto piano piano e sono uscita.

Mi sono andata a piedi, ero al treno già nello scomparto,
e mi ero facciata la finestra

e ho sentito proprio i passi di una donna addolorata.
Aveva un pezzettino di tacco...

Lei mi guardava così,
non mi ha detto niente...

Io le dicevo: ma mamma, non ti sta a soffrire.
Mamma, non soffrire, non soffrire.

Invece di fare coraggio a mia mamma,
io ero talmente contenta di essere su quel treno...

Quando sono partita
avevo una forza senza limiti.

Mi interessava diventare suora,
non sapevo consacrata, non sapevo queste cose

non sapevo niente come si fa la suora,
chi è, chi non è.

Che l'amore mi stritolasse...
non mi importa niente.

“...l'amore!”
Ancora una volta: “L'Amore!”

e non ci sia uno già
che dica che non è vero,

Tutti indistintamente cerchiamo,
anelliamo all'amore. Sedetevi.

Allora, l'amore è una vita.
L'amore è la vita.

Difatti quando non vogliamo vivere di amore,
viviamo da morti.

Non hai più i sentimenti,
non hai più il sorriso, non hai più la volontà,

non hai più la freschezza,
non hai più voglia di danzare, di cantare.

Anche le persone un po'...
oh che rompe.

hanno sempre un male di qua, un male di là,
oh mamma mia!

Allora, è difficile anche vivere l'amore,
però vale la pena, vale la pena.

ad amarci ma non nella superficialità,
ad amarci nella verità.

Ecco, siamo pensiero, siamo affetti,
siamo ragione, siamo volontà, libertà.

e allora l'amore diventa più,
dico facile ma non è una parola adeguata,

però dobbiamo amare
nel di dentro di noi.

Allora sono qui con le mie povertà,
con la poverezza,

però so che ho il cuore
che trabocca per amore.

Ho capito, ho capito che l'amore,
l'amore è tutto, è sempre, è comunque,

anche se con tanti, tanti, tanti sbagli
massacriamo l'amore.

L'amore, l'amore, l'amore,
dentro di te, fuori di te...

abbiamo un Padre
che è la sorgente dell'amore.

E qui per dircelo
ha fatto venire Gesù in carne e ossa come noi.

perché Gesù è dentro di te,
è dentro di te, trasformato, trasformato.

oh, la la la... tata, taratata....

Ah che bella la vita
quando non si sa più dire niente,

Ah... non c'ho più niente,
però c'è l'amore.

Madre Elvira,
ti vogliamo bene, assai!

Chiediamo che la Madonna ti benedica
e benedica a tutte le persone che verranno.

Viva Madre Elvira!
Viva!