All language subtitles for Resta Con Me 1x07 Episodio 7 iTALiAN-Pir8 it

- Stai di nuovo qua ? Vattene.
- Voglio i miei soldi.

- Mi prendete in giro. Sono miei !
- Levati, vattene, sto lavorando !

No, non avete capito nulla.
Vado alla Polizia.

Ve la vedrete con loro.

- Potete entrare.
Io finisco il verbale. - Grazie.

- Ora puoi scegliere che fare.
- In che senso ?

La casa è tua.
Non da solo, sei ancora piccolo.

Però puoi affittarla.

- Non so se ci voglio altra gente
qua dentro. - Hai ragione.

- Magari verrò quando sarò grande.
- Magari.

- Posso portarmi questa ?
- Certo che puoi.

Me l'ha regalata papà,
quindi ci sono affezionato.

Tieni, così ti porti il caffè
al lavoro e hai qualcosa di suo.

Grazie.

Dài !

- Ti giuro che non lo faccio più.
- Giura. - Giuro.

- No, dài, avevi giurato !
- Ho mentito.

- Paola me la farà tenere ?
- Perché non dovrebbe ?

(in napoletano)
Sai com'è fatta, ha gusti strani.

Se piace a te, piacerà anche a lei.
Ora scendi.

- Tu non vieni ?
- Devo andare in questura.

[SQUILLI DEL CELLULARE]
Vedi ? Mi cercano.

- Lello ? - E' per il vigilante
ucciso. - Aspetta.

- Che capa tosta, scendi !
Ci vediamo domattina. - Io scendo.

- Eh.
- Ma hai fatto una brutta faccia.

Sono piccolo, ma non scemo.
Ci vediamo domani.

Ciao, Diego.

Lello, allora ?

Abbiamo la conferma
che era il basista.

La pistola con cui gli hanno sparato

è una di quelle usate
nella rapina al porto.

Arrivo.

In frigo hai petto di pollo,
insalata, uova e formaggio.

Felicissima sera !

Vabbè.

Con quello che è successo
alla tua macchina non c'entro.

Non sono stato io.
Sì, ero molto arrabbiato

ma ti pare che ti squartavo
la ruota ? - Levati davanti.

- Ehi.
- Novità ?

Il vigilante al porto e Santoni

sono stati uccisi
dalla stessa pistola

il primo durante la rapina

e Santoni mentre stava
comodamente a casa sua.

Scusa, non è strano che lo ammazzano
appena sospettiamo di lui ?

Non è strano, è dura da mandare giù,
ma la soffiata è uscita da qua.

Sfortunatamente,
non è la prima volta che lo penso.

Gennaro non era solo un amico.

Ha dato la dritta sulla Barca Blu.
Era mio informatore.

Ah, sì ? Con tutti gli omissis
nel fascicolo non si capiva.

- Chi sapeva che lavorava per te ?
- Nessuno, prima della sua morte.

Il nostro infame,
oltre a essere stronzo, è bravo.

Ha due piedi in una staffa.

Vuoi dirmi che dietro la rapina
al porto c'è la banda ?

Nelle riprese
ho riconosciuto la donna.

Ma le armi, le dinamiche...

Dopo la sparatoria,
è tutto cambiato.

La camorra ha trovato un accordo
con la banda.

- Dobbiamo fermarli.
- Ripartiamo dall'inizio.

Nel mio cassetto
ci sono un po' di informazioni.

Io vado in archivio
a cercare qualcosa di utile.

Ale, Stefano ?

Sta a Fuorigrotta
con Marco e il capo, perché ?

Doveva portare queste a Lo Iacono
ma erano in archivio.

Stefano non c'è con la testa,
arriva sempre tardi

sta sempre teso,
va a leggere i messaggi fuori.

- Quindi ? - Sarà innamorato
di qualche zoccola.

- Se vuoi, vado io.
- Ci penso io.

- Digli di farsi vivo.
- Ok.

Sei di nuovo sulla Barca Blu,
ci sono novità ?

No, niente.

- Che volete ancora da noi ?
- Sono gli effetti di suo figlio.

Capisco che rivederli può ferirvi

ma mi dispiace per il malinteso.

- Questi no. - Prego ?
- Non sono i suoi.

- E' sicuro ?
- Certo.

- Erano tra i suoi effetti.
- E' uno sbaglio, non sono suoi.

Ci vedeva benissimo.

- Ciao. - Ciao.
- Scusa se piombo all'improvviso.

- Ti disturbo ?
- No, preparavo la cena.

Passavo da queste parti

e non ce la faccio
a stare arrabbiata con te.

- Poi mi perdo le cose belle.
- Quali sarebbero ?

Vittoria mi ha detto

che tu e Alessandro avete
ricominciato a consumare.

Semmai abbiamo fatto l'amore,
ma è stato uno sbaglio.

- Non è cosa.
- Invece sì, anzi dovete rifarlo.

- Non sai se non puoi avere figli.
- Ti ha detto anche questo ?

Se sei venuta per questo,
lascia stare... Diego.

Diego, tutto a posto ?

Sono trecento, per l'orologio.

Non li ho rubati, erano di papà.

Non c'è bisogno, non ti preoccupare.

Ora hai capito ?

Possiamo parlare del ventesimo
della morte di mamma e papà ?

- Un'altra cerimonia, no.
- Pensavo a un'altra cosa.

Un albero commemorativo
al Parco degli Astroni.

- E' economico, anche per Vittoria.
- Non metterla così.

Quando mai. Pensaci in fretta
che devo dare una risposta.

Va bene. Ti chiamo domani.

- Sì, però chiamami.
- Sì, ciao.

Sei stato bravo.
Sono molto orgogliosa.

Per fortuna non ha preso i soldi.

Fammi capire,
anche i tuoi genitori sono morti ?

Non ammazzati come papà, eh ?

Sì, in un incidente, avevo 15 anni.

Gemma ha ragione, sarebbe bello
avere un albero per papà.

Può essere una stronzata,
ma mi piace.

Mi aiuti a cucinare ?

- Mo' prende fuoco la casa.
- Perché dici così ?

- Alessa'.
- Ehi.

Allora, il padre di Vito Lo Iacono
non ha mai visto questi

ma la Scientifica
glieli ha trovati addosso.

E' l'unica anomalia
tra le cose che aveva.

- C'è qualcosa che non mi torna.
- Che significa ?

Significa che forse
doveva consegnare questi

quando l'hanno ucciso.
- Un paio di occhiali ? - Eh.

- Linda ?
- E' andata a prendere una mappa.

- Vabbè, li porto a Improta.
- Ah, aspetta.

Fai attenzione a che cosa gli dici.

Di tutto ciò che scopri
non ne devi parlare con nessuno.

- Non posso fare tutto da solo.
- Alessa'

l'infame attecchisce
dov'è la fiducia, Gesù lo sa.

Se hai bisogno, ordina senza dare
spiegazioni, anche a me e Linda.

- Tu sei la mente e noi il braccio.
- Va bene. Grazie.

- Appena torna Linda, aggiornala.
- Va bene.

Valerio, dormivi ?

- Ehi.
- Ciao, Paola. - Ciao.

Non ti ho fatto salire,
perché Diego ha mille orecchie.

Figurati. Mettiamoci in macchina
così sembriamo due amanti.

- Dài, smettila.
- Allora che succede ?

Niente che non potessi dirti domani.
E' che...

Questa cosa mi tormenta, Vale'.

Che Diego vorrebbe venire
a stare con voi.

Le cose tra me e Alessandro
non vanno bene

e Diego ci rimetterebbe,
non è giusto.

Ne ho parlato anche con Alessandro,
anche lui è d'accordo.

E' meglio se rinunciamo
all'affidamento.

Guarda, una soluzione ci sarebbe.

C'è una coppia al Vomero, hanno
una bella casa, sono affiatati.

Ah.

No, bene.
Però vorrei conoscerli, si può ?

Che dico al giudice Tacconi ?
La pratica è sua.

Non deve per forza saperlo.

Prima dici di no,
poi sei tentennante...

Hai ragione,
la coerenza non è il mio forte ora.

Poi so che tu non riesci
a dirmi di no.

E...

- Va bene, va bene. Mannaggia a te.
- Grazie.

- Buona serata. - Ti aggiorno.
- Grazie, ciao. - Ciao.

- Hai novità ?
- Sì, ma aspettiamo Ale

così lo dico una volta sola.

- Che c'è ? - Chi ha detto a Laura
che sono stato io ?

C'era bisogno di dirglielo ?
Dài, Salvato'.

Improta ha rivoltato gli occhiali
come un calzino

li ha passati sotto tutte le lampade
a sono puliti.

- Novità ? - Aspettavo
che la collega esternasse.

- Infatti esterno.
- Esterna.

Lo Iacono ha staccato il telefono
varie notti nello stesso punto

a Santa Maria Donn'Albina,
per poi riaccenderlo ogni volta

in punti diversi, questi cerchiati.

- Perché ?
- "Perché ?". Ora lo capite da soli.

Sapete quanto ci ha messo
da qua a qua ?

Ho fatto il calcolo del minutaggio
dei percorsi

e guarda, sei minuti scarsi.

- E' impossibile, anche correndo
per le scorciatoie. - Guarda.

- Da sopra, non se passi
per i sotterranei. - Esatto.

- Cercava il percorso migliore
per la banda. - E l'ha trovato.

- Guarda qua.
- Da Santa Maria Donn'Albina.

- Fino a qua.
- Ci vogliono 15 minuti.

Ho calcolato i minuti effettivi.

- Alla piazza ci vogliono 13 minuti.
- Anche di più, guarda qua.

- Piazza San Giovanni...
- E' impossibile.

Corso Vittorio Emanuele, 36 minuti,
ma ci ha messo 16 minuti.

Ho trovato.

Ho capito perché il ragazzo doveva
consegnarli alla banda.

- Questo l'abbiamo visto, giusto ?
- Sì. - Manca questo.

- Eccolo là.
- Va bene.

E' questo.

Scendiamo da qua.

Aspetta.

Non è di qua.

Stai attento.

Eccolo qua.

Ho ragione,
i primi due numeri corrispondono.

Gesù. Guarda che si sono inventati.

Vediamo dove ci porta, va'.

Salvato',
questa l'hanno fatta da poco.

Aspetta un attimo.

Le ultime cifre. Ci siamo.

Quando ho detto che mi stava bene
fare il braccio destro

non intendevo proprio questo,
comunque.

- Aspetta.
- Dammi una mano.

Tie' tie'.

- Dove cazzo siamo ?
- Non lo so.

- Questa si sposta.
- Vai, vai.

Che posto è questo ?

- Do un'occhiata sopra.
- Sì.

E' vuoto.

Ale, fammi un attimo luce.

- Non hai perso lo smalto.
- No.

E' un negozio, ci sono ancora
le tracce di un bancone.

Ci sono i negozi degli immigrati
che ci vivono.

- Che faceva la banda qua ?
- Droga, racket, prostituzione.

Dopo quello che è successo al porto,
non mi meraviglio di niente.

"Ore 2:45 cadavere a Miano
sotto il cavalcavia"

"me la cavo da sola."

E' appena partita, la raggiungo.

- Tu scopri quello che puoi
sul negozio. - Va bene.

- Arriva la Scientifica. Ehi.
- Che abbiamo ?

- Eh, guarda là.
- Fammi luce.

Ah, ci sono andati giù pesante.

- Fai come Alessandro ?
- Voglio vedere se ha documenti.

Quindi fai come Alessandro.

Niente, è pulito.

- Hai chiamato Improta e Maresca ?
- Oddio !

- Linda. - Certo che li ho chiamati.
- Sei tutta scema.

Questa è una via di passaggio.

Non è zona di spaccio,
né di immigrati.

Secondo me lo hanno ammazzato
altrove e l'hanno portato qua.

- Speriamo che sia schedato.
- Ciao, Lello. Non ha documenti.

- Alessandro ti ha contagiato.
- Controlla se è schedato.

Senti, ma com'è andata
con Alessandro ?

Bene, ci siamo solo baciati.

Non ci posso credere
che uno di noi si sia sporcato.

Allora ?

Amir Alnasri, clandestino.
Veniva dal Pakistan

così ha detto a un controllo
nei campi in zona Melito.

Andiamo alla strada degli americani.

Si ritrovano gli immigrati
che raccolgono pomodori.

Se i caporali non li hanno presi,
riusciamo a fare qualche domanda.

- Andiamo. Ciao, Lello. - Ciao.
- Ciao. - Guidi tu.

[SQUILLI DEL CELLULARE]

- Ale ? - Salvato'.
- Ti metto in vivavoce, c'è Linda.

- Che hai trovato ?
- Era un negozio di alimentari

ma non ci sono denunce a riguardo,
né furti né danneggiamenti.

Perché la banda della lancia termica
punterebbe un negozio di immigrati ?

Non lo so, appena aprono torno lì
e chiedo ai negozianti intorno.

- Controlla le telecamere.
- Questa è un'altra conferma.

Se il colpo è stato fatto

per realizzarlo hanno usato
il percorso degli occhiali.

Uno dei nostri li ha presi
dall'archivio

e ha dato alla banda il codice
che nascondevano, lo so bene.

Ci aggiorniamo, ciao.

- Forse è troppo tardi.
- Non per fare domande.

Fermati qua.

Scusa, mi hanno detto
che lo conosci, è vero ?

Sì, che gli è successo ?

- Che sai dirmi di lui ?
- Non ti preoccupare

vogliamo solo capire
chi l'ha ridotto così.

Vogliamo sapere con chi stava,
che cosa faceva.

Lui era solo, non so dove stava.

Sai dirmi chi può averlo ucciso ?
Ha litigato con qualcuno ?

- Aveva debiti, spacciava droga?
- No, era un bravo ragazzo.

Nessuno gli voleva male,
tutti gli volevano bene.

Va bene, grazie.

Alessa' ?

- Buongiorno.
- Ehi.

Perché non vai a dormire a casa ?

Finisco di fare una cosa e vado.

- Ti cercavo.
- Lo so, me l'ha detto Alessia.

Scusa.

Quando mi hai chiesto di restituire
gli effetti, Marco mi ha fermato.

Ha detto che dovevamo sentire il PM.

E poi mi sono scordato.

Che problemi hai ? Alessia ha detto
che non ci stai tanto con la testa.

Alessia è una zecca,
peggio di mia madre e mia sorella.

Sto bene, Alessa'. Sto bene.

Ti posso aiutare a fare qualcosa ?

Finisco di fare un controllo,
posso occuparmene più tardi.

Non ti fidi più di me.

- Perché me lo chiedi ?
- Perché sbaglio sempre.

Magari pensi
che non sono più capace.

Un negozio che vende cibo
per gli arabi della zona.

E' stato svuotato
dal giorno alla notte.

- Gli arabi che l'avevano in affitto
sono spariti. - Ci penso io.

Tu vai a riposare.

[SQUILLI DEL CELLULARE]

- Pronto ? - Ti ho svegliata ?
- No, figurati.

No, dico, c'era bisogno di dire
a Gemma di me e Alessandro ?

- Siete sposati, mica amanti.
- Che c'entra ?

- Insiste a farmi visitare da Nuti.
- Stavolta le do ragione.

Vabbè, senti, ti ha detto
dell'idea dell'albero ?

- Su quella ha torto marcio.
- E' diversa da ciò che le piace.

Peccato che voglia organizzare
il rinfresco al "Dum Dum".

- Sai quant'è famoso quel posto ?
- Non me l'aveva detto.

- Sono pronto. - Ti richiamo,
devo accompagnare Diego a scuola.

Va bene, ciao.

Arrivo !

- Posso andare da solo a scuola.
- No, ti accompagno.

- Andiamo a piedi e ci prendiamo
una sfogliatella. - Va bene.

Ti devo dire una cosa.
Ehi. Vieni, sediamoci là.

- Non faccio tardi ?
- Ci parlo io con la dirigente.

- Frolla, no ?
- Sì.

Quando siamo venuti a prenderti
ad Avellino

ti ho promesso di dirti
sempre tutto, ti ricordi ?

Sì.

Se non ti piace la lampada,
posso tenerla dietro al divano

e cacciarla solo di notte.

- La lampada mi piace molto.
- Davvero ?

La questione è un'altra, Diego.

Valerio ha trovato una coppia
disposta a prenderti in affido.

Prima però voglio conoscerli
e poi ovviamente anche tu.

Se non ti piacciono,
non se ne fa niente, ok ?

Vabbè, ho capito.

Andiamo,
ho il compito alla prima ora.

- Aspettami !
- Corri, faccio tardi.

- Sei passato anche tu all'UDIN ?
- No, sto aiutando Alessandro.

Ecco i risultati dell'autopsia
del ragazzo pakistano.

Glieli faccio vedere.

- L'hanno ammazzato di botte.
- Gli hanno spappolato la milza.

Se lo lasciavano davanti
a un ospedale, forse si salvava.

Mia moglie mi chiede
perché prendo queste pasticche.

Non digerisco più la morte.
Lascio a te.

Noi siamo fortunati,
abbiamo un lavoro, una bella casa.

Volevamo dare agli altri
un po' di fortuna.

- Una fortuna a tempo.
- Conosciamo i termini dell'affido.

Io e mio marito
ne abbiamo parlato...

[PAROLE NON UDIBILI]

- Avevi ragione tu, sono perfetti.
- La perfezione non esiste.

Almeno per affidargli un bambino
come Diego, sembrano l'ideale.

La mia seconda scelta.

Sbagli, sono meglio loro.
Organizza l'incontro con Diego.

- Ti porto a casa ?
- Sì. Anzi, ci mangiamo una pizza ?

- Mi sa che non posso.
- Andiamo a casa.

[SQUILLI DEL CELLULARE]

- Paola, dimmi.
- Mi ha chiamata la preside.

- Diego ha fatto a botte
con un compagno. - Arrivo subito.

Ha iniziato lui,
io mi sono solo difeso.

Tu che hai da dire ?

- Niente.
- Non capisco, se fai così.

Che c'è da capire ? Ha aggredito
mio figlio, è evidente.

Vabbè, se conducessimo le indagini
così, arresteremmo molti innocenti.

Non c'è nemmeno bisogno
delle indagini.

Ragazzi uscite, per favore.

Dài, su.

Non ricominciate fuori.

Mi scusi, ma non le è mai successo
di litigare a quell'età ?

- Mai con un delinquente così.
- Moderiamo i termini.

Sono bambini e lei ha sentito
solo la versione di suo figlio.

- Si vede che è figlio di nessuno.
- I figli sono di chi li ama

e noi amiamo Diego, è chiaro ?

Una punizione bisogna dargliela.

Credo che qualche giorno
di sospensione per entrambi

basti a fargli capire lo sbaglio.
La prego.

Non comprometta l'anno
e il percorso di Diego.

- Diego...
- Lascia stare, non è il momento.

Secondo te perché l'ha fatto ?

Valerio ha trovato una coppia
per l'affido e gliel'ho detto.

- Sei impazzita ? - Gli ho promesso
sincerità e così ho fatto.

- Potevi dirmelo. - Non c'eri.
- No ? - No.

- L'hai saputo stamattina ?
- Non fare così.

- Rispondimi, cazzo !
- L'ho saputo ieri sera.

Non credo tu possa darmi lezioni.

Da quando abbiamo fatto l'amore
va tutto peggio.

Sento il tuo odio,
mi manda fuori di testa.

Io ci sto
da quando ho perso il bambino.

Chi sarebbero questi ?

- Una coppia che sta meglio di noi.
- Come lo sai ?

Li ho incontrati stamattina.

Avrebbero dovuto conoscere Diego
domani

ma data la situazione,
è meglio rimandare.

Le sorprese sono finite,
o c'è altro ?

Valerio ? Ciao, sono io.

Vaffanculo, tu e Valerio.

Alessa', mi devi aiutare.

Sono venuti gli assistenti
sociali, hanno preso Diego.

Parla con tua moglie,
vedi se può fare qualcosa.

Diego è tutta la mia vita.

Lo so che ho fatto molte stronzate
in passato, ma te lo giuro

Diego lo sto crescendo bene.

[NOTIFICA DI SMS]

(segreteria) Alessa', chiamami,
ho trovato una cosa importante.

- Ciao.
- Ciao.

L'altra macchinetta è in tilt.

Ti giustifichi ? Pensi
che mi illuda che sei qui per me ?

Non so nemmeno io perché l'ho detto.

- Come va ?
- Sono preoccupata per Stefano.

Ho paura che sia finito
in qualche casino.

Come Alessia ? Lo conosci,
è un cazzone, lasciatelo stare.

Non ha più la moto.

Aveva detto che era dal meccanico,
ma non è vero.

- Secondo me l'ha venduta.
- Come ? - Non lo so.

Se l'ha venduta davvero,
aveva bisogno di soldi

e se è così, vuol dire
che è finito in un brutto giro.

Ci parlo io, ma non ora,
non è in ufficio.

No, sta all'UDIN, doveva fare
qualcosa per Alessandro.

Se ci parli,
cerca di capire che è successo

ma non dire che ti ho parlato.
- No, tranquilla.

Senti, questo è una schifezza ormai.

- Andiamo a prenderlo al bar ?
- Ok.

Il giorno prima di morire

il ragazzo è entrato nel negozio
che volevi controllare, ecco.

Ho identificato quello con cui
discute, è Carmine Fiorillo.

Ha precedenti per lesioni
e resistenza a pubblico ufficiale.

Sta al 27
di Via San Giovanni a Teduccio.

- Se vuoi ci vado.
- Bravo.

- Devi chiedere a me,
sono io il tuo capo. - Eccolo.

E questa è una scenata di gelosia
in piena regola.

- Me ne vado. - Esatto.
- Ditemi se vi serve una mano.

- Certo.
- Ciao.

- E' stato bravo ?
- Bravissimo.

- Come stai ?
- Una chiavica, grazie.

Diego ha fatto un casino a scuola

e ho saputo che Paola gli ha parlato
di due che lo vogliono in affido.

Non mi dice niente.
Ti giuro che non ce la faccio più.

Senti, ma se lo prendessi io ?

- Diego deve essere seguito.
- Pensi che non posso seguirlo?

- E' stato 11 anni con Gennaro.
- Gennaro era il padre.

- Si è fatto in quattro per lui.
- Io non potrei ?

Non dico questo, scusa.

La verità è che io lo vorrei con me.

Lo so, lo capisco, ma almeno in
ufficio se hai bisogno chiedi a me.

Guarda che Stefano si è offerto.

Doveva farsi perdonare
per una stronzata.

Se vuoi andare a cena in quel posto
dove vai con coso, Ciullo

chiamami. Anche stasera,
anche all'ultimo momento.

Mangiamo io e te da soli,
a lume di candela.

Ci vediamo a Via San Giovanni
a Teduccio, 27.

Sì, va bene, arrivo. Ciao.

- Allora ? - Bisognerebbe
cambiare quella squartata

ma anche le altre sono messe male.
Io le cambierei tutte.

Bravo, cambiamole, è meglio.
Quanto ci vuole ?

- Posso fare 400.
- Intendevo in termini di tempo.

- Quanto ci metto ? - Bravo.
- Una giornata. - No !

- Mezza giornata ? - Quando mai !
Come ti chiami ? - Giuseppe.

Senti, ti do 450 euro, ma te la devi
tenere un paio di settimane.

- Chiaro ? Si può fare ?
- Come vuole lei. Si può fare.

Scusa, Fiorillo ?

Fiorillo ?

- Polizia, dobbiamo farti
delle domande. - Su che cosa ?

Che ci facevi due giorni fa

all'alimentari arabo
a Vicolo dell'Immacolata ?

Aiutavo il proprietario a sgombrare.
Gli affittuari se ne sono andati.

- Come mai ? Era successo qualcosa ?
- Non lo so.

- Conosci Amir Alnasri ?
- Mai sentito. - Mai sentito ?

- Però l'hai visto.
- Ah, questo.

Non conosco tutti quelli
che cercano lavoro.

- Ti comporti sempre così ?
- Insisteva e dovevo liberarmene.

Amir è stato massacrato di botte
quello stesso giorno

tra le 20 e le due del mattino,
tu dov'eri?

Due giorni fa ? Al pronto soccorso,
mia suocera è caduta

ci sono stato tutta la notte.
Controllate.

- E' la prima cosa buona che fa.
- Noi controlliamo.

Va bene, grazie. Ciao.

L'alibi di Fiorillo è confermato,
è stato all'ospedale fino alle 3,40.

Secondo te che cosa c'era qua ?

Un frigorifero, se era un alimentari

o una cassaforte
se era anche qualcos'altro.

Torniamo dall'amico di Amir.

[SQUILLI DEL CELLULARE]
Linda, metto in vivavoce.

Dalle immagini di una telecamera
vicina al negozio

risulta che Amir c'era già stato.

E' entrato e uscito più volte,
ma sempre a mani vuote.

Ho notato che erano tanti

i clienti che uscivano
senza una busta, un pacchetto.

Forse portavano o ritiravano
cose di poco volume.

- Droga ?
- Direi più soldi.

- Aspettiamo le varie conferme.
- Va bene.

Eccolo.

- E' brava Linda, eh.
- E' anche molto fragile, ricorda.

La sorella di Amir è in Pakistan.

Lui faceva i soldi
per farla venire qui.

Per questo andava
al negozio di alimentari ?

Sì. Lui dava a loro tutti i soldi.

Era una banca
o facevano entrare gli immigrati ?

Chi doveva portare
la sorella di Amir ?

Non lo so. Questo non lo so.

Lascia stare, un modo per scoprirlo
ce l'abbiamo. Grazie.

Ciao.

Non c'entro
con la morte del pakistano.

- Che c'era in quel negozio ?
- Non dire un alimentari arabo.

Una specie di banca loro,
la chiamano "ayala".

- Una specie di banca ? Spiegati.
- Sì.

La usano per gestire i soldi
e mandarli al loro Paese.

Perché hai discusso con Amir ?

Forza, Fiorillo. Ti arrestiamo
per concorso in omicidio ?

Rivoleva i soldi
per il viaggio della sorella.

- Doveva darli ai trafficanti ?
- Sì.

Non li hanno avuti e non è partita.

Gli arabi non hanno più i soldi,
qualcuno è entrato da sotto

e ha aperto la cassaforte
con la lancia termica.

- A quando risale il furto ?
- Circa venti giorni fa.

Hanno fatto finta di niente,
ma qualcuno chiedeva i soldi

come Amir.
- Perciò l'hanno ucciso ?

Sì. Aveva minacciato
di parlare con voi.

- L'hanno preso e
l'hanno portato via. - Chi ? I nomi.

Concorso in omicidio, forza.
Nomi, cognomi e indirizzi. Scrivi.

Forza !

Qua dentro.

C'è una luce là, tu da quella parte.

Due per le scale. Due di là.

Fermo, polizia ! Fermo.

- Fermo, polizia !
- Fermo !

Dove cazzo vai ?

- Polizia, fermo !
- Vieni qua.

- Non ho fatto niente !
- Il pakistano l'ho ucciso io ?

- Ammanettalo.
- Non ho fatto niente.

- Non prendermi per il culo.
- Volevamo solo farlo stare zitto.

Voleva salvare la sorella
e l'avete ammazzato.

- Portalo via.
- Cammina.

Tutti i tasselli
vanno al loro posto.

La sparatoria al ristorante,
poi il furto all'ayala.

Il patto tra banda e camorra
era già fatto.

- Tu che ne sai ?
- Prima rapinavano gioiellerie.

Non sarebbero andati
contro gli arabi a spalle scoperte.

Il ragazzo che ha sparato a Lo
Iacono al ristorante ha detto bugie.

Anche che Gennaro è morto
per lo spaccio.

Non posso più tacere con Nunzia.

Alessa', solo con lei,
stammi a sentire.

L'alba mi fa un effetto strano.

Mi manca quasi l'aria. A te no ?

Sei strano, proprio strano.

La notte mi piace di più, è meglio.

Non posso proprio.

Massimo vuole andare in costiera
a vedere una casa.

Non va a scuola ?

E' stato sospeso. Non commentare.

Capisci che ci vogliono
le strutture giuste ?

Questi ragazzi vanno rieducati,
riabilitati, non so come si dice.

Che palle.
Parliamo della cerimonia, piuttosto.

- Cioè ? - Ok all'albero,
ma nessun ricevimento.

Faccio tutto io,
non dovete disturbarvi.

Nessun ricevimento,
non è trattabile, capito ?

Ciao, ciao.

Gemma a volte è insopportabile.

Si è fissata con la cerimonia, ora.

- Vuoi venire in tribunale ?
- Mi scoccio.

Diego, voglio solo il meglio per te.

Il meglio era papà,
poi non so se tu puoi fare miracoli.

- Che ci facciamo qua ?
- E' un posto sicuro.

Banda e camorra hanno un accordo
con l'avallo di uno dei nostri.

- C'è una talpa in questura.
- Sei sicuro ? - Sì.

- Chi è ?
- Non lo so.

Bisogna avviare un'indagine interna.

Non è il modo giusto.

E' la procedura.
Non farmi fare cose strane.

Nunzia, al primo estraneo
che entra in questura

chi sta tradendo
se ne accorge subito.

Non può partire un'indagine,
me ne occupo io se vuoi.

Lavori di notte, se indaghi
di giorno darai nell'occhio.

Me ne occupo io. Ho la maggiore
libertà di movimento.

Che c'è ?

So a che stai pensando.

In questi mesi il trasferimento
per me è stato un miraggio.

La verità è che non si può scappare
da quello che si è.

Dammi una mano, Alessa'.

Ti giuro
che questa volta li prendiamo.

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