All language subtitles for Il silenzio dell’acqua 2.3 tokyvideo. com

E io volevo riconoscere Matteo. Kate
Amosnice e Rocco Liverani avevano una

relazione. Ma perché non la smetti di
torturarmi? Lei ce l 'ha un alibi per le

ore nelle quali è stato commesso il
delitto?

Stanotte mi serve, vedi di venire.

Lui mi ha detto che il suo padre aveva a
casa una pistola. La pistola me l

'hanno rubata. Chi è stato? Mio figlio.

Bisogna capire in che giro era finito.

Complimenti, adesso è il ruolo. Vieni
anche tu? Dove? A casa mia, in Slovenia.

Dal Corriere.

Esatto. Quindi è Tommaso. Una settimana
prima di morire, la madre gli ha urlato

con... Vado in Slovenia e la chiudiamo.
Qualsiasi cosa stessi facendo Luca, la

madre l 'aveva scoperto.

Ma adesso sappiamo che c 'entra anche la
Slovenia.

I colleghi di Slovenia hanno fatto
fretta.

Mi hanno inviato un video.

Ingradisci.

ci sia bisogno di andar via e lasciare
tutto al

fatto fare come un 'equilibrista che

tutto il mondo fida il trollo delle tue
capacità

ma questo è dedicato a te

In serio?

Ma grazie a Dio!

Non voglio questo, non voglio questo!

Aspetta, ho detto a tua madre, dai!

Non vuoi fare ancora vent 'anni?

Buon compleanno!

Un commentino a caldo, forte, forte!

Un commento a caldo? Perché hai portato
Sergio?

Ah, perché? Perché è il mio migliore
amico. Ecco, non lo voglio il mio

compleanno, però lo sai. Mamma!

Oggi non lo direi mai che c 'hai 45
anni. Ma sei un stilettino? Ma poi per

sto video?

Eh, levati questo fermaglio che hai i
tuoi capelli sciotti, che è più bella.

chi è questo video?

Cancellalo! Per il web, è per il web
questo video.

Per domani tutto a posto, ho risolto.
Viene un fratello, quindi non ti

preoccupare. Ho sbagliato a coinvolgere
quella donna, mi sarei dovuto fidare.

Scusami.

Sai, certe volte accade che ci sei
bisogno di andar via e

lasciare tutto al fatto, fare come un
equilibrista che sul

mondo sfida il crollo delle sue
capacità, ma

questo è dedicato a te, alla tua lucente
armonia, sei

immensamente Giulia.

il tuo nome come musica mi riempie non
mi stanca mai

dedicato solo a te respira piano

ascolta che sta

immensamente giù lì il tuo nome

come musica mi riempie

dedicato solo a te.

Sì,

no, è che sono in ritardo.

Ecco appunto per me.

Ti vedo stasera?

Non lo so.

Ah, ho capito.

Dai! Com 'è venuta lei a prenderti? Dove
andate?

A lavorare, come tutti i giorni.

Perché non mi hai detto del giro in
barca ieri?

Perché non era importante.

Per te.

Ma forse per lui no.

Hai visto Elio?

Sì.

Anche se non l 'avrei voluto.

Andrea, se hai bisogno di parlare io so
che... È uscito il suo nome nelle

indagini.

E spero proprio che non c 'entri nulla.
Non per lui, ovviamente.

Senti, ho parlato a Roberta delle
indagini.

Lo so, ho fatto una cazzata.

Sì.

L 'anno scorso ti faresti arrabbiata per
molto meno.

Invece quest 'anno non mi arrabbio.

Perché l 'hai fatto?

Ok, lo so io. Sei geloso?

No, non sono geloso, è che quel pezzo di
merda mi sta provocando.

A me però qui servi lucido, ok?

Mica male.

Buongiorno.

Siete venuti a farvi un bagno che voi?

Vicequestore Luisa Ferrari.

Piacere. Elio Mora.

A cosa devo l 'onore? Vogliamo farti
delle domande.

Riguarda una donna, una donna che è
stata uccisa.

Accomodatelo.

Si ricorda questo incontro? E come me lo
scordo, era una donna bellissima.

Quando è stata uccisa?

Dieci giorni fa, esattamente una
settimana dopo il vostro incontro.

La conoscevi?

No. Si è avvicinata a me soltanto per
chiedere informazioni. Non era del

cercava la strada.

Però nel video che abbiamo di lei ci
parli per un bel po'. Non sembra che ti

stava chiedendo dove fosse il duomo qui
del posto.

E cosa sembra?

La donna parla in modo concitato, è
nervosa. Era nervosa perché aveva perso

strada.

Così però ci fai passare per cretini.

Ma noi non lo siamo.

Ma no, non eravate lì, io sì.

Senti, si chiamava Sara ed è stata
ammazzata insieme a suo figlio Luca.

Perciò io adesso con molta calma te lo
richiedo, un 'ultima volta.

Ci puoi dare una mano sì o no?

Va bene, basta così.

Mi dispiace.

Questo è il mio numero, se le viene in
mente qualcosa mi richiami.

Certo, ma io un vostro numero ce l 'ho
già.

Sì, sì, ma segnati anche questo, così
trovi sempre qualcuno.

Va bene, grazie.

Meno male che ti avevo chiesto di
restare lucido. Ma dai, ci sta prendendo

il culo quello. A me sembra solo una
gara che ce l 'ha più lungo.

Da dove ripartiamo?

Dalla macchina che Sara Liverani ha
usato per venire in Slovenia.

Dobbiamo trovarla.

Credevo avessi già cambiato idea.

Ma quando ti ho tradito mai a te.

Allora, che cazzo devo fare?

Guidare oltre i confini.

Ti danno i borsoni.

E paghi.

Fine della storia. E che cosa c 'è
dentro questi borsoni?

Sono steroidi.

Arrivano dalla Russia, sono illegali qui
da noi.

Ti fornisco tutte le palestre del nord
-est.

Cosa credevi? Che i soldi me li facevo
con quella palestra del cazzo?

Certo che no.

Rocco, fammi un favore.

Non ti inventare niente.

Così mi offendi però.

Che cazzo vuoi?

Adesso basta.

Voglio che andiamo alla polizia a
raccontare quello che hai detto a me,

cominciare.

Davide.

Tu non hai capito un cazzo.

Un conto è chiudere con Sergio, un conto
è denunciarlo.

Tu non hai idea di chi è. Ah no? Vuoi
dirmelo tu?

Cos 'è un assassino? C 'entra con l
'omicidio? C 'entri tu?

Devi raccontare tutto, sennò comincio a
farlo io.

Speravo di incontrarvi.

Avete un minuto?

Si tratta di Giulia?

Sono stata a trovarla e sono
preoccupata.

Beh, ha appena realizzato cosa è
successo alla mamma e al fratello. È un

difficile per lei.

Sì, è vero, ma non è solo quello.

C 'è qualcosa in quella casa che non va.

Voi avete notato nulla?

Mi sembra un po' presto per dirlo, no?

Stanno facendo del loro meglio.

Ok, meglio così.

Se avete delle novità, chiamatemi.

Ciao, grazie. Ciao.

Non l 'hai detto tutto vero?

Ha ragione.

Giulia non è serena a casa di Silvia.

Perché non gliel 'hai detto?

Perché non voglio che questa cosa arrivi
al giudice.

E non voglio che Giulia finisca in un
posto peggiore.

Ha già subito parecchi traumi, no?

Ma certo.

Ti sei affezionata e lo sapevo.

Ricordati che... che è Giorgia che
decide.

E tu la devi aiutare.

Proprio per il bene di Giulia.

Scusate.

Ho una novità.

Veniamo.

Mamma, mamma, mamma, mamma, ma che c
'hai? Ma niente, la mamma è solo un po'

stanca perché ha dormito poco. Vero,
amore?

Eh, sì.

Non mi sento tanto bene oggi.

Posso fare qualcosa?

Non ti preoccupare. Ok.

Tu piuttosto sei bellissimo oggi.

Grazie. Che hai fatto ieri?

Sono uscita con Matteo.

Infatti anche tu hai dormito poco.

Ti ho sentita rientrare stanotte?

Guarda che non ti viene bene il padre
possessivo.

Oddio lui, sono in ritardo.

Anche Luca aveva una bici come la tua

Tesoro, quando vuoi ti porto a fare un
giro, va bene?

Sì

Ciao Giulietta.

Ho trovato un 'altra immagine della
macchina di Sara sulla statale 7 a 15 km

qui.

E se guardi dal lato passeggero si vede
questo.

Specchietto sportello sono stati
cambiati.

Due chilometri prima della telecamera c
'è un 'autodemolizione.

Siccome io non credo alle coincidenze,
ho indagato e ho trovato che il

proprietario è stato condannato per
recettazione.

Bravo Dino.

Grazie. Andiamo.

Sono senza parole.

Tu stai mirando al mio ufficio.

Cantala. Stai mirando al mio ufficio. Eh
sì. Non te lo do.

Tanto è a Trieste.

Lavorava per me ed era anche brava.

E mi piaceva.

Sì, però ti piaceva di più suo marito.

Quando ho perso la testa per Rocco non
sapevo ancora forse sposato.

Aveva conto a poco.

Poi mi sono fermato e ho distrutto la
famiglia.

Io davvero non riesco a capire perché.

Sei una bella donna, puoi avere chiunque
Tu credi?

E invece sono sola

Lei è il titolare?

Dipende.

Stiamo cercando questa macchina.

L 'ha cambiato lei lo sportello?

No, non so niente.

Eppure ci hanno detto che la potevamo
trovare qui.

E si vede che parla con le persone
sbagliate.

Senti, se sai qualcosa di questa
macchina ti conviene parlare subito

questo schifo di posto te lo facciamo
chiudere in un attimo.

Questa macchina la poggia qui un mio
amico, poi quello che ci fa fuori sono

cazzi suoi. Cosa lo vediamo noi?

Com 'è che si chiama l 'amico?

Si chiama Sergio Camisa, però il resto
ve lo trovate da soli.

Arrivederci.

Arrivederci. Arrivederci.

Sergio conoscerà perfettamente sia Luca
che Sara e la precedente. Che dici, lo

convochiamo? Prima dobbiamo almeno
capire che cosa andava a prendere

C 'è qualcuno che ce lo può raccontare
molto bene.

E la città, eh?

Sono anche questa ragazza.

Ma che cazzo significa?

Non la conosci? Allora guardala meglio.

Adesso tu mi dici quando cazzo l 'hai
vista! Adesso te la vai a far culo!

Ritornatene in Italia!

Davide.

Se parlo voglio essere sicuro di non
finire dentro.

Dipende da cosa ci dirai.

Che Sergio sia un ingirolosco lo
sappiamo.

Ma ci servono informazioni precise.

Dettagli, conferme.

Soprattutto vogliamo sapere che cosa è
successo con Sara Liberani.

Sergio ce l 'aveva a morte con lei.

Pensava che Sara gli avesse fregato un
sacco di soldi.

Tieni tu la guardia. La guardia!

Tre minuti, pausa.

Pronto? Con te ho chiuso.

Li hai uccisi tu!

Adesso tu mi dici che cazzo hai fatto a
mia moglie e a mio figlio.

Lo che lavorava per me lo mandava nelle
palestre a consegnare la merda.

Aveva sedici anni.

Volevo fare i soldi.

Era venuto lui da me.

Poi Sara l 'ha scoperto, la voleva
proteggere.

Ha preso il suo posto.

Guardi che cazzo stai parlando.

L 'ho mandato a indovere con un pacco di
soldi per portarmi in carico.

Mi ha fregato ogni volta.

Mi ha fregato.

Mi ha fregato.

Ecco perché lo facevo sapere. Non mi
uccisi. Non mi uccisi.

Mi spiace.

Devi morire.

Che cazzo succede qui?

Va bene.

Allora, Camilla?

Sei stato tu a uccidere Luca e Sara
Liverani?

Erano amici.

Perché avrei dovuto farlo?

Perché Sara ti ha fregato i soldi che
servivano per pagare la merce.

O almeno questo è quello che ti sei
messo in testa. Soldi?

Un testimone ci ha raccontato del
traffico di steroidi dove li tieni.

Prove ve ne date.

Davide si inventa cose.

E ce l 'ha con me perché gli ho detto
che non lo voglio più in palestra, quel

tossico di merda.

Secondo me sei più bravo tu a inventare
le storie.

Dino. Dottoressa.

Qui non c 'è niente.

Infine i costi sono vuoti.

Va bene.

Allora? Allora, vuoi confermare il
traffico di sostanze dopanti?

Fuori dalla palestra abbiamo trovato la
macchina.

Che ci facevi?

Andavi a Slovenia?

E cosa è più grave è che abbiamo trovato
dentro la macchina un sacco di

contanti.

E va bene.

Ti piace questo ufficio?

Io spero di sì.

Perché io ho tutto il tempo del mondo.

E ti tengo qui finché non apri bocca.

Tutto il tempo che vuoi.

I soldi me li ha prestati Sergio.

Per pagare l 'avvocato.

Fino a mezz 'ora fa lo stavi per
ammazzare di botte.

Lo volevi ringraziare per i soldi?

Quello potrebbe essere l 'assassino di
tua moglie e di tuo figlio.

Cosa avete contro di me?

Una targa non autorizzata?

Pago la contravenzione.

Camisa, ce l 'hai un alibi per la sera
del delitto?

Ero con un amico.

E' uno della palestra.

Grazie.

Che succede ora con Sergio?

Per ora è stato di fermo.

Stiamo facendo delle verifiche.

Secondo voi li ha uccisi lui?

Sara gli ruba i soldi e lui si vendica.

Suona bene, però per ora è soltanto un
'ipotesi.

Senti, ancora una cosa.

Tu l 'hai mai visto questo?

Sì, un paio di volte in palestra.

Sergio non mi ha mai detto niente, ma
secondo me era quello che faceva

la roba dalla Slovenia.

Ottimo, grazie.

Caro ti sta aspettando in corridoio.

Facciamo qualcosa?

Cinque minuti che mi cambia.

Che vuoi fare? Non lo so, non importa.

Che ne dite di una cena?

Ehi, papà.

Ciao. Ciao.

Non voleva essere un agguato.

Non mi presenti la tua fidanzata?

Eh, sì.

Nina, piacere. Ho sentito molto parlare
di lei. Beh, Elio, dammi del tu.

Me le posso rubare allora due ore per
festeggiare?

Beh, farti servire per una volta non
suona male.

Sì, dai.

Allora mi aspettate che mi cambio. Sì.
Ok, arrivo.

È bellissimo, eh?

Lo so.

Faccio fermare un tavolo, allora?

Che ne dici di invitare qualcun altro?

Ah, perché no?

Ecco, bene.

Pronto? Mamma, cosa fai?

Niente, stavo per preparare la cena ma
mi dico una tristezza. Ecco, appunto.

Esci, vieni qua a Riviera che mangiamo
qua.

Sei sicuro?

Sì, sì, c 'è Nina, te la voglio
presentare e poi c 'è anche Elia, non

di no.

No, Matteo, no, non mi sembra il caso,
guarda. Perché?

Perché no e poi perché non so come la
prenderebbe Andrea, dai.

Beh, invita anche lui, a me fa piacere.

Ma sta al lavoro, non so quando torna se
ce la fa, su.

Dai mamma, per favore.

Va bene, dai, dammi 20 minuti, io sono
lì.

Ottimo, a tra poco, ci vediamo qua.
Ciao.

Andrea, mi ha chiamato Matteo dicendo se
andavamo a cena a Riviera perché

praticamente... Voleva presentarci con
la sua amica, soltanto che c 'era

anche Elio, io ho cercato di non andare
ma lui ha insistito e quindi sto andando

lì a cena.

Se tu riuscissi a venire mi faresti un
favore, richiamami.

Bene, quindi ora sappiamo che Elio
frequentava la palestra di Sergio.

E secondo te è un caso?

Credo di no.

Penso che sia implicato nel traffico
illecito, ma come ci arrivi a

di omicidio?

Noi sappiamo che Elio e Sara si sono
incontrati e che lei era parecchio

Perché?

Elio propone a Sara di fregare Sergio e
di dividersi tutto.

Lei accetta, non perché faccia queste
cose, ma perché ha bisogno di soldi.

Poi però lui improvvisamente cambia idea
e la uccide.

Perché ha paura che lei si pente e
spifferi tutta la polizia.

O forse perché... perché vuole tenersi
tutto per sé.

È soltanto un 'ipotesi, come quella che
abbiamo fatto su Sergio.

Certo, è soltanto un 'ipotesi, ma nel
nostro lavoro vanno fatte. E l 'avresti

fatta lo stesso anche se Elio non fosse
il vero padre di Matteo?

Senti, te l 'ho già detto e te lo
ripeto. Mi servi lucido.

Ti ho portato del cibo visto che fai
tardi.

Georgia, posso parlarti?

Sì, va bene.

Ciao.

Carini.

Buonasera. Buonasera.

Dobbiamo parlare con Giulia. Di nuovo?

A quest 'ora?

Ci scusi, però... Non riguarda le
indagini?

No, è solamente un colloquio valutativo
per capire come si trova Giulia qui.

Possiamo?

Prego. Grazie.

Prego, un saluto a Giulia. Grazie.

Senti Giulia, hai voglia di raccontarmi
che cosa hai fatto oggi?

Ti va?

Dai Silvia, basta!

Tutto il giorno che sei... sei isterica!
Cerca di darti una calmata!

No, no, tu almeno me lo dici, ma che
devo fare?

Perché se ci troviamo in questa
situazione è solo colpa tua.

Ma le sentite, no?

Sono venute solo per Giulia.

Appunto! Forse mi sono sbagliata,
Umberto.

Forse Sara le aveva detto qualcosa.

No, non voglio stare con zia, voglio
andare con papà.

Perché non stai bene con la zia?

No.

E la mamma e la zia stavano bene
insieme?

No. No?

Viticavano? Tanto.

Che belle foto.

Ehi.

Siamo arrivati.

Lei è Nina.

Ciao. Ciao, piacere finalmente.

Sono contento che tu sia venuta.

Il tavolo è pronto.

Prego. Ciao.

Grazie.

Matteo, fate da soli?

Sì, tranquilla.

Fa il solito, per favore.

A cosa devo l 'onore?

Se ti creo problemi dimmelo, che me ne
vada.

Maurizio Bollicine, per favore.

Cosa prendiamo?

La solitudine.

Che oggi mi sono giocato pure l 'ultimo
amico che avevo.

Io per te ci sarò sempre.

È interessante.

Ho imparato con questi.

C 'avevo manco soldi per le matite.

Davide, la polizia farà il suo dovere.

Hai fatto la cosa giusta.

Sì, ho denunciato l 'unica persona
disposta a darmi il lavoro.

Che cazzo faccio adesso?

Faccio una zuppa speciale, la vuoi?

L 'amica ha confermato l 'anima?

Sì, ma chissà chi era quello.

Sicuramente un amico della palestra.

Gli avrà offerto una birra per
convincere a dire questa cazzata.

No, dovete assaggiare il flan di
carciofi. Lo chef ci fa sempre una testa

Confermo, confermo. Se non ci piace poi
ce lo presenti. Certo. Ma sì, che ti

piacerà, mamma mia.

Guarda che ti spida il telefono.

Eh, sì.

Tutto bene?

Sì, sì.

Vabbè, questa sera niente distrazioni.

Dobbiamo ancora ordinare il vino.

Anno, del coglio di Giovanni.

Ti piace ancora?

Ah, chi è lei?

Ci fa una testa a casa.

Io l 'ho fatto conoscere io, sai. Ma
davvero? Sì.

Tanti anni sono passati.

Eh, abbastanza.

Vabbè, io vado. Sono sfatto.

Vabbè, vado a dormire a casa.

Ci vediamo domani.

A domani.

Mi resta ancora un po'. Andrea mi ha
chiamato Matteo

dicendo se andavamo a cena a Riviera
perché praticamente voleva presentarci

la sua amica.

Soltanto che c 'era anche Elio. Io ho
cercato di non andare ma lui ha

e quindi... Fammi capire, vi siete fatti
tutta quella strada a piedi. 70

chilometri di vigneti.

Dormivamo in sacrofeno nei campi.

Qualcuno ci offriva anche del vino da
bere come Giovanni, qualcun altro invece

si incazzava.

Te lo ricordi quel contadino che ci ha
inseguito con la vanga?

No!

Scommetto che non hai mai più corso così
veloce in vita tua.

Scusate, torno subito.

Tutto bene?

Sì, che non è semplice.

Mi dispiace, ma c 'è qualcos 'altro che
non so.

Ah, niente.

Comunque avevi ragione, buonissimo.

Non lo so, magari la bambina inventa
storie solo perché vuole rivedere suo

padre. È comunque una situazione che non
mi lascia tranquilla. Scusa.

Che cos 'hai?

Andrea, aspetta.

Eh, è ora.

Oh, ce l 'hai fatta, ti prendo una
sedia. No, non è necessario, andiamo

Ma dai, abbiamo quasi finito. Ho detto,
non è necessario. Andiamo a casa,

subito. Andrea, per favore, cinque
minuti. No, cinque minuti. Andiamo via

subito. Io non mi siedo al tavolo con
questo, va bene?

Scusa, non capisco.

Perché ti comporti così? Tu non capisci.
Cos 'è che c 'è da capire? Tu gliel

'hai detto loro come fai i soldi? O
aspetti di finire in carcere per

Non ti permetto di accusarmi di fronte a
mio figlio. Devi stare zitto. E adesso

portagli alla mia famiglia, va bene?

Questa è la mia famiglia. Sai!

E andala! E andala! Non lasciami stare!

Ragazzi, andiamo, per favore. Forza.

Matteo, per favore, andiamo.

Andiamo.

Mi

dispiace.

Scusate.

Questo per indorare la pillola?

No.

Lo so che sei venuta a dirmi che mi
togli dal caso.

Dovrei, ma credo che sia anche colpa
mia.

Ti è mai capitato di provare quella
sensazione di paura?

Quando stai perdendo tutto.

Tutto quello che tu hai costruito nella
vita.

Se non mi posso nemmeno più fidare di
Roberta, lo sai cosa che mi spaventa di

più?

È perdere Matteo.

Lo so.

Ti conosco.

Devi spiegargli le tue motivazioni.

Matteo è un ragazzo intelligente.

Stai facendo il suo gioco, Andrea.

Elio vuole farti perdere tutte le tue
certezze.

Quell 'uomo è un assassino.

È un assassino.

E tu sei così fragile.

Tu che cazzo ci fai qua?

Guarda chi c 'è.

Il capitano.

Dai, mettilo in modo che ci facciamo un
giretto.

Dai, dai.

Mi hanno avvertito che qualcuno era
salito sulla barca, sono venuto a

controllare.

Ma come ti sei ridotto, no?

Ma tu... Tu non ci avevi pensato che
forse...

Forse io sono così perché tu sei stato
un padre di merda.

Senti Rocco, hai ragione. Ascolta, io
nella mia vita ho fatto una marea di

cazzate. E ti chiedo scusa.

Ma adesso che cosa vuoi fare?

Vuoi farle pure tu?

Ti è rimasta soltanto Giulia.

Ma sembra che a te...

Non ti importi.

Ma cosa vuoi fare adesso? Startene qui a
non fare niente?

No.

Allora dai, andiamo. Forza.

Dai, forza, dammi sta bottiglia.

No. Dai.

Non ne posso più.

Piano, piano.

Vi dico che non ti è piaciuta.

No, basta.

Ma come basta?

Quando ti ricapita che la faccio così
buona?

Cazzo.

Chi è?

Che vuoi?

Davide!

Davide, che succede?

Chi era?

Qual è il problema?

Il problema è che mi hai messo in mano i
tuoi amici sbirri e ora taglio già

fuori. Ho capito, devi stare calmo. Hai
rotto il cazzo? Cosa stare calmo?

Tu non rischi niente, Carlo.

Tu adesso ritieni quella cazzo di
denuncia!

Hai capito?

Tu non mi dici più che cazzo devo fare!

Figlia, non ci pensare, andrà tutto
bene, non scoprirà nulla.

Ma che cazzo fai?

Non devi venire qua.

Sono nella merda.

Mi devi aiutare.

Ma vattene via, va.

Guarda che se mi prendono, finisci nella
merda anche te.

Ho parlato con i medici e l 'operazione
pare che sia andata bene.

Ma non è ancora fuori pericolo.

Ha perso molto sangue.

Che è colpa mia.

Tu non ti devi sentire in colpa.

Non serve a niente.

Carlo avrà ancora bisogno di te.

Smettere? Dobbiamo richiedere un mandato
di cattura per Sergio.

Già fatto.

Efficiente.

Non batterà a prenderlo. Dobbiamo
battere a tappeto tutta la zona e

giro la sua foto insieme a quella di
Elio. Erano soci.

E trovare una prova che li leghi all
'omicidio di Isale di Duca.

Chiederò alla polizia slovena di
perquisire la casa di Elio Moras.

Katia?

Che ti do?

Questa volta tocca a me chiedere scusa
per come si è comportato Andrea.

Vabbè, non è ora di aperitivo, ma
secondo me ci sta.

Sì, ci sta.

Certo che avete organizzato una bella
riunione.

Come pensavi che reagisse?

Lo so, non avrei dovuto accettare, ma l
'ho fatto per Matteo.

L 'idea che stessi lì da solo con Elio
mi agitava.

Andrea è geloso?

Forse. E ha dei motivi per esserlo?

No, assolutamente no.

Io sono molto innamorata di lui.

Scusami se te lo dico, ma non sembra.

Sei venuta qui a giustificarti per lui,
ti ha messo a disagio. No, ma che c

'entra, scusa, sono qui a chiedere scusa
perché lui si è comportato in un modo

che non è da lui, che non riconosco.

Pensiamo di capirgli gli uomini, invece.

Pensavo che con Rocco fosse finita, ma
siamo più vicini di quello che credevo.

Forse perché si sente solo.

Che sta succedendo? Che vogliono parlare
con voi. Oh, ecco qui.

Con te devo parlare.

Va bene.

Di là.

Tranquillo, ci penso io. Andiamo.

Dai.

Noi abbiamo pensato... che adesso io
vado a vivere con lui.

Esatto.

Così...

Giulia potrebbe avere di nuovo una
famiglia, no?

C 'è il papà, c 'è il nonno, che se non
c 'è il papà c 'è sempre il nonno.

Certo, certo.

Questa mi sembra una situazione più che
stabile per Giulia.

Certo, questa sarebbe una condizione
emotivamente più rassicurante per

Esatto, così piano piano potrà ritornare
a una vita normale, no? Non sono io a

decidere nulla.

Rocco è indagato e non credo che il
giudice minorile deciderà di affidare a

sua figlia. Per questo vengo a parlare
con te, perché una tua parolina col

giudice potrebbe essere importante.

Basta Rocco, andiamocene.

C 'è adesso che mi devi aiutare e stai
zitta?

Andiamocene!

Dino, accompagna fuori i signori
Liberani, per favore.

Andate.

Comunque grazie, eh? Grazie per l
'aiuto.

Andiamo. Grazie.

Non è necessario uccidere tutto.

Cosa c 'è?

Questa è la mia macchina.

Questa è la mia macchina.

Queste cose non si toccano da qui.

Ma che vogliono questi?

Guarda, ma che cazzo ne so.

Bisognerebbe chiederlo ad Andrea.

Allora? Ho parlato con la polizia
Slovena. La casa di Elio Moras è pulita.

Chissà come l 'hanno cercato.

Me lo immagino proprio.

Hanno trovato soltanto una collezione di
coltelli, ma non sono una prova

sufficiente.

Questo non vuol dire che abbandoneremo
la pista riguardante Elio Moras.

E che ne abbiamo anche tante altre
aperte, non possiamo trascurarle.

Invece parlando con Giulia mi ha colpito
una cosa.

La bambina mi ha detto che Sara ce l
'aveva con Silvia e che non voleva più

stare a casa sua.

Mentre invece Umberto ci ha detto che
Sara se n 'era andata per non essere di

peso. Infatti, deve essere successo
qualcosa tra le due sorelle.

Qualcosa che ha spinto Sara ad
andarsene.

Il motivo però ancora non l 'ho capito.

Mentre ora so da dove arriva questo.

Te lo ricordi?

Sì, certo.

Questo oggetto non corrispondeva a
nessuno dei reperti trovati sulla scena

crimine.

Ma ora so da dove arriva.

Appartiene a un portafoto che prima era
a casa di Sara e adesso è a casa di

Silvia. Come fai a saperlo?

L 'ho scoperto guardando una foto sul
tablet di Giulia.

Ottimo.

Ottimo collega.

Sì? Buongiorno.

Dobbiamo fare una verifica.

Ciao Giulia.

Puoi prestarmi il tuo tablet?

Mi serve solo per un secondo.

Ma dopo me lo ridai?

Certo. Vai.

Prego.

Questo portafoto era a casa di Sara la
notte in cui è stata uccisa.

C 'è una foto scattata da Giulia nel suo
tablet con tanto di data e ora che può

testimoniarlo.

Com 'è finito qui?

Chiamo mio marito.

Possiamo spiegarvi tutto.

Umberto.

Ehi.

Grazie.

Te lo riporto presto.

Promesso.

Sì, è vero.

Ci sono stato a casa di Sara quel
giorno, ma subito dopo pranzo.

C 'è qualcuno che può testimoniarlo?

Perché è andata a casa di Sara?

Proprio per questa maledetta cornice.

Si invece tiene tanto a questa foto. Ci
sono le due sorelle e la madre.

Sara l 'ha presa, l 'ha portata via,
forse... forse per sbaglio.

E come ha fatto a rompersi?

Avete litigato? Ma no, ma che litigato?

Ce l 'avevo in mano.

Mi è caduta e si è rotta.

Perché non ci ha detto di essere stato
lì?

Perché, perché, perché sapevo che mi
avreste puntato gli occhi addosso

senza motivo.

È esattamente quello che sta succedendo.

Che gli hai detto?

Gli ho detto che sono stato a casa di
Sara.

Non gli ho detto altro, Silvia, te lo
giuro.

Ti sembra poco?

Quindi?

Cosa pensi?

Che ci ha detto la metà delle cose che
sa.

Detto questo non vedo un movente per un
omicidio.

Se c 'è è in questa foto.

Invece abbiamo degli indiziati con un
movente molto più chiaro.

Traffico illecito, una possibile resa
dei conti, insomma io mi concentrerei

su questo.

In due parole, Elio Moras.

Esatto. Per una volta in tutto questo
casino procederei di logica.

Di buonsenso. Di logica contro l 'ex di
Roberta e il padre di Matteo.

Esattamente.

Di logica e di buonsenso.

Ah, se dietro questa storia c 'è Andrea,
guarda.

L 'hai sentito anche tu ieri, no?

Sì, sì.

Ma non so quanto fosse convinto, secondo
me era più spaventato. Sì, ma lui è un

vicequestore, dovrebbe ragionare invece
di farmi perquisire la casa, no?

Hai ragione, guarda, mi dispiace, mi
vergogno per lui. No, ma tu non c 'entri

niente. No, invece c 'entro perché
secondo lui sei un pericolo.

E tu cosa pensi?

Beh, secondo me dovrebbe comportarsi più
d 'adulto, non come un ragazzino.

Senti, qua è tutto a posto.

Due tiri liberi?

Dai.

Arrivo.

Te la faccio entrare?

Sono raccomandato.

Sei qui come poliziotto?

No, stavolta come amico.

Scusami.

È stato Sergio.

Voleva colpire Davide.

Come sta mio fratello?

Sta bene.

Non devi preoccuparti.

Adesso devi pensare a te.

Ho provato a bussare alla porta lassù.

Non è ancora tempo per me.

Non crede nel giocare con loro?

Ma noi conosco.

Giorgia, se gli zii perdessero la
custodia, Giulia finirebbe qui.

Sì.

Ma guarda che non è così male.

Pensi che il tribunale accetterebbe di
affidarla al padre e al nonno?

Penso che chiederebbero un vostro parere
su Rocco. Che non sparisca portandosela

via. O peggio.

Proseguiamo?

Guarda qui.

Oddio. Oh, ma ciao, tu.

Sai, io sono campionessa mondiale di
scarabocchi.

Non lo sai?

Lui non lo sa. Adesso glielo faccio
vedere io.

Neanche tu lo sai bene.

Eccomi qua.

Abbiamo fatto perquisire la casa di
Elio.

Eh?

Cioè, c 'era proprio bisogno di farlo,
visto che c 'è lì Matteo. Così magari ti

rende conto. Ma ti rende conto di cosa,
Andrea?

Cosa devo pensare io dopo quello che hai
fatto ieri?

O sei totalmente impazzito o forse è il
caso che tu mi dica... E io sembra

coinvolto in trappici illeciti.

Cifre grosse.

Forse per quello che si può permettere
quella bella casa.

Sembra ci sia di mezzo anche Sergio
Camisa.

E la cosa peggiore è che potrebbero
essere coinvolti nell 'omicidio di Sara

Luca.

Perciò stiamo indagando su tutti e anche
su Elio.

Dimmi Luisa. Andrea, ti ricordi il
portafoto che abbiamo trovato?

C 'è una zona meno ingiallita, come se
qualcosa fosse rimasto attaccata qui per

anni. Sì, e quindi?

E quindi non lo so, sembra un riquadro.

E vabbè, può essere tutto e niente, non
ci vedo tutta questa importanza. Come

no? Se lo sono litigato questo
portafoto.

Probabilmente il motivo per il quale
Sara è andata via da casa di Silvia.

C 'era qualcosa attaccata qua dietro, ne
sono sicura.

Sì, sì, va bene, dai.

Ne parliamo domani con calma, va bene?

Ma come domani? Dove sei?

Luisa, sono in macchina.

Andrea, se stai andando a fare qualche
cazzata, fermati.

Rischi la sospensione. Luisa, Elio e
Sergio sono legati, è evidente, cazzo. E

tu fossi Sergio, dove andresti a
nasconderti?

Dobbiamo bruciarlo.

Non posso.

Silvia, ci stanno addosso.

E non devono scoprirlo.

Per favore, dammi retta. Gli abbiamo già
detto quello che volevano sapere. Non

ci staranno più addosso.

Silvia!

Silvia, persino la bambina che la voglio
vedere!

Oh, amore.

Amore di papà, senti. Sieni, dai, che ti
voglio vedere. Dai, che ho un bacino.

Vieni, vieni, vieni. Giulia.

No, cerchiamo di non dormire.

Adesso dormiamo.

Nina. Oh, Nina, sono a tiro. Fai sentire
un attimo la bambina, che la voglio

vedere un momento, per favore.

Oh, grande, Umberto.

Aspetta, te ne devi... No, un momento.

No, Umberto, non mettere le mani
addosso, fai.

Amore mio, amore mio.

Piccolo, amore mio.

Papà torna, eh?

No! Vedrai la corte ministeria.

Se ci chiamano polizia. Silvia!

Non mi sembra proprio il caso.

Andiamo via.

Ehi. Ciao.

Scusami se ti chiamo a quest 'ora, è
che... mi manchi.

Mi manca la tua voce.

Mi mancano le tue mani su di me.

Aspetta, aspetta.

Noi ci siamo fatti soltanto del male.

Ma io non credo che ci siamo fatti solo
del male.

Lasci che clito.

Non se può stare qui. Se ne va via.

Vado.

Che sei venuto a fare?

Il mio lavoro.

Dormito bene spero.

Volevi farmi morire di fame, dove cazzo
eri finito? Non far domande, sono cazzi

miei.

E il passaporto? T 'ho detto di non far
domande, tu devi aspettare. Ho quasi

ammazzato un uomo cazzo, devo sparire!
Perché sei un coglione, e adesso stanno

addosso anche a me.

Che succede?

E' arrivata questa nota dieci minuti fa
dalla polizia slovena.

Dicono che presto manderanno una
protesta ufficiale.

Cioè questi al posto di cercare un
assassino protestano per me? E' già

allucinante. Dicono che non hai dato una
motivazione per la tua presenza sul

territorio sloveno. Ma che cazzano sono
strontate, dai Luisa!

Ma dai!

Senti, io capisco mettere pressione su
Elio, ma non lo capisci che così rischi

solo di compromettere le indagini?

Un altro passo falso è il trasferimento
alla mobile dello sogno. E sti cazzi no.

Senti Luisa, qui c 'è di me la mia
famiglia, hai capito?

Tu non lo sai, non lo puoi sapere, sei
sola, è diverso per te.

Senti, scusami.

Mi sa scusa. No.

Va bene così.

Oddio, sto facendo una cazzata.

Ma guarda che non ti obbliga nessuno,
Nina.

Sì, lo so.

Sto denunciando i miei genitori.

Lo so, non...

Non è facile, però senti, io l 'anno
scorso mi sono trovato in una situazione

identica. E non ho detto la verità.

E questo non è servito a niente, se non
a farmi andare in paranoia.

E poi tra l 'altro la verità è uscita lo
stesso.

Certo è che loro sono i tuoi genitori.

Solo tu sai cosa è meglio per loro.

Loro mi hanno insegnato che bisogna
essere sempre onesti.

Ad ogni costo.

Allora dai, vieni.

Sì.

Ciao. Ciao.

Ehi.

Lei pensa ci sia qualcosa che dovreste
sapere?

Sui miei genitori. Forse vi è utile per
le indagini.

Va bene.

Vieni in ufficio.

Oh, grazie.

Prego.

Non ho fatto niente, io ho pensato a
tutto lei.

Vabbè, intanto l 'hai accompagnata.

Senti come stai?

Bene, bene, sono stato bene.

Senti Matteo, io volevo dirti che... Noi
stiamo facendo di tutto per

scoprire la verità.

Buon lavoro.

Che succede?

Abbiamo un mandato di perquisizione.

Di qua, iniziamo da qui.

Nina, porta via Giulia, per favore.

Umberto.

Andiamo un po' al parco, ti va?

Questa non è l 'ora del parco, ora anche
i giochi sono chiusi.

Andiamo a vedere, magari a parte.

Andrea. Me ne sto andando Silvia.

Ma non resterete sole.

Tu avrai Sara e Sara avrà te.

Tutto quello che posseggo è sul mio
conto, sul quale tu hai la firma.

Per la prima volta nella mia vita voglio
che non dividiate in parti uguali.

Quei soldi servono a Sara molto più che
a te.

Prendi una piccola parte per Nino e il
resto consegna a tua sorella.

Non c 'è ingiustizia in tutto questo,
credimi.

Voglio solo andarmene cercando di
aiutare la figlia più debole.

Vi ho voluto bene allo stesso modo, a
tutte e due, e tu lo sai.

Sei sempre stata la più saggia, la più
riflessiva.

So che lo sarai anche in questa
occasione. Mi voglio bene, ora, sempre.

Mamma.

Questa lettera non l 'ha mai fatta
leggere la sua sorella, vero? No.

Mia madre morì pochi giorni dopo
avermela data.

Io ritirai tutti i soldi e non diedi
niente a Sara.

Ho tenuto la lettera perché era l
'ultima cosa che avevo di mia madre e l

messa in quel portafoto.

C 'eravamo tutte e tre in quella
fotografia, mi sembrava il posto giusto.

Ma il portafoto era lì, a portata di
mano.

Sara stava da me, l 'avrà aperto per
vedere se dietro la fotografia mia madre

avesse scritto qualcosa.

E infatti ha trovato la lettera? Sì, sì.

E si è infuriata.

Abbiamo litigato e lei mi ha accusato di
averla derubata. Poi se n 'è andata con

i ragazzi portandosi via tutto, la
portafoto, la lettera.

È per questo che sono andato da lei, per
recuperare la lettera.

Ma a quel punto dovevate assolutamente
riprenderla.

Mi dica la verità, Umberto non c 'è
andato da solo a casa di Sara.

Sì, Umberto è andato solo.

Lei ha coltellato Sara.

Poi è arrivato Luca con la pistola di
Rocco, Umberto l 'ha disarmato e l 'ha

ucciso. No!

Non gli abbiamo uccisi noi!

No.

Allora, è vero, Umberto non è andato
solo.

Sono andata anch 'io con lui.

Sara voleva denunciarci.

Allora siamo andati a casa sua, io le ho
gridato di ridarmi la lettera, lei ha

detto che potevo prendermela, che potevo
prendermi tutto, che tanto già l 'avevo

fatto, che ormai la vita gliel 'avevo
rovinata e poi ha lanciato il portafoto

colpendo Umberto ad un braccio e il
portafoto si è rotto.

Mi prego lasciateci Giulia.

È solo modo per riparare quello che
abbiamo fatto.

Non le sembra un po' tardi?

Ma la volete dare a quel delinquente del
padre? Non credo che lei sia nella

posizione di poter giudicare nessuno. Ma
non li abbiamo... Intanto quello che

avete fatto lei e suo marito è oggetto
di indagine.

Ma non siamo noi quelli violenti.

Ieri Rocco è venuto a casa nostra e ha
aggredito Umberto.

È vero.

Insomma, avevi ragione su Silvio e
Umberto.

Sono stati sul luogo del delitto.

E avevano un movente.

Anzi, un signor movente. Che però non
trova nulla.

Ciao Vorrei parlarti Di cosa?

Di Matteo L 'ultima cosa che vorrei è
farlo soffrire

Non volevo crearvi casini.

Volevo solo rivedere il nostro figlio.

Poi qualche cosa mi è scoppiato dentro e
è cresciuto.

Grazie anche a Matteo, che è una persona
meravigliosa.

E a te, che lo hai tirato su bene.

Beh, non è stato facile.

Il punto è che adesso io ho voglia di
vederlo molto di più.

E di dargli quello che ho lasciato
indietro, come un cretino.

Quello che ho perso, capisci? Per
favore. Quello che ho perso. E io no.

E io no, per favore. Vai, vai, vai!

Sei impazzito? Vai fuori, cazzo! Vai
fuori da casa mia!

Lo vedi i sensi di colpa che... che
effetto fanno?

Sembro molto più giovane.

Sì, però resti brutto.

Posso?

Disturbo? No.

Davide può rimanere?

Guarda che può stare.

No, no, no, tranquillo, tranquillo. Ci
vediamo dopo.

Senti, sono passato a dirti che stiamo
cercando Sergio Camisa dappertutto.

Camisa?

Interessa più voi che a me.

Per quello che mi riguarda, lui è già
stato giudicato e assolto.

Puoi smettere di preoccuparti, Andrea.

Sono fuori pericolo ormai.

Grazie.

Sei tu? Sì, al liceo.

Ho fatto con la barba già.

Scusate, giornata complicata. De
Franceschi, grazie.

Buongiorno.

Allora... Giulia.

Credo che darò un parere negativo
riguardo la permanenza di Giulia presso

zii materni.

Sì, non può stare con loro, sono
coinvolti nelle indagini.

Non c 'è dubbio che restare vicino alle
figure familiari sia la cosa migliore

per la bambina.

Ed è quello che cerchiamo di fare
sempre.

Rocco, tu sei già iscritto nella lista
degli indagati. E come se non bastasse,

ieri hai aggredito il signor Umberto
Ronchetti in casa sua.

Non è pensabile che il giudice ti
conceda l 'affido di Giulia Rocco.

Quindi mi resta solo una cosa da fare.

Ed è una decisione che non avrei voluto
prendere, credimi.

Ma com 'è possibile che tutto quello che
tocchi lo distruggi?

Non riesci a tenerti niente, niente!

Ma lo vuoi capire? Che Giulia ha bisogno
di noi.

E noi abbiamo bisogno di lei.

È la soluzione migliore, credimi.

È anche l 'unica possibile.

Ciao!

Come va?

Ciao! Come va?

Ma che fai? Non rispondi?

È successo qualcosa?

Beh?

È passato meglio da casa perché voleva
parlare di Matteo.

Sembrava sincero.

E che ha fatto?

Che cosa è successo?

Che ha fatto?

Ha provato a baciarmi.

Andrea!

Una persona lo ha portato adesso per
lei.

Io e te dobbiamo parlare.

Se lo dici tu... Ma che cazzo fai?

Ma che cazzo hai capito?

Te ne vai di qui! Te ne vai via di qui!

Ma che cazzo ridi?

No, ma non te le metto sulle mani.

Non ti do questa soddisfazione.