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Le ricerche per questo film
hanno richiesto quasi 10 anni.

Per infiltrarsi
nella criminalità organizzata,

alcune delle riprese sono state ottenute
con videocamere nascoste.

Allora, quanto chiedi?

120 milioni di Dong.

- Come la trasporto?
- Devi organizzarti tu per il trasporto.

- Dove vuoi portarla?
- Ad Hanoi.

120 milioni di Dong
includono il trasporto?

No.

Perché la pancia è così gonfia?

Perché l'abbiamo tenuta nel freezer.

Il suo intestino è gonfio d'aria.

È normale che sia così.

È possibile cucinarla sul posto?

Sì, è più sicuro sia per il venditore
che per l'acquirente.

Chi l'ha cucinata? La nonna?

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Tradizione di famiglia.
Mia madre la cucina sempre.

È una tigre selvatica
o viene da un allevamento?

È selvatica, proprio come vuole mia madre.
Sempre selvatica.

Stime ufficiali indicano
che il numero di tigri selvatiche

in Birmania, Laos, Vietnam,
Thailandia e Cina

si aggira intorno ai 140 esemplari
in totale.

Fermo!

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Sono venuto in Africa 40 anni fa

per esplorare la natura,
in cerca d'avventura.

Speravo di trovare la fauna

che in Svizzera era scomparsa
ormai da tempo.

È uno struzzo maschio.

È molto ambito dai cacciatori.

Può diventare aggressivo.

Ho passato molto tempo nei cespugli
fotografando le meraviglie della natura.

Il tipo di foto che aveva buon mercato,
e ce l'ha tutt'ora,

ma presto ho realizzato
che c'era un altro lato della storia.

Oltre ai magnifici leoni
nella riserva Masai Mara,

ci sono vaste aree in Africa
in cui vengono sterminati.

Così ho iniziato a documentare cose,

come il commercio di carne
e di animali selvatici.

Non posso continuare
a vendere immagini bellissime,

quando quello che vedo è atroce.

CONSERVAZIONISTA

Così ho voluto dare vita a un lavoro
che sensibilizzasse quest'altro aspetto.

[AFRICA CENTRALE, 1989]

Poco dopo essere arrivato in Africa,

Karl è andato nella zona che lo scrittore
Joseph Conrad chiamava "cuore di tenebra".

Viaggiando sul fiume Congo,
Karl ha fatto una scoperta

che ha cambiato la sua prospettiva
sulla conservazione

e sulla vita in generale.

Una delle più grandi avventure in Africa
e, forse, nel mondo

è vivere con centinaia di persone
su questi barconi,

con i cacciatori
che arrivano con le piroghe

per vendere le loro merci
alle persone a bordo.

C'erano bordelli, c'erano bar
e persino parrucchieri.

Un intero villaggio
che risaliva il fiume Congo.

Karl non poteva ignorare

il costante flusso di animali selvatici
portati a bordo,

molti dei quali
erano primati in via di estinzione.

[COMMENTO ORIGINALE
DI KARL AMMANN]

Queste sono scimmie affumicate
e impacchettate.

La testa è tagliata ed è impossibile
sapere che specie siano,

ma è probabile che ci sia
anche qualche scimpanzé.

Disgraziatamente, non abbiamo realizzato
subito ciò che stava accadendo

e abbiamo visto due scimpanzé
salire a bordo

e il cacciatore doveva tornare
sulla piroga dalla famiglia.

Sarebbe finita in un pentolone,

se nessuno l'avesse comprata viva
e se ne fosse preso cura.

Sarebbe diventata semplicemente un pasto.

La guardavi negli occhi e pensavi:
"Dai, deve esserci un'altra soluzione".

Nonostante lo shock,

Karl e sua moglie Katherine
riuscirono a intervenire

e adottarono il piccolo scimpanzé.
Lo chiamarono Mezee.

Mezee!

Bene, grazie.

Vivendo in cattività,
questo è il meglio che si può fare.

Una volta che li umanizzi,

devi accettare che vivranno in cattività
per il resto della loro vita

e devi fare del tuo meglio
per migliorarne la qualità,

il che comprende anche degli stimoli
per non farli annoiare.

Passare del tempo con loro
è un aspetto chiave,

nonché molto divertente.

Sì.

Lo so, ti voglio bene.

[NANYUKI, KENYA]
CASA DI KARL E CATHERINE AMMANN

È a questo punto che Karl ha deciso
di sensibilizzare le persone

sull'impatto che abbiamo
sulla vita selvatica del nostro pianeta.

Il suo libro sul contrabbando di animali
ha suscitato molto interesse.

La carne veniva trasportata
nei camion per il legname.

Qui, si vedono della braccia di scimmia.

Il mercato nero della carne
a Pointe-Noire.

Con queste creature
instauri una relazione profonda.

Le tratti proprio come figli

e ci interagisci
come faresti con un bambino.

Vederli impacchettati,
pronti per essere mangiati, ti fa pensare:

"Ok, questo è il limite,
devo assolutamente fare qualcosa".

Se il mondo non ne sa nulla, dovrebbe.

E, quando lo saprà, dovrà decidere
se sia giusto continuare oppure no.

Negli anni seguenti,

Karl ha continuato a documentare
il declino degli habitat naturali

dall'Africa centrale
al sud-est asiatico...

...compresa l'estinzione
di numerose specie animali.

Ho avuto la mia buona dose di animali
selvatici in ogni ambiente naturale.

In Asia, in Africa.

Ma mai una tigre selvatica.

È sempre stato il mio sogno
vederne una nel suo habitat.

Negli corso degli anni, Karl ha visitato
molti Paesi che sostengono

di avere un cospicuo numero di esemplari
all'interno dei loro parchi nazionali.

Questa è una tigre maschio.

Tutto ciò che ha catturato
con la videocamera,

nonostante innumerevoli viaggi
in posti remoti,

sono le impronte di una sola tigre.

Tuttavia, gli sono state continuamente
offerte parti di tigri e prodotti simili.

È un osso di tigre?
Proviene dallo stesso animale?

È molto diverso da come è ora.
Adesso ci sono i grattacieli.

Karl mostra alla sua assistente Martine

gli inizi delle sue ricerche
sul commercio di tigri,

che vanno avanti ormai da dieci anni.

Sostanzialmente,
è qui che nasce la storia.

Tutto ha inizio con questi due cuccioli
di leopardo nebuloso.

Volevo avvicinarmi,
guardarli più da vicino e giocarci un po'.

Il proprietario però si è innervosito
e li ha rinchiusi di nuovo.

- Erano in vendita o cosa?
- Sì, voglio dire, tutto è in vendita.

Andando da questa parte
potevi trovare gli orsi.

Intendo esemplari adulti chiusi
in gabbie, pronti per la vendita.

Oggi sono un po' più nascosti,
ma succede ancora.

Un camionista aveva detto
a un ragazzo del luogo

che sapeva dove trovare
due cuccioli di tigre.

Perciò, eravamo decisi
ad andare in questo villaggio

per cercare di salvarli.

Per Karl la ricerca dei cuccioli di tigre
è diventata un'ossessione

che durerà negli anni e che lo porterà
in vari Paesi del sud-est asiatico,

inclusa la Cina.

Al confine con il Vietnam,
ha scoperto un metodo raccapricciante

per uccidere le tigri.

Alcuni cacciatori locali gli hanno
mostrato come usare gli esplosivi,

abilità appresa dai loro padri
durante la guerra del Vietnam.

Sapevo che venivano cacciate,
so quello che sanno tutti,

che i cinesi le usano per ottenere vigore.

Rappresentano un pericolo
per questi animali.

Non avevo mai sentito parlare

di cacciatori che utilizzano mine
e dinamite.

E di certo non credevo le usassero
per far saltare in aria le tigri.

Dopo numerosi viaggi in quella zona,

non aveva ancora nessuna traccia
dei cuccioli,

ma si poneva sempre più domande.

È di tigre, giusto?

Più domande faceva sui prodotti
o sui due cuccioli, più veniva respinto.

Vai!

Karl ha capito che avrebbe dovuto
camuffare meglio le sue indagini,

per dare un'occhiata più da vicino
al contrabbando degli animali.

Queste mini telecamere sono perfette.
La qualità è ottima.

Fai così, mentre tutti sono distratti
e nessuno lo noterà.

Puoi registrare parecchi minuti,
forse anche mezz'ora,

mentre te ne vai in giro tranquillo.

Fino a quando qualcuno dice: "Ehi,
questo qui non è chi dice di essere".

Ma è il massimo che puoi ottenere,
mentre fingi di essere un turista.

Sono passati due anni
dalla morte della madre,

ma Karl è ancora alla ricerca
dei due cuccioli.

Sono probabilmente le ultime
tigri selvatiche catturate in Laos.

Sapevamo che i due cuccioli

erano stati venduti
a un trafficante vietnamita

che, probabilmente,
li aveva fatti rientrare in Vietnam.

A quel punto, il nostro obiettivo
era incontrare i trafficanti

che dovevano comprare le tigri del Laos.

[CONFINE VIETNAM / LAOS]

Per la prima volta
utilizza una videocamera nascosta,

ben camuffata dietro gli occhiali.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Nelle stanze sul retro

scopre enormi collezioni di prodotti
provenienti da tigri e altri animali.

Per poter incontrare i trafficanti
di questo commercio illegale,

Karl ha bisogno
di intermediari del posto.

Alcuni preferiscono rimanere anonimi
per evitare ripercussioni.

Loro corrono un rischio,

quindi devi essere abbastanza chiaro
da subito.

Credo che infiltrarsi sia l'unico modo
per arrivare al centro della questione

e capire quali sono i ruoli,
chi c'è dietro e come lavora.

Uno dei complici di Karl sta cercando
di trovare altri trafficanti al confine,

per avere informazioni
sui prodotti a base di tigre.

Siamo andati anche al confine più a sud

e uno dei miei ragazzi
ha detto all'agente doganale:

"Vogliamo andare in Laos
per acquistare prodotti a base di animali,

specialmente tigri".

E lui risponde:
"Sì, me ne occupo io. Lo faccio io.

Voi fate qui l'ordine e ve lo consegno
ad Hanoi o dove volete".

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Con l'aiuto dell'agente corrotto,
trovano subito quello che cercano.

Questo è un grosso trafficante
che tiene le sue tigri in diversi posti.

Mi ha detto che oggi
aveva soltanto tigri congelate

che ha comprato in Laos.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Ma perché congelarle?

Il fatto è che attraversano il confine,
perché qui la carne è piuttosto pregiata.

Non vogliono soltanto le ossa,
la pelle, i denti o simili.

In questo caso, volevano proprio la carne
dell'intera carcassa.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Quindi i clienti comprano l'intera tigre?

Comprano l'intera tigre
ad un prezzo specifico al chilo.

Da dove provengono queste tigri?

Come è possibile se non esistono
più felini selvatici in questa zona?

[BANGKOK, THAILANDIA]

Karl si reca in Thailandia.

Vuole visitare il Tiger Kingdom,
uno dei più grandi zoo di tigri del Paese.

Alcune informazioni ricevute
fanno pensare

che possa essere coinvolto
nel contrabbando di animali.

Il Tiger Kingdom a Chiang Mai,
nel nord della Thailandia,

ha aperto le porte al pubblico nel 2008.

Il co-proprietario è l'ex-membro
del parlamento Chuwit Pitakponpunlop.

Lo zoo è una grande attrazione turistica,

specialmente per chi vuole avere
un contatto ravvicinato con i felini.

Sembra che vivano in un ambiente ideale,
questi due che giocano nell'acqua,

ma l'ultima volta mi hanno detto
che fanno nascere 40 tigri l'anno.

Il prezzo per vedere i cuccioli
,è molto più alto che per gli adulti.

perciò sanno che il guadagno
è nei cuccioli.

Quindi qui la riproduzione è una priorità.

Far riprodurre le tigri
a scopi puramente commerciali,

senza contribuire alla conservazione
della specie in natura,

è una violazione della Convenzione
sul commercio internazionale

delle specie a rischio di estinzione,
firmato anche dalla Thailandia.

Osservando le tigri nel Tiger Kingdom,
Karl nota che i conti non tornano.

Come possono esserci così tanti cuccioli
ed esemplari giovani,

ma così pochi adulti sessualmente maturi?

Quando gliel'ho chiesto mi hanno risposto
che le danno ad altri zoo.

È molto improbabile, in questi posti.

Di solito le tigri
finiscono nelle stanze sul retro,

venduti come prodotti
della medicina cinese

o per le ossa, pelle, la carne.

Il leader del partito comunista cinese,
Xi Jinping,

sogna di trasformare la medicina
tradizionale in un prodotto globale

che conquisterà il mercato.

Ad Hanoi
vivono più di sei milioni di persone,

molte delle quali desiderose di assaggiare
qualcosa di selvaggio,

che sia carne o medicina.

Il commercio e il consumo illegale
della fauna selvatica

è una delle maggiori minacce
alla biodiversità globale.

Se si parla di consumo
di animali selvatici,

ne sono più ghiotti in Vietnam
che in Cina.

Ci sono intere regioni
totalmente prive di fauna.

Tutto ciò che è selvatico viene cacciato,
per essere consumato, mangiato.

La diminuzione della fauna
ha fatto alzare i prezzi...

...incentivando così i bracconieri
a catturare tutto ciò che rimane.

La sempre più scarsa disponibilità
ha trasformato il consumo di animali rari

in uno sfoggio del proprio status sociale.

Lo macellano davanti a te
e puoi guardare mentre lo servono.

I pezzi grossi che si radunano
per consumare questi animali

ricordano i contrabbandieri
in Africa centrale.

Al ristorante,
il proprietario offre a Karl

un prodotto che ancora non conosceva,

ottenuto dalla tigre bollita.

Anche se si tratta di gelatina
e proteine denaturate...

...la "tiger cake", o "colla",

è la vitamina preferita da una parte
della popolazione vietnamita.

Il proprietario del ristorante
vuole dimostrare a Karl

la forza e il vigore che derivano
dal consumo di questo alimento.

È davvero forte!

Sei stato veloce. Ok, hai vinto.

Non solo i ristoratori sono convinti
delle virtù di questo prodotto.

Anche veri e propri dottori

credono che la "tiger cake"
abbia un valore medicinale.

L'intermediario del posto non ha problemi
ad ottenere la ricetta da una farmacia.

Il dottore ci ha consigliato di incontrare
due suoi amici che vivono lì vicino.

Ho incontrato questi due ragazzi

e gli ho chiesto se fossero contenti
degli effetti del prodotto.

Posso fare l'amore 40 o 45 volte al mese,
senza mai sentirmi stanco.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

L'utilizzo di questi prodotti
dimostra il proprio rango sociale.

Non è molto diverso da un Rolex
o una Porsche.

Anche se mangiare tigri
è uno status symbol,

a volte le forze dell'ordine
contrastano questa pratica.

In questo caso, la polizia sta facendo
una retata in un ristorante

in cui si facevano
banchetti a base di tigre,

attraendo una clientela particolare.

Nel corso di questi eventi,
che possono costare fino a 40.000 dollari,

viene cucinato e consumato
un intero animale.

[FILMATO REALIZZATO
DALL'ESERCITO DEL VIETNAM]

Non è stato difficile capire
chi era la donna in questione

e dove si trovava.

Siamo andati lì
e il suo ristorante era ancora attivo.

Non è stata messa in prigione.

Ne discuteva apertamente, ci ha detto:
"Parliamo piano, ma sì,

è quello che faccio qui e questo
è ciò che ho da farvi vedere oggi.

Ecco un calice di vino di tigre".

Il vino di tigre viene prodotto
immergendo le ossa o l'intero scheletro

in un liquore a base di grano.

Il processo di invecchiamento
può richiedere anni

e ne aumenta il valore.

Karl conserva un pezzo di "tiger cake"
perché vuole fargli l'esame del DNA.

L'abbiamo incontrata più volte,
ottenendo sempre più informazioni.

Continuava a parlare della differenza
tra tigri selvatiche e di allevamento

e sosteneva che le sue provenissero
dal Burma, nel Basso Myanmar,

dove in teoria
ci sono ancora tigri selvatiche.

Quando le viene chiesto
come distingue le tigri selvatiche,

ha spiegato che si vede dai denti.

Quelle selvatiche li hanno usurati,
gialli e spezzati,

mentre quelle degli zoo
li hanno molto bianchi.

Ha poi confermato che esiste un mercato
anche per le tigri allevate e che,

in entrambi i casi,
finiscono sulle tavole.

Ci ha poi spiegato che suo marito,
morto di recente in un incidente,

era un ufficiale di alto grado
dell'esercito

e che molti di questi banchetti venivano
organizzati per le élite militari.

Era una cosa alla moda.

La posizione di suo marito nell'esercito
le garantiva una protezione totale.

Anche adesso, dopo la sua morte,
aveva contatti con le persone giuste.

È così che funziona
in queste zone del mondo.

I guadagni derivanti dal contrabbando
di animali sono così alti

che il mercato
si espande in continuazione.

Sei cosciente
che avrai bisogno di protezione,

ma sai anche che puoi permetterti
di corrompere chi serve

per arrivare facilmente al top.

Uno dei più grandi trafficanti di animali

sembra godere ancora
della protezione del governo.

Il suo nome, Vixay Keosayang,

è oramai sinonimo di impoverimento
della fauna selvatica a livello mondiale.

"Il maggior trafficante di animali
conosciuto in Asia."

È responsabile
dell'esportazione e l'importazione

di centinaia di pangolini,
primati e rettili.

È anche la mente dietro la caccia spietata
di centinaia di rinoceronti in Sud Africa.

Il suo vice, Chumlong Lemtongthai,

è stato condannato
a 40 anni di reclusione.

L'imputato è condannato
ad anni 40 di reclusione.

- Dica se ha compreso.
- Ho capito.

Grazie.

Mentre Keosayang
non è mai stato condannato,

il suo vice ha trascorso
solo cinque anni dietro le sbarre.

Entrambi beneficiano
di un sistema corrotto

che si estende
fino ai più alti livelli governativi.

Il Dipartimento di Stato americano offre
una ricompensa di un milione di dollari

a chi fornirà informazioni
sugli affari della Xaysavang Network,

il cui proprietario
è proprio Vixay Keosayang.

RICOMPENSA FINO
A 1 MILIONE DI DOLLARI

Karl sa bene che non può avvicinarsi
a un boss di questo calibro da solo.

Così contatta un suo conoscente
vietnamita che può aiutarlo.

Keosavang viene attirato chiedendogli
il prezzo di un corno di rinoceronte.

Dopo alcune chiamate,
finalmente gli dà un appuntamento.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Lo incontrano nella sua concessionaria
d'auto appena fuori Pak San.

Il presunto boss sembra diffidente

e controlla attentamente
il contatto di Karl

ponendogli domande precise.

Superato l'interrogatorio iniziale,
vengono invitati nella sua casa.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Keosavang vive in una villa fuori città.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Gli operatori stanno letteralmente
entrando nella tana dei lupi.

Dopo averli fatti accomodare,

Keosavang rivela di trafficare le ossa
da anni.

Non soltanto ossa di tigre,
ma soprattutto quelle di leone.

Perché mai un boss asiatico
come Keosavang

dovrebbe investire
in ossa di leone africano?

Le ossa di tigre sono scarse.

Quelle di leone vengono utilizzate
per una finta "torta di tigre".

Con i giusti permessi, le ossa di leone
possono essere importate legalmente.

Poi vengono introdotte
negli Stati confinanti, Vietnam e Cina,

dove uno scheletro di leone del Sud Africa
del valore di 1800 dollari

viene fatto passare per uno di tigre
del valore di 60.000 dollari.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Keosavang inizia ad essere sospettoso
delle domande dei suoi visitatori.

Ma ditemi,
siete trafficanti o giornalisti?

La polizia vietnamita sta indagando
sui miei affari.

Uno dei contatti di Karl
viene visto da un impiegato

mentre riprende col cellulare.

Ora teme per la sua vita.

Mi hanno fatto delle foto.

E ti hanno visto in questa macchina,
questa macchina mi ha portato lì...

Oh, cielo.

Karl capisce che il suo contatto
vietnamita deve lasciare il Laos,

il prima possibile,
per evitare ripercussioni.

Ci vedremo di nuovo, eh? Speriamo, ok?

Se pezzi grossi come Keosavang

hanno deciso di prendere parte
al contrabbando di tigri

e addirittura di importare
prodotti alternativi,

come le ossa di leone,
su scala industriale,

la domanda deve essere molto più alta
di quanto si credesse.

Per comprendere meglio come funziona
la catena di distribuzione,

Karl decide di indagare
nei database del CITES,

la Convenzione Internazionale
delle Nazioni Unite,

che dovrebbe mantenere
questo commercio sostenibile.

Keosavang conferma di aver importato

più di otto tonnellate di ossa di leone
al mese...

...sfruttando un consolidato
modello commerciale in Sud Africa,

chiamato "caccia in scatola".

Leoni cresciuti in gabbia
vengono liberati in un recinto

dove è stata legata della carne
agli alberi.

Mentre mangiano vengono fatti entrare
i cosiddetti "cacciatori di trofei",

che possono sparargli
senza dare loro la possibilità di fuggire.

Basta, è abbastanza.

Non svolgiamo un'attività
di conservazione, ma commerciale.

Alleviamo animali, principalmente leoni,

come si fa con il bestiame o le greggi,
sono articoli commerciali.

PRESIDENTE ASSOCIAZIONE
PREDATORI DEL SUD-AFRICA

Il trofeo viene poi trasportato
da un tassidermista.

È qui che si chiude il cerchio.

I clienti-cacciatori tendono a prendere
soltanto la pelle e la testa.

Secondo quanto scoperto da Karl,

sono proprio i tassidermisti
a esportare le ossa di leone.

Non sappiamo quante tonnellate all'anno,

ma sappiamo che, per loro,
è un'entrata secondaria molto redditizia.

Qui vive uno dei più grandi esperti
di biologia e di tigri in particolare.

George Schaller ha trascorso
gran parte della sua vita in Africa,

Sud America e Asia,

studiando leoni, gorilla di montagna,
giaguari e panda.

È inoltre vicepresidente di Panthera,

un'organizzazione benefica

dedita alla conservazione
degli ultimi felini rimasti.

Karl mostra a George le riprese
del suo ultimo viaggio.

Sono stupito da quanto facciano poco
questi Paesi.

BIOLOGO E CONSERVAZIONISTA

So che in Cambogia
ormai le tigri sono estinte.

Lo stesso vale per il Laos e il Vietnam,
fatta eccezione per qualche esemplare.

Nel Myanmar saranno presto estinte,
sono presenti solo in una o due zone.

La Cina non ha più tigri
entro i suoi confini.

Ma in fin dei conti, io sono qui
negli Stati Uniti a lamentarmi,

ma sai quante tigri in cattività
ci sono qui?

Probabilmente 600, 700 o 800.

Non lo sappiamo con esattezza perché
la maggior parte è in mano ai privati,

nei loro giardini e non negli zoo.

Ci sono più tigri in cattività
negli Stati Uniti che in natura.

Molte vivono in condizioni orribili.

Il desiderio di possedere un grande felino
si è diffuso globalmente.

Nei Paesi arabi,
i predatori sono prodotti di lusso

e sono usati come accessori
per le foto da postare sui social-media.

Anche l'Europa non è estranea
a questo problema.

In Repubblica Ceca, la polizia ha portato
a termine una retata

in un mattatoio vicino Praga.

Qui le tigri vengono uccise,
trasformate in medicinali cinesi

o in prodotti di lusso,
venduti in Europa o in Asia.

Dopo numerosi incontri con trafficanti
e acquirenti in tutta l'Asia,

Karl è convinto che posti
come il Tiger Kingdom, in Thailandia,

sono attivamente coinvolti
in questo contrabbando.

Ok.

Ma non ha ancora una prova schiacciante,

perciò ha deciso di tornare al centro
per raccogliere altre informazioni.

Se il Tiger Kingdom
fa riprodurre le tigri,

ci devono essere indizi di come avviene...

...e dove finiscono gli esemplari adulti
sessualmente maturi.

Qui ha luogo
la riproduzione degli animali.

Nessuno può entrarci.

Queste sono gabbie per il trasporto,

il che indica che gli animali
entrano ed escono spesso da qui.

Tenendo conto del fatto
che esistono già tre franchising

e di molti altri ne è prevista l'apertura,

di certo hanno a disposizione
molte tigri adulte.

Cosa accade a tutte queste tigri
dopo i tre anni?

Dopo che compiono tre anni,
le teniamo in un altro settore.

Le facciamo riprodurre perché...
perché sono nati qui.

Abbiamo anche degli zoo in altre province.

Uno degli zoo "Tiger Kingdom"
si trova a Ubon Ratchathani.

Il collegamento con lo zoo
è piuttosto ovvio.

Camion da trasporto e gabbie di metallo

indicano che c'è un continuo
trasferimento di felini.

La struttura sembra degradata e desolata.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Un complice thailandese, la cui identità
non è stata ancora compromessa,

convince un impiegato a parlare
di ciò a cui ha assistito poco tempo fa.

Hanno preso dei cuccioli
poco prima di Capodanno.

Dove li hanno portati?

Hanno detto: "Portiamoli in Laos.
Ci sono tre persone che li aspettano".

In natura, i cuccioli
passano più di due anni con la madre,

che li prepara per la vita.

In alcune gabbie
sono presenti divisori in legno

per separare le zone per il parto.

I cuccioli vengono tolti alla madre
per accelerare il ciclo riproduttivo.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Il complice di Karl ha fatto progressi
nella conversazione sul contrabbando.

Il responsabile conferma di aver fornito
i primi animali da riproduzione

a un centro in Laos,

dove le tigri vengono fatte riprodurre
su larga scala.

Si vanta anche di un esemplare
con un tasso di natalità da record.

Avevamo una femmina
che partoriva cinque cucciolate,

15 cuccioli in due anni.

La più grande paura di Karl
si sta trasformando in realtà.

Uno degli animali
a maggior rischio di estinzione

viene fatto riprodurre su vasta scala

come accessorio
o per consumo umano.

Basandosi su quanto detto
dal responsabile del Tiger Kingdom,

è ovvio che esista un traffico di tigri
tra zoo e centri di riproduzione privati.

Le tigri vengono contrabbandate sia
a livello nazionale che internazionale.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Questi zoo sono solo delle facciate
per il mercato nero di animali?

Se così fosse, sarebbe del tutto illegale.

La Convenzione sul Commercio
Internazionale di Specie a rischio,

conosciuta come CITES, è stata firmata
da 183 Paesi membri delle Nazioni Unite

e dovrebbe regolare
il commercio della fauna.

Nel documento si dichiara che: "Le tigri
non devono essere fatte riprodurre

con lo scopo di venderne parti
o derivati."

Zoo come il Tiger Kingdom
stanno violando leggi internazionali,

a meno che l'allevamento non abbia
come scopo la conservazione della specie.

È passato un anno da quando
il Dipartimento degli Stati Uniti

ha messo una taglia su Keosavang.

La domanda è: qualcosa è cambiato?

L'ultima volta che sono stato qui c'era
ancora l'insegna "Keosavang Trading".

Ora non c'è più.

Sembra non viva più qui,
quindi un po' di pressione c'è stata.

Il figlio di Keosavang arriva al cancello.

- Parli inglese?
- Sì, lo parlo.

Ottimo.
Come posso incontrare il signor Vixay?

- Il signor Vixay non è qui.
- Non fare foto.

- Perché no?
- Perché fai le foto?

- Vogliamo vedere il signor Vixay.
- Ma non è qui, signore.

Non è qui.

Karl decide di andarsene,
ma la situazione si scalda.

I figli di Keosavang lo rincorrono
insistendo per cancellare le riprese.

Cancella le foto.
Se non lo fai, chiameremo la polizia.

Karl non vuole rischiare
e affitta una seconda macchina

per tornare a Vientiane,
la capitale del Laos.

Una saggia decisione.

Il suo complice nell'altra macchina
viene fermato dalla polizia.

- Sei sicuro abbia chiamato la polizia?
- Sicuro.

Perché la polizia ha controllato
la macchina fotografica.

Non fanno mai così.

Hanno detto cosa cercavano?

Ci hanno fermato,
hanno guardato dentro,

niente stranieri
e ci hanno lasciato andare.

Vixay Keosavang è stato un ufficiale
dei servizi segreti,

aveva contatti con il primo ministro

e gli venivano concesse licenze
direttamente dal suo ufficio,

dietro pagamento di enormi tangenti.

Se fai abbastanza soldi,
puoi corrompere le più alte gerarchie.

Ed è a questi livelli che ci troviamo.

Karl nota che la taglia offerta
dagli Stati Uniti ha avuto effetto.

Keosavang si sta nascondendo.

Ma è chiaro che ha ancora contatti
con la sua famiglia.

Karl fa una visita all'ambasciatore
degli Stati Uniti in Laos, Daniel Clune,

per capire cosa intende fare
per porre fine agli affari di Keosavang.

Quello che vogliamo fare è prendere tempo.

Dobbiamo raccogliere prove e collaborare
con i nostri associati internazionali.

AMBASCIATORE DEGLI STATI UNITI
IN LAOS

Incluso il governo del Laos,
per fermare questo commercio.

E perseguire gli individui
che hanno commesso i crimini.

Abbiamo degli alleati molto potenti
in questa guerra.

Il presidente Putin ha espresso
la sua personale preoccupazione.

Quindi dobbiamo proseguire
questa battaglia

e sono fiducioso che negli anni
faremo progressi.

È sempre più evidente che il commercio
di tigri e prodotti derivati

è in mano alla criminalità organizzata
disseminata in tutto il sud-est asiatico.

Karl e i suoi complici hanno corso
molti rischi per arrivare a questo punto,

ma serve tanto lavoro per smascherare
i protagonisti di questo traffico.

Ora uno degli obiettivi principali di Karl
è scoprire come gli animali

e i sottoprodotti vengono illegalmente
trasportati nel sud-est asiatico.

Una via è il grande fiume Mekong,

che connette
gran parte del sud-est asiatico.

È chiaro che la maggior parte
del traffico di merce sul fiume Mekong

è contrabbando illegale.

Ci sono molti moli dove possono
avere luogo transazioni clandestine,

il che include le tigri.

I turisti non pagano molto
per accarezzare gli esemplari adulti

che, quindi, vengono spediti qui.

Una delle destinazioni finali

dovrebbe essere
a 30 chilometri da Thakhek.

Con oltre 400 tigri,
la Muan Thong Tiger Farm

è il più grande centro di riproduzione
della regione.

Uno dei direttori conferma che Thakhek
è stata anche la destinazione finale

dei due cuccioli di tigre
che Karl stava cercando...

[FATTORIA DI TIGRI DI MUAN THONG,
THAKHEK]

...e dei leopardi nebulosi
che hanno dato inizio all'indagine.

Siamo alle porte del più grande
allevamento di tigri del Laos.

È territorio dell'esercito
ed è gestito da persone armate.

Essendo uno straniero, per Karl
è impossibile accedere nel complesso.

Quindi, viene usato un drone
per farsi un'idea delle dimensioni.

Un'area interna recintata

contiene file di compartimenti
per l'accoppiamento.

Ed è sorvegliata da una guardia.

Karl inizia la sua indagine
nell'allevamento di Thakhek,

avvalendosi ancora di complici del luogo
per ottenere informazioni.

Dal momento che gli acquirenti
sono principalmente cinesi e vietnamiti,

Karl ingaggia un collega
che parla mandarino

per fingere di essere un compratore.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Il complice conta più di 20 giovani tigri.

Vengono cresciute qui
e vendute quando compiono quattro anni.

A un prezzo specifico in base al peso.

L'allevamento si espande con rapidità.
Sono presenti già oltre 400 tigri,

ma i proprietari contano
di raddoppiarne la capienza.

I clienti,
principalmente dal Vietnam e dalla Cina,

pagano oltre 50.000 dollari
per un esemplare adulto.

Come previsto, incontrano
uno dei proprietari dell'allevamento.

Luang, con la maglietta bianca,
è vietnamita.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Kian Sing, con il completo nero,
si occupa della parte finanziaria.

Oldorney, nel mezzo,
gestisce i permessi, le tangenti

e organizza i trasporti in elicottero
con l'esercito del Laos.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Luang conferma che la domanda
è in crescita, specialmente dalla Cina,

e che i prezzi stanno per salire
da 250 a 285 dollari per chilo.

I compratori cinesi preferiscono i maschi

per utilizzare i peni nella produzione
dell'esclusivo vino di tigre.

Sul web cinese è facile scoprire
cosa succede alle tigri

dopo essere vendute.

Queste riprese mostrano uno dei metodi
brutali usati per le uccisioni.

L'animale viene fulminato con elettrodi
alimentati da generatori domestici.

I clienti assistono
all'esecuzione della tigre,

che viene effettuata sul posto
per facilitare il trasporto

e per dimostrare ai clienti
l'autenticità di ciò che acquistano.

La tigre è l'animale
più ammirato al mondo,

secondo le ricerche di Animal Planet.

Il fatto che, nonostante sia così amato,
venga fatto riprodurre velocemente

in fattorie-fabbriche,
per poi essere macellato...

...è qualcosa
che non riesco a comprendere.

Credo che il messaggio sia:
"Dove arriveremo? Cos'altro faremo?"

Sta aumentando la disparità
tra tradizione e modernità.,

nella società del sud-est asiatico.

La rapida crescita economica
fa salire la domanda di beni di lusso,

ma le antiche credenze popolari
sugli effetti del consumo

di fauna selvatica sulla salute,
non sembrano affievolirsi.

La moda di sfoggiare la propria ricchezza
ha solo peggiorato le cose.

Prodotti a base di animali selvatici,
specialmente il vino di tigre,

vengono spesso acquistati
come regali o tangenti.

[KUNMING, CINA]

In Cina, non hanno acquisito popolarità
solo i prodotti di lusso.

Ora anche safari e zoo sono accessibili
a un pubblico sempre più vasto.

Questo parco, pagando un supplemento,
offre un'attrazione speciale.

I visitatori possono stuzzicare le tigri
con pezzi di carne o animali vivi.

Questo tipo di intrattenimento
amplifica la richiesta di felini.

Karl ha scoperto un collegamento
con un luogo che conosce molto bene.

L'idea di creare centri in cui si possono
accarezzare felini viene dalla Thailandia

e dallo Yunnan Wild Animal Park,

la prima struttura
di questo tipo in Cina.

Qui il numero delle tigri presenti
è triplicato nel giro di pochi anni

e ci sono pochi dubbi
sul fatto che sia entrato a far parte

della catena di distribuzione dei felini.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Dicono di avere 200 esemplari,
quindi è certamente un allevamento.

Non sono qui solo per essere accarezzate
o solamente ammirate dai visitatori.

I veri soldi derivano
dalla vendita sottobanco.

[GUILIN, CINA]

Non molto lontano, Karl visita
il vecchio zoo di tigri a Guilin.

Qua sembra che i felini
vengano fatti morire di fame,

perché se un animale muore
per cause naturali

è legale utilizzare le parti del corpo.

Un cavillo legislativo
particolarmente crudele.

- Non si possono fare foto.
- Niente foto?

No, è vietato.

Non sorprende sapere
che questo centro ha chiuso,

ma solo per riaprire più grande
in una zona fuori città.

Far morire di fame le tigri
non ha soddisfatto la domanda in Cina,

quindi la riproduzione rapida
sembra essere il metodo migliore.

Per questo, in Cina i centri riproduttivi,
spesso mascherati da zoo,

sono sempre più numerosi.

[HARBIN, CINA]

Il Siberian Tiger Park
ospita circa 1000 felini.

Non tutti gli animali sono visibili.

Molti sono tenuti in gabbie,

poste in file
che arrivano anche a 100 unità.

I visitatori possono persino
nutrire le tigri,

anche se il pubblico può interagire
solo con esemplari adolescenti.

Non c'è traccia di cuccioli.

Qui, così come in altri centri,

sostengono di preparare le tigri
alla reintroduzione in natura.

Se questi allevamenti reintroducessero
davvero le specie in natura,

allora potrebbero essere davvero
la soluzione.

Puoi scegliere
con quale animale nutrire la tigre.

Polli, papere, capre, mucche e asini.

Lo compri, glielo lanci
e guardi mentre viene ucciso.

A Karl, la storia della reintroduzione
in natura sembra solo una favola,

raccontata per giustificare
lo sfruttamento su scala industriale.

Non c'è mai stata una reintroduzione
di una tigre che abbia avuto successo.

Come reinserirle?

È un'operazione molto difficile.

Se vuoi un grande predatore,
devi dargli prede naturali,

il che significa proteggere
anche la preda, o dove la troverà?

I cinesi, i brasiliani e gli indiani

scavano e trivellano in tutto il mondo
alla ricerca di petrolio.

La devastazione è immensa

e io l'ho vista in questi Paesi.

Sono convinto che dire che viene fatto
per la conservazione della specie

sia solo una scusa per chi le fa
riprodurre per le ossa o quel che sia.

È fuorviante per il pubblico.

Tutto questo vale sicuramente
per il Siberian Tiger Park,

che sembra avere la protezione persino
del leader del partito comunista cinese,

Xi Jinping.

La foto della sua visita
è messa in mostra nella galleria,

accanto a quello che sembra essere
un museo di storia naturale,

dove prodotti a base di tigre,
come il vino di loro produzione,

sono esposti in eleganti bottiglie
e venduti nel negozio accanto

che non rischia mai
di rimanere senza fornitura.

Questi sono sicuramente tutti animali,
eccetto forse i tre di prima...

L'uomo ha mercificato la natura
per lungo tempo.

Non soltanto la fauna, ma elementi
essenziali alla vita degli ecosistemi.

Ma quando si tratta
di specie emblematiche, come le tigri,

che vivono in allevamenti-fabbriche,
mi fa molta rabbia.

Ci dimostra che direzione abbiamo preso

e come non stiamo più dando alla natura
il valore che merita.

Alla fine, è solo un gruppo ristretto
di persone di un certo rango

a richiedere questo tipo di cose.

Nel frattempo,
l'intera regione del sud-est asiatico

viene svuotata fino all'ultimo felino.

Di conseguenza,
una tigre in cattività vale 50.000
dollari.

Se nei villaggi si spargesse la voce
della presenza di un esemplare selvatico,

lo cercherebbero tutti.

Anche questo è un rischio
per le ultime rimaste.

Dopo le pressioni
della comunità internazionale,

il Ministro dell'Agricoltura
e delle Foreste ha annunciato, nel 2016,

l'eliminazione graduale
degli allevamenti di tigri nel Laos.

Uno dei miei punti di forza
è che continuo a tornare regolarmente

per aggiornarmi
sull'evoluzione della situazione.

Questa è stata scattata
all'inizio dell'anno scorso

e si vedono centinaia di gabbie per tigri,
forse meno.

Ma quando siamo tornati qualche mese dopo,

erano stati costruiti due nuovi edifici.

Sicuramente
stavano di nuovo allevando tigri.

All'esterno puoi vedere ancora
le stesse gabbie.

Questo dopo l'annuncio che gli allevamenti
del Laos stavano chiudendo.

In generale, il numero di allevamenti
di animali è cresciuto.

L'allevamento Vannaseng ha raddoppiato
la capacità da 100 a 200 tigri.

VALORE NETTO:
5-10 MILIONI DOLLARI

Lo stesso proprietario
aveva anche una fattoria di primati

che comprendeva circa 10.000 macachi,

ognuno dal valore di 20.000 dollari...

VALORE NETTO:
200 MILIONI DOLLARI

...se venduti come animali da laboratorio.

Vicino i confini del Vietnam,
si trova la fattoria Lak Sao

e può ospitare più di 350 tigri.

E ha un valore intorno
ai 17 milioni e mezzo di dollari.

CAPACITÀ: 350 TIGRI
VALORE NETTO: 17,5 MILIONI DOLLARI

Proprietario di allevamento di tigri
illegale ucciso in Laos

Aprile 2019.

Si sentono spari
fuori l'allevamento di tigri Muang Thong.

Chuek, uno degli azionisti
di origine thailandese di Thakhek,

viene ucciso in pieno giorno
da tre sicari.

Devono esserci state delle incomprensioni
tra i soci per le consegne delle tigri.

Così hanno iniziato a litigare.

[ALLEVAMENTO DI TIGRI MUANG THONG]

CAPACITÀ: 400 TIGRI
VALORE NETTO: 20 MILIONI DOLLARI

Sakhone, il principale azionista,
sostenuto dal primo ministro del Laos,

aveva un partner thailandese
che fingeva di essere del Laos, era Chuek.

E poi Luang, che era vietnamita

e anche lui era un affiliato,
e in più alcuni poliziotti locali.

Quindi credo che si possa utilizzare
la parola "mafia" in tale contesto,

per queste persone.

Il crimine è ancora irrisolto.

Per avere informazioni è indispensabile
infiltrarsi nel traffico di tigri.

Negli anni, e dopo molte visite,
un complice di Karl è diventato amico

di uno dei responsabili
dell'allevamento Muang Thong,

che poi si è trasferito con Sakhone
in un altro impianto vicino il Vietnam.

A parte fornire molte informazioni
dall'interno dell'allevamento,

l'infiltrato li conduce
al nuovo impianto di Sakhone.

Per trovarlo, Karl e la sua squadra

seguono le istruzioni
del responsabile dell'allevamento.

Con loro grande sorpresa, di fronte
al presunto allevamento di tigri,

c'è un hotel di lusso
in costruzione dal 2017.

Qui c'erano dei bungalow
che potevi affittare,

un piccolo campo da golf, due o tre buche,
tutto costruito da Sakhone

e, a detta di tutti,
anche il primo ministro era coinvolto.

Sakhone è uno dei maggiori responsabili

del commercio illegale di tigri e avorio
in Laos.

È colpevole dell'uccisione e del traffico
di centinaia di animali selvatici.

Persino dopo aver venduto la sua quota
dell'allevamento di Thakhek,

è ancora attivo e si sente abbastanza
sicuro da avere vari account sui social.

Nella struttura di Sakhone in Laos,

Karl sfrutta il nuovo regolamento
e semplicemente entra.

È la nuova moda.

Dicono di voler chiudere gli allevamenti
di tigri dandogli la licenza di zoo

e tutto prosegue come prima.

E il mondo dovrebbe crederci e accettarlo.

La Thailandia lo ha fatto e ha funzionato,
quindi, perché non in Laos?

Qui tutto segue lo schema
degli allevamenti di tigri:

gabbie individuali, scatole per il parto,
maschi e femmine accoppiati.

I felini vengono fatti riprodurre
rapidamente, in maniera sistematica.

Una volta al giorno, maschi e femmine

vengono messi nello stesso recinto
per accoppiarsi.

Subito dopo, vengono nuovamente separati.

Terrence McCoy del Washington Post
si unisce al gruppo

per documentare gli ultimi sviluppi
sugli allevamenti di tigri in Laos.

Ciao, bellezza! Come sei grande.

Questa è decisamente pericolosa.

Se una di queste tigri mettesse la testa
nel buco e spingesse la grata,

sarebbe libera e ucciderebbe uno, due,
tre, quattro, cinque persone in un attimo.

Verso l'ora di pranzo,
accade una cosa totalmente inaspettata.

Improvvisamente si presenta Sakhone
per bere qualcosa con i suoi ospiti.

Se sospetti di Karl
o di qualcuno della sua squadra,

di certo non lo dà a vedere.

Era qualcosa a cui non ero preparato.

Non sapevo come avrei reagito.

Ma quando sei lì a bere birra: "Salute!"

è difficile dire:
"Sei un dannato criminale".

Alla fine sono esseri umani anche loro,
fanno ciò che ritengono giusto,

hanno il loro codice etico e morale
che non corrisponde al nostro.

Quindi era difficile sul momento dire:

"Questi sono criminali,
gangster e persone spregevoli".

Non so, è stato un bel dilemma
con cui confrontarsi.

Questo è il triangolo d'oro.

Qui c'è il Myanmar,
qui la Thailandia, qui il Laos.

Anche dopo aver smascherato
un altro boss del Laos,

Karl non è ancora soddisfatto.

Continua a seguire la via del contrabbando
sul fiume Mekong.

Per continuare le attività illegali,

i cinesi tutelano regioni autonome
nei Paesi confinanti.

[REGIONE SPECIALE 4]

Una è la Regione Speciale Quattro,
con capitale Mong Lah.

Un "buco nero legale",
privo di supervisione internazionale...

...dove tutto è tollerato.

Giochi d'azzardo, prostituzione...

...traffico sessuale di minori.

E il consumo illegale di fauna protetta

sono solo alcune
delle principali attrazioni.

Qui il traffico della fauna
è sempre stato un problema,

perché in questa regione c'erano ancora
animali selvatici messi in vendita.

I giocatori d'azzardo cinesi venivano qui

e avevano l'opportunità di ordinare
pietanze speciali, orsi o quant'altro.

Il confine con la Cina
è proprio dietro la città.

Molti cinesi viaggiano in queste zone
per praticare attività

che nel loro Paese sono illegali.

Gli occidentali che sperano di entrare
nella Regione Speciale Quattro dal Myanmar

devono lasciare il proprio passaporto
in cambio di uno locale temporaneo.

Per mantenere l'ordine,

il distretto che governa la regione
usa forze militari.

Questi sono i nostri passaporti locali
della Repubblica dell'Unione del Myanmar.

Insieme a Karl,
si unisce Sergey Yastrzhembsky,

l'ex-ambasciatore russo
dell'Unione Europea.

Mentre i complici del luogo
esaminano i negozi

in cerca di prodotti faunistici illegali,
Karl e Sergey controllano il mercato.

Trovano soprattutto
prodotti derivati da animali protetti.

Pezzi di tigri, pelle di elefanti,

ma anche carne di primati
e altre specie a rischio.

Qui è in vendita di tutto.

C'è molta carne fresca. Sono sorpreso.

La cosa più assurda
è che tutto avviene alla luce del sole.

Ho visto molti mercati del genere,

c'è carne proveniente
da animali da allevamento,

ma anche da fauna selvatica.

Oggi sappiamo che la zoonosi,

la trasmissione di un virus trans-specie
da animali ad umani,

è un problema reale.

Nel caso dell'attuale epidemia
di Coronavirus

è ormai chiaro che tutto ha avuto inizio
nella provincia di Wuhan,

nei cosiddetti "wet market".

Sono mercati in cui si va
per comprare carne davvero fresca.

Li chiamano anche "warm market",
mercati caldi,

perché all'acquisto il sangue e la carne
dovrebbero essere ancora caldi.

Finché il consumo di fauna selvatica
continuerà a questo livello,

così come l'allevamento di queste specie,

il rischio è concreto
e diventerà un problema molto serio.

Come una pandemia globale.

I "warm market" aumentano
rischio di malattie a Hong Kong e in Cina

Adesso sta al mondo e alla Cina
prendere provvedimenti

per proibire i "wet market"
e proteggere la fauna selvatica.

Sarebbe il modo per dimostrare
di aver imparato la lezione.

Non come è avvenuto
per l'epidemia di Sars del 2003,

quando, dopo pochi mesi,
tutto è tornato come prima.

Altrimenti saranno inevitabili
altre pandemie.

Nel frattempo i complici di Karl non hanno
avuto difficoltà a trovare di più.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Una venditrice mostra una serie
di crani di tigre conservati in freezer.

Probabilmente, i negozianti non sanno
se sono tigri selvatiche o di allevamento.

In un giardino privato,
Karl trova gabbie minuscole,

in cui scorge una tigre adulta.

Il prezzo stabilito è di 50.000 dollari,

come la somma che i clienti cinesi
sarebbero disposti a pagare

per una tigre di allevamento di Thakhek.

A questo venditore non importa nemmeno
che Karl stia riprendendo

le due pelli di tigre che sta mostrando.

Il prezzo è 80.000 yuan,
circa 13.000 dollari ognuna.

A quanto pare, la prospettiva di un affare
vantaggioso fa perdere ogni cautela.

Quanto?

Karl cerca più a fondo nel congelatore.

Piano piano, completa lo scheletro.

Sembra che più ci si avvicini
al confine cinese,

più è facile trovare il vino di tigre.

Funziona contro i dolori alle ossa
e anche contro il mal di testa.

Dona vigore. È un afrodisiaco.

Veniva utilizzato dalla famiglia reale,
dai più alti gradi gerarchici,

che sedevano su pelli di tigri.

Ora ci troviamo di fronte a una nuova
classe sociale che aspira a questo status.

Sono loro a far salire molto la domanda.

Nel frattempo mi sono convinto

che c'è una politica ufficiale
nella parte cinese del confine

che permette
il commercio illegale di animali

tra le diverse regioni enclavi.

La Cina può dichiarare
di non averci niente a che fare,

ma tutti sanno
che i consumatori sono cinesi.

Sanno che se vogliono certi prodotti
è sufficiente attraversare il confine.

Tutto questo alimenta
il commercio internazionale.

In Myanmar nessuno compra
per portare da questa parte.

La merce è acquistata
da compratori e consumatori cinesi

che poi la trasportano oltre il confine.

Non ci sono veri controlli.

Nonostante i controlli blandi,

molti visitatori preferiscono arrivare
nella Regione Speciale Quattro

attraverso un passaggio illegale
nella foresta.

È conosciuto da tutti.

Ed è trafficato,
poiché molti giocatori d'azzardo cinesi

preferiscono che il loro ingresso
non venga registrato.

Nella direzione opposta,
trasportati su delle motociclette,

droghe e prodotti di animali protetti
lasciano questo luogo senza legge.

Queste persone hanno una specie
di sistema di controllo.

Si chiamano con i cellulari.

Infatti, ecco una macchina
della polizia di frontiera.

Per questo erano all'erta.
Non so se ci hanno visto.

Ma sarebbe meglio ritirarsi lentamente.

Se loro sono preoccupati,
dovremmo esserlo anche noi.

Ok, ecco qua.

La polizia avvicina Karl e la sua squadra.

Prima che gliela confischi, Karl
toglie la memory card dalla videocamera.

E, senza essere notata, la videocamera
sulla cintura continua a registrare.

Non potete tenerla. È vietato.

Abbiamo pagato la tassa
per portare le videocamere.

Nonostante le vivaci proteste
del complice di Karl,

la squadra viene portata
alla stazione di polizia.

Essere detenuti in uno Stato fantasma,
senza passaporto, fa temere per il peggio.

Se la polizia avesse trovato
le registrazioni,

Karl e la sua squadra
sarebbero stati arrestati

per essere giornalisti non accreditati.

Questa volta la scampano,

con un interessante souvenir
dell'incidente.

Ad un giorno di viaggio da Mong Lah
si trova un'altra città proibita.

Kings Roman
è la mecca dell'intrattenimento.

Prostitute, gioco d'azzardo, droghe
e banchetti di animali protetti

attirano molti visitatori
in questa città del peccato.

È un altro "buco nero legale"...

...un mondo oscuro
al di fuori di ogni legge.

E non si ferma ai tavoli da gioco.

Al lato opposto del casinò, si trovano
tante gabbie con un recinto esterno.

Questa grande attrazione turistica
è diretta dai gestori del casinò.

Originariamente ospitava solo orsi,
adesso anche tigri.

Alcune già accoppiate
nelle gabbie da riproduzione.

I ragazzi dell'allevamento di Thakhek
ci hanno riferito

che gli sono stati venduti
fratelli e sorelle

con il consiglio di non farli accoppiare
per non fare concorrenza.

Il guardiacaccia dell'impianto delle tigri
è un cittadino cinese

proveniente dallo Yunnan Wild Animal Park,
in Cina.

Nonostante l'avvertimento di non attuare
un programma di riproduzione,

dichiara di essere stato assunto
dai gestori del Kings Roman per questo.

Karl riesce a incontrarlo per cena.

Dopo qualche bicchiere,

l'uomo racconta di avere otto cuccioli
di tigre nascosti a casa.

Tutti però sono malati
e non possono essere visitati.

Grazie alla sua tenacia,

Karl riesce a trovare una tigre nata
da un incesto, con problemi di salute.

Abbiamo la testimonianza di un consulente

che dice di aver visto tagliare
le carcasse.

Di solito, quelle di tigre
vengono divise in tre parti.

Possono essere riassemblate,

ma per agevolare la spedizione
vengono divise in tre sezioni.

I negozi di souvenir
nell'area a tema Chinatown del casinò

offrono numerosi tipi di gioielli,

molti ottenuti
dalla lavorazione delle tigri.

Ok, queste sono nocche,
questo un osso del dito.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Nella stanza sul retro,
a Karl e alla sua squadra

viene offerto un prodotto
molto speciale e costoso.

E questo è il pene.

Quanto per questo?

3000 dollari?

In posti come questo, la lista di prodotti
illegali in vendita sembra infinita.

E la catena di distribuzione dagli
allevamenti sembra funzionare bene.

È in cerca di guai.

Anche se gli attori principali
di questi loschi traffici

rimangono sconosciuti o irraggiungibili,

l'ex-portavoce dei presidenti russi
Putin e Yeltsin, Sergey Yastrzhembsky,

ci offre il suo punto di vista
sul sistema comunista.

Sono stato nella politica di alto livello
per molto tempo.

Ho lavorato al Cremlino per dieci anni.

Ho vissuto in un sistema comunista a lungo

e so bene che se vogliono cambiare
qualcosa, possono farlo.

CONSULENTE POLITICO, REGISTA

Sanno chi è coinvolto in questi affari.

Semplicemente, non se ne interessano.

Credo che essere politicamente corretto
in questo campo è molto dannoso,

è pericoloso. Perché...

...invece di cercare soluzioni efficaci,

si tenta di nascondere il problema.

Gli Stati Uniti sanzionano
l'organizzazione criminale in Laos

Il capo del Kings Roman
è un fantasma chiamato Zhao Wei.

Non è coinvolto
solo nel traffico di animali,

ma anche in quello di droga,
riciclaggio di denaro e traffico umano.

Il Dipartimento del Tesoro degli USA
lo tiene sotto osservazione,

ma deve essere ancora consegnato
alla giustizia.

Avvicinarsi a lui è pressoché impossibile.

Non solo è protetto
dal suo esercito privato,

ma anche da politici di alto livello.

9° PRIMO MINISTRO DEL MYANMAR

Per assicurare il flusso di guadagni,

gestisce molte società fittizie
in tutta la regione.

Zhao Wei possiede anche delle barche
per navigare sul fiume Mekong.

Sembra esserci grande richiesta
da parte dei cinesi,

per esempio da Jinghong o Kungming.

Sono sicuro che vengano offerti anche lì

banchetti a base di tigri
trasportate sul Mekong.

Karl non deve cercare a lungo.

Proprio qui, al casinò Kings Roman,

trova un ristorante
che offre carne di tigre.

Il prodotto più costoso del menu
era ovviamente la carne di tigre.

Ora è una cosa clandestina,

ma è stata pubblicizzata alcune volte
dai media.

Per sapere i prezzi del banchetto,
basta mandare un cinese a chiedere.

Per mantenere la copertura e ottenere
un campione di carne per il test del DNA,

Karl è costretto a uscire dalla sua zona
di sicurezza più di quanto volesse.

Deve ordinare una pietanza
fatta con la carne

dell'animale che cerca di proteggere
da anni.

So che è disapprovato da molte persone,

ma ho dovuto portarmene via un pezzo
in una bottiglia,

per darlo al laboratorio di Zurigo.

Molti sono falsi. Bisogna sapere
dove trovare le cose giuste.

Quindi ho pensato mi servisse
un test del DNA.

[ZURIGO, SVIZZERA]

Karl ha fatto svolgere vari test del DNA,
negli ultimi sei anni.

Questo potrebbe essere
il campione più importante.

Ormai è un frequentatore dell'istituto
forense dell'Università di Zurigo.

A giudicare dalle fibrillazioni,
è decisamente un osso.

Analizzano ogni campione che Karl
ha portato dal suo ultimo viaggio.

Quello che vediamo sono sequenze del DNA,
ognuna contrassegnata da un colore.

Queste sono le coppie base.

I risultati vengono poi comparati
con il database per individuare le specie.

Sono arrivati i risultati e hanno
confermato che si trattava di una tigre.

Se non altro, abbiamo appurato
che gli ingredienti sono autentici.

Nessuno potrà dire:
"Probabilmente hai mangiato manzo

che ti hanno venduto come tigre
perché sei un turista".

Questo è quello che volevo evitare.

Questa è 1A.
Sono Sasha N. Simons da Washington.

Oggi parliamo
di un'altra minaccia alle tigri,

con il conservazionista
e fotografo naturalista Karl Ammann.

È stato seguito dal Washington Post

mentre cercava di smascherare
il contrabbando

che ha luogo negli allevamenti in Laos.

SEMPRE PIÙ TIGRI VIVONO NELLE GABBIE
E NON IN NATURA

L'articolo è uscito e le persone sapevano
che proveniva da una vera indagine.

Non era solo un tipo strambo
che raccontava una storia.

Potevo aiutare altri editori
a farsi un'opinione.

Non c'era pericolo
che stessi inventando tutto

e per loro è un grande vantaggio
non dover provare i fatti.

Wow, che ci fai qui in Asia?

Tu appartieni all'Africa.

È stato come per il contrabbando
in Africa.

Dopo che il New York Times ne ha parlato,

altri giornalisti hanno fatto uscire
storie simili.

Dopo otto anni senza apparire in pubblico,

è arrivato il momento
di uscire allo scoperto.

Se salterà la mia copertura
da qualche parte, pazienza.

Ma sembra che in Laos
l'articolo del Washington Post

non è stato preso sul serio,
non ha destato scandalo.

Tornato in Laos, Karl visita
un negozio particolare a Vientiane.

Il proprietario sostiene di avere sempre
l'ultima e migliore selezione

di prodotti di fauna selvatica.

Gli mostra con orgoglio i nuovi oggetti
che attirano subito l'attenzione di Karl.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Braccialetti di ossa rosa di tigre.

- Questa è tigre?
- Oh, sì.

Ok, questo è nuovo per me,
fammi vedere.

Poi gli ho chiesto:
"Cosa differenzia queste perline rosa

da quelle normali giallastre?"

Il metodo di raccolta
di questo tipo di ossa

sembra coinvolgere
una pratica raccapricciante.

Non le uccidono subito.

Gli sparano, le addormentano
e le tagliano.

In questo modo,
il sangue resta dentro le ossa.

Quindi le uccidono mentre sono
ancora vive? Uccidere... voglio dire...

- Buongiorno, Karl!
- Quando ancora...

- Cioè, la macellano mentre è ancora viva?
- Sì, esatto.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

All'inizio non l'ho realizzato,

non riuscivo ad accettare il fatto

che prendono le ossa
mentre sono ancora vive.

[VIDEOCAMERA NASCOSTA]

Alcuni mesi dopo, Karl manda il suo
complice cinese nello stesso negozio

per avere conferma
di quanto gli è stato detto.

E possibilmente avere altre informazioni
su questa tecnica.

Quello rosa è necessario lavorarlo.

Puoi togliere l'osso
mentre la tigre è viva,

ma non gli darà un colore così acceso,
sarà sbiadito.

Mentre, se lo addormenti, l'animale
può essere trattato durante l'operazione.

In questo modo puoi congelare il sangue
all'interno dell'osso prima di estrarlo.

Il terzo metodo è bollirlo
nel sangue di tigre per farlo tingere.

Abbiamo controllato con varie persone

e questa caratteristica
potrebbe essere contraffatta,

ma da un altro tipo di venditori.

Lei è una grande trafficante
che commercia anche su Internet

e ha molti clienti.

Se gli altri
vendono normali ossa di tigre,

lei vende quelle rosa
con il sangue dentro.

I venditori non sono furbi solo quando si
tratta di offrire nuovi prodotti.

Trovano anche nuovi metodi per venderli.

Negli ultimi anni,
molti hanno puntato sul commercio online.

Sì, è tanta roba. Ma quindi è su un sito
o solo sul suo telefono?

[KUNMING, CINA]

Karl vuole capire quanto
del commercio illegale di animali

è già stato trasferito online.

Il suo complice cinese ha ordinato
dei gioielli di osso di tigre su Internet.

È un sito commerciale?

Sì, è una piattaforma commerciale online,
ovviamente la più grande della Cina.

Puoi comprare di tutto su Tao Bao.

Da oggetti come borse in pelle
di coccodrillo, ad artefatti di tartaruga,

fino ad arrivare a specie più a rischio
come pangolini, buceri,

rinoceronti, elefanti e tigri.

Tutto è in in vendita.

OGGETTO: BAFFI DI TIGRE

OGGETTO:
BRACCIALETTO DI OSSO DI TIGRE

OGGETTO:
VARI GIOIELLI IN OSSO DI TIGRE

Non è stato difficile ordinarli, vero?

Voglio essere chiara.

Non è specificato
che Tao Bao venda queste cose.

Quindi ho contattato questo venditore
e lei mi ha detto di sentirci su WeChat.

Poi mi ha mandato le foto
di questo profilo.

Una volta che vedi la foto di qualcosa
che ti interessa, gliela rimandi

- dicendo che la vuoi e chiedi il prezzo.
- Ok, ha molte cose.

Lo aggiorna ogni giorno, vedi?
E ho guardato solo per due giorni.

Quindi questo è un grande punto vendita.
Credi che la produzione sia a Fujian?

Il luogo è...
Lei dice di essere del Myanmar.

Ma quando abbiamo parlato
ha detto di essere in Cina.

- Ok.
- Quindi parla cinese mandarino.

Ok, ma quando ci hai parlato su WeChat,

ti ha confermato che fossero avorio
o tigre o quel che sia.

Sì, ha confermato tutto.

Usano le emoticons
per sfuggire ai controlli.

Per esempio,
questo è un portafogli di tigre.

Dicono cose come "grande gatto",
per mascherare le parole chiave.

Ma se glielo chiedi, ti dice che è tigre.

Ci dimostra quanto è facile
trovare oggetti speciali,

come i gioielli con ossa rosa,
alterando qualche semplice parola.

I prodotti illegali di animali

che una volta
trovavi nei negozietti di quartiere,

ora sono accessibili da tutto il mondo,
24 ore su24.

Giganti della tecnologia come Alibaba
o WeChat preferiscono far finta di nulla,

facilitando così
l'eliminazione delle ultime tigri.

I governi hanno esperti
e risorse finanziarie.

Potrebbero facilmente scansionare
queste immagini in un database

per trovare tutti i siti corrispondenti,

anche quelli che utilizzano parole chiave
che nulla hanno a che fare col prodotto.

Se davvero volessero,
potrebbero davvero risolvere il problema.

Quando sono qui c'è il computer,
le e-mail e varie altre cose,

quindi non riesco a rilassarmi
nemmeno qui.

Questo pezzo di terra, però, fa parte
di un ecosistema piuttosto intatto.

Di qui, oggi passano molti più elefanti
di quando arrivammo 30 anni fa.

Non ci sono spari di alcun tipo

e se li sentiamo
li denunciamo immediatamente.

Non ci sono cacciatori con cani.

Questo ci dà un certo livello di sicurezza

che permette anche agli elefanti
di vivere in pace e felici.

Siamo al confine
con la riserva nazionale e forestale,

il che mi permette
di apprezzare tutto questo.

Ma rende anche più difficile accettare
come stiamo distruggendo ecosistemi simili

in altre parti del mondo.

Come la Thailandia e altri Paesi
ci hanno dimostrato,

per aggirare quasi tutte le leggi
sul commercio illegale di animali

tutto quello che serve
è una licenza per zoo.

Cina, Laos e Vietnam
stanno copiando questo modello di affari.

In Cina, sta accadendo su larga scala,

con oltre 100 nuovi zoo
e parchi safari in via di apertura.

È facile raccontare la storia
della conservazione.

Parlare della reintroduzione in natura
di questi animali nati in cattività

fa spesso parte del loro approccio,

ma nel frattempo sono proprio
questi zoo-industrie la base del problema.

Se un Paese vuole grandi predatori,

come un giaguaro, un leone o una tigre,
li deve proteggere in natura.

Ma come possono i governi
proteggere gli habitat delle tigri,

quando non sono in grado di contrastarne
il commercio illegale?

Per oltre due decadi, Karl ha cercato
di sensibilizzare le persone

insieme a responsabili politici
e delegati del CITES.

Vorremmo farle un'intervista.

No, c'è la pausa ora.

Riguarda il traffico di animali
sul confine tra Cina e Myanmar.

Per favore, andatevene,
non è una buona idea.

Perché no?

Perché le abbiamo detto di fare
le interviste all'esterno. Non qui.

Buongiorno,
abbiamo ancora delle domande...

Le rivelazioni scioccanti di Karl sono
del tutto ignorate dalle alte cariche.

Nel frattempo, uccisioni e contrabbando
continuano a un ritmo crescente.

NAZIONI UNITE

Voi delle Nazioni Unite
sapete che c'è una convention,

ci sono pezzi grossi seduti a Ginevra,
che sanno tutto.

Come possono andare avanti con la loro
vita, seduti alle loro scrivanie

sapendo di sprecare tempo
o di essere parte del problema?

Non lo capisco.

Ormai sono 30-40 anni che mi godo
ciò che la natura ha da offrire.

Ammirandola e sperando che altre persone
si sentano come me,

o che se ne avessero la possibilità,
proverebbero la stessa cosa.

Cerco di ridare qualcosa indietro.

Se non lo facciamo ora,
quando cercheremo di preservare

ciò che rimane
di questi ultimi ecosistemi?

Mostrando cosa c'è di sbagliato,
mi auguro che inizi un cambiamento.

È l'unica speranza che ci è rimasta.

Mi piacerebbe che l'umanità accettasse
che prima o poi arriveremo alla fine.

E la tigre è probabilmente il simbolo
di quello che stiamo facendo.

Qualche anno fa ero seduto
sulla riva di un fiume in Svizzera

e vicino a me
c'era una scritta sul muro che diceva:

"L'intero creato sta aspettando
che noi diventiamo umani".

La taglia di un milione di dollari
su Vixay Keosavang

ha dato pochi risultati.

È ancora in affari
e ora si occupa di bevande salutari.

Sakhone è riuscito a rimanere nell'ombra

e ora vende cuccioli di tigre
per 2000 dollari.

E il suo business di hotel è in crescita.

Il Dipartimento del Tesoro americano
ha accusato Zhao Wei

di commercio illegale di animali,
ma anche traffico di droga e di persone.

Nega queste accuse e i suoi affari
sono ancora attivi e fiorenti.