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Hai il diritto di non parlare e di
chiamare un avvocato se vuoi.

Sai, certe volte accade che ci sia
bisogno di andare via e

lasciare tutto al fatto, fare come un
equilibrista che

sul mondo sfida il crollo delle sue
capacità,

ma questo è dedicato a te, alla tua
lucente

armonia, sei immensamente giù lì.

Il tuo nome come musica mi riempie e non
mi stanca mai.

Dedicato solo a te.

Respira piano, ascolta che...

Stai

messamente giù lì. Il tuo nome come
musica mi riempie e

non...

Presa!

Chissà se avremo ancora tempo per fare
queste cose.

Ma sì, amore. Vai solo a lavorare a
Trieste.

Mi vuoi sputare?

Dico davvero.

Solo se riesci a prendermi.

Scusi, la bambina che hanno trovato
stanotte.

Grazie.

Ciao.

E lei?

Stavo sbagliando strada come al solito e
me la sono trovata davanti.

Era bollente, aveva la febbre alta.

Ha perso conoscenza quasi subito. Non
sono neanche riuscita a chiederle il suo

nome. Ho già attivato Dino per questo.

Aspetta, forse è lui.

Sì, eccolo.

Dino, dimmi.

Bene, perfetto.

Ricordi di mandarmi l 'indirizzo.

Sì, ciao.

Sappiamo chi è.

È iscritta alle elementari. Si chiama
Giulia. Giulia Liberani.

Aspetta.

Eh, abita poco fuori Cattelmarciano.

Beh, bentornata.

Polizia! C 'è nessuno?

la matricola è a brasa

Dobbiamo sperare nell 'impronta
digitale.

O nella bambina.

Sembra essere l 'unica sopravvissuta.

Confermato. Si tratta di Sara Fisentin,
coniugata a Liberani, e di suo figlio

Luca, rispettivamente mamma e fratello
maggiore di Giulia.

Il nome Liberani mi dice qualcosa.

Portagioie, cassetti svuotati, mancano i
cellulari.

Nessun segno di frazione sulla porta d
'ingresso, ma una finestra aperta.

Un furto finito male?

Probabile.

Anche se bisogna essere disperati per
rubare in una casa come questa.

La disperazione è un ottimo movente per
un omicidio.

Il medico legale che dice?

Ha fissato la morte tra le 21 e le 23.

Non ci sono altre ferite sui corpi.

Al ragazzo hanno sparato a distanza
ravvicinata e il coltello che ha ucciso

corrisponde agli altri in cucina.

Le hanno rubato persino la sede.

Rocco Liberani Purtroppo dobbiamo darle
una

brutta notizia Sua moglie e suo figlio
sono morti

Senta, come mai non vive più a casa con
la tua famiglia?

La sette sveglie in quella casa da poco
con Giulia e con Luca.

16 anni.

Mio figlio c 'è.

No, scusate. Io sto poco bene,

mi fa male la testa.

Posso andarmela a casa perché così non
si ragiona. Vuole fermarci un attimo?

io non voglio restare qua, me ne voglio
andare a casa.

Ehi, calma.

Dai, forza.

Io e Sara ci siamo presi una pausa.

Noi stavamo insieme da quando eravamo
bambini, perciò le cose non... Se

tutto quello che abbiamo superato
insieme... Io la amavo.

Cosa è successo tra di voi? Cosa deve
essere successo? Non so, le cose non

più come prima.

Cosa deve essere successo?

Senta, signor Liverani, a me dispiace
doverglielo chiedere, ma... Che cosa ha

fatto ieri sera?

Ieri sera sono stato...

In palestra ho fatto chiusura e sono
andato a cenare a mio padre.

Sì, la conosco la palestra. Si chiama
Eroica.

Mi scelgheravo anch 'io.

Ma adesso insegni solo oppure continui
ad allenarti? No, insegno e basta.

Fino a che ora è stato con suo padre?

Ma che cazzo cambia? Fino a che ora sono
stato con mio padre? A mezzanotte, a

mezzanotte erano dieci.

Oggi adesso che sono finito con queste
domande del cazzo, adesso le domande le

faccio io.

Chi l 'ha ammazzata mia moglie?

Chi ha ammazzato mio figlio? Tu ce l
'hai la risposta per questo? Ce l 'hai

la risposta per questo? Stiamo cercando
di scoprirlo.

Basta, adesso io voglio andarmene,
voglio andare da mio figlio, dov 'è?

Senti, un 'ultima domanda. No, basta, io
voglio andare da mio figlio. Un 'ultima

domanda. Qualcuno ce la poteva avere con
tua moglie?

No.

Sicuro?

Sicuro.

Ok.

Accompagnatemi da mia figlia, dai.

Non certo.

Certo, ti raccomando Emanuele.

Secondo te di cosa ha paura?

Forse di dire a sua figlia cosa è
successo.

Giulia.

Mamma.

No.

Mi chiamo Luisa.

E se hai bisogno di qualcosa sono qui.

Ho sete.

Ecco qui l 'acqua.

Senti, ti va di raccontarmi che cosa hai
fatto ieri sera?

Ho giocato con le conchiglie.

Ti piacciono le conchiglie?

Mi sono andata in un prato che c 'erano
tante lumache con Lucca. A me piacciono

le lumache.

Ti piacciono sia le conchiglie che le
lumache?

E senti, ti ricordi ancora qualcos
'altro?

Poi sono andata a fare la spesa con la
mamma e avevo un mal di testa.

Poi c 'era un signore che ci seguiva.

Un signore?

E poi?

Sono andata a casa e la mamma mi ha dato
la medicina e poi sono andata a letto.

Ma mamma e Luca dove sono?

E ti ricordi quando li vitti l 'ultima
volta?

Io li ho visti dormentati per terra.

Sì.

E c 'era...

Qualcuno con voi?

Papà, dove è papà?

Sono morti.

Morti.

Sara e Luca sono morti.

Che cazzo stai dicendo? Mi hanno
ammazzato.

Mi hanno ammazzato.

Sono morto.

La mamma mia sta bene.

C 'è la febbre in ospedale, sta bene.

Ragazzo, vai da lei, no?

No, adesso non ce la faccio affrontarla.

No, no.

Stai da solo.

Non mi sento bene.

Ok, aspetta a me.

Ascolta a me, ascolta a me.

Vieni di là, dai qualche colpo al sacco
e vai in ospedale Giulia. Bisogna che

stai con lei, hai capito?

Cambiati.

Uno zucchero, no?

Da dove iniziamo?

Tu da dove inizieresti?

Da quello che ha detto la bambina.

Ha detto di non aver visto nulla sulla
scena del crimine. Però ha parlato di un

uomo che seguiva lei e la madre,
quindi... Potremmo mandare Dino a

tutti i supermercati in zona.

Mentre noi cerchiamo di ricostruire la
dinamica del delitto.

Senti, io vado. Ho bisogno di una
duccia.

E... Ah, ti ho prenotato una stanza al
Riviera.

Così ti puoi riposare.

Matteo, il caffè!

Non riesco a smettere di pensarci.

Altri due morti qui a Castelmarcia.

Il ragazzo aveva più o meno l 'età di
Matteo.

Tu come stai?

Bene. Non hai ancora risposto?

Che ridi?

Eh beh, ma tu me lo chiedi perché vai
lontano, perché... O perché forse ti

No, è quello.

Tutto qui.

Oh, non è poco, eh? No, non mi sembra
avere nessun tipo.

Ehi, cos 'è tutto questo affetto? Ma che
tempismo che ha i miei figli, vero?

Perfetto.

Matteo, io e tua madre ci sposiamo.

Oh, era ora!

Lo dirai alla festa di stasera?

No, alla festa di stasera no, la festa è
saltata.

Come saltata?

Sì, è saltata perché è successo un...
Vabbè, non lo voglio sapere, non so come

fai ad andare avanti con questo lavoro.

Hai avvisato Katia?

Stiamo andando ora.

Vengo con te. Va bene.

Ciao.

Ciao. Ti amo.

Ciao.

Sì, ciao.

Allora cambiamo.

Ci vediamo dopo.

Ciao.

Buongiorno. Buongiorno.

È venuto a controllare come procedono i
preparativi? No, ecco appunto, in realtà

sono venuto a desidere la festa.

Abbiamo avuto un problema al lavoro e
quindi non... Sì, un omicidio.

Ma non possiamo dirle altro.

Capisco, mi dispiace.

Vabbè, non c 'è nessun problema, non si
preoccupi.

Al massimo, come risarcimento, farò
lavorare Matteo qualche ora in più senza

pagarlo. No, su quello non c 'è
problema, anzi.

Beh, anche noi abbiamo qualcosa da fare,
no?

Ecco appunto.

Arrivederci.

Ehi, tutto bene?

Ma non lo so, mio cugino non mi risponde
al telefono da ieri sera.

È spento, sono un po' preoccupata.

Dai tranquilla, risponderà.

Speriamo. Ti voglio lasciare dentro, ti
do il cambio. Ok.

Sara sta preparando l 'insalata.

La lavatrice suona, il bucato è pronto.

In quel momento arriva il ladro.

Ed è armato.

Ma ha bisogno delle mani libere per
poter entrare.

Sara svuota la lavatrice e poi torna in
cucina perché ha dimenticato il

rubinetto aperto. E a quel punto il
ladro è conto di sorpresa. Non ha il

di estrarre la pistola e che fa?

Prende il coltello e la colpisce.

E la prima vittima urla.

Luca sente la madre urlare e corre in
salone.

La vede a terra e si trova di fronte
allo sconosciuto.

A quel punto lui che fa? E' tra la
pistola. E gliela punta.

Lo minaccia.

La ferita è a distanza ravvicinata.

Luca si getta sul ladro.

Inizia una collutazione.

E parte un colpo.

Improvvisamente il ladro inizia a
cercare dappertutto.

Finché non lo trova.

Il suo portagioio.

Lo svuota, lo butta a terra ed esce
dalla porta.

Rimane da capire questo.

La scientifica l 'ha trovato là, vicino
all 'ingresso. Non sembra appartenere a

nessuno degli oggetti di casa.

Ci vediamo in commissariato.

Calcolando che aveva la febbre e
camminava a fatica,

Giulia non ha impiegato più di mezz 'ora
ad arrivare fino al punto in cui l 'ha

trovata.

Ed erano le 11 di sera, giusto?

Per cui possiamo restringere l 'ora del
delitto tra le 9 e le 10 e mezza.

Esatto.

Al supermercato di Via Dante hanno detto
che la vittima era cliente abituale.

Si ricordano anche che ieri ha fatto la
spesa con la figlia. Ma ti hanno detto

se qualcuno le seguiva? No, ma per
fortuna le telecamere di sorveglianza

attive.

Ottimo.

Lo portiamo a trenzi con noi.

Eccoli.

Quel foulard non mi sembra di averlo
visto in casa.

È che un ladro si porta via un foulard.

Non sembra strano.

Guarda.

Potrebbe essere lui.

Sembra non comprare nulla.

Vediamo se da questa angolazione lo
vediamo in volto.

Lo conoscete?

Sì. Ciao.

Stai tranquillo, ho recuperato lo
smoking pronto per la grande occasione.

Fai stare inviata.

Perché? C 'è stato un omicidio.

In paese, di nuovo?

Anzi, per la verità, un duplice
omicidio.

Madre e figlio.

Dio, che tragedia.

Li conosciamo?

Davide, mio fratello, che cosa c 'entra?
C 'entra che sta seguendo una delle tue

vittime, la madre.

Senti, Andrea, Davide ha fatto di tutto,
ma...

Ma non è un assassino, lo conosco bene,
non è nella sua natura, lo sai.

Senti, mi spiace Carlo, ma...
Sospettiamo di un ladro colto in

E quindi?

E quindi, entrambi sappiamo che Davide è
precedente per droghe e soprattutto per

furto. Per quello che ne so io, Davide
non si fa più.

È tornato due mesi fa dalla comunità a
vivere in paese.

Dio, è anche vero che non posso esserne
certo, non ci parliamo spesso.

Dove posso trovarlo?

Ancora?

Che cazzo volete?

Guardate che io non c 'ho più niente da
dirvi.

Non siamo qua per te, stiamo cercando un
certo Davide De Luca.

A Davide De Luca dovevamo solo fare
qualche domanda. Non abbiamo prove

lui. Sì, e allora perché è scappato? Che
cosa mi hai preso per un coglione?

Davide non è qui.

Guarda, non mi dire stronzate perché ce
n 'è anche per te. Zitto!

Adesso stai zitto.

Carlo, Davide è qui o no?

Io non l 'ho visto. Hai sentito? Tu
credi alle sue stronzate. Te lo ripeto,

giuro sul tuo Dio che se non fai uscire
tuo fratello ti spacco la chiesa. Basta!

Stai zitto o ti ci porto in carcere,
capito? Basta, per favore, basta.

Vai da tua figlia, forza.

Ha bisogno di te.

Tu ce n 'hai figli?

Ma certo che non ce ne hai mostrati.

Devo dirti che mi sono trattenuta a
chiedere a Don Carlo di perquisire la

chiesa. Perché?

L 'ho fatto per te.

Dino. Sì?

Fammi la cortesia, sorveglia la chiesa.

C 'è ancora in giro quel matto di Rocco
e non voglio che succeda nulla a Carlo.

Certo.

Un 'altra cosa.

Butto un occhio anche su Carlo.

Così, discreto.

Guardo un po' i suoi movimenti.

Certo.

Sentite, ho convocato la sorella di Sara
Liverani.

Arriverà qui a momenti con tutta la
famiglia.

Io ho provato a chiamare Luca tante
volte, anche zia Sara.

Però non mi hanno mai risposto.

Non abbiamo trovato i cellulari in casa
e risultano spenti da ieri sera.

Sospettiamo di un furto, probabile che
il ladro se li sia portati via.

Sentite, sappiamo che per voi è un
momento terribile, ma noi abbiamo

qualche tipo di informazione, anche le
più banali.

Lei sa se sua sorella in casa aveva cose
di valore?

Abbiamo trovato questo, ma era vuoto.

Era di mia madre.

C 'erano i suoi gioielli dentro.

Li aveva dati a Sara prima di morire.

Mia figlia può andare, per favore?

Ma certo.

Zambrotta, l 'accompagni fuori per
cortesia.

Scusate la reazione di Nina, ma lei e
Luca erano molto legati.

Soprattutto da quando Sara si era
trasferita da noi.

Quindi Sara si era rifugiata da voi
prima di trasferirsi nella nuova casa?

Sì.

Avevo insistito perché rimanesse, ma se
mi avesse dato retta sarebbe ancora

viva.

E perché Sara è voluta andare via?

Sara era una donna molto indipendente.

Soprattutto non voleva pesare su di noi
con la sua presenza e quella dei figli.

Sapete dirci il motivo per cui Sara e
Rocco si sono lasciati?

Lui e Sara si sono sposati giovanissimi
dopo che Sara era rimasta incinta di

Luca.

Lui le ha rovinato la vita.

Era incapace di mantenere una famiglia.

Sono sempre vissuti gli espedienti. Poi
è nata Giulia. La situazione è

peggiorata.

Sara ormai non lo sopportava più.

Quindi potremmo dire che il motivo della
separazione è legato a una condizione

economica difficile.

È stato Rocco.

L 'è ucciso lui.

È sempre stato un uomo violento.

Lui era furioso perché Sara finalmente
aveva deciso di andarsene di casa e li

ammazzati.

Giulia, noi dobbiamo andare a prendere
Giulia. Lei ha detto che è ancora in

ospedale. No,

signora, non può prendere la bambina.

Perché? Perché sarà il giudice minorile
a decidere a chi affidarla e

probabilmente verrà affidata a suo
padre.

Cosa?

Voi volete darle all 'uomo che ha ucciso
sua madre? Ma questa è follia! Silvia,

per favore, calmati, dai.

Ma io non me ne faccio niente della tua
calma, va bene?

Ciao Salvatore.

Senti, mi spiace per tutto il successo.

Lei è il vicequestore Ferrari e dobbiamo
farti delle domande.

Lei è il padre di Rocco?

Sì, sentite, fatemi dare in ospedale da
mia nipote da Rocco. È uscito in mare

ieri notte?

Sì. A che ora?

All 'una, esco sempre a quell 'ora.

È il mio turno.

E da quanto non vedi Rocco?

Da ieri sera.

Ha cenato con me.

Ma perché?

A che ora è venuto da lei?

Non lo so, sarà stata le otto, abbiamo
cenato e poi intorno a mezzanotte se n

andato. Sì, te posso andare adesso?

Sì, vai, vai.

Grazie.

E così Rocco ha il suo alibi?

Sì, certo, fornito dal padre, mentre era
in mare, che ha ricevuto una sua

telefonata, della quale però non sapremo
mai il contenuto.

Quando arriva la mamma a cantarmi la
canzone?

Papà non lo sa.

Allora me la canti tu.

Questo è dedicato a te, alla tua lucente
armonia.

Sei immensamente Giulia, il tuo nome è
come musica.

Mi riempie e non mi stanca mai.

Scusami, amore, papà non ce la fa.

Non importa, ci proverò a dormire.

La polizia sta ad aspettarmi al porto.

E tu che cosa gli hai detto?

Una verità.

Che abbiamo perso dalla terra tutti.

Ok, grazie.

Ora che ti ho visto con Giulia, che
cazzo non riesci neanche a farmi una

carezza?

C 'erano tracce di detersivo in
pastiglie sulla maniglia della porta d

'ingresso.

Sara era in cucina, ha aperto l 'acqua
per lavare l 'insalata, poi si è diretta

verso il bagno, ha svuotato la lavatrice
e si è sporcata le mani con il

detersivo in pastiglie. A quel punto
hanno bussato alla porta.

Lei con le mani ancora sporche è andata
ad aprire e quindi vuol dire che il

ladro non ha sorpreso Sara in cucina, ma
bensì che lei ha aperto volontariamente

la porta a qualcuno che conosceva bene.

Qualcuno di cui si fidava.

Il che non esclude possa essere Davide.

Lavora nella palestra di Rocco e
probabilmente conoscerà Sara.

Però può essere anche Rocco.

Lascia stare me e mio figlio, chiamo la
polizia, è chiaro?

Non ce la faccio a svuotarlo.

Io non ce la faccio a stare qua dentro
mentre quell 'assassino di Davide è là

fuori e mia moglie e mio figlio sono
morti.

Io non ce la faccio a stare qua dentro.

Non ce la faccio a stare qua dentro.

Rocco!

E non capisco, qual è il tuo problema?

Vai alla polizia e rispondi alle
domande, non posso continuare a mentire,

piace.

Il tuo caro amico Andrea pensa che io
sia colpevole. Non è vero?

Sì.

Compagnarsi è da pazzi.

Tanto che tu pensi che io sia colpevole,
no?

Sei morto, bastardo!

Lascialo!

Lasciami!

Lasciami! Passa di merda! Pensa a tua
figlia! Io?

Pensa a mio figlio!

Pensa a mia moglie! Lo so!

Lo so!

Io ti capisco!

Ti capisco!

Stai calmo! Calmati!

Calmati!

Io stavolta ti lascio andare.

Ma questa è l 'ultima volta che la parte
mi dice, hai capito?

Hai capito o no?

Vai, vai di là.

Grazie a te.

Non devi ringraziare a me, ma a Luisa.

E' lei che mi ha messo in dubbio e tu mi
stessi mentendo.

E aveva ragione.

E ti giuro su Dio che mai l 'avrei
pensato.

Mai.

Roberto!

Ciao.

Che ci fai qui?

Vorrei vedere Matteo.

Te lo ricordi adesso di avere un figlio?

Tu gliel 'hai detto come sono andate
veramente le cose?

Eh?

Gliel 'hai raccontato?

Bene, vada.

Hai conosciuto Sara in palestra mentre
veniva a trovare Rocco. Che scusa hai

usato per farti aprire la porta?

L 'ho uccisa io.

Sì, ma la conoscevi, no?

Sì.

Sì, avevamo.

Perché la seguivi?

Ti ho chiesto perché.

Mi aveva chiesto Rocco di farlo.

Perché ti aveva chiesto di seguirla?

Voleva... voleva sapere che cosa faceva
con chi si vedeva.

Se qualcuno passava a trovarla, forse
così.

Supponiamo che io ti creda. Hai notato
qualcosa di strano?

Sara è andata a un appuntamento.

Che appuntamento?

In una zona un po' appartata.

C 'era una macchina ad aspettarla. Ti
ricordi la targa? Il modello? Che c 'era

la guida?

No, ero troppo lontano.

Era una macchina bianca.

Molte d 'aria.

Ok, va bene.

Parliamo di Sara. Che cosa ha fatto?

Ha lasciato la figlia in macchina ed è
entrata nell 'altra auto. C 'è rimasta

per diversi minuti.

Dopodiché è uscita, sbattendo la
portiera.

Sembrava parecchio incazzata.

Il giorno dell 'omicidio, hai per caso
notato se c 'era qualcuno attorno alla

casa di Sara?

Cioè, no.

No, nessuno di strano.

Cosa intendi per nessuno di strano?

L 'unico che ho visto entrare in quella
casa è stato lui.

Tu devi venire con il commissariato.

Non far scenate.

Siamo in un reparto di pediatria e c 'è
pure tua figlia.

Ti raggiungo.

Ciao.

Ma dov 'è papà?

Ha avuto una cosa da fare e mi ha
chiesto lui di venire qui.

Allora mi canti tu la canzone?

La canzone?

La nina nanna.

Emma, è grave se ti dicessi che non la

conosco. Questo è dedicato a te.

Alla tua lucente armonia, immensamente

giulia, il nome come

musica mi stanca male.

Mi stanca mai.

Ed è tanto forte.

E'

immensamente...

Giulia, il tuo nome come musica mi
riempie e non mi

stanca mai, dedicato solo a te.

È sicuro di non essere mai stato in
questa casa?

Non è che se mi chiedi di nuovo la
risposta cambia. Non ci sono mai stato.

Non ci sono mai stato qua dentro. E
intanto calmati.

Io non so nemmeno quando cazzo sono
venuti a viverci.

E poi l 'avete detto voi, no?

Che gli ha ammazzato un ladro. Oppure
qualcuno che voleva farsi passare per

ladro. Sara conosceva il suo assassino,
gli ha aperto la porta. Lui dopo averla

uccisa ha simulato un furto per sviare
le indagini.

Tu sei stato in carcere per... Ma di che
cosa mi stai accusando, scusa?

Io mi sono fatto tre mesi di carcere per
scippo. Sono passati 15 anni. A chi

cazzo mi stai paragonando? Alla gente
che ammazza la moglie.

Ma come cazzo mi fanno?

Allora adesso ti dico cosa so.

Qualcuno ti ha visto entrare in questa
casa in un orario compatibile con quello

dell 'omicidio.

Non credo chi te l 'ha detto quel
tossico di Davide.

Esattamente. E ci ha anche detto che tu
gli hai chiesto di seguire Sara.

Sapere ogni suo movimento.

Stronzate.

Mia moglie non doveva toccarla a
nessuno, figurati se le metto qualcuno

Balcioni!

Che ne pensi?

Che non ci sta raccontando tutto.

Se fosse Davide a mentire?

E se fossero tutti e due a mentire?

Stavo pensando a quello che ha detto
Davide.

Dice di aver visto Sara entrare in una
macchina e uscire poco dopo arrabbiata.

Che ha litigato con l 'amante?

Non è un 'ipotesi da scartare.

Per Rocco il tradimento sarebbe un
ottimo movente.

E questo giustificherebbe anche il fatto
che Rocco ha chiesto a Davide di

seguirla. A meno che Davide non ci stia
dicendo una cazzata.

Eh vabbè, è quello.

Giulia non ha mai confermato di aver
rivisto insieme. Sì, ma non ha neanche

detto di aver visto il padre.

Proverò a riparlare con lei.

Ah, c 'è un 'altra verifica che posso
fare. Aspetta.

Sì, la password.

Dillo fammelo tu.

Batti a tappeto tutta la zona di
Castelmarciano e trovami tutti gli

colore bianco.

Voglio vedere se c 'è un legame tra il
proprietario e Sara Liberani. Per i

risultati fra un annetto. No, io fra un
annetto non sono qui. Dai. Vabbè, prende

il tuo posto.

Comunque ho sentito la capitaneria di
Porto. Mi ha confermato che Salvatore

Liberani è uscito in mare a luna di
notte.

Allora non ha mentito.

Ma nessuno può confermare che abbia
passato la serrata con suo figlio?

Mi sono arrivati i tabulati telefonici
di Sara Liberani. Ne stampo due cose.

Ci sono chiamate tra Rocco e Sara il
giorno del delitto?

No, ma ci sono parecchie chiamate
entrate e uscite sul telefono di Sara da

di un numero che non conosco. Sì, lo
vedo. Aspetta.

Clerici Stefano, largo della spina 4, se
lo conosco.

È un avvocato di portista.

Niente, staccato. Segreteria. O ha
troppi clienti o ne ha troppo pochi.

Senti, diciamo a Dino di insistere,
dobbiamo parlarci.

Ascoltami bene. Tu non mi hai mai visto.
È chiaro. Non mi hai mai visto. Fai

sticco la testa. Fai sticco la testa.

Hai capito?

Stai attento.

Buongiorno. Sono Giorgia Bressan, l
'assistente sociale che si occuperà del

di Giulia.

Prego, si accomodi. Grazie.

Buongiorno, signor Liverani.

Allora, signor Liverani, la situazione
di Giulia è molto delicata e

il suo ingresso nell 'indagine rende le
cose ancora più difficili.

Finché la sua posizione non sarà
chiarita del tutto, il giudice ha

sia meglio per la bambina andare a stare
provvisoriamente a casa di sua cognata.

Anche perché lei ha una casa vera e
propria e non ce l 'ha, signor Liverani.

io la casa non ce l 'ho perché non me la
posso permettere.

Li verranno in queste condizioni, il
giudice non ti affiderà mai tua figlia.

Senta, vuole che proviamo a dirlo
insieme alla bambina?

No.

La bambina me la stai togliendo tu.

E tu trovi un modo per spiegarglielo.

Va bene.

Senta, se non le dispiace la compagna
vorrei riuscire a parlare un po' con

Giulia. Certo, ci mancherebbe.

Buongiorno, Giulia.

Come sei bella, che bella maglietta che
hai.

Ehi, è davvero bellissima.

Mamma dice che ha le maniche corte, ma a
me piace.

È giusto.

Senti Giulia, posso farti qualche
domanda?

Il tuo papà è mai venuto a trovarti
nella casa nuova?

E ti ricordi quando tu e mamma siete
andate al supermercato?

Avete incontrato qualcuno prima di
tornare a casa?

Ci siamo fermati con la macchina.

E poi la mamma si è arrabbiata però.

Si è arrabbiata?

Perché?

Dov 'è mamma?

Quindi Giulia non sa che Sara e Luca
sono... che non ci sono più.

Gli ha visti a terra sdraiati e ha detto
che stavano dormendo.

Che dobbiamo fare?

Giulia sa cosa è successo, ma non è
ancora pronta ad accettarlo.

Per questo parla di loro al presente,
come se fossero ancora vivi.

Buon lavoro.

Grazie.

La Quintelli ti ha spiegato almeno il
motivo per cui si è fatto vivo solo ora?

No, e non gli ho nemmeno chiesto perché
ero sconvolta.

Ma è tipico suo, va, viene, torna.

Evidentemente con gli anni non è
cambiato.

E cosa continui a fare?

Non lo so.

Non so cos 'è la cosa giusta.

Come glielo dico a Matteo? No, scusa,
sai, quello stronzo che mi ha messo

incinta, che mi lasciava, mi prendeva,
mi lasciava, adesso è tornato e ha

di fare il papà.

Ti sono andate così le cose?

D 'altronde è la verità, no?

Certo.

E che io lo so quanto ho sofferto.

Non vorrei che Elio facesse stare così
male con Matteo.

Senti amore, qualsiasi decisione tu
prenderai io sarò con te, va bene?

Ehi! Grazie.

Ehi, ciao, come stai? Ho capito una
cosa.

Che cosa?

Le vittime nel caso che stai seguendo
sono la zia e il cugino di Nina.

Ah, mi spiace, ma le conoscivi?

No, cioè sì, la madre sì, Sara.

Lavorava a Riviera fino a poco tempo fa,
poi si è licenziata.

Come posso esservi utile, se posso?

Può, può.

Vorremmo parlare delle domande su Sara
Liverani, sappiamo che ha lavorato qui.

Sì, ma si è licenziata.

Quando esattamente?

In piena stagione, ad agosto, con lo
terzo raccolmo di gente.

Non vi dico i problemi che mi ha creato.
Eh beh, immagino. Le ha detto il

motivo? No, mi ha solo annunciato che
avrebbe lasciato il lavoro, senza troppe

spiegazioni.

Un 'ultima domanda.

Sara aveva un legame con qualcuno? Sa se
aveva stretto una relazione con uno dei

suoi colleghi?

Non penso e comunque non è mia abitudine
ficcare il naso nella vita privata dei

miei dipendenti. È giusto. Certo.

Sembrava non gliene importasse nulla,
eppure una sua dipendenza è stata

ammazzata.

La cosa strana è che...

Sara ha abbandonato il tetto coniugale e
il lavoro nello stesso momento, come se

volesse cambiare vita improvvisamente.

Sì, io capisco andare via da casa, però
una donna con due figli non lascia un

lavoro così su due piedi. Beh, forse ne
aveva già trovato un altro.

Forse aveva un motivo un po' più grave
per andarsene.

Sara e la nipote lavoravano qui, forse
Nina ci può essere d 'aiuto.

Mi parla appena, lo so.

Credo che sia una reazione normale.

Già.

Ma ho paura di non saperla aiutare.

Che fa? Grazie.

Prego.

Cosa volevi chiedermi?

Tuo zia ti ha mai detto perché si era
licenziata?

Un giorno ho provato a chiedergliela ma
non... non mi ha risposto.

Era... era come... sconvolta.

A lavoro aveva stretto un 'amicizia.
Pensa che Sara avesse un amante?

Stiamo vagliando tutte le ipotesi.

Crede che sia possibile?

Se così fosse, significherebbe che Sara
vuole definitivamente superare il

rapporto con quell 'animale.

Mi scusi, ogni tanto ragiono anche come
se Sara fosse ancora viva.

Grazie per aver risposto alle mie
domande.

Vado a salutare Giulia.

Ehi, ciao.

Posso giocare?

Tu non sei brava come Luca.

Beh, in effetti è vero, però posso
essere un po' brava, no?

Vuoi andare a casa di papà?

Adesso non è possibile Giulia, però io
ti prometto che ci torni presto.

Tablet?

Tablet. E il tablet lo porto io.

Va bene?

Siamo amiche, no? Giusto?

Ok, mentre ci pensi mi puoi pescare per
favore una maltorona?

Io pesco solo quelli verde acqua.

Tu peschi solo quelli verde acqua?

Ok.

Salvatore, calmati.

Ci penso io, ci penso io.

Giulia è stata affidata alla zia.

Sono il nonno, cazzo!

Sì, tu adesso abbassi la voce, capito?

Sei il nonno, lo so, ma vivi solo!

Il nucleo familiare di Silvia... No,
qui. Vieni, vieni con me, vieni con me.

Sì.

Adesso mi stai a sentire.

Il nucleo familiare di Silvia ricrea la
situazione familiare che aveva prima

Giulia. Lo stiamo facendo per il suo
bene.

L 'ha detto il giudice, non io.

Ma che vuol dire?

Ma poi mi spieghi perché l 'avete tolta
mio figlio.

Perché tuo figlio è indagato, ecco
perché.

Rocco.

Rocco non ti ha detto che l 'abbiamo
interrogato?

Dimmi la verità.

Tu sei sicuro che tu e Rocco avete
passato insieme la serata?

Ma sì, te l 'ho detto, no?

Perché sai, Rocco, si stavano lasciando?

Ma che ne so.

Prima stravedevano l 'uno per l 'altra.

Poi lei gli ha dato la mano a mettere la
testa a posto.

Non lo so, Andrea, non lo so.

Forse lei si era stufata da aiutarlo.

Forse Sara cercava qualcosa di più
sicuro per Giulia e per Luca.

Tu sei sicuro che Sara non ha nessun
altro?

No, non la Sara che conoscevo io.

E' anche vero che la Sara che conoscevo
io...

Non se ne sarebbe mai andata di casa.

Mai.

Il cazzo vuol dire che ti tolgono
Giulia.

Che sospettano di me questo. Ma perché?

Perché? Perché quel tastico di merda ha
detto che mi ha vinto lì la notte prima

dell 'omicidio. A capo di cazzo.

E non è vero?

È vero.

Cosa mi devo...

Mi devo discolpare pure col mio miglior
amico adesso.

Se avvecco quel tossico l 'ammazzo.

Chi mente tra i due?

Entrambi ci nascondono qualcosa.

E tra Salvatore e Silvia ci hanno
raccontato i loro rapporti in maniera

tutto diversa.

Salvatore non getterebbe mai fango sul
suo figlio.

E Silvia non parlerebbe mai male di sua
sorella.

Probabilmente a modo loro ci stanno
raccontando solo una parte di verità.

E se fosse stata veramente una storia d
'amore importante?

E qualcosa le avesse messe in crisi?

E se il loro rapporto invece fosse
profondamente sbagliato?

E qualcosa avesse aperto gli occhi di
Sara?

Cambiando completamente il corso degli
eventi per questa famiglia.

Potrebbe essere il movente del delitto.

Dobbiamo fare anche qualche altra
domanda a quelli che lavorano a Riviera.

Io ho bisogno di un caffè.

Andrea, c 'è un tipo che ti vuole
parlare, ma hai visto.

Che gli dico?

Piacere, Elio Moras. Ciao, Andrea
Baldini. Ma ci diamo del tuo? Sì, certo.

Roberta mi ha detto del tuo arrivo. Ma
prego, comodi, vieni.

Grazie. Vieni.

Siediti pure.

Roberta ti ha anche detto che non ha
piacere che io incontri Matteo.

Ma guarda, credimi, io capisco le tue
motivazioni e anzi, non ho proprio nulla

in contrario, ma devi decidere Roberta.

Ella è la madre.

Volevo spiegarti perché sono ritornato.

Un mese fa ero in autostrada e ho avuto
un banale colpo di sonno. Mi sono

ritrovato con i fari di un camion
puntati contro.

Mi ricordo soltanto lo schianto. Hai
presente quando dicono che in quei

ti passa la tua vita davanti agli occhi
in un solo secondo?

Beh, è vero.

Ma la mia vita era vuota, una vita
sprecata.

Tranne per una cosa.

Mio figlio.

Ho rischiato di morire, ma la vita mi ha
dato un 'altra occasione.

E non voglio buttarla via.

E sono felice che Roberta abbia
incontrato un uomo solido come te.

Anche per Matteo, insomma.

Ma adesso vorrei fare anche io la mia
parte.

Tutto qua.

Elio Moras, il padre naturale di Matteo.

È appena arrivato a Castelmarciano.

Ci mancava solo questo, direi.

E uno dei miei collaboratori l 'ha fatta
cadere. Mi dispiace.

Zucchero? No.

Anche io lo prendo a mano.

Volevo scusarmi che non sono passata a
prendere le sculture, ma mi sono

totalmente dimenticata.

E che è un periodo un po' incasinato.

In realtà volevo chiederti se potevi
lasciarla a Riviera, i clienti le hanno

molto apprezzate e soprattutto le prezzo
io.

Mi fa molto piacere, anzi forse è un
modo così anche per sdebitarmi del fatto

che Andrea abbia disdetto la festa,
perché purtroppo sai cosa è successo,

'era alternativa.

Matteo ci ha detto che Sara una volta
lavorava da te.

Immagino tu sarai sconvolta. In realtà
no.

Sai, certe tragedie ci toccano perché ci
immedesimiamo, ma io non sono sposata,

non ho figli, sono ricca e quindi non
avevo niente in comune con quella donna.

Scusa la franchezza, io dico quello che
penso.

Viva la franchezza.

Avrai capito che non faccio complimenti.

Sì, l 'ho capito.

Scusa, mi sono permesso, ma volevo
vedere come stavi.

No, grazie, io sto bene.

In realtà è Giulia, la mia cuginetta,
che secondo me non sta bene.

È che è piccola, è difficile capire cosa
le passa per la testa, però si vede, è

confusa, è spaventata.

Non lo so.

E questa invece?

L 'ho appena ritrovata. L 'ha lasciata
qua Luca.

L 'aveva vinta il suo primo e unico
campionato.

Non si preoccupi, signora, ci penso io.

Grazie.

Hai fame?

No, voglio tornare a casa.

Aspetta, ti faccio vedere una cosa.

Sai che cos 'è questa?

È la casa delle bambole con cui
giocavamo io e tua mamma.

Ce la litigavamo tutti i giorni per
quanto ci piaceva.

Adesso ci puoi giocare tu.

C 'è la tua madre che sei qua?

No.

Allora vattene a casa, ci manca solo che
si incazza con me.

Come sta mia figlia?

Bene.

Bene.

Cos 'è che non va? Dimmi.

Che Giulia soffre.

E non riesce ad accettare... E questa
psicologa del cazzo a che serve?

Me l 'hanno tolta a me per farla stare
da un 'altra parte dove sta peggio? A

cazzo serve?

Io le voglio bene, zio.

Ma sei piccola? No, scusami.

È che io non sono tanto con la testa,
però... Che c 'è? Che mi devi dire?

Ti ho portato questa di nuovo. Sì, lo so
di chi è.

Non la voglio.

Pensavo fosse giusto che... E pensavi
male.

Perché anche se tua madre è una
grandissima stronza, e ti prego adesso

a casa vogliono dire da parte mia che è
una stronza, su una cosa tua madre c 'ha

ragione.

Su di me.

Perché mio figlio è morto per colpa mia.

Non mi merito nessuna medaglia, vattene.

Buongiorno. Si è seduto.

Ecco.

Scusate se è stato difficile
rintracciarmi, ma eccomi qua.

Ditemi pure.

Sappiamo che ha già confermato all
'ispettore Marinelli che si stava

della separazione tra i coniugli
liberani. Esatto, esatto.

La sua cliente le ha mai raccontato dei
problemi che aveva con suo marito?

Beh, queste sono informazioni
confidenziali, come capite.

Avvocato, ci sono di mezzo due morti e
ammazzati. Sì, sì, lo so, ed è stata una

notizia terribile anche per me.

Avete già qualche indiziato, sì?

Eh, sono informazioni confidenziali. Ah,
sì, giusto, giusto. Ma per rispondere

alla sua domanda, no, no, la signora non
era scesa in dettagli, eravamo solo ai

primi incontri, quindi... Ha mai parlato
con suo marito Rocco Liverani?

No, no, io non ho mai parlato con il
signor Liverani.

Sentite... Mi dispiace davvero per
quello che è successo, ma... dico che

posso essere di molto aiuto.

Se non avete altre domande, io... Avian,
accompagni fuori l

'avvocato. Posso andare?

Vi auguro una buona giornata.

Arrivederci.

Se chiamate nelle ultime due settimane
stavano i primi incontri.

Avvocati.

Stai pensando a quello che penso io?

No, stavo pensando di invitarti a cena.

Stasera.

Io stavo pensando di auto -invitarmi a
cena stasera.

Allora stavo aspettando la stessa cosa.

Mi dite perché voi a Castel Marciano vi
ostinate a lavare tutti questi piatti,

fare questo cene?

La mia lavastoviglie vede soltanto un
piatto, il mio, fine.

Direi che si vede, anzi facciamo a
cambio, per meglio.

No, no, lascia, lascia, faccio io.

Tranquilla. Ok.

Guarda, a volte io vorrei che ci fosse
un piatto solo.

Davvero?

No, no, no, sto scherzando, non
riuscirei mai a stare da sola.

Io invece in quello sono una
specialista, ma non mi piango addosso

voglio che le mie cazzate rovinino la
vita di qualcun altro. La mia va bene,

solo la mia.

Per esempio adesso il fatto che io ti
porti via Andrea mi fa sentire in colpa.

Ma che non porti via, guarda.

Lui c 'è sempre anche quando non c 'è.

Poi adesso che mi ha chiesto di sposarlo
è...

No,

anche io ho fatto quella faccia così un
po' sorpresa.

Scusa. No,

è che deve essere bello, bello e anche
terrificante, dico,

fare un percorso di strada insieme,
crescere un figlio, fare le scelte

per lui, bello, difficile ma bello.

Più difficile.

Difficile.

Difficile.

Come fare la lavora?

Sì, tipo.

La faccio io, infatti.

Allora, collega, a domani.

Buonanotte. E dormi bene.

Va bene. A domani. Ciao. E guida piano.

Buonanotte.

Beh, alla fine è simpatica, dai, non
credevo.

Simpatica adesso.

Però è migliorato, è vero.

Te l 'ho detto, mai giudicare prima di
conoscere. Ah, mai giudicare prima di

conoscere. Ti devo parlare un po'. A me?

Sì. Hai fatto qualcosa? No, niente di
grave.

Tu mi stai dicendo che quello stronzo
che ci ha abbandonati, che non mi ha mai

voluto vedere, adesso mi vuole
conoscere?

Adesso? Ma che cazzo vuole? Matteo, ti
prego, lo so che è difficile, però è pur

sempre tuo padre.

Qualsiasi decisione tu prenderai, noi
saremo con te, però dovresti pensarci.

No. È la logica, dai.

Non ci ripenserà.

E tu hai fatto bene a dirglielo.

Quanto è difficile, però.

Che schifo, che puzza!

Ma come vivi?

Sono cazzi miei come vivo.

Ma come pensi di convincere l
'assistente sociale ad affidarti alla

sto schifo!

Come pretendi di ottenere l 'affidamento
di Giulia se non sei in grado di

mantenerla?

Devi venire a lavorare con me.

Così almeno avrai uno straccio di
stipendi, un lavoro, una casa.

Fermi il cazzo per dirmi cosa devo fare.
Non c 'ho più dieci anni.

Senti, io ti conosco meglio di tutti gli
altri perché sono tuo padre, hai

capito?

Non sei stato neanche in grado di
tenerti Sara.

È venuta la polizia.

Mi hanno chiesto della tua separazione.

Non gli ho detto niente.

Che bravo papà che sei.

Senti, io non l 'ho fatto te.

Guarda che accoglienza.

La crottata mi si è bruciata.

Senti, dalle verifiche fatte con i
dipendenti di Riviera non è emerso

tranne una tale Olga Petric, che
casualmente sta in ferie dal giorno dopo

'omicidio.

L 'altra sera a Castelmarciano c 'è
stato un duplice omicidio. Una delle

si chiama Sara Liverani.

Lavoravate insieme, vero?

Abbiamo saputo che Sara si è licenziata
di colpo.

Sa perché?

No, non ho proprio idea.

Eppure facevate gli stessi turni.

Possibile che non le abbia detto niente?

No, niente.

C 'è ancora qualcosa che non mi torna.

Lei è andata in ferie esattamente il
giorno successivo al delitto.

È un caso?

Mio marito è in ospedale, devo occuparmi
di lui?

Mi dispiace.

Però nulla di grave.

C 'è altro?

No.

Può andare.

Avian.

Non so perché... aveva tanta fretta di
andarsene.

Non era fretta.

Era paura.

Sembra che l 'avvocato Clerici si stia
organizzando per un viaggio.

Beato lui.

Partenza rinviata, Avvocato Clerici.

Buongiorno. Felice di vederci, immagino.

Certo, come sempre.

Ma sta scappando?

Chi, io? No, no, no, io stavo andando,
no.

Abbiamo fatto dei controlli.

E abbiamo scoperto che il giorno del
delitto lei ha chiamato il marito della

cliente, anche se a noi aveva negato di
averlo fatto.

Sì, è vero, sentite, non ve l 'ho detto
perché il signore Liverani mi ha

minacciato. Ecco, non voleva che vi
rivelassi che il giorno dell 'omicidio è

venuto da me.

Io l 'avevo convocato per comunicargli l
'intenzione della moglie. E qual era?

Il separarsi? Non solo, voleva anche l
'affido esclusivo dei figli.

Allora lui si è arrabbiato, è andato su
tutte le fure, ha cominciato a urlare e

adesso con Sara ci penso io. Ha preso,
se n 'è uscito senza dire niente e io...

A che ora è venuto da lei?

Avevamo appuntamento per le 19.

Posso andare adesso, sì?

Può andare, può andare.

Grazie. Vado piano però. Certo,
arrivederci.

Anche se non veniva più in palestra, io
e Luca continuavamo a sentirci.

Lei, la prima volta che l 'ho portato in
palestra, ce l 'ha avuto sei anni, era

così.

Piccolo.

Assurdo.

Com 'è successo?

È successo che gli hanno sparato.

Ma era un guerriero mio figlio, lo sai?
Secondo me stava difendendo sua madre

così col corpo.

Non ce la faccio a continuare gli
allenamenti, non ce la faccio io.

Non ce la faccio, è un po' difficile.

Ehi, tu non devi mollare niente.

Tu devi stare qua, ti alleno io a te.

Non ti faccio manco pagare le lezioni.

Fallo per Luca.

Ehi, oh!

Fallo anche per me se vuoi.

Cosa io non posso, non posso, non posso.

Tu vuoi proprio finire in carcere.

Le devo chiedere di nuovo se è mai stato
a casa di Sara il giorno del delitto.

Adesso mi deve lei.

Ma è lì?

Mai stato in quella casa.

Invece non è che sei corso
improvvisamente a casa di Sara, non

che Sara voleva l 'affido esclusivo dei
vostri figli.

Io l 'ammazzo quel coglione di Clerici,
l 'ammazzo.

Come ha ammazzato sua moglie? Io non ho
mai sperato mia moglie neanche con un

dito, né adesso né quando eravamo
ragazzini. Non l 'ho mai fatto perché l

'amavo.

Può rispondere se vuole.

Possiamo chiederle chi era?

Non sono obbligato a dirti chi era,
giusto?

Giusto.

Me ne posso andare?

Sì, puoi andare.

Fa un favore.

Vuoi dire alla tua collega che non mi dà
del lei?

Che l 'unica che mi tratta così è mia
cognata quando è incazzata.

Sei incazzata con me? Può andare.

Andiamo.

Ormai siete amici proprio.

A me sembra solo un uomo ferito tutto
qui. Che forza ha ammazzato sua moglie e

suo figlio?

Io vorrei tanto sapere chi cazzo era al
telefono e soprattutto perché non ha

risposto. Non lo capisci che quello ci
sta prendendo per il culo tutti,

soprattutto a te.

Io vado a farmi un caffè.

Te la preparo una tisana?

Ibrana.

Rocco, ci nasconde ancora qualcosa, lo
capisci?

Non potevamo trattenerlo.

L 'avvocato Clerici non ha voluto
sporgere denuncia. E non abbiamo nemmeno

certezza che sia andato a casa di Cara.

Lo so.

Rilasciamo pure Davide?

Giornata di saldi oggi.

Black Friday.

Non abbiamo elementi per chiedere la
convalida del fermo al PM.

Tieni, corretta grappa.

E vabbè dai, però pur che Davide ci ha
detto la verità.

Sì, sì, come il tuo amico Rocco.

Riportalo da Don Carlo, dai.

Sono qui per dirti che Davide può
uscire.

Ero sicuro che non c 'entrasse nulla. Io
invece penso all 'esatto opposto.

Non lo facciamo uscire perché è
innocente.

Lo facciamo uscire perché non abbiamo
sufficienti prove.

Senti... Io con Davide ho fatto quello
che sentivo.

Come prete e come fratello.

Ma non come amico.

Ti faccio una proposta.

E non da poliziotto, ma da amico.

Dimmi.

Voglio che tu tenga Davide con te, qui.

Una sorta di arresti domiciliari sulla
fiducia.

Così almeno sta lontano dai guai.

Va bene, lo terrò sotto controllo.

E voglio chiederti un 'altra cosa.

Voglio che tu vada fino in fondo.

Voglio che te lo faccia confessare.

Devi fargli dire la verità, quella che a
me ancora non ha detto.

Quelli che si confessano lo fanno
spontaneamente, è bisogno dello spirito.

Fai in modo che lo spirito di Davide
abbia un 'improvvisa sete di verità.

Con te ho sbagliato, perdonami.

Avrei modo di rifarti scrivendo il più
bel sermone della tua vita.

Sì, io e Roberta abbiamo deciso di
sposarci.

Construite.

Giulia, c 'è qualcuno che è venuto a
trovarti.

Ciao, guarda cosa ti ho portato.

Un tablet.

Te l 'avevo promesso.

Sì.

Posso?

Lo poggio qua?

Sì. Ma wow,

è una casa bellissima.

Questo è il salotto della tua casa?

Sì.

Posso giocare con te?

Va bene.

Ma chi è questa?

Ciao Giulia. Come stai amore?

Chi è?

La mamma. Oh la mamma. E dove la
mettiamo la mamma? Qua.

Bravissima.

Ma questo?

Ciao Giulia. Ciao. Guardami un po'. Chi
sono?

Il fratellino. Il fratellino.

E questa meravigliosa bambina chi è?

Giulia. Giulia.

Ma è Giulia che ho incontrato io quel
giorno quando ci siamo viste per la

volta? Sì. È proprio lei?

Ah ah. E allora, scusa un attimo, c 'era
anche il papà a casa?

No.

No? Sei sicura?

Niente, eh?

Come stai?

Bene. Ti ho chiamato prima, ma non
rispondevi.

Ah. Vabbè, sapevo di trovarti qua.

Due tiri?

Sì.

Senti... Ho... Ho deciso.

Voglio incontrare Elio.

Però ho paura di ferire mamma.

Tu che ne pensi, papà?

Sei sicuro?

Sì.

Allora penso che sia una buona idea.

Ci parlo io con tua madre.

Grazie. Vai, vai su parete.

Andiamo un po'. Vai!

Ma ti pare che si vedano al parco
giochi? Ma l 'ha capito che è diventato

sì o no?

Non lo so, comunque gli ho detto che se
ha qualche problema può chiamare o me o

te, così... Roberta Matteo ha 18 anni.

18. Lo so.

È che... Non so, questo ritorno di Elio
mi ha agitato più di quello che

pensassi.

Vieni qui.

Tu come stai?

Io bene, sono tranquillo.

So che stiamo facendo la cosa più giusta
per Matteo, non attacolarlo.

Mi chiamo Matteo. Questo lo so.

Sono alto 1 ,80 e peso 72 kg.

Però... Ci sediamo?

Ti ringrazio per avermi voluto
incontrare.

Ero curioso.

Sai, non capita proprio tutti i giorni
di conoscere il proprio padre dopo tutto

questo tempo, no?

Sì, non ci sono scuse per averti
trascurato tutto questo tempo.

Trascurato? Tu non ci sei mai stato!

Mai! Non ho mai saputo niente di te, né
da te né da mamma. Non sai quante volte

ti ho dovuto uccidere nella mia testa
per non pensarti. E ora ti presenti qui

con questa faccia.

Sei solo uno stronzo egoista, ma va al
culo.

Uè, come è andata con Giulia?

Dice che stava dormendo perché aveva la
febbre.

Questo non vuol dire che Rocco non sia
stato a casa con Sara quella notte.

Probabilmente è soltanto Giulia che non
l 'ha vista.

Che hai?

No, no, niente, no.

No, niente.

Non mi sembra.

Che c 'è?

C 'è che... Matteo sta incontrando...
Lì, lui, lì... Non so neanche come

chiamarlo.

Elio.

Suo padre.

E sta facendo finta di niente. Anche
davanti a Roberta. Perché so che lei ha

detto bisogno di questo. Bisogno di...
Di sicurezza.

Ma ti giuro che ho qualcosa qui dentro,
un... Groppo.

Boh, non lo so.

Non mi piace questa storia.

Senti, mi dispiace che hai buttato tutto
addosso a Rocco.

No, è stata una buona idea, hai fatto
bene.

E se poi gli dicevi che ero stato io di
artista dietro Sara, mi andava a finire.

Ho

qualcosa

di molto importante da farvi vedere.

Questi sono i movimenti bancari del
conto di Rocco Liberani.

Ci sono dei politici ripetuti, tutti
eseguiti dalla stessa società.

Ogni settimana 500 euro, praticamente
2000 euro al mese.

Considerato che è andato avanti per 5
mesi, praticamente 10 .000 euro.

E poi ti ha fermato tutto ad agosto.
Esattamente quando sarà lasciato al

Esatto. Perché mi chiami?

No, tu non devi chiamare.

No, non fanno niente e non devono sapere
niente, perciò cancella questo cazzo di

numero.

Ma la vera sorpresa è che il titolare di
questa società è Katia Motnic, la

proprietaria di Riviera.